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Ferrari da corsa anni '50 - '60


Beckervdo

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Figlioli confesso la mia totale ignoranza in merito. Sento spesso parlare di Ferrari a passo corto (SWB) o passo lungo, modelli con carrozzeria in alluminio anziché in acciaio o addirittura con stile completamente differente.

Qualche anima pia mi può illuminare in merito?

 

   

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Riporto qui quello che avevo scritto nell'altro thread, l'argomento è veramente interessante.

 

 

Praticamente a fine anni '50 Ferrari aveva due linee di granturismo chiuse stradali (escluse le limitatissime America): le GT Coupé e le più sportive berlinette "doppio uso", intese per clienti che volevano occasionalmente partecipare alle corse GT ("Tour de France", Interim e infine SWB). Queste ultime erano declinate in versioni più o meno corsaiole, fino alle varianti competizione con alleggerimenti estremi e motori delle Testa Rossa

 

Il meccanismo si ruppe nel 1962, perché il più importante campionato mondiale costruttori FIA a ruote coperte invece di essere disputato dalle vetture sport Gruppo 4 fu passato alle granturismo Gruppo 3 (da Campionato mondiale vetture sport a Campionato internazionale costruttori GT)... Così la competizione in questa classe si fece più serrata, e spuntarono queste granturismo puramente da corsa prodotte in numeri esigui (250 GTO, E-Type lightweight, DP214, Cobra Daytona) che sfruttavano l'omologazione gr.3 delle normali granturismo

Per il Gruppo 3 ci volevano 100 esemplari all'anno, le poco più di 30 GTO sono pure tante a confronto di una manciata di Shelby Daytona e AM...

 

Nel 1964 come sappiamo Ferrari si spinse troppo oltre con la 250 LM, che non a torto fu fatta correre con i prototipi e vinse lo stesso

 

Il ciclo si chiuse nel 1966, quando le sportprototipo tornarono ad essere la classe regina, con la famosa rivalità Ferrari/Ford e poi Porsche/Ferrari

 

Modificato da Merak
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eheh...🤗 decine & decine di libri sono stati scritti sull'argomento, quello é il periodo delle auto da collezione piú quotate e costose sulla faccia della terra...

 

piú le esperienze personali, auto tutte viste in anni di frequentazione dell'ambito del collezionismo...

 

ok, quando ci sarà tempo, un po' alla volta, e chi vuole o sa intervenga!

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Per mettere ordine mentale tra gli innumerevoli modelli Ferrari anni '50-'60 consiglio l'ottimo (anche grazie ai contributi del sottoscritto :mrgreen:) template di en.wiki

https://en.wikipedia.org/wiki/Template:Ferrari_road_car_timeline_1947-1969

Catturaf.thumb.PNG.598a280b0eb7498585af11e66c98e52e.PNG

e il registro di barchetta.cc

 

Per quanto riguarda il passo, tra il '59/60 le Ferrari 250 sportive lo accorciarono dai tradizionali 2600 mm a 2400 mm. Per cui la 250 GT California "LWB" divenne 250 GT California "SWB", e alla 250 GT berlinetta "TdF" succedette la famosa "passo corto" (con in mezzo alcune cosiddette "interim" di transizione a passo lungo).

GT Cabriolet, Coupé e GT/E rimasero a passo lungo.

Le coeve 400 Superamerica confondono un po' le idee, perché furono prodotte prima a passo corto e poi a passo lungo, che si confaceva ad un modello così di lusso.

 

Si trovano carrozzerie in acciaio, acciaio con aperture in alluminio e tutte in alluminio per le versioni da competizione. In generale queste ultime hanno carrozzeria simile alle stradali, ma un'eccezione sono le 275 GTB/C del 1965, eredi delle 250 GTO:

Ferrari-275-GTB-C-117417.jpg

Da non confondere con le GTB/C dell'anno successivo che hanno carrozzeria normale trasposta in alluminio...

 

Non sono un massimo esperto di Ferrari per cui tutto ciò è passibile di errori

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54 minuti fa, Beckervdo scrive:

Ho mal di testa. Perché un tal casino?

perchè Ferrari pensava solo a finanziare le corse tralasciando spesso il lavoro sulle stradali ai carrozzieri (Vignale, Ghia, Farina poi Pininfarina, Boano, Ellena...) a disegnare le linee per i facoltosi clienti che compravano solo i telai da Maranello

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2 ore fa, Beckervdo scrive:

Ho mal di testa. Perché un tal casino?

 

perché fino agli anni 60 primi settanta (prima della crisi petrolifera insomma) 

 

le auto sportive erano un prodotto artigianale, quasi artistico, fatte a mano una per una come fossero sculture, lamiere della carrozzeria battute a mano dai battilastra, motori fusi in terra da fonderia...

 

praticamente erano (e sono) delle sculture in movimento

ricordo anni fa, ero ancora un ragazzino, vicino ad una Ferrari 166 mille miglia Touring Barchetta

 

il proprietario mi fa ( un collezionista, l'auto ovviamente era stata prodotta decenni prima) : attento a non appoggiarti perché la carrozzeria é solo un velo di alluminio steso sopra una struttura di tubi (altrettanto fragili...😆)

 

ma io già lo sapevo, quella era la tecnica costruttiva di Touring Superleggera (infatti) per le auto da corsa!

Modificato da shadow_line
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3 ore fa, Merak scrive:

Per mettere ordine mentale tra gli innumerevoli modelli Ferrari anni '50-'60 consiglio l'ottimo (anche grazie ai contributi del sottoscritto :mrgreen:) template di en.wiki

https://en.wikipedia.org/wiki/Template:Ferrari_road_car_timeline_1947-1969

Catturaf.thumb.PNG.598a280b0eb7498585af11e66c98e52e.PNG

e il registro di barchetta.cc

 

Per quanto riguarda il passo, tra il '59/60 le Ferrari 250 sportive lo accorciarono dai tradizionali 2600 mm a 2400 mm. Per cui la 250 GT California "LWB" divenne 250 GT California "SWB", e alla 250 GT berlinetta "TdF" succedette la famosa "passo corto" (con in mezzo alcune cosiddette "interim" di transizione a passo lungo).

GT Cabriolet, Coupé e GT/E rimasero a passo lungo.

Le coeve 400 Superamerica confondono un po' le idee, perché furono prodotte prima a passo corto e poi a passo lungo, che si confaceva ad un modello così di lusso.

 

Si trovano carrozzerie in acciaio, acciaio con aperture in alluminio e tutte in alluminio per le versioni da competizione. In generale queste ultime hanno carrozzeria simile alle stradali, ma un'eccezione sono le 275 GTB/C del 1965, eredi delle 250 GTO:

Ferrari-275-GTB-C-117417.jpg

Da non confondere con le GTB/C dell'anno successivo che hanno carrozzeria normale trasposta in alluminio...

 

Non sono un massimo esperto di Ferrari per cui tutto ciò è passibile di errori

 

Fra l'altro questa 275 GTB Competizione è proprio l'ispiratrice della 812 Competizione, come testimoniano anche le tre feritoie dietro al passaruota posteriore.

Quella meraviglia pesava 980 kg :wub:

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L'argomento è estremamente vasto e complesso e non è semplice stabilire un punto di partenza.

Volendo fare un po' di introduzione, e limitandoci alle vetture a ruote coperte, possiamo dire che la Ferrari aveva iniziato con una linea di modelli sport concepiti essenzialmente per le corse su strada (dalla 125 Sport in poi), a cui si era poi affiancata una linea di vetture marcatamente turistiche (166 Inter e seguenti) e poi un'altra di super-lusso e grossa cilindrata (la serie America).

Sebbene anche le sportive fossero configurabili a richiesta in allestimenti "meno estremi", possiamo dire che è nel 1956 che avviene un cambiamento nella gamma di Maranello. Con l'introduzione della 250 GT "Tour de France" nasce il primo vero modello dual-purpose, configurabile sia come GT da competizione, sia come GT stradale d'impostazione sportiva. Rimangono comunque in produzione le GT "turistiche" (come le 250 Europa, Boano, Ellena ecc) e le America, mentre le sport diventano modelli esclusivamente da competizione.

 

La Tour de France nasceva su telaio cosiddetto LWB con passo da 2600mm, carrozzeria in alluminio fabbricata da Scaglietti e disegnata da Pininfarina, e tante possibilità di personalizzazione. A cominciare dal motore il cui grado di preparazione poteva variare da completamente turistico a competizione pura, grado di finitura degli interni, alleggerimenti vari ecc. Inoltre nel suo periodo di produzione 1956-59 sono individuabili 5 sotto-serie, poichè praticamente ogni anno (o meno) venivano introdotti aggiornamenti sia di carrozzeria, che di telaio e motore. Tutto ciò fa capire che non c'erano due esemplari uguali.

Nel 1958 viene introdotta quella che può essere considerata la versione aperta della TdF: la 250 GT California (LWB)

 

Nell'estate del 1959 nasce la 250 GT Berlinetta "Interim", prodotta in pochissimi esemplari e solo per pochi mesi. E' il modello di raccordo tra la TdF e la successiva SWB. Della prima mantiene il telaio, ma viene dotata di una nuova carrozzeria che anticipa le linee della SWB.

 

A fine 1959 debutta quindi la Berlinetta SWB sul nuovo telaio con passo da 2400mm. Questa viene prodotta in due varianti: Lusso (con carrozzeria in acciaio e porte in alluminio) o Competizione (carrozzeria interamente in alluminio). Anche qui grande possibilità di personalizzare motore, cambio, finiture ecc.

Contemporaneamente viene "aggiornata" pure la California, che passa pure lei al nuovo telaio (e infatti la distinguiamo chiamandola California SWB), mantenendo però una carrozzeria quasi immutata.

 

Per il 1961 a Maranello preparano un piccolo lotto di Berlinette SWB Competizione particolarmente esasperate: sono dotate di un nuovo telaio alleggerito, carrozzeria con lamierati più sottili, motore praticamente di derivazione sport Testarossa, parabrezza più inclinato. Questi modelli sono anche noti come "SEFAC Hot Rod", specialmente in USA.

Tra il 61 e il 62 nascono anche 5 SWB speciali, denominate "Sperimentali" oppure "Coupè Aerodinamico", caratterizzate da un nuovo disegno Pininfarina con coda spiovente.

 

Sulla base della meccanica delle "Hot Rod" 1961, l'anno seguente nasce la 250 GTO, caratterizzata però dalla celebre carrozzeria di Bizzarrini. Come noto, la GTO viene omologata in Gr.3 (granturismo) poichè considerata evoluzione della SWB.

La stessa cosa non riesce con la 250 LM del 1963, poichè in pratica è un prototipo a motore centrale (250 P) con carrozzeria chiusa, che viene giustamente fatto correre con le sport di Gr.4

Anche per questo motivo, per il 1964 Ferrari fa aggiornare la GTO con una nuova carrozzeria "low drag"

Una particolare derivazione della GTO fu la 330 LMB, concepita per la nuova classe GT Sperimentali con motori da 4 litri.

 

Nel frattempo la Berlinetta SWB è stata sostituita dalla nuova 250 GT Lusso (o GTL), concepita senza velleità sportive (anche se qualche impiego in gara lo vedrà). Nel 1964 arriverà poi la 275 GTB, ma questa è un'altra storia.

 

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I'm considered quite an expert on the subject of going off the road (A. De Portago)

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