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Inviato

 

Secondo il guru del marketing Seth Godin, il brand è:

 

“ l’insieme delle aspettative, dei ricordi, delle storie e relazioni che, considerate nel loro insieme, spingono il consumatore a scegliere un prodotto o un servizio rispetto a un altro.”

 

Ma per poter essere scelti è necessario riuscire a posizionarsi correttamente nella mente dei consumatori. Da qui si sviluppa la tua strategia che sfocia nel brand positioning.

“Solo se riesci a comunicare ciò che ti differenzia dagli altri puoi vincere la battaglia delle vendite”.

 

Per essere pratici, cerchiamo di comprendere come il brand positioning entri nella mente dei consumatori. Nell’esempio seguente trattiamo il conosciuto mondo dell’auto.

Pensando a famosi marchi automobilistici come MERCEDES, BMW, VOLVO, TOYOTA a cosa abbini ad ognuno di loro?

Probabilmente anche tu avrai le stesse seguenti sensazioni:

 

  • Mercedes -> lusso e qualità
  • BMW -> sportività e trazione posteriore
  • VOLVO -> sicurezza
  • TOYOTA -> tecnologia per le basse emissioni (ibride)

 

Chi è competitivo sceglierà probabilmente BMW, chi vuole dimostrare di essere un leader potrebbe valutare le MERCEDES, chi ha a cuore la natura si potrebbe orientare sulle vetture ibride di TOYOTA o infine chi vuol viaggiare con più tranquillità con i propri bambini acquisterà forse una VOLVO perché da sempre attenta alla sicurezza.

 

Alfa Romeo : poco “Value for Money”, ancora pochissimo “Brand”

Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”. In sintesi: Alfa; e Romeo, quando l’Ingegner Romeo nel 1915 rilevò la quota degli Imprenditori che diedero vita all’Alfa. E dalla commercializzazione della prima “Alfa Romeo” nel 1919 (la 15-20 HP che in realtà era nata prima dell’acquisizione di Romeo) la storia del marchio ha registrato un percorso altalenante in cui Alfa Romeo passa dalla gestione dell’IRI (iniziata nel 1933) all’ingresso nella “Galassia Fiat”; e da una produzione decisamente diversificata ad una “targettizzazione” via via sempre più livellata sui Segmenti medio – alti del mercato.

 

Con risultati, modelli, storie che un poco tutti conosciamo. Dal 2015, tuttavia, si può parlare di “nuova era” del mercato di Alfa Romeo : nasce la Giulia, che punta decisamente al segmento Premium ed al pubblico Aziendale, delle Flotte, e delle Partite Iva. Arriva anche lo “Stelvio” che porta per la prima volta il Marchio del biscione nel mercato dei Suv.

Alfa Romeo ha perso da subito, un quarto di secolo fa, il cosidetto “treno” del nascente mercato Premium, quello che tra la fine degli anni ’80 e tutti gli anni ’90 ha fondamentalmente lanciato i tre Costruttori tedeschi (BMW, Mercedes e Vw/Audi) grazie soprattutto alla loro costante evoluzione di immagine e di prodotto : in quegli anni BMW lanciava le sue nuove best seller Serie 5 e 7, Mercedes faceva da battistrada nella Qualità Totale, e Audi soprattutto lanciava il suo New Deal fatto di alluminio e nuovi processi produttivi, ecologia, stile distintivo.

Nello stesso periodo si affacciavano i profili di Lexus, Infiniti, Acura. Mentre Saab, Alfa Romeo, Volvo e Rover subivano (chi più chi meno, chi definitivamente) una fase di declino.

 

Che ne pensate !?

 

La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia.

Inviato (modificato)

grandi/superiori più vendute in Italia.  ( berline + sw )

 

gen-nov 2020

 

1.Audi A4           5.805

2.Sk. Octavia    5.729 

3.BMW 3 er       5.051

4.Vw Passat      3.338

5.Tesla Model3  2.501

6.Audi A6           2.436

7.Peugeot 508   2.345

8.Alfa R. Giulia   2.172

9.BMW 5 er        1.985

10.Mercedes C   1.769

11.Mercedes  E   1.051

12.Sk. Superb     835

13.Opel Insignia  823

14.Audi A5          821

15.BMW 4 er       632

 

Le uniche '' non tedesche ''  Alfa Romeo , Peugeot e Tesla ..!

Il nome Giulia, ovviamente, rievoca un vero e proprio mito, il modello degli anni Sessanta che contribuì ad accrescere la fama di Alfa Romeo,  anche nelle flotte aziendali. 

 

Alfa Romeo Giulia: quello che le tedesche non hanno..

 

Cita

Scopriamo i punti di forza della berlina del Biscione che sfida i panzer tedeschi.

La missione della nuova Giulia è tanto semplice quanto complicata: far tornare la passione verso il marchio Alfa Romeo, snaturato negli ultimi anni e limitato nel listino rispetto alla concorrenza teutonica.

Noi c’eravamo, non potevamo perderla e l’abbiamo guidata per capire se può essere realmente l’auto della rinascita.

D’accordo, passione, rinascita, ambizione, tutte belle parole, che gli uomini Alfa ripetevano come un mantra. Ma poi? I contenuti? Ci sono? Scopriamolo analizzando l’auto nei suoi particolari più intimi.

Per prima cosa le sospensioni, quelle anteriori sono a quadrilatero alto, in alluminio, per migliorare la sensibilità dello sterzo ed il feeling indotto al guidatore. Ma non è tutto, grazie a questo schema, il motore è stato spostato il più in basso possibile, ed è chiaro che il Baricentro più basso indica una miglior tenuta di strada ed una maggiore agilità.

Inoltre, le sospensioni posteriori sono a 4 link e mezzo, e ciò vuol dire una grande reattività di risposta senza inficiare il comfort di marcia, dovuto all’assorbimento delle asperità stradali. Ma la vera chicca è rappresentata dall’albero di trasmissione del cambio manuale a 6 marce in carbonio per tutte le versioni.

Quindi, la versione convenzionale è comunque sofisticata, sottopelle, come la Quadrifoglio, e questo le conferisce un innegabile valore aggiunto. Chiaramente, la variante più spinta, con 510 CV da scaricare a terra direttamente attraverso l’asse posteriore presenta un grado di sofisticazione ulteriore.

Così, non stupisce che la Quadrifoglio abbia anche degli elementi in fibra di carbonio nel pianale, oltre agli acciai ad alta resistenza e all’alluminio: roba da BMW Serie 7! Ma non è tutto, la Giulia V6 2.9 biturbo si avvale anche di un differenziale posteriore con 2 frizioni gestite elettronicamente, per ripartire tutta la Coppia motrice (600 Nm), e di un sistema di disattivazione parziale dei cilindri, per ridurre i consumi.

 

Nuova Peugeot 508 SW, la francese che insidia le premium tedesche..

 

Dalle analisi e dai confronti fatti sul modello rispetto alla concorrenza, la nuova 508 SW presenta un valore residuo tra i più alti della categoria, a fronte oltretutto di un listino molto competitivo. I consumi sono best in class rispetto ai competitor diretti, sia premium che generalisti.

 

 

 

Modificato da Pawel72

La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia.

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