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shadow_line

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in effetti il vento apparente si considera anche per gli aerei:

 

negli atterraggi con forte vento laterale si puó calcolare il vento apparente con lo stesso sistema del parallelogramma dei vettori: abbiamo vento di velocità/avanzamento uguale alla velocità del mezzo e sul suo asse longitudinale, piú il vettore del vento laterale

 

di fatto quindi i un atterraggio con vento laterale l'aereo é sottoposto a un vento apparente a tutti gli effetti che risulta dalla somma vettoriale delle due direzioni del vento presenti, ne viene quindi un "vento risultante" (apparente) diretto in diagonale verso l'aereo in atterraggio...

 

e infatti in queste situazioni gli aerei atterrano mettendosi in diagonale rispetto alla mezzeria della pista, puntando il muso appunto verso direzione da cui arriva il vento apparente, anche se solo in parte ovvio per non trovarsi troppo angolati e a rischio di perdere portanza sull'ala piú interna

 

anche in navigazione in quota con forti venti laterali, tipo jetstram il vento che effettivamente colpisce l'aereo é il vento somma dei vettori=vento apparente, solo che sugli aerei non si sta a calcolarlo, si fa una correzione "all'incirca" mentre sulle barche a vela serve un'indicazione precisa del vento apparente perché, come dicevo, é su quello che si regolano le vele

 

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59 minuti fa, shadow_line scrive:

in effetti il vento apparente si considera anche per gli aerei:

 

negli atterraggi con forte vento laterale si puó calcolare il vento apparente con lo stesso sistema del parallelogramma dei vettori: abbiamo vento di velocità/avanzamento uguale alla velocità del mezzo e sul suo asse longitudinale, piú il vettore del vento laterale

 

di fatto quindi i un atterraggio con vento laterale l'aereo é sottoposto a un vento apparente a tutti gli effetti che risulta dalla somma vettoriale delle due direzioni del vento presenti, ne viene quindi un "vento risultante" (apparente) diretto in diagonale verso l'aereo in atterraggio...

 

e infatti in queste situazioni gli aerei atterrano mettendosi in diagonale rispetto alla mezzeria della pista, puntando il muso appunto verso direzione da cui arriva il vento apparente, anche se solo in parte ovvio per non trovarsi troppo angolati e a rischio di perdere portanza sull'ala piú interna

 

anche in navigazione in quota con forti venti laterali, tipo jetstram il vento che effettivamente colpisce l'aereo é il vento somma dei vettori=vento apparente, solo che sugli aerei non si sta a calcolarlo, si fa una correzione "all'incirca" mentre sulle barche a vela serve un'indicazione precisa del vento apparente perché, come dicevo, é su quello che si regolano le vele

 

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😂

 

punto-interrogativo-358.jpg

  • Ahah! 1
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ma come punto interrogativo!! 😂 😂 😂

 

basta farsi un parallelogramma dei vettori del vento!

 

non solo anche in automobile quando si ha un evidente vento laterale, tanto che nel codice stradale c'é anche un cartello (sotto) che ne indica l'ev presenza, si puó fare il parallelogramma dei vettori del vento e trovare il vento apparente risultante

 

la differenza é che in tutti i mezzi a motore (aerei compresi) il vento apparente si considera solo come componente secondaria tanto appunto c'é il motore che tira! quindi al max si fa una correzione di volante o di barra o volantino "all'incirca" un po' nella direzione del vento e basta lí

 

mentre le barche a vela essendo "macchine a vento" é basilare, ba-si-la-re, conoscere esattamente da dove proviene il vento apparente, perché sulla direzione e intensità del vento apparente (e non del vento reale) si regolano le vele!

 

cycling-patagonia-wind.jpg

 

IMG_20201127_145427.jpg

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ad ogni modo le prime barche davanti del giro del mondo Vendee Globe stanno entrando nei "quaranta ruggenti" che un po' tutti avranno sentito qualche volta nominare, quindi direi domani (sabato) mettiamo giú qualche spiegazione intanto sul tipo di navigazione che si fa nell'atlantico del sud

 

per poi arrivare appunto alle latitudini vicine al polo sud, quello che non a caso i francesi chiamano Le Grand Sud

 

qui sotto nel video il concorrente italiano giancarlo pedote che fa qualche considerazione sulla rotta da seguire nel "grande sud" dell'oceano che gira attorno all'antartide:

 

 

 

 

 

 

 

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delle otto barche nuove varate per quest'edizione della Vendee, finora sei hanno rotto parti strutturali dello scafo o dell'armo/velatura

 

é chiaro che le forze che agiscono su queste nuove barche con foil di grande superficie sono state sottostimate dai progettisti, cosa che avviene quasi sempre quando si realizza qualcosa di completamente nuovo, infatti si sta pensando di regolare in maniera piú precisa la costruzione dei foil stessi

 

qui sotto thomas ruyant secondo in classifica taglia la parte esterna del foil dopo che si é in parte "criccato" (é fatto in carbonio) e quindi non puó piú essere usato sotto carico:

 

 

 

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a pesarci bene, oltre a scrivere di barche e regate sarebbe giusto dare anche qualche indicazione su come funziona effettivamente una barca/nave a vela (potrebbe essere anche la Vespucci della marina militare) perché a differenza dei mezzi dotati di motore autonomo (auto aerei moto bici) il funzionamento di un mezzo a vela non é cosī immediato da comprendere, serve giustamente qualche spiegazione in piú

 

partiamo quindi approfondendo la questione del "vento apparente" iniziata da Daminavy, in effetti già quando si va in auto aereo moto bici.. troviamo il vento apparente, oltre al vento che viene incontro al mezzo stesso, quello che sentiamo es. mettendo la mano fuori dal finestrino dell'auto e che infatti viene chiamato vento di velocità o d'avanzamento (ai fini della fisica del moto é uguale se l'auto va esempio a 90 kmh e quindi é come se ricevesse un vento di 90 kmh appunto, oppure se l'auto é ferma ed é il vento che gli arriva incontro a 90kmh)

 

comunque sia il vento di velocità é sempre sull'asse longitudinale del mezzo, sempre, ed é sempre uguale alla velocità del mezzo stesso

 

poi quasi sicuramente avremo un vento "di contorno" che proviene da altre direzioni, laterali, o di 3/4 dalla direzione del muso o della coda dell'auto moto aereo bici ecc, questo é il vento reale, vale a dire il vento che esiste nella realtà in prossimità del mezzo di movimento considerato

 

in tutti questi casi potremmo fare il parallelogramma dei vettori e trovare il vento apparente ma in effetti non ci interessa sui mezzi a motore autonomo, basta spostarsi un po' in direzione del vento, "derivare" verso il vento come si dice e tanto ci basta

 

l'unico mezzo che invece funziona esclusivamente in base al vento apparente e la barca/nave a vela, e se si considera che per secoli il commercio si é fatto in gran parte con navi a vela, per molto tempo il vento apparente é stato una questione di massima importanza

 

vediamo di fare qualche disegno in piú come esempio:

 

 

 

 

 

 

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due immagini a partire da quella iniziale dell'aereo, queste sono le situazioni che in natura si presentano praticamente sempre:

 

1) freccia rossa= vento di velocità che arriva al punto A=baricentro del mezzo considerato (barca auto aereo moto bici...), lo si conosce tramite misurazione con anemometro, tubo di pitot ecc

 

-in verde (B) vento reale che arriva in direzione della prua, del muso del mezzo considerato, l'angolo preciso puó essere qualsiasi verso la prua, il vento reale si misura in velocità e angolo con anemometro, ce ne sono anche di tascabili, ma sulle barche l'elettronica di bordo conoscendo intensità e direzione del vento apparente, lo ricava con la trigonometria

 

-quindi: si riporta il vettore del vento reale misurato in intensità e angolo sulle due estremità del vettore del vento di velocià (freccia rossa) si congiungono con la linea rossa parallela e uguale alla freccia rossa del vento di velocità, infine si disegna la diagonale in azzurro C che va in direzione del baricentro del mezzo di movimento considerato, e questo é il vento apparente che viene misurato a bordo del mezzo stesso, dal punto di vista matematico, é una somma vettoriale

 

efhyrjtu.jpg

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secondo esempio: uguale a prima ma questa volta il vento reale arriva da un angolo qualsiasi dalla parte della coda o poppa del mezzo di movimento considerato

 

di nuovo il vento di velocità uguale appunto alla velocità del mezzo stesso

 

é anche qui il vento reale, arriva dalla zona della coda questa volta

 

quindi: si riporta il vettore del vento reale sulle due estremità della freccia del vento di velocità, si uniscono con la parallela rossa uguale alla freccia del vento di velocità stesso, infine si disegna la diagonale in azzurro che va verso il punto = baricentro del mezzo di movimento

 

la diagonale é appunto il vento apparente:

 

werf4h.jpg

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