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Fiat Uno


fastfreddy

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3 ore fa, nucarote scrive:

Tecnicamente anche la Uno grigia ha i lattoni a vista, solo che sono coperti dalla borchietta in plastica la cui presenza sulla Uno (insieme ad accendisigari e posacenere mi pare) costituiva la differenza tra Uno D e Uno DS.  

 

Uno base e Uno S. la S aveva le borchie (la SL con coppe integrali arrivò dopo).

comunque tra base e S cambiavano anche i rivestimenti interni e la strumentazione.

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On 27/4/2020 at 18:52, el Nino scrive:

Ma oltre a quello, sembrava diversa anche la progettazione degli interni. Le Fiat hanno sempre avuto una impostazione alta come seduta; se guardiamo alla Polo seconda serie, al netto della forma snella e della forma a piccola sw, i sedili erano posizionati molto in basso. Idem 205 e Fiesta*.

 

el nino

 

* = piccolo OT: un mio amico aveva una Fiesta mk3 Ghia col tetto apribile e gli interni in velluto. Al netto di questi dettagli di qualità, la plancia non aveva materiali migliori di Uno e l'abitabilità era ridicola...diciamo che con la Fiesta mk4 Ghia ("finisce l'era delle utilitarie") si iniziò a vedere un po' di cura negli interni: finta radica, interni chiari e poi quella mascherina trasparente! Quanto mi piaceva quella macchinetta! In confronto la coeva Punto ELX non era male, ma preferivo la tedesca.

 

La Fiesta mk4 Ghia aveva una plancia da vettura superiore e un design esterno davvero riuscito (la mascherina che citi, tutti gli spigoli stondati), ancora piu' rimarchevole essendo di fatto un restyling della mk3 e non una vettura tutta nuova.

Purtroppo meccanicamente era rimasta di una generazione indietro rispetto alla Punto, ma concordo che desse un'impressione di qualita', oltre ad essere molto ben accessoriata per l'epoca.

 

Tornando IT, come ho scritto, mio padre aveva una Uno, immatricolata ad ottobre 1985, una delle prime targhe bianche, NA M65...

Veniva da una 500 L e aveva per un breve periodo guidato la 128 3p di mio nonno, ma ero troppo piccolo per ricordare quelle vetture.

Piccolo inciso, il mondo automobilistico era davvero diverso all'epoca....in famiglia di mio padre, mio nonno ebbe 2 600 (di cui una Abarth), una 1100, poi il 128....i miei zii una 127 e una 128 coupe', sostituita con Lancia Delta 1300 LX nel 1985 (versione ancora pre-restyling)....mio padre come detto 500 L e Uno 85....in pratica un mercato autoctono.

 

Comunque la Uno di mio padre era una 45 fire, colore come questa in foto.

 

Fiat Uno | Il Mondo del Dr. Pianale

 

Papa' mi racconta che gia' allora i listini erano specchietti per le allodole, perche' era pubblicizzata con un prezzo se non sbaglio di 9 milioni di lire, ma alla fine era venuta via per un milione e mezzo in piu' (potrei sbagliare gli importi, vado a spanne).

Aveva solo 4 marce (la 5a si pagava) e come unici optional avevano messo i vetri posteriori a compasso, il lunotto termico e i sedili ribaltabili. Stop.

Francescana per il resto, un solo specchio retrovisore, cruscotto con solo tachimetro e livello benzina.

 

L'abbiamo tenuta fino al 2000, rottamata per una Punto 1.2 ELX 5p, con circa 70.000 km (camminavamo molto poco).

Auto abbastanza affidabile, ma un paio di volte ci ha lasciati a piedi. In particolare la prima volta si e' rotta la centralina, eravamo in vacanza e fu una bella botta (forse mezzo milione?), la seconda volta si ruppe la cinghia di distribuzione.

Per il resto, marmitta da cambiare di continuo (si bucava e fischiava), il finestrino destro cedette finendo dentro la porta senza possibilita' di rialzarlo, poi fu riparato e la manovella divenne molto dura da girare. Qualche problema elettrico, comune anche a Fiat successive, con lampadine dalla vita breve e quando se ne fulminava una, azionando le frecce c'era uno strano albero di natale dai fari posteriori :)

Anche le batterie erano un po' cagionevoli.

Infine, il meccanismo di azionamento del ribaltamento sedile passeggero si ruppe, in pratica non si bloccava piu'....andando senza cinture (come purtroppo uso fare al tempo, soprattutto dalle mie parti) in caso di frenate decise, partiva l'auto eiezione verso il parabrezza :)

Negli ultimi anni poi, oltre al colore ormai sbiadito, era stata aggredita pesantemente dalla ruggine sugli bordi (sia ext che int) dei vetri a compasso posteriori, ma soprattutto nei brancardi porta totalmente corrosi, davvero brutti da vedere (mi chiedo quanto una cosa simile compromettesse la resistenza strutturale del telaio).

 

Come si vede, cose che magari all'epoca soprassedevi, ma in nuce si capisce poi la genesi della cattiva nomea Fiat....una generale sciatteria, anche se la base c'era e spesso migliore degli altri.

 

I ricordi sono distanti e spesso di infanzia, comunque ricordo l'abitacolo molto spazioso, un riscaldamento invernale davvero efficace, le difficolta' di avviamento a freddo, a volte davvero difficoltoso, l'auto era abbastanza silenziosa al minimo e fino a circa 60 km/h ma poi invece diventava molto rumorosa oltre, sia di meccanica che aerodinamica.

Altra cosa che ricordo, era la difficolta' sulle salite veloci. Eravamo soliti a percorrere la Trignina per andare e tornare da Vasto, e in salita, con 4 persone (2 adulti e 2 bambini + bagagli) ricordo che in quarta non andava su, e in terza piu' di 70 non c'era verso di andare.

Molto pratica la plancia con la tascona e il portacenere staccabile che noi usavamo come portamonete per l'autostrada.

 

La linea mi piaceva se 3p, mentre la 5 era molto meno gradevole secondo me.

Il restyling a me personalmente piaceva molto, trovavo che avesse reso l'auto ben piu' moderna e migliorato soprattutto la 5p, e anche la plancia per me era piu' elegante.

 

Condivido con chi ha detto che l'auto cambiava tantissimo a seconda dell'allestimento, giocando con piccoli particolari come fendinebbia, copricerchi, sellerie, cruscotto, sembrava di trovarsi di fronte a vetture di classe diversa.

Le Turbo, poi, erano davvero belle per l'epoca.

Guardandola, e' bella ancora oggi:

Devis99: Carmania 3 - La Fiat Uno

 

Anche alcune versioni speciali mi piacevano molto, tipo questa:

 

Fiat Uno Rap 91 - Fiat Uno IG

 

Che altro dire, un'auto storica con tante luci e poche ombre, sostituita da un altro best seller come la Punto I, con la quale secondo me termina la storia di successo delle Fiat piccoline. La Punto II e poi la GPunto per me non sono state alla stessa altezza delle antenate.

 

Comunque la ricordo con piacere, forse perche' collegata all'infanzia.

Un periodo in cui si era meno pretenziosi, piu' frugali, ma forse piu' attenti alla sostanza che all'apparenza.

Modificato da Dodicicilindri
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12 hours ago, ferro33 said:

La DS aveva anche il contagiri e qualche spia in piu' 

 

le S non avevano il contagiri, dal restyling 1986 neanche come optional. La DS non l'ha mai avuto neanche come optional, né la 1.3 né la 1.7 introdotta per il mercato estero e poi anche in Italia.

Rsipetto alla base le S avevano il termometro acqua e da un certo punto in poi l'orologio. Quando tolsero la versione ES aggiunsero l'"econometro" che in pratica era un misuratore della depressione nel collettore, simile concettualmente a quello presente sulle BMW anni 80 e 90 a benzina nella parte bassa del contagiri.

 

 

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14 ore fa, nucarote scrive:

Tecnicamente anche la Uno grigia ha i lattoni a vista, solo che sono coperti dalla borchietta in plastica la cui presenza sulla Uno (insieme ad accendisigari e posacenere mi pare) costituiva la differenza tra Uno D e Uno DS.  

Si, nella Uno D erano montati dei semplici coprimozzi in plastica, che personalmente preferivo di gran lunga alla borchia tradizionale...

Confermo la mancanza di accendisigari (..e relativa presa che avrebbe potuto far comodo) ma il portacenere, (quello famoso che scorreva lungo il bordo della plancia come nelle Panda prima serie) era in dotazione, piuttosto se non erro mancava lo sportellino del vano portaoggetti della plancia (la mia, che era uno dei primi esemplari della Uno D non lo aveva) e ricordo che lo feci montare al momento dell'acquisto.

 

13 ore fa, ferro33 scrive:

La DS aveva anche il contagiri e qualche spia in piu' 

Non mi sembra che la DS avesse il contagiri, quello era una prerogativa della più prestante TurboD.

Credo che la differenza fra la D e la DS fosse solo nel contakilometri parziale, la mia D non lo aveva, e non mi sembra ci fossero altre grosse differenze nella strumentazione, a parte forse qualche spia.

La strumentazione però comprendeva per entrambe le versioni anche il termometro dell'acqua, utilissimo in tante situazioni e soprattutto il manometro dell'olio. Grazie al quale una volta salvai il motore da sicuri grossi danni poichè, per uno strano ed incomprensibile cedimento della guarnizione in gomma del filtro olio, durante un percorso autostradale buona parte del lubrificante fuoriuscì. Osservando il manometro dell'olio, mi sorpresi per la diminuzione di pressione e immediatamente mi resi conto che doveva esserci un problema! Misi subito in folle e mi fermai sulla corsia di emergenza per non causare danni; fu quella l'unica volta in cui la mia Uno D salì sul carro attrezzi.....:-(

54 minuti fa, v13 scrive:

 

le S non avevano il contagiri, dal restyling 1986 neanche come optional. La DS non l'ha mai avuto neanche come optional, né la 1.3 né la 1.7 introdotta per il mercato estero e poi anche in Italia.

Rsipetto alla base le S avevano il termometro acqua e da un certo punto in poi l'orologio. Quando tolsero la versione ES aggiunsero l'"econometro" che in pratica era un misuratore della depressione nel collettore, simile concettualmente a quello presente sulle BMW anni 80 e 90 a benzina nella parte bassa del contagiri.

 

 

...ecco, l'orologio, dimenticavo. Era assente sulla sulla mia, a differenza invece della DS.....

Modificato da Dino 2.4
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40 minuti fa, Dino 2.4 scrive:

Confermo la mancanza di accendisigari (..e relativa presa che avrebbe potuto far comodo) ma il portacenere, (quello famoso che scorreva lungo il bordo della plancia come nelle Panda prima serie) era in dotazione, piuttosto se non erro mancava lo sportellino del vano portaoggetti (la mia, che era uno dei primi esemplari della Uno D non lo aveva) e ricordo che lo feci montare al momento dell'acquisto.

 

Si, confermo, sulle base (come la nostra 45) non c'era il coperchio del portaoggetti, che invece c'era sulle piu' accessoriate.

Da bambino gia' petrolhead in fieri sfogliavo voracemente il libretto di uso e manutenzione, e vedere le varie combinazioni di accessori, i differenti quadri strumenti possibili (a volte anche digitali) mi appassionava anche se a volte mi intristivo chiedendomi perche' la nostra fosse cosi' scarna.

 

Un parente aveva la 60 SX, ed era molto piu' accessoriata, tra l'altro aveva il mobiletto centrale completo (mentre la nostra non lo montava, ovviamente).

E la ventola dell'aerazione aveva 3 velocita' se non erro, la nostra singola, on/off.

Una delle cose che notai era che al minimo, per qualche ragione, la 60 mi sembrava spenta, silenziosissima e nessunissima vibrazione. Mi chiedo se fosse davvero cosi' ma pesco da ricordi di 25 anni fa.

 

Sono stato passeggero anche della restyling, una Fire 45 5p del padre di un mio compagno di scuola.

Confrontandola con la nostra (all'epoca, parliamo del 1996/7, ce l'avevamo ancora) mi dava l'impressione di essere piu' macchina, piu' silenziosa e regolare, interni di livelllo maggiore.

In particolare trovavo molto piu' elegante il mobiletto centrale e il quadro comandi aerazione (ormai praticamente moderno anche per gli standard delle piccole di oggi, avendo perso le aste di comando per le molto piu' moderne manopole), e il quadro strumenti senza satelliti che guadagnava in eleganza.

 

Sempre avuto (non me ne voglia nessuno) un'idiosincrasia per la D, in genere erano di colori orribili, e mi sembrava davvero un mezzo povero e quasi da lavoro.

Modificato da Dodicicilindri
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@Dino 2.4 hai ragione! sulle diesel della prima serie montavano il manometro dell'olio, almeno su alcuni lotti. Tant'è che certe base avevano una strumentazione molto simile a certe S benzina.

 

E poi dimenticavo di dire che l'"econometro" era solo sulle benzina.

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...manometro olio che per me era utilissimo, come lo era nella Dino, che di tanto in tanto utilizzavo in quel periodo....

C'è da dire che sulle Uno diesel, anche sulla base, la strumentazione consentiva un buon controllo del motore, grazie a termometro acqua e manometro olio.....poi va be' la mancanza del contagiri era accettata, in fondo allora era soprattutto una prerogativa delle auto sportive.

Per inciso, la mia Uno D era bianca......

 

A proposito del contagiri, se posso andare un attimo OT, nel '67 la mia famiglia acquistò nuova una 850 coupè (la due fari) che inizialmente utilizzò mia madre e poi anni dopo, quando presi la patente, la usai quasi sempre io. Mi piaceva tantissimo quella macchinetta, sotto tutti gli aspetti e bellissimo era quel cruscotto con l'inserto in legno e meravigliosa era quella strumentazione con i due quadranti circolari....ma la ns aveva un grosso "buco" nella strumentazione: non aveva il contagiri e il quadrante che avrebbe dovuto ospitarlo aveva solo il termometro dell'acqua e l'indicatore della benzina. Il contagiri era solo un optional che a casa mia non ritennero assolutamente di richiedere! (C'è da dire che quella coupè era una degli ultimi esemplari della 1° serie e forse difficilmente sarebbe stato possibile ottenere l'optional del contagiri). Per tanti anni utilizzai quella straordinaria macchinetta con grandi soddisfazioni, ma sempre con un cruccio, la mancanza del contagiri, fino a quando, una volta diventata vecchia, trovai un'altra auto simile rottamata ma dotata del contagiri, ed acquistai tutta la strumentazione. Feci fare una bella messa a punto dal mio meccanico, montai io stesso la strumentazione acquistata e grande fu la soddisfazione nel sentire il motore salire di giri e soprattutto nel vedere finalmente schizzare in alto l'aghetto del contagiri..... 

 

Scusate ancora per le mie divagazioni, ma quelle (poche) auto che ho avuto, posso dire di averle vissute......

Modificato da Dino 2.4
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4 ore fa, Dodicicilindri scrive:

Negli ultimi anni poi, oltre al colore ormai sbiadito

 

questo era un problema comune a tutti i costruttori ..ricordo molte auto della concorrenza con gli stessi problemi, soprattutto quelle con i colori scuri ...evidentemente la tecnologia per la verniciatura non era ancora al top

 

4 ore fa, Dodicicilindri scrive:

Che altro dire, un'auto storica con tante luci e poche ombre, sostituita da un altro best seller come la Punto I, con la quale secondo me termina la storia di successo delle Fiat piccoline. La Punto II e poi la GPunto per me non sono state alla stessa altezza delle antenate.

 

d'accordo, anche se la Punto secondo me non fu così innovativa ...la Uno ci portò veramente nella modernità (sotto tutti i punti di vista, considerando che si veniva dalla 127), la Punto invece era l'evoluzione del modello che sostituiva 

 

4 ore fa, Dodicicilindri scrive:

Un periodo in cui si era meno pretenziosi, piu' frugali, ma forse piu' attenti alla sostanza che all'apparenza.

 

eh!

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BMW Kaiserin E63 630i SMG | Renault Arkana scoiattolo ibrido | Kawasaki zanzarina Z1000SX | Ducati catenaccio Monster S2R 

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15 ore fa, slego scrive:

 

a tal proposito, metto una foto e una considerazione:

ironia-della-storia-dalla-fiat-uno-a-cape-canaveral-allelettrica-tesla-nello-spazio.thumb.jpg.b78c806f0d480edd54bdbd584b8f35f5.jpg

 

notare che per la mega-anteprima nella base spaziale USA portarono (anche) la versione base...

 

Se posso fare il tempera-supposte quella di destra è una versione base, si, ma dotata degli appoggiatesta optional! Quella che comprammo all'inizio del '86 (45 Fire 5 porte, Blu Lord) la "infarcimmo" di optional per avere un "minimo": appoggiatesta e schienali regolabili per i sedili anteriori, oltre a lunotto termico e tergilunotto...

 

Qualcuno ha parlato della 5° marcia optional, ma io non ricordo che fosse disponibile sulla 45 base (almeno fino all'86... a meno che fosse disponibile prima dei Fire sul 903cc)...

Modificato da AndreaB

LanciaDeltaS4_open_mini.jpg.5d11965fd7512efc3fa6bdb812cce295.jpg 

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