Vai al contenuto

shadow_line

Messaggi Raccomandati:

torneremo ancora su questi aspetti tecnici, domani comunque aggiornamento sulla Vendee Globe che in francia ormai risulta essere piú seguita del tour de france e del tennis al roland garros

 

ed é ovvio, il ciclismo tra "bombe" dopanti e le bici da strada ormai con i motori elettrici.. perde consensi, il tennis anche, la vela in contatto con la grandiosità del mare, con lo spirito d'avventura che la caratterizza, adesso che é anche supertecnologica si candida a tutti gli effetti a sport del futuro

 

e poi anche una notizia che riguarda l'italia a vela, domani, bye!

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri Social

per il giro del mondo a vela Vendee Globe, il francese Thomas Ruyant é passato in testa superando l'inglese Alex Thomson, terzo un'altro francese (di base sono quasi tutti francesi...)

 

di interessante ci sarebbe da parlare di come si naviga nell'atlantico del sud sotto l'equatore, vediamo nei prox giorni

 

un'altra cosa come anticipavo ieri, il giro del mondo a vela non é uno solo, oltre all'attuale si fa anche quello in equipaggio a tappe, quindi con fermate in vari porti lungo la rotta

 

per parecchi anni é stato conosciuto come Volvo Ocean Race dal nome dello sponsor, la prox edizione dovrebbe partire nel 2022 e arrivare nel 2023 a Genova

 

e al proposito é notizia di questi giorni che Evelina Christillin, già parte dell'organizzazione delle olimpiadi invernali 2006, é ora alla direzione organizzativa delle manifestazioni per l'arrivo del giro del mondo a vela appunto a Genova nel 2023, qui sotto l'annuncio ufficiale da La Stampa:

 

 

IMG_20201121_142507.png

Link al commento
Condividi su altri Social

molto interessante vedere uno degli Imoca 60 in gara ripreso dall'interno in navigazione di notte

 

notare alzando il volume che razza di rumore fa andando a 20 nodi sull'acqua, che é già parecchio ma non ancora il max visto che queste barche superano i 30...!

 

notare anche una specie di sibilo che si sente ogni tanto, é il rumore che fanno i foil, che sono poi dei profili alari, quando vanno ad alta velocità in acqua sui coppa america si sene ancora piú forte

 

la cosa strana é che nessuno sapeva prima che una superficie alare in acqua ad alta velocità facesse un sibilo del genere, si é scoperto dopo, quando hanno iniziato a provarli:

 

 

Link al commento
Condividi su altri Social

allora allora!  approfittiamo dell'ottimo assist di Daminavy per parlare un po' di questa cosa che le barche della Vendee Globe, il giro del mondo a vela, stanno avendo molti piú elementi costitutivi e strutturali che cedono, si rompono, esplodono...

 

come mai? eppure qst barche sono state calcolate con i software FEM di ultima generazione, sono state costruite da professionisti del mestiere...

 

il fatto é che appare sempre piú evidente come l'azione dei carichi dinamici sulle strutture e sui vari elementi dell'attrezzatura sia molto piú alto di quello che si poteva immaginare

 

le piú recenti versioni dei foil alari laterali ha aumentato velocità e relativi carichi, i foil mantengono la prua alta fuori dall'acqua ma quando questa ricade o viene colpita da un'onda sono tonnellate d'acqua contro lo scafo l'alberatura le sartie

 

é evidente che i modelli matematici dei software sono meglio definiti per carichi continuativi che continuamente variabili e improvvisi come avvengono invece sulle barche oceaniche ad alta velocità, e non riescono a calcolarli al meglio

 

e se la cosa potrebbe anche essere comprensibile per una scocca in composito che é costituita da varie componenti, appare invece ancora piú evidente in componenti di metallo pieno ricavati con fusione e fresatura/forgiatura come l'elemento ad anello in foto sotto (tranciato di netto), quindi la lezione che se ne trae é ancora una volta che gli elementi naturali sono "piú in là" delle previsioni umane, e che il percorso per capire come opera la natura (anche a favore o contro le barche...) é un percorso tecnico e scientifico spesso complesso:

 

 

d6145811-6aa1-4def-be69-ad121885dfae.jpg

Modificato da shadow_line
  • Wow! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

oggi le barche da regata hanno una serie molto ampia di sensori di ogni tipo a bordo, tra cui moltissimi sensori di carico su tutte le parti a vario titolo sollecitate

 

la barca di Thomson nel video sopra arriva ad avere 350 sensori complessivamente a bordo, compresi anche sensori a accelerazione su tutti gli assi, la particolarità é che su qst barche i sensori stessi danno avvertimenti in tempo reale, nel senso che quando superano deteminati parametri, sono collegati a una sirena d'allarme con un suono a 110 decibel (per essere sentita su tutta la barca, o magari lo skipper sta dormendo)

 

oltre a questo i velisti verificano costantemente le condizioni dello scafo e dell'armo, é cosī che Tomson ha scoperto le cricche che si stavano formando sulla struttura dello scafo a prua e intervenire per fermarle prima che lo scafo si aprisse come una noce...

 

qui sotto delle registrazioni effettuate dai sensori di bordo su barche di questo tipo per le sartie dell'albero, la scala graduata come si vede arriva fino a 20 tonnellate, e per i foil alari con scala a 12,5 tonnellate, da notare anche la continua variabilità di questi carichi che non sono mai costanti, quindi non approssimabili ad un carico "statico" e questo é quello che poi ha fatto "la frittata"...

IMG_20201115_214302.png

IMG_20201115_214332.png

Modificato da shadow_line
Link al commento
Condividi su altri Social

Thomson comunque ė ripartito anche se adesso si trova nel gruppo di centro, ma ha comunque a disposizione una delle barche piú veloci quindi se lo scafo tiene puó recuperare

 

i velisti specie sulle regate lunghe devono saper fare anche i meccanici, gli strutturisti gli elettricisti gli elettronici e molto altro a bordo, ma ė sempre stato cosí, velisti e piú in generale marinai devono saper gestire ogni situazione comprese le emergenze

 

é per questo che ci vuole molto tempo a diventare velisti oceanici e come si vede nei video i concorrenti sono spesso intorno alla mezza età, il mare cambia continuamente i problemi e le emergenze sono sempre diverse e per poter dire di saperne parecchio ci vuole esperienza e l'esperienza si fa solo in anni di navigazione

qui la sua dichiarazione:

 

I’ve got a sail up again!” Thomson said. “I’m sailing in the right direction and I’m back in the race. I’m super happy about that. It’s been a tough couple of days, an awful lot of work – cutting, grinding, sanding, gluing and there’s still a lot more to go. It’s certainly not over yet but the structure in the bow is now stable, it’s not moving any more and so I can sail in these moderate conditions, in the right direction. Happy days”.

qui un video di thomas ruyant che invece sale "a riva" come si dice (stranamente per chi non conosce il gergo nautico) vale a dire sale sull'albero, utilizzando un'attrezzatura tipica da alpinismo sempre per riparazioni:

 

 

Link al commento
Condividi su altri Social

ognuna di queste barche da corsa una volta costruita viene collaudata in condizioni di "scuffia" barca rovesciata quindi, per verificarne la capacità di raddrizzarsi tramite la chiglia basculante

 

si vede che hanno anche un'uscita d'emergenza sullo specchio di poppa al di sora della linea di galleggiamento, da utilizzare appunto in situazioni di barca rovesciata :

 

 

  • Wow! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

dalle barche a centro classifica che hanno da poco superato l'equatore dicono di aver trovato delle grosse libellule che si sono posate sugli scafi

 

eppure sono a circa mille km dalla costa africana, quindi anche le libellule viaggiano, e anche in mare...

 

 

 

 

IMG_20201124_151519.png

Link al commento
Condividi su altri Social

come se non bastassero gli Imoca 60 in gara sul giro del mondo, questa notte (tra martedi e mercoledi) sono partiti anche due dei supertrimarani (ovviamente sempre francesi..)

 

che cercheranno di battere il record di velocità sempre sul giro del mondo per trofeo Jules Verne

 

il buon Jules aveva scritto il giro del mondo in 80 giorni ma attualmente questi trimarani giganti fanno il giro in 40 giorni!

 

sono barche da corsa enormi lunghe piú di 30 metri con velocità di oltre 40 nodi-80 kmh, come si vede la vela oceanica é praticamente tutta francese, sono stati furbi da crearci una vera e propria industria con parecchi posti di lavoro e un notevole indotto pubblicitario!

 

 

zLe-Brevec-ACTUAL.jpg

 

 

video della partenza:

 

 

e uno di questi megatrimarani in navigazione

 

 

  • Wow! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.