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Inviato

qui sotto per chi non ha ancora visto come si presenta il campo di regata di Coppa America attuale, le linee sono sovraimpressioni digitali definite sulla base della posizione e degli angoli di ripresa delle telecamere presenti

 

di fatto é uno "stadio della vela" con le linee in sovraimpressione sembra uno stadio da football americano, si vedono vicino le barche degli spettatori che a volte entrano anche dentro... dato che non hanno un'indicazione di posizione precisa come i concorrenti  😆, cosí deve poi passare una barca del comitato di regata con la scritta "stay back!" 😄

 

comunque molto interessante nell'insieme, ideale per gare veloci e facili da capire da parte di tutti:

 

 

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Inviato

qui un video sul campo di regata, questo lo ripubblichiamo ancora poi... come si vede le due barche che fanno il "match race" (che si fa solo due barche alla volta) entrano in prossimità della linea di partenza dai due lati opposti

 

segue quello che si chiama "circling" in cui i concorrenti cercano di prendere il lato favorito del campo, di base é a destra perché si ha diritto d'acqua rispetto a chi arriva da sinistra, ma molto dipende dal lato su cui c'é piú vento in quel momento

 

la partenza avviene di bolina, quindi controvento, le barche fanno dei bordi di bolina appunto, con angoli successivi (perché proprio controvento le barche a vela non vanno..) e risalgono fino alle boe segnate in rosso, sono due ogni estremità del campo, si puó scegliere di virare a quella di destra o sinistra come si preferisce, dove sembra ci sia piú vento

 

quindi si scende con vento in poppa fino alle boe dall'altra parte e poi di nuovo si risale... cosí per sei volte alla fine si taglia il traguardo dove era la linea di partenza

 

non si devono superare i limiti del campo o c'é una penalità da scontare e si devono rispettare tutte le regole del regolamento internazionale di regata

 

oltre a questo il "match race" é una disciplina velica che ha dei metodi tutti suoi di esecuzione, definiti e affinati nei decenni, anzi secoli ormai, di regate:

 

 

Inviato

domani parliamo dei concorrenti e delle barche sulla base di quello che si é visto in queste ultime regate

 

al momento vorrei considerare una questione che si nota tra chi va in barca specie croceristi e specie in italia: si é notato come tutta una generazione che sarebbe fin troppo facile etichettare con il nomignolo di moda adesso "boomer" é esageratamente attaccata ad un passato fatto di ricordi delle precedenti edizioni di Coppa America corse con barche a vela dislocanti, alla vecchia maniera, con l'issata dello spinnaker, la copertura classica in poppa, le penalità da scontare che erano costituita da "una virata e una strambata" in puro linguaggio marinaro anziché dire "fare un 360 gradi"

 

vorrei dire che quei ricordi di edizioni di Coppa precedenti li ho anch'io, forse piú giovane di molte "barbe bianche" attuali, anch'io le ho viste e apprezzate, l'edizione attuale corsa allo stato dell'arte, in questo momento, della vela per me é a tutti gli effetti una logica continuazione della Coppa precedente a questa

 

il Moro di Venezia e le Lune Rosse che si sono succedute in questi anni e prima ancora a partire dall'avventura di Azzurra a Newport sono tutte state corse sul margine piú avanzato della tecnologia dell'epoca esattamente come quest'ultima

 

non solo, ma gli attuali AC75 sono molto piú "vere barche"  dei catamarani usati nelle due ultime edizioni di Coppa, questo é importante da confermare, i catamarani finora usati per correre in circuito sotto costa, é ora di dirlo una volta per tutte, NON sembrano per niente barche, non rimandano per nulla all'archetipo della barca come tutti anche chi non si interessa di barche ha in mente, i catamarani in Coppa sembravano degli insetti che si muovevano sull'acqua...

 

ha fatto benissimo patrizio bertelli a chiedere il ritorno dei monoscafi e questi che abbiamo ora sono bellissimi monoscafi!   🏆  🍾

 

 

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Inviato

vediamo ora qualche considerazione che é possibile "estrarre" da quello che si é visto in queste regate di natale in Coppa America...

 

parliamo di barche: degli inglesi si é già detto molto, hanno avuto molti piú problemi di quel ci si poteva aspettare ma potrebbero essere essenzialmente problemi di e con i foil, sicuramente ci lavoreranno quindi é presto per darli per spacciati, il giudizio non puó che essere rimandato al 15 gennaio quando i inzierà la prada cup vera e propria da cui uscirà lo sfidante ufficiale dei neozelandesi

 

quanto agli italiani di Luna Rossa e agli americani... beh, parliamo ancora di foil, visto che sono sicuramente uno degli elementi tecnici piú importanti, o il piú importante di questi nuovi AC 75

 

e quindi basterebbe dire che american magic aveva in queste regate dei foil di superficie minore di luna rossa, e che new zealand aveva dei foil ancora piú piccoli = minor resistenza idrodinamica?

non basta ovvio ma spiega per una buona parte il risultato finale

 

l'abbiamo visto con Luna contro NZ, con vento debole al limite della navigabilità  Luna con foil piú grandi certamente competitiva, con vento forte NZ avvantaggiata dai foil a superficie ridotta, se poi con poco vento le barche sono a volte "cadute" dai foil é anche dovuto al fatto che finora non sono state usate le vele chiamate "code zero" molto piú grandi e adatte appunto con poco vento

 

ad ogni modo di sicuro tutto quello che riguarda il rapporto portanza/resistenza della parte immersa, i foil, attualmente assume un'importanza decisiva anche rispetto al rapporto portanza/resistenza della parte velica

 

quello che avrà veramente importanza sarà scegliere i foil giusti per le condizioni di vento che si troveranno nelle prossime regate e nella finale di Coppa, moooolta attenzione a questo, che semmai ha come aspetto negativo il fatto che i foil stessi richiedono molto lavoro di calcolo anzi di "supercalcolo" computazionale che risulta anche molto costoso, lo stesso New York Yacht Club ha già iniziato a dire che si dovranno trovare accordi per una prossima riduzione dei costi anche per attrarre piú concorrenti

 

come considerazioni generali vorrei dire che la caratteristica di queste barche é la velocità, ebbene la velocità "is here to stay" é qui per restare, non é detto che le soluzioni tecnica usata sugli AC75 siano le uniche possibili per ottenere questa velocità, o che tutte le barche da regata dovranno avere come queste un equipaggio chiuso piú dentro un abitacolo che disposti nel perimetro di un pozzetto solito

 

 ma una cosa é evidente, il pubblico oggi sia di velisti, anche velisti della domenica, che di non esperti ha generalmente una soglia di attenzione continuativa molto bassa, in pratica si distrae facilmente, per evitarlo serve uno spettacolo veloce, quindi barche veloci, la "pazienza visuale" che aveva il pubblico nel 92 con il Moro o nei 90-primi 2000 con le Lune di allora, ma potremmo dire la stessa cosa es. per le corse d'auto e sicuramente anche per lo sport in generale oggi non c'é piú

 

le regate intese come spettacolo dovranno basarsi sulla velocità, gli attuali AC75 sono la prima tipologia di barche veloci che sono anche belle da vedere, non era cosí per i precedenti catamarani da circuito e di Coppa America, veloci ma mai belli e per i non addetti ai lavori anche difficilmente eleggibili come barche vere e proprie

 

gli AC75 quindi non é detto che siano l'unico futuro possibile dello sport velico, ma sono sicuramente un passo nella giusta direzione per questo sport

 

 

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Inviato

quello nel video sopra é "l'altro" giro del mondo a vela, quello in equipaggio infatti, la prima edizione si chiamava Whitbread dal nome dello sponsor, negli ultimi anni é stata volvo ocean race sempre dal nome dello sponsor

 

adesso si dovrebbe avere un'altra edizione 2022/23 e pensano di usare le stesse barche del giro del mondo in solitario che si sta svolgendo attualmente, quindi gli Imoca 60 con tanto di cabina chiusa si pensa, anche perché nell'ultima edizione quella del video sopra con l'equipaggio all'aperto uno dei velisti é scomparso, disperso in mare vicino a capo horn...

 

a questo proposito é interessante notare come sia cambiata nel tempo la percezione del pericolo in mare, in particolare il pericolo in oceano in queste gare intorno al mondo

 

prendiamo la Vendee Globe di qst giorni, fino alla scorsa edizione i velisti frantumavano barche, facevano scuffia, disalberavano alla grande e nessuno diceva niente, alla volvo ocean l'equipaggio era esposto alla forza delle onde che a volte sembravano trasformare le barche in sottomarini, e nessuno diceva niente, oggi invece si é affacciato su queste gare un pubblico nuovo che poco sa della "vita in mare" ed é risultato abbastanza preoccupato da situazioni come affondamenti, velisti in mare su zattere di salvataggio, barche con cabine fredde e ponti esposti alle intemperie

 

é un dato di fatto che non siamo piū abituati ad una vita in lotta contro gli elementi naturali, é una cosa di cui tenere conto, un pubblico generalista vuole vedere un giro attorno al mondo a vela con piú, come dire... lieto fine e lieto svolgimento, drammi sí ma "controllati" un po' meno avventura dura & pura, un po' piú avventura spettacolarizzata da reality, in effetti i francesi della Vendee già lo sapevano e stanno facendo qualcosa di simile, si tratta ancora di affinare vari particolari per trasportare queste regate nel mondo visuale del XXI secolo

 

piú avanti sarebbe interessante anche parlare di quello che era il mondo della marineria una volta, mondo che ha sempre accompagnato l'essere umano e che ha creato nel tempo racconti, leggende, romanzi e modi di dire entrati nel linguaggio di tutti i giorni, ad ogni modo il mondo di una volta era difficile sotto tutti i punti di vista, qui sotto metto per iniziare due foto... e come sempre é interessante conoscerlo ma non rimpiangerlo, io ormai posso dire di aver visto abbastanza "come prima" e "una volta" e non ne rimpiango nessuno, meno che mai quindi gli "una volta tanto tempo fa"  😅  meglio guardare avanti!! 

 

 

 

 

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Inviato
On 24/12/2020 at 15:05, shadow_line scrive:

si dice che un mare calmo non ha mai fatto un buon marinaio... proverbio adatto a tempi come questi!

 

😄 🤨 🍾

 

 

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In effetti.. 😁

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

e visto che siamo in argomento allora, parliamo un po' di questi "mari non calmi"  🌊 🌀

 

vediamo tre possibili situazioni difficili, insegnamento di vela e, come sempre, di vita, che si sono verificate la settimana scorsa al giro del mondo a vela della Vendee Globe, poi da domani penseremo ad aggiornare le notizie sulla regata

 

ma adesso vediamo i "danni" uno al giorno per questi tre giorni, cosī poi finisce l'anno e buttiamo via le "macerie" per prepararci al prossimo  🍾🎉🍾

 

iniziamo con questo: il concorrente francese thomas ruyant nella notte si mette in cuccetta a riposare e viene svegliato... dall'acqua che sta salendo in cabina! 😱 🛀

 

a quanto pare un obló-boccaporto facilmente quello della cala vele a prua da cui si fanno entrare e uscire le vele appunto di prua da issare o stivare, forse non chiuso bene o forzato dalla pressione dell'acqua che si riversa sul ponte

 

soluzione: azionare le pompe elettriche di sentina che svuotano lo scafo, barca salva! 🙂

 

 

Inviato

vediamo qualche aggiornamento del giro del mondo a vela Vendee Globe🔔

 

tre concorrenti francesi si sono alternati al comando negli ultimi giorni, la concorrente tedesca Isabelle

Joschke ottimamente settima e ottavo l'altro concorrente tedesco Boris Hermann

 

 quest'anno sembra andare bene per i tedeschi alla Vendee mentre i due inglesi di punta: per Samantha Davies  come abbiamo dettocollisione con un "ufo" al largo di Buona Speranza in cui ha rischiato di fratturarsi le costole passando da una velocita di 15 nodi a zero nell'urto stesso, quindi fermata per riparazioni a Cape Town poi ha ripreso la corsa ma fuori classifica dato che il regolamento della Vendee non consente riparazioni assistite da personale esterno oltre allo skipper, l'importante comunque in una gara endurance come questa é arrivare, ritornare al porto di partenza  😗

 

l'altro inglese Alex Thomson si é ritirato dopo i danni strutturali alla barca rilevati sempre in zona Capo di Buona Speranza, ha da poco dichiarato che quando in atlantico é entrato al centro della tempesta Theta, ne avevamo parlato, in realtà non aveva mai affrontato prima una situazione simile, in mare non si finisce mai di imparare... e questo con tutta probabilità gli é costato l'integrità strutturale della barca 🤨 👷

 

il concorrente italiano giancarlo pedote é subito dietro in nona posizione, ok, ha anche dovuto salire in testa d'albero per riparazioni ai sensori della strumentazione di bordo

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