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Acquistare casa: pro e contro.


led zeppelin

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sono state dette molte cose sensate, aggiungerei solo che nel caso di fare il grande passo, è bene vedere molte case prima di scegliere quella definitiva. Dipende anche se conosci bene la zona o no, ma solo dopo averne viste molte riconosci quella che fa davvero al caso tuo. E le occasioni impredibili non esistono, almeno non sul mercato ordinario.

Io ho comprato casa e ne ho presa una che non solo mi piace e mi fa spendere globalmente circa 2500 €/anno in meno rispetto a stare in affitto, ma che per le caratteristiche che ha mi garantirà quasi sicuramente la possibilità di affittarla o anche rivenderla in tempi brevi. Non nascondo che è stato un fattore importante nella scelta.

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Io il passo l ho fatto ormai 11 anni fa,il mio resoconto e'il seguente:

Ho stipulato un mutuo con una rata alta e tasso variabile,nella sfortuna delle varie crisi la mia fortuna e'che i tassi sono molto bassi quindi se continua così nel giro di 10 anni o poco piu'dovrei finire risparmiandomi così quasi 10 anni di mutuo.

Le scuole per mia figlia fino alle medie sono a 50 metri

Dopo 10 anni ho scoperto le varie magagne di chi ha costruito alla membro di cane,cose per ora non troppo costose ma che rompono.

Vicini che fanno un casino clamoroso(villetta a schiera)ma sembra che abbiano comprato altrove.

Assemblee condominiali niente di che,una rottura solo una volta all anno.

Mi pento solo di non aver valutato molte più case in fase di acquisto,pero'alla fine della fiera sara'nostra ed e'comunque un capitale fermo,poi chi lo sa se la vendiamo in futuro o la lasciamo a nostra figlia ecc.

Modificato da alfagtv
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21 minutes ago, TonyH said:

Primo assioma. La casa dove vivi non è un investimento. È un progetto di vita.

 

MAI trattarla come investimento. La scegli in base a dove lavori,  a come vuoi impostare la tua vita.

Non deve rendere, deve essere comoda.

 

Comoda ai servizi, comoda alle scuole se vuoi allargare la famiglia. Deve essere pratica, devi essere contento di tornarci la sera.

 

Valuta solo bene la sostenibilità reddituale, e poi prendi dove più ti aggrada.

 

La tua prospettiva è valida solo se hai stabilità o almeno capacità di previsione. Per tante persone, fra le quali mi includo, non hanno né l'una né l'altra, per scelta o per necessità. Quindi prevedere anche la possibilità di rivendere o affittare ha senso. Ovviamente farlo per specularci o anche solo guadagnarci qualcosa è assurdo, specialmente in questo momento.

 

Dimenticavo: su tasso fisso o variabile è sempre un terno al lotto. Va valutato quasi caso per caso. Io ho un tasso fisso (per quanto molto basso) e sto pagando sicuramente di più di quanto pagherei con un variabile, ma so che non avrò sorprese fra dieci o vent'anni.

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Per prendere una decisione meno sbagliata (nella vita non esistono a mio parere decisioni giuste :D) bisogna anche saper rispondere alle seguenti domande: come sto messo a livello lavorativo? posso pensare di rimanere nella stessa azienda o quantomeno nella stessa zona fino alla pensione? Come sto messo a livello sentimentale? Sei single e fiero di esserlo o vorresti allargare la famiglia? Questo influirà tantissimo sul tipo di casa da comprare. A livello economico un consiglio che posso dare è la regola del 1%, ovvero che se il costo dell'affitto è l'1% del valore della casa allora ha senso comprare, in caso contrario meglio l'affitto (solo dal punto di vista economico, chiaramente entrano in gioco altri mille fattori).

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1 ora fa, v13 scrive:

 

La tua prospettiva è valida solo se hai stabilità o almeno capacità di previsione. Per tante persone, fra le quali mi includo, non hanno né l'una né l'altra, per scelta o per necessità. Quindi prevedere anche la possibilità di rivendere o affittare ha senso. Ovviamente farlo per specularci o anche solo guadagnarci qualcosa è assurdo, specialmente in questo momento.

 

Ma infatti io non lo spingo nè da una parte o dall’altra. Lo invito a non fermarsi meramente all’aspetto pecuniario affitto/mutuo, ma a tutte le considerazioni al contorno.

Perchè appunto la casa di proprietà è un progetto. Deve essere deliberato quando ha la ragionevole certezza di sfruttarla per almeno 20 anni.

 

1 ora fa, v13 scrive:

 

Dimenticavo: su tasso fisso o variabile è sempre un terno al lotto. Va valutato quasi caso per caso. Io ho un tasso fisso (per quanto molto basso) e sto pagando sicuramente di più di quanto pagherei con un variabile, ma so che non avrò sorprese fra dieci o vent'anni.

 

Ad oggi la differenza di rata tra fisso e variabile è poca.

Ma con questi tassi, fisso senza pensarci, specie su durate oltre i 10 anni.

Nel futuro se i tassi si muoveranno in maniera decisa (e me lo auguro, perché tassi positivi significa economia sana) possono solo farlo all’insù

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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2 ore fa, TonyH scrive:

Primo assioma. La casa dove vivi non è un investimento. È un progetto di vita.

 

MAI trattarla come investimento. La scegli in base a dove lavori,  a come vuoi impostare la tua vita.

Non deve rendere, deve essere comoda.

 

Comoda ai servizi, comoda alle scuole se vuoi allargare la famiglia. Deve essere pratica, devi essere contento di tornarci la sera.

 

Valuta solo bene la sostenibilità reddituale, e poi prendi dove più ti aggrada.

 

 

Tutto giusto, ma un altro parametro da valutare è il mercato immobiliare dove si vuole acquistare: un immobile sito in una località con un mercato depresso può essere un problema, al netto del prezzo d'acquisto inferiore.

Piuttosto meglio qualche m2 in meno ma in una zona più appetibile commercialmente. 

Oppure valutare un affitto a buon prezzo, li dove le case non le vuole nessuno.

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4 ore fa, TonyH scrive:

Primo assioma. La casa dove vivi non è un investimento. È un progetto di vita.

 

MAI trattarla come investimento. La scegli in base a dove lavori,  a come vuoi impostare la tua vita.

Non deve rendere, deve essere comoda.

 

Comoda ai servizi, comoda alle scuole se vuoi allargare la famiglia. Deve essere pratica, devi essere contento di tornarci la sera.

 

Valuta solo bene la sostenibilità reddituale, e poi prendi dove più ti aggrada.

Partendo da quest'interessante considerazione, @led zeppelin posso raccontarti la mia esperienza in proposito sull'acquisto di una casa

 

Nel 2009, dopo alcune "pressioni" ci siamo decisi ad acqusitare una casa nuova in costruzione, un presunto "investimento immobiliare" (alias schifosa speculazione edilizia) in una zona residenziale della città (pariamo di piccola provincia), con la promessa che, quando avremmo voluto, ce ne saremmo potuti uscire tranquillamente, forse addirittura guadagnandoci qualcosina.

 

Premesso comunque che ai tempi non solo non avevamo bisogno di una casa (ma addirittura a livello familiare ne avevamo una vuota da poter sfruttare all'inizio del matrimonio), tralasciando tutti i problemi tecnici che ci sono stati, e il fatto che ovviamente non ce ne siamo potuti uscire, mi soffermo su alcune problematiche che possono essere interessanti alla luce di un possibile acquisto di una casa:

 

1. nel 2009 abbiamo progettato la casa "con la mentalità di allora", ovvero giovani in comitiva a cui piace fare casino. Abbiamo quindi creato un open-space gigantesco nella zona giorno dove poter ospitare anche fino a 30/40 persone, sacrificando le dimensioni di alcune stanze (camerette, ripostiglio, bagno, lavanderia) su 130 mq complessivi

2. nell'acquisto ci siamo lasciati "attrarre" dalla presenza di uno spazio verde di quasi 400 mq dove immaginavamo grandi divertimenti e festicciole

3. Abbiamo sottovalutato l'importanza della corretta esposizione

4. siamo passati dal vivere in una zona centrale della città dove potevamo anche andare a lavorare a piedi ed avere tutto sottomano (bar, botteghe, farmacia, supermercati, tabacchini, ristoranti, scuole, asili oltre che le case dei parenti) a una zona residenziale bella e piene di ville, ma in cui sostanzialmente non c'è un CAZZO DI NIENTE nel raggio di un kilometro.

 

Ci siamo quindi trasferiti nel 2014, ecco il contro-bilancio dei 6 anni

 

1. la progettualità "di allora" non si è rivelata funzionale, perchè fino a una certa età può essere bello avere ogni weekend a casa 20 persone, ma poi quando diventi più grande, il lavoro si fa più pesante ed hai figli, qualora vuoi avere persone a casa preferisci averne di meno e creare contesti meno caotici e più intimi. Inoltre, senti il problema di avere un ripostiglio piccolo, una lavanderia minuscola e soprattutto un bagno senza vasca, la quale è fondamentale se hai bambini piccoli

2. lo spazio verde è bello, ma aumenta mostruosamente i costi di gestione, inoltre è davvero poco sfruttabile perchè, essendo una zona fredda e ventilata, in pratica lo puoi usare (in parte) solo a Luglio e Agosto, periodo durante il quale ci trasferiamo sempre a mare. Tuttavia lo spazio verde si è rivelato una salvezza durante il lockdown (ma è stata una condizione straordinaria)

3. l'esposizione è importantissima in una casa... noi siamo esposti a nord, ovest ed est ma non a sud, questo lo paghiamo in termini di luce e calore invernale

4. questo è l'aspetto più dolente... non sono mai riuscito ad abituarmi alla periferia, ogni esigenza ti costringe a prendere la macchina e, considerando anche il fatto che i genitori invecchiano e i figli crescono (con tutte le esigenze che ne conseguono) non riesci più a muoverti a piedi e ti ritrovi sempre in macchina per sbrigare qualunque cosa.

 

Alla fine, saremo costretti a cambiare casa a breve, anche perchè ci sono prospettive concrete di allargamento della famiglia e attualmente, pur essendo in tre, per certi versi siamo anche un pò stretti alla luce di quanto scritto sopra. Inoltre sentiamo l'esigenza di riavvicinarci al centro ed essere più vicini alle case dei genitori

 

Tutta questa premessa per dirti appunto che:

a)  la "prima" casa non è un investimento ma un'esigenza, e deve essere realizzata secondo quelle che sono le tue esigenze pressochè stabili nell'arco di un lungo periodo di tempo (gli investimenti immobiliari sono ben altra cosa rispetto a una "prima casa")

b) l'affitto non conviene mai, però se non hai ben chiaro il punto a) è la soluzione più saggia. Nel mio caso specifico, considera che ho "fatto l''investimento" senza un lavoro fisso, con la prospettiva concreta di trasferirmi altrove per necessità lavorative, e nel complesso senza avere chiaro in mente cosa volevo e di cosa avevamo bisogno. Sbagliatissimo.

 

Un'ultima considerazione: la pandemia sta ridefinendo il concetto di casa, è importante prevedere ad esempio spazi per lo smart working ed è meglio avere anche un minimo di spazio aperto (giardino, veranda). La progressiva elettrificazione dell'automotive renderà sempre più importante la presenza di un garage; inoltre la diffusione (almeno dalle mie parti) della differenziata porta a porta implica l'importanza di avere spazi dove sistemare adeguatamente i rifiuti in attesa di smaltirli

 

Pertanto io sono arrivato a queste conclusioni:

- mi serve una casa di almeno 180 mq, in una zona centrale e ben servita, con garage ampio, antisismica, se possibile con una veranda o terrazzino

- preferirei una casa singola, ma è quasi impossibile trovarne una decente a un prezzo umano o condizioni accettabili (e soprattutto antisismica)

- nuovo vs da ristrutturare: preferirei un nuovo relativamente recente piuttosto che una ristrutturazione perchè, nonostante i vari bonus, spesso rischi di non sapere a quali spese andrai incontro. trovo i bonus più interessanti per chi è già proprietario, perchè conosce la casa e i relativi problemi e può fare una stima dei costi più attendibili

 

Concludo infine con il lato economico. la rivendita dell'attuale casa comporterà una probabile perdita economica considerando quanto abbiamo speso tra extracapitolato e i vari e inevitabili interventi di manuntezione che abbiamo avuto negli anni. Nel complesso però, se in questi 6 anni fossi stato in affitto, avrei speso grosso modo quanto il delta negativo accumulato (se non di più).

Alla fine si piange con un occhio

 

 

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"Dobbiamo capire: stiamo analizzando i dati"

"La Ferrari 2023? E' nata bene..."

Mattia Binotto, TP Scuderia Ferrari, 2019-2022

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Grazie per le esperienze e gli spunti che avete condiviso. 

 

Sono tutti ragionevoli, e, giustamente sottolineano ulteriori aspetti rispetto a quello del semplice investimento economico.

 

Effettivamente, sono spinto e allo stesso tempo trattenuto anche per delle ragioni personali. 

 

La mia vita lavorativa, è almeno per il momento stabile. E questo giocherebbe chiaramente a favore dell'ipotesi acquisto. 

 

Non vale lo stesso discorso per la mia compagna, che deve lavorare e risiedere all'estero: di fatto, siamo in una situazione che ci vede e vedrà alternare periodi di convivenza nella casa (e nel Paese) dell'una e dell'altro.

 

La differenza è che mentre nel lungo periodo la mia situazione dovrebbe teoricamente rimanere stabile, e sarebbe quindi quella per la quale potrebbe essere ipotizzabile un acquisto, nel suo caso non c'è nel breve-medio periodo questa possibilità, e nel lungo periodo è del tutto imprevedibile. 

 

Qualche altra considerazione: non ho voglia e tempo di affrontare ristrutturazioni, ma allo stesso tempo per varie ragioni non mi va di acquistare "nuovo". Ho già deciso che in ogni caso cercherò case pre-esistenti già del tutto ristrutturate o dove comunque i lavori rimasti da fare siano minimi e tutti spalmabili con calma nel tempo. 

 

Anche sul luogo/zona, sicuramente in prospettiva di lungo periodo ne cercherò uno che mi convinca il più possibile, evitando scelte impulsive (anche se nell'appartamento in cui risiedo attualmente, è andata più o meno così: l'ho visto e l'ho preso, colpo di fulmine. Ma sono in affitto e l'alternativa era che con tutta probabilità la persona che lo avrebbe visto subito dopo se lo sarebbe accaparrato).

 

In ultimo, dove sono attualmente è una soluzione in cui complessivamente mi trovo bene, entro quel prezzo e nella mia città non avevo trovato di meglio (oltre al fatto che l'appartamento in sé, è minuscolo ma è moderno, simpatico e accogliente, in poche parole ci sto bene), ma comincia a presentare anche molti limiti che vanno oltre l'affitto in sé: il posto macchina è un'incognita, mi manca un pò di spazio interno (non tanto, anche solo una stanza) in più, e onestamente vorrei anche una terrazza "vivibile" in più. 

 

Nulla di insormontabile, ma sono limiti che mi stanno giustamente ad indicare che un qualche cambiamento lo dovrò affrontare. Per contro, gli appartamenti in affitto decenti in zona sono pochissimi (già quando ho trovato quello in cui sono attualmente, è stata una mezza impresa e una botta intera di fortuna...), e i prezzi per case più grandi a loro volta più elevati e senza senso per le mie tasche. A quel punto, subentra la logica di almeno non regalare soldi. 

 

Tuttavia, certo, in una prospettiva di lungo periodo, il tutto diventa un altro paio di maniche: prevedere quale casa sia in sé un "investimento" o comunque una casa dalla quale al netto di tutto non ci perda più di tanto, da qui a vent'anni è difficile.

 

Entrano in gioco altre variabili che dovrò valutare attentamente.  

Modificato da led zeppelin
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Manca un tassello.. in quale città vivi? Provincia o centro? E quanto paghi di affitto e spese condominiali?

☏ SM-G985F ☏

BMW 118d Msport 2020 (60.000km) 6.1l/100km

ex Mercedes A220 CDI Sport 2015 (144.000km) 5.7l/100km

ex VW Golf6 1.4 TSI 122cv Highline DSG 2011 (132.000km) 7.1l/100km

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