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shadow_line

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intanto gli Imoca 60 che stanno facendo il giro del mondo non sono barche piccole, sono barche medio-grandi, vorrei dire: é il mare che invece ė immenso! 😬 🌊

 

i foil alari sui lati anch'essi non sono piccoli, nella foto sotto si vede meglio, attualmente vengono realizzati in fibra di carbonio pieno, strato su strato, due foil per una barca costano sui 300 mila euro  

 

ma ormai é evidente che i carichi strutturali a cui sono sottoposti in una navigazione e possibili urti in oceano sono moooolto superiori a quel che si credeva

 kevin escoffier dice che dopo aver montato i foil piú grandi avevano irrobustito lo scafo aggiungendo strutture per 200 kg in carbonio eppure la barca quando si é piantata in un onda di prua (ingavonata) si é spezzata in due parti.. ! 😱

 

qui sotto metto anche le foto del foil "craccato" della barca di sebastien simon questa mattina:

 

Alex-Thomson-profile-sailing.thumb.jpg.c05d40084c0ebb5e2bd31c90da3f26d9.jpg

IMG_20201202_161200.png

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nell'immagine sopra si vedono le tipiche cricche del carbonio che poi evolvono velocemente in una vera e propria esplosione in frammenti separati, se fosse possibile avere delle immagini dello scafo affondato di escoffier vedremo le stesse cricche tutt'attorno alla zona dell' "esplosione" verso prua

 

c'é anche da considerare come é stato fatto notare che nel momento in cui la barca si é infilata di prua nell'onda, potrebbe essere stata inclinata in avanti quindi il foil aveva un'incidenza e una portanza negativa in quel momento (verso il basso) questo ha impedito alla riserva di galleggiamento del volume della prua di riportala in galleggiamento sopra l'onda

 

ma la spinta verso l'alto data appunto dal volume della prua immersa (principio d'archimede, semplice)

ha invece creato un'enorme forza di taglio davanti all'albero che ha spezzato lo scafo.. (ti spiezzo in due.. fatto!) 😄

 

in ogni caso abbiamo a che fare con un materiale come la fibra di carbonio che oltre certi carichi, semplici o a fatica, diventa friabile come un wafer...

 

direi che la cosa migliore in questa situazione sarebbe costruire le scatolature di attacco dei foil in metallo invece che in carbonio, l'acciaio e ancora di piú il titanio hanno una "fase elastica" sotto carico molto maggiore di quella del carbonio, sono piú adatti ad affrontare gli urti

 

anche parte dei foil alari, sicuramente tutto il bordo d'entrata andrebbero realizzati con elementi in titanio

 

per lo scafo o si rivedono i coefficienti di sicurezza per le parti in carbonio o si aggiungono dei longheroni in metallo o entrambi, non dimentichiamo che dagli Imoca 60 dovrebbero derivare anche le prox barche per il giro del mondo in equipaggio, ce ne sarà da pensare a livello progettuale!

 

IMG_20201202_170427.jpg

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ad ogni modo é evidente che per utilizzare la tecnologia dei foil in aperto oceano ad alte velocità, si deve modificare la tecnologia progettuale e costruttiva rispetto ai foil usati per le regate di circuito, piū brevi e in acque riparate, due possibilità:

 

1)si sviluppano resine con un comportamento piú elastico sotto carico, le resine attuali per i materiali compositi come le fibre di carbonio hanno un comportamento sotto carico piú simile al vetro (in scala..)

e infatti si rompono in frammenti simili a quelli di una superficie in vetro, quindi: nuove resine elastiche

 

2) utilizzo di scatolature, bordi d'entrata, centine e longheroni in metallo, in particolare il metallo che a pari resistenza strutturale ha un ottimo comportamento elastico ė il titanio, peraltro già utilizzato per particolari di ferramenta nautica da regata, bozzelli, rinvii ecc, come sotto: 🥂

 

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locandina.jpg

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3 ore fa, shadow_line scrive:

ad ogni modo é evidente che per utilizzare la tecnologia dei foil in aperto oceano ad alte velocità, si deve modificare la tecnologia progettuale e costruttiva rispetto ai foil usati per le regate di circuito, piū brevi e in acque riparate, due possibilità:

 

1)si sviluppano resine con un comportamento piú elastico sotto carico, le resine attuali per i materiali compositi come le fibre di carbonio hanno un comportamento sotto carico piú simile al vetro (in scala..)

e infatti si rompono in frammenti simili a quelli di una superficie in vetro, quindi: nuove resine elastiche

 

2) utilizzo di scatolature, bordi d'entrata, centine e longheroni in metallo, in particolare il metallo che a pari resistenza strutturale ha un ottimo comportamento elastico ė il titanio, peraltro già utilizzato per particolari di ferramenta nautica da regata, bozzelli, rinvii ecc, come sotto: 🥂

 

 

 

 

All'Ikea, si dovrebbe trovare tutto...😂

  • Ahah! 1
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wahawww! allora intanto che vado a cercare le sail-news del momento ricordiamo anche che dei 2 supertrimarani in cerca del record di velocità attorno al mondo=trofeo jules verne...

 

uno si é ritirato mentre l'altro procede a tutta e ha passato l'equatore, é nell'atlantico del sud ora

 

 video del passaggio dell'equatore:

 

 

 

 

 

 

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a prop di megatrimarani, video di ieri la presentazione di un nuovo supertri in via di completamento, si vede l'aggiunta dei foil sui tre scafi

 

queste barche appartengono tutte ad una classe chiamata classa Ultim, 32 metri di lunghezza 23 di larghezza, 350 mq di vela in bolina e 600mq alle portanti, velocità max oltre 40 nodi:

 

 

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vediamo un po' come sono messi in coppa america: tra qualche giorno iniziano le prime regate, una specie di "coppa di natale" anche perché in nuova zelanda adesso é estate! ⛱️ 🎄

 

nei fatti le squadre adesso hanno le barche pronte ma non prontissime, perché come diceva moitessier

"una barca non é mai veramente pronta"

 

si stanno allenando, fanno briefing e debriefing, ovviamente "analizzano i dati" anche loro, montagne di dati che arrivano da centinaia di sensori sparsi per tutta la barca e dalle impressioni dei velisti a bordo e sulle barche appoggio

 

é una tipica preparazione di una gara di velocità ad alta tecnologia 🏆 💻 🖱️ 🖨️

 

ci sono sul tubo degli osservatori indipendenti che registrano su video le uscite di prova di tutte le barche, sono video a volte lunghi che vengono osservati nei dettagli dagli addetti ai lavori, qui ho trovato un video di riassunto, sono immagini prese da distanza elevata

 

Luna Rossa negli ultimi giorni ha detto di aver lavorato soprattutto sulla manovrabilità che ovviamente risulterà fondamentale in gara, per il resto al momento nelle corse di prova non sono ammessi testa a testa per verificare tra loro le velocità delle barche, si vedrà quindi il 17 dicembre con la prima regata...

 

e a quel punto si vedrà, e si vedrà tutto in una volta, perché queste nuove barche sembra incredibile ma finora non hanno mai regatato tra di loro!!! 😬 😮 😄

 

metto il video poi se ne trovo altri seguono...

 

 

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bel video, il piú recente di quelli ufficiali di Luna Rossa!

 

l'atmosfera delle giornate d'allenamento alla base di auckland, NZ

 

grandi mezzi, grandi soldi, grande passione, la coppa america al suo meglio! 🏆

 

 

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