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Vespa Piaggio


BlekMacigno

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Ho deciso di postare (anche qui) la storia di un mito ... sempre che a qualcuno interessi !!

cercherò di fare qualcosa di cronologico, cercherò anche di essere dettagliato per quanto riguarda i diversi modelli prodotti (compresi prototipi e "special edition"), ma non troppo da diventare pedante e noioso.

p.s. non credo succederà, ma se qualcuno aprisse un topic sulla Lambretta definendo anch'essa "mitica" gli spezzo le braccine 34_.gif

La storia della "Vespa" in breve.

Nell'immediato dopoguerra Enrico Piaggio affidò prima all'ing. Renzo Spolti poi all'ing. Corradino D'Ascanio (noto per le sue realizzazioni in campo aeronautico: in particolare per i suoi studi sull'elicottero) il compito di progettare un veicolo a due ruote che rispondesse alle esigenze dell'epoca in termini di semplicità di utilizzo, affidabilità, costi di esercizio, che fosse in definitiva un mezzo da usare senza riguardi ed in grado di offrire un certo comfort di marcia. La Vespa (questo fu il nome deciso da Enrico Piaggio) nacque come un mezzo dotato di carrozzeria portante compatta e robusta, in grado di offrire al conducente una maggior protezione rispetto a quella offerta dai motocicli tradizionali, dotata di un motore a due tempi (privo quindi di organi di distribuzione soggetti ad usura e a regolazioni ) a "presa diretta" (per eliminare l'inaffidabilità delle catene di trasmissione e la necessità continua di lubrificazione delle stesse), con le ruote montate "a sbalzo" (l'avantreno ricorda il carrello di un aereo dell'epoca) al fine di consentirne la rapida sostituzione in caso di foratura (evento non raro sulle strade bianche dell'epoca e vista la scarsa qualità dei pneumatici). Il brevetto della prima Vespa venne depositato nell'aprile del 1946.

special thanks to Damiano Brigo

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Ora esaminiamo la Vespa modello per modello:

98 cc. "Paperino"

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L'ing. Renzo Spolti nel 1945 realizza il "Paperino" (98cc a cambio automatico), un prototipo che però non convince il sig. Piaggio il quale decide di affidare il progetto a Corradino D'ascanio

Il Paperino, fu prodotto in pochissimi, introvabili, esemplari nel corso del 1945 a Biella, dove gli impianti dell’azienda erano stati spostati per il passaggio del fronte di guerra.

Del Paperino oggi ne restano due esemplari: uno è esposto nel museo Piaggio di Pontedera e l'altro nel museo privato del sig. XXXXXX a Piacenza.

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MP6 la prima VERA vespa !!

MP6 "Bacchetta 3v"

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Deluso dal "Paperino" Enrico Piaggio affidò il progetto a Corradino D'Ascanio. Il progettista aeronautico non amava però la motocicletta. Secondo lui era scomoda, ingombrante, con gomme troppo difficili da cambiare in caso di foratura; e oltretutto, per via della catena di trasmissione, sporcava. L’ingegnere trovò tuttavia tutte le soluzioni del caso attingendo proprio alla sua esperienza aeronautica.

Per eliminare la catena immaginò un mezzo con scocca portante, a presa diretta; per rendere la guida più agevole pensò di posizionare il cambio sul manubrio; per facilitare la sostituzione delle ruote escogitò non una forcella ma un braccio di supporto simile appunto ai carrelli degli aerei. E infine ideò una carrozzeria capace di proteggere il guidatore, di impedirgli di sporcarsi o scomporsi nell’abbigliamento: decenni prima della diffusione degli studi ergonomici, la posizione di guida di Vespa era pensata per stare comodamente e sicuramente seduti, anziché pericolosamente in bilico su una motocicletta a ruote alte.

Dal nuovo progetto di D’Ascanio nacque un mezzo che con il “Paperino” non aveva più nulla a che vedere: una soluzione assolutamente originale e rivoluzionaria rispetto a tutti gli altri esempi di locomozione motorizzata a due ruote. Con l’aiuto di Mario D’Este, suo disegnatore di fiducia, a Corradino D’Ascanio bastarono pochi giorni per mettere a punto la sua idea e preparare il primo progetto della Vespa, prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946. Il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP 6, dalla parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e dalla “vita” stretta, esclamò: “Sembra una vespa!”. E Vespa fu.

Il 23 aprile 1946 la Piaggio e C. S.p.A. deposita - presso l’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, modelli e marche del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze - il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”.

dati tecnici:

-cilindrata 98cc

-potenza 3.2 cv a 4500 giri/min

-carburatore Dell'orto 16/17

-peso a vuoto 60 kg

-pneumatici di 3.5-8''

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Guest DESMO16

p.s. non credo succederà, ma se qualcuno aprisse un topic sulla Lambretta definendo anch'essa "mitica" gli spezzo le braccine 34_.gif

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E dopo questo ignobile attacco da parte della concorrenza... continuiamo il nostro viaggio attraverso la storia dello scooter italiano più famoso d'italia :twisted:

prima vespa immatricolata:

dal prototipo MP6 si passa alla produzione di serie, con qualche differenza !!

98cc "bacchetta 3v"

Vespa98-46.jpg

si possono notare:

-aggiunta dei marchi identificativi, quello dell'azienda (lo scudo divizo in due in diagonale) e quello del modello (l'oramai leggendaria scritta in cosivo obliquaVespa_ril_72_100.gif)

-il clacson (il mitico e caratteristico "scolo di lavandino")

-la presa d'aria del motore spostata sulla fiancata

stesse caratteristiche tecniche del prototipo

curiosità: non è fornita di cavalletto !!

si parcheggia inclinandola e appoggiandola sulla pedana (potete infatti notare una piccola "protuberanza" alla fine di essa nella parte posteriore)

di questo modello saranno prodotte quattro serie con piccoli aggiornamenti e modifiche

2° serie:

-Il colore disponibili era l'argento metallizzato.

-Viene aggiunto il filtro dell'aria che sino a quel momento mancava, è di corpo cilindrico a forma di T.

3° serie:

-La leva della messa in moto diviene meno verticale e più arcuata e viene montata una molla maggiorata della messa in moto.

-Il portapacchi diviene di serie

-La sella si modifica e le molle cilindriche vengono sostituite da molle coniche.

-Il fanalino posteriore cambia di forma, cambia anche il gruppo ottico anteriore che diviene da 95 mm (prima era 85mm). Le due lampade (piccola e grande) vengono sostituite da una bilux.

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noi adesso ne abbiamo 2 PX una 125 ed una 151 entrambe model year 2002

cmq ne abbiamo avute in toitale 6, mitiche, ora ne cambieremo 1 (la 125) probabilmente per un beverly 250, piange un po' il cuore, ma in autostrada col vespone è un'impresa....

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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il PX è quella che gli appassionati definiscono "l'ultima vera vespa" ... non so perché, ma sento che hanno ragione ...

io ho un 50cc del '64 ... che però sto pensando di vendere (non lo usa più nessuno :cry: )

un 125cc del '68 ... che non mi toglierò MAI

e un 125cc dei primi anni '80 (l'anno esatto non lo so perché è senza documenti)

...non mi dispiacerebbe prendermi un bel 160cc, o magari un 200rally, quello si che fila !!! :0-0

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Visto che sto cercando di fare qualcosa di "cronologico" includo anche i vari prototipi ideati e mai prodotti

98cc Corsa [prototipo]

V03.jpg

siamo nel 1947

nientediché ... sempre lo stesso motore, telaio alleggerito ed "essenzializzato", non fu mai mesa in commercio

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