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Le particolarità delle Opel degli anni '80/'90


kukro

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On 14/7/2020 at 23:04, PaoloGTC scrive:

 

116 cv? E il 16v 150 dove lo metti? E la Tubbo? :D

Riguardo la B, beh qui in giro è andata abbastanza bene anche quella... certo non come la prima (beh fare meglio della prima era quasi impossibile*).

 

qui c'è un altro asterisco lasciato in sospeso e rimasto tale. 😀😀

  • Ahah! 2
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On 23/7/2020 at 15:43, GrandPrix4 scrive:

 

qui c'è un altro asterisco lasciato in sospeso e rimasto tale. 😀😀

 

La vecchiaia :D

 

Credevo di aver ripreso il concetto in seguito ma mi sono perso, o meglio, l'ho ripreso ma senza collegarmi all'asterisco :)

Mi riferivo al fatto che all'epoca Vectra A venne definita da più parti come la Opel più affidabile dei tempi "moderni" visti l'altissimo indice di soddisfazione utenti e la misera percentuale di guasti rilevati in Germania dopo alcuni anni di utilizzo.

Cosa confermata anche a livello locale: molti esemplari venduti vennero poi "versati" anni dopo con paccate di km (quelle con 400k o 500k km erano più rare ma comunque parecchie sopra i 300k fatti solo di manutenzione ordinaria). Un'altra un po' inaspettata fu la Calibra perchè in teoria era una vettura più speciale che andava molto meno in mano a mangiakm, ma parecchie 2000 8v tornarono per l'ultimo saluto con più di 300k km. Ricordo un ragazzo che faceva manutenzione ai distributori di caffè nelle fabbriche che riportò una 8v rossa (e il "solito" rosso era l'unica cosa che denunciava l'età dell'auto...) dopo essere arrivato a quasi 400k.

Certo non erano e non solo le uniche auto in grado di farlo, mica solo Opel faceva prodotti scesi dal cielo. Però ci fu un notevole incremento del chilometraggio delle auto che venivano versate perchè le componenti importanti - che quando davano rogne spingevano alla sostituzione perchè "non ne valeva la pena" - resistevano parecchio.

Molte Calibra però tendevano a marcire sui passaruota posteriori per via di un errore di progettazione  (a mio parere). La soluzione c'era, in concessionaria s'era trovata alla svelta e se il carrozziere era un po' sgamato ci arrivava pure lui... altrimenti chi la portava in carrozzeria con un po' di anni sulle spalle e i parafanghi posteriori che "fiorivano" la faceva sistemare ma dopo tot anni il problema tornava.

 

Riguardo la strumentazione digitale, era di serie anche su Omega A 3000 e (credo sempre di serie ma non sono certo) su Senator e Monza 3.0. Non ricordo bene i differenti tipi ma sulle "grosse" il contagiri riproduceva la curva di potenza.

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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gran topic!!

 

On 7/15/2020 at 12:55 PM, el Nino said:

Giusto un piccolo OT:

da piccolo per me le Opel erano le auto che si vincevano a "Il gioco dei 9" con Raimondo Vianello.

 

Sarò un inguaribile romantico, ma per me era emozionante vedere alla fine del gioco il concorrente che provava a mettere in moto le varie macchine.

Una volta il premio in palio era una Corsa AMARANTO. Per poco non mi strozzai con un Sofficino Findus! Che è sto amaranto?? Quella Corsa era rosso scuro...

 

L'unica cosa che non ho mai capito è perchè le auto venissero chiamate Omèga e Kadètt...

 

beh, era la loro pronuncia corretta rispettivamente in greco e in tedesco ;-)

la sbornia di inglese spesso ha portato il marketing e i discorsi da bar a ritrarre l'accento e far diventare sdrucciole un sacco di parole che con l'inglese non c'entravano nulla

 

 

On 7/21/2020 at 9:20 PM, kukro said:

Qualcuno sa cogliere una particolarità poco diffusa in questo quadro strumenti di una Opel Omega B?

 

IMG_20200719_003547_1.jpg

 

c'è anche un altro dettaglio interessante e quasi "didattico": la scala del termometro del refrigerante che indica chiaramente la parte rilevante, cioè quella che permette oscillazioni fra i 90 e i 100 gradi, e quella che invece va tenuta sott'occhio (motore freddo o troppo caldo)

 

PS: i miei ricordi di Opel sono da passeggero, su una Kadett ultima serie 1.4 versione intermedia (GL?) che viaggiava molto bene e mi è sempre sembrata molto più comoda e silenziosa di una coeva Tipo 1.4 base su cui pure viaggiavo spesso. E l'altro una Omega 1 SW turbodiesel con un motore vecchia scuola, trattoroso e lento, anche perché il proprietario di solito cambiava a 2000 giri, si vede che aveva paura del turbo :-D

 

 

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Caricando queste tre foto della versione frizzante :) di Vectra A (ai tempi del lancio, perchè poi venne la Tubbo :D che era ancora un po' più frizzante)  mi sono ricordato un'altra particolarità, mentre guardavo la foto del posteriore. Anch'essa una piccola idea per scoraggiare i malintenzionati, non definitiva perchè poteva essere bypassata ma scoraggiante sì.

Lo chiamavo il "bagagliaio cassaforte". In breve, il portello bagagli poteva essere chiuso in maniera indipendente rispetto alle portiere. Mi spiego: se si chiudeva l'auto tramite la serratura lato guidatore, entrava in funzione il centralizzato che chiudeva tutto, ma riaprendo sempre dalla porta guidatore si riapriva tutto, bagagliaio incluso. Quindi se il malintenzionato riusciva a far funzionare il centralizzato aveva a disposizione anche il bagagliaio. Se invece, una volta chiusa l'auto col centralizzato si andava ad agire anche sulla serratura del bagagliaio, si innestava... non so cosa :D  ma a quel punto riaprendo l'auto dalla portiera il bagagliaio restava chiuso.

Come accennavo prima, il sistema era più che altro un deterrente che una soluzione definitiva, perchè ovviamente se uno riusciva ad aprirti le porte, al bagagliaio - con un po' di cervello - poteva accedere ribaltando lo schienale del divano, però era tutto un po' più difficile.

Per evitare di fare due movimenti (chiudere dalla portiera, poi andare dietro e "chiudere" ancora il bagagliaio) si poteva fare un movimento solo, chiudendo l'auto dal bagagliaio. Il centralizzato funzionava anche da lì, ma in quel caso entrava subito in funzione la sicurezza del portello.

Quindi, in definitiva:

-prima rotazione dalla portiera: auto chiusa, senza il blocco porte che rendeva inservibili le maniglie interne;

-seconda rotazione dalla portiera, veniva inserito anche il blocco porte. Bagagliaio sempre vincolato dalla serratura lato guida, riuscendo a far funzionare lei  si riapriva tutto;

-due rotazioni dalla portiera più chiusura dalla serratura del bagagliaio: porte chiuse, maniglie interne inservibili, serratura bagagliaio svincolata dalla riapertura delle porte.

-chiusura dal bagagliaio: porte chiuse, blocco supplementare porte inattivo, bagagliaio isolato.

 

Se non avesse avuto il sedile posteriore reclinabile, l'effetto "cassaforte" avrebbe dato maggiori benefici, perchè anche una volta aperte le portiere (o rotto il vetro), il bagagliaio sarebbe stato un'altra serratura da far saltare.

FB_IMG_1512907941682.jpg

FB_IMG_1512908004610.jpg

opel_vectra_2000_4x4_1.jpg

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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19 ore fa, PaoloGTC scrive:

Caricando queste tre foto della versione frizzante :) di Vectra A (ai tempi del lancio, perchè poi venne la Tubbo :D che era ancora un po' più frizzante)  mi sono ricordato un'altra particolarità, mentre guardavo la foto del posteriore. Anch'essa una piccola idea per scoraggiare i malintenzionati, non definitiva perchè poteva essere bypassata ma scoraggiante sì.

Lo chiamavo il "bagagliaio cassaforte". In breve, il portello bagagli poteva essere chiuso in maniera indipendente rispetto alle portiere. Mi spiego: se si chiudeva l'auto tramite la serratura lato guidatore, entrava in funzione il centralizzato che chiudeva tutto, ma riaprendo sempre dalla porta guidatore si riapriva tutto, bagagliaio incluso. Quindi se il malintenzionato riusciva a far funzionare il centralizzato aveva a disposizione anche il bagagliaio. Se invece, una volta chiusa l'auto col centralizzato si andava ad agire anche sulla serratura del bagagliaio, si innestava... non so cosa :D  ma a quel punto riaprendo l'auto dalla portiera il bagagliaio restava chiuso.

Come accennavo prima, il sistema era più che altro un deterrente che una soluzione definitiva, perchè ovviamente se uno riusciva ad aprirti le porte, al bagagliaio - con un po' di cervello - poteva accedere ribaltando lo schienale del divano, però era tutto un po' più difficile.

 

 

Ce l'aveva anche la Tipo (almeno la mia che era di inizio '89) e dal baule si poteva agire su due blocchi ai lati dello schienale posteriore che ne impediva il ribaltamento....

LanciaDeltaS4_open_mini.jpg.5d11965fd7512efc3fa6bdb812cce295.jpg 

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Se non ricordo male il “bagagliaio cassaforte” c’era anche su Vectra B.
Ci salvò, durante una vacanza a Barcellona, da un ladro che apriva i bagagliai alle auto ferme ai semafori, arraffava quello che poteva e scappava. A noi andò bene, alla A6 Avant accanto a noi meno.


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