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Fiat Uno


fastfreddy

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11 minuti fa, el Nino scrive:

* a me le seg. B di Fiat a partire dalla Uno e fino alla Punto restyling sono sempre sembrate più grandi delle concorrenti, forse perchè avevano il tetto più lungo e il lunotto meno inclinato. Guardate alla 205, alla Fiesta o alla Clio...di profilo sono molto simili e acquattate a differenza delle Fiat

 

le Fiat di quel periodo erano molto più abitabili, merito del design visto che le misure non erano molto diverse 

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Ma oltre a quello, sembrava diversa anche la progettazione degli interni. Le Fiat hanno sempre avuto una impostazione alta come seduta; se guardiamo alla Polo seconda serie, al netto della forma snella e della forma a piccola sw, i sedili erano posizionati molto in basso. Idem 205 e Fiesta*.

 

el nino

 

* = piccolo OT: un mio amico aveva una Fiesta mk3 Ghia col tetto apribile e gli interni in velluto. Al netto di questi dettagli di qualità, la plancia non aveva materiali migliori di Uno e l'abitabilità era ridicola...diciamo che con la Fiesta mk4 Ghia ("finisce l'era delle utilitarie") si iniziò a vedere un po' di cura negli interni: finta radica, interni chiari e poi quella mascherina trasparente! Quanto mi piaceva quella macchinetta! In confronto la coeva Punto ELX non era male, ma preferivo la tedesca.

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

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On 27/4/2020 at 12:38, led zeppelin scrive:

OT, eventualmente chiedo che venga trasformato in una discussione apposita se i moderatori lo ritengono più opportuno. 

 

Domanda per coloro che all'epoca già guidavano: ma negli anni '80 (dato che il sottoscritto all'epoca le auto le poteva tuttalpiù guardare o salirci come passeggero rigorosamente sui sedili posteriori ?), quali erano le segmento B migliori da guidare (parlo delle versioni "normali", non di sportive). Intendo proprio a livello di guidabilità, tenuta di strada, comfort, insonorizzazione. 

 

Perché alla fine è vero che parliamo di macchinine a confronto di oggi, con potenze che mediamente erano di 45-60 cv...però alla fin fine erano (come tutto sommato sono oggi), il cuore del mercato automobilistico, italiano e non solo,  utilizzate trasversalmente da giovani, single, famiglie, pensionati...

 

Tra quelle che ho guidato la Ibiza era più stabile, si sentiva che derivava da un auto di segmento superiore.

Per il resto 205 e Uno si guidavano bene, erano una spanna sopra alle altre utilitarie per un progetto più nuovo, e si sentiva.

Le altre erano delle rivisitazioni di auto meno recenti, la supercinque e la polo si avvicinavano alle sensazioni di guida di Uno e 205, la Corsa era quella meno gradevole, le altre nel mezzo.

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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On 25/4/2020 at 14:30, fastfreddy scrive:

Il fatto poi che Fiat decise di fare il lancio per la stampa a Cape Canaveral la dice lunga sulle aspettative riposte (giustamente) in questo modello.

 

a tal proposito, metto una foto e una considerazione:

ironia-della-storia-dalla-fiat-uno-a-cape-canaveral-allelettrica-tesla-nello-spazio.thumb.jpg.b78c806f0d480edd54bdbd584b8f35f5.jpg

 

notare che per la mega-anteprima nella base spaziale USA portarono (anche) la versione base, color caffellatte triste con i lattoni a vista :) (immagino le risate degli ammerigani, all'epoca, a vedere uno scatolotto del genere).

altri tempi, altro modo di fare.

oggi presentano le auto solo in versioni strafighe limited edisciòn con 20mila euro di opsciònal, con l'asterisco "prezzo a partire da".

poi vai in concessionario e scopri che la versione "a partire da" c'ha i vetri a manovella, motore 3 cilindri e avviamento a spinta...

 

Modificato da slego
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7 minuti fa, slego scrive:

 (immagino le risate degli ammerigani, all'epoca, a vedere uno scatolotto del genere).

 

vero, però la storia ha dato ragione al nostro modo di costruire automobili ...i loro catafalchi a 8 cilindri che facevano i 5 al litro sono scomparsi come i dinosauri, trascinando a fondo tutto il settore, e chi costruiva barattoli si è comprato Chrysler 

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La UnoD, color carta da zucchero, e' stata la prima auto che ho comprato con il mio primo stipendio (vabbe': piccolo anticipo e poi millemila rate?) nel 1986. La ricordo con nostalgia, forse solo perche' ero tanto piu' giovane.

il problema segnalato da Dino 2.4 (" il depressore del servofreno si guastò iniettando olio nel motore, rendendo impossibile lo spegnimento e facendolo girare come un pazzo") era abbastanza comune, io sono stato fortunato perche all'inizio del 1986 la Fiat modifico' il depressore.

Mi piaceva particolarmente la plancia e il cruscotto con i satelliti

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23 minuti fa, slego scrive:

 

a tal proposito, metto una foto e una considerazione:

..

 

notare che per la mega-anteprima nella base spaziale USA portarono (anche) la versione base, color caffellatte triste con i lattoni a vista :) (immagino le risate degli ammerigani, all'epoca, a vedere uno scatolotto del genere).

altri tempi, altro modo di fare.

oggi presentano le auto solo in versioni strafighe limited edisciòn con 20mila euro di opsciònal, con l'asterisco "prezzo a partire da".

poi vai in concessionario e scopri che la versione "a partire da" c'ha i vetri a manovella, motore 3 cilindri e avviamento a spinta...

 

Tecnicamente anche la Uno grigia ha i lattoni a vista, solo che sono coperti dalla borchietta in plastica la cui presenza sulla Uno (insieme ad accendisigari e posacenere mi pare) costituiva la differenza tra Uno D e Uno DS.  

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