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Inviato (modificato)
11 minuti fa, stev66 scrive:

No. 

1250 era il massimo annuo iniziale, con una sola autoclave per la scocca in carbonio. 

Per l' imprevisto successo che portò a liste di attesa di 18/24 mesi ed ad un aumento del prezzo, se ne affianco' una seconda ma solo dopo due anni. 

 

Ma assolutamente no, erano previsti 3500 esemplari all’anno che includevano versione GTA ancora più estrema con motore portato a soglia 300 cavalli e una versione barchetta in edizione limitata. Escludendo la sorella Abarth. La commessa era di otto anni. Tali numeri non vennero mai raggiunti e sappiamo che fine ha fatto

Agevolo articolo

 https://www.quattroruote.it/news/industria/2013/03/26/apre_la_fabbrica_dei_telai_dellalfa_4c.html

 

 

Cita

Lavoro per 108 dipendenti. L'impianto, realizzato con fondi pubblici (la Regione Campania ha erogato 30 milioni di euro) e privati, è stato progettato con la consulenza del Cnr. Ad Airola lavoreranno 108 persone, assorbite dalla cassa integrazione. La nuova sportiva dell'Alfa Romeo sarà prodotta in 3.500 esemplari l'anno, 1.500 dei quali destinati all'Europa, dove sarà commercializzata dalla metà di settembre. Secondo i programmi, 1.200 unità l'anno raggiungeranno l'America, mentre le altre 800 sono destinate al resto del mondo

 

Modificato da GinaCostanza76
Inviato
Adesso, GinaCostanza76 scrive:

Ma assolutamente no, erano previsti 3500 esemplari all’anno che includevano versione GTA ancora più estrema con motore portato a soglia 300 cavalli e una versione barchetta in edizione limitata. Escludendo la sorella Abarth. La commessa era di otto anni. Tali numeri non vennero mai raggiunti e sappiamo che fine ha fatto

Ma assolutamente no lo dico io. 😁

Argomento che qui sopra abbiamo sviscerato più volte. 

Sulla carta erano previste le versioni che tu dici, ma la linea di produzione fu tarata per 1250 vetture/anno all'inizio, perché una sola autoclave per la cottura finale della scocca in carbonio fu attrezzata, ed ovviamente era quello il bottleneck. Solo dopo visto lo straordinario successo fu affiancata la seconda autoclave. Se ne avessero previste realmente 3500 all'anno sarebbero partiti da subito con tre autoclavi. 

Nelle auto, i veri numeri previsti sono quelli dati dalle dimensioni delle linee di produzione e dai contratti con i fornitori. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

ad ogni modo 9000 esemplari sono piú che tanti se si considera che molte auto da collezione anche recenti e anche prodotte relativamente in serie sono sulle centinaia di unità

 

ma anche 5000 é già tanto! non é quello il problema, il problema é che i costi di progetto omologazione attrezzatura ecc oggi per rientrare hanno bisogno di numeri di produzione esagerati (o prezzi di vendita mooolto alti)

 

talmente tanti esemplari da produrre che spesso si esce quasi, di fatto, dalla tipologia di auto che rientrano nell'ambito collezionistico, come dicevo le "cottage factory" non possono funzionare cosī, i grossi costruttori ragionano solo in termini di decine o centinaia di migliaia...

 

risultato... una volta si parlava di Automobili oggi tutti a parlare di tecniche manageriali e risultati di vendita... un mondo di ragionieri & laureati in economia & commercio... tutti commercialisti, fiscalisti & revisori dei conti... 😐 

 

 

Inviato

Di cui tra l’altro mi sfugge il nesso se quest’auto avesse avuto uno straordinario successo il motivo di cancellarne le varianti più redditizie! 

 

Oltretutto la linea di produzione ha sfornato nel:

-2014 2 mila esemplari

-2015 3,5 mila esemplari (regime massimo)

-2016 2 mila esemplari 

Inviato

ma io NON voglio che auto simili siano prodotte in >4000 esemplari/anno perché poi sono TROPPI!

 

troppa produzione significa minor rivalutazione sul mercato del collezionismo! (che é quello che mi interessa)

 

quello che voglio é che rimanga la possibilità di costruire auto sportive con produzioni nell'ordine delle centinaia o poche migliaia di esemplari, con marchi storici, tali da avere un futuro e una rivalutazione in ambito "collectibles market"

  • Cole_90 ha messo in primo piano/indicizzato questa Discussione
  • 4 mesi fa...
Inviato

Heritage di Stellantis partecipa ad “Auto e Moto d’Epoca 2021”

immagine.png.f75103053a9979bb6b22cf48aa976cc4.png

  • Al via la più importante manifestazione italiana del settore dove appassionati e collezionisti possono rivivere il passato del mondo dei motori ed ammirare le ultime novità delle Case automobilistiche più blasonate.
  • Protagonista l’ente Heritage di Stellantis nato nel 2015 con il compito primario di recuperare, tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico dei marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia.
  • Presentato per la prima volta ad un salone il modello di stile della Abarth 1000 Sport Prototipo, concepita nel 2009 come erede diretta dell’iconica Fiat Abarth 1000 SP del ‘66, la preferita dai piloti privati dell’epoca.
  • “Ritorno al futuro” con il prototipo Fiat X1/23 del ‘74, la prima city-car elettrica della storia, e l’inedita Nuova (500) RED presentata lo scorso mese sul tetto del Lingotto a Torino. A unirle 50 anni di sperimentazione di Fiat nel campo delle auto elettriche per una mobilità urbana innovativa e sostenibile.
  • Riflettori puntati su tre vetture storiche – Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1960, Fiat-Abarth 850 TC del 1964 e Lancia Delta HF Integrale Evoluzione del 1991 – riportate all’antico splendore dagli esperti delle Officine Classiche, l'atelier di Restauro e Certificazione del dipartimento Heritage.  
  • Completa l’esposizione l’esclusiva Abarth 595 Competizione con cui si celebra il 60esimo anniversario della sigla TC (Turismo Competizione) che proprio la Fiat-Abarth 850 TC portò al debutto nel 1961.
  • Sullo stand i visitatori potranno anche ammirare una selezione di prodotti della linea "Heritage Parts", il progetto condiviso tra Heritage e Mopar® che propone una selezione di ricambi originali per vetture d'epoca: in particolare, saranno esposti i paraurti ed i lamierati disponibili per la Lancia Delta HF Integrale Evoluzione.

Dal 21 al 24 ottobre si svolge, presso la Fiera di Padova, l’edizione 2021 di "Auto e Moto d'epoca", il più importante appuntamento in Italia per gli amanti dell'automobilismo storico, che vanta un’area espositiva di 115mila metri quadrati, oltre 5.000 vetture d’epoca e più di 1600 espositori. Inoltre, il salone veneto si conferma il più grande mercato europeo di vendita di auto e moto d’epoca, di ricambi originali e di automobilia da collezione.
Tra i protagonisti dell'evento vi è l’ente Heritage di Stellantis che, dal 2015, ha il compito primario di recuperare, tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, con particolare riguardo al parco vetture storiche di proprietà dell’azienda costituito da oltre 600 unità. E proprio dalla sua preziosa collezione provengono tre dei cinque esemplari storici esposti: il prototipo Fiat X1/23, la prima city-car elettrica della storia; il modello di stile dell’Abarth 1000 SP, interpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo del ’66; e la Fiat-Abarth 850 TC, la prima Abarth contrassegnata dalla sigla “Turismo Competizione”.
Grande curiosità suscita l’esposizione ravvicinata tra il prototipo Fiat X1/23 del 1974 e la Nuova (500) RED, l’iconica 500, elettrica e solo elettrica, nata dalla collaborazione tra Fiat e (RED) per diffondere il messaggio condiviso di cura per l’ambiente, per il pianeta e per le persone, e presentata poche settimane fa con un esclusivo evento sul tetto del Lingotto a Torino. Il suggestivo accostamento di questi due esemplari, entrambi con livrea rossa, rappresenta un autentico “ritorno al futuro” poiché rievoca cinquant'anni di sperimentazione di Fiat nel campo delle vetture elettriche pensate appositamente per la mobilità urbana. Del resto, da sempre Fiat è in prima fila, a livello mondiale, nella ricerca di soluzioni innovative e sostenibili.
Sotto i riflettori anche altre due vetture storiche di collezionisti privati – una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione del 1991 e un’Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1960 – che, al pari della succitata Fiat-Abarth 850 TC, sono state oggetto di un meticoloso restauro effettuato dagli esperti delle Officine Classiche, l'atelier di Restauro e Certificazione di Heritage di Stellantis. Gli interventi hanno interessato le vetture nella loro totalità, dalla carrozzeria agli interni, dalla meccanica alla strumentazioni, e sono stati effettuati sfruttando le sinergie con numerosi Enti tecnici dello stabilimento di Mirafiori.
Accanto alla Delta Integrale, poi, i visitatori del salone potranno ammirare i paraurti ed una selezione di lamierati riprodotti appositamente per questo iconico modello Lancia nell’ambito di "Heritage Parts", il progetto condiviso tra Heritage e Mopar® che propone una selezione di ricambi originali per vetture d'epoca. I pezzi di ricambio, fondamentali per salvaguardare il valore collezionistico ed economico delle auto storiche, possono essere acquistati presso la rete di vendita ufficiale e anche online, sul Mopar® e-store.
Infine, completa l’esposizione l’esclusiva Abarth 595 Competizione con cui si celebra il 60esimo anniversario della sigla TC, che proprio la Fiat-Abarth 850 portò al debutto nel 1961. Oggi le stesse denominazioni storiche - Turismo e Competizione - contraddistinguono le due versioni della nuova Abarth 595, l’icona dello Scorpione che incarna perfettamente le due anime del marchio: stile e performance.

 

Abarth 1000 SP (2009), un nome che fa ancora battere il cuore agli appassionati dello Scorpione

Considerata a giusto titolo una pietra miliare nella storia agonistica dell’Abarth, per stile, prestazioni e vittorie conquistate, l’Abarth 1000 Sport Prototipo del 1966 è una spider leggera e potente, costruita in pochi esemplari, che fece incetta di vittorie in tutta Europa contribuendo a diffondere la fama del marchio.
Una vettura leggendaria, dunque, che ha continuato a ispirare i designer del Centro Stile Fiat e Abarth tanto che nel 2009 viene concepita la sua erede e nel 2021, a 55 anni esatti dal debutto dello storico modello, il progetto viene rielaborato e perfezionato, dando vita all’Abarth 1000 SP, una reinterpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo degli anni Sessanta, ovvero un’auto sportiva di taglia media, dalla silhouette accattivante e dalle linee essenziali.
La presentazione di questa vettura ha generato molto interesse, spingendo l’Azienda a valutarne la produzione in piccolissima serie e a raccogliere proprio ad "Auto e Moto d'Epoca” le manifestazioni di interesse all’acquisto. Nella fiera patavina i visitatori potranno ammirare per la prima volta il modello di stile della 1000 SP contemporanea, realizzato nel 2009 in piena coerenza con il design della vettura originale per garantire la continuità tra la sportiva degli anni Sessanta e la concept car del nuovo millennio. In particolare, vengono rispettati tre principi di design, fondamentali già nella progenitrice. Innanzitutto la leggerezza, nelle forme, nei volumi e ovviamente anche nel peso. Il secondo principio è quello dell’aerodinamica: le moderne tecnologie di progettazione hanno permesso di coniugare le iconiche linee della 1000 SP con un coefficiente aerodinamico all’altezza di una sportiva dei tempi moderni. Infine l’ergonomia, finalizzata a migliorare l’esperienza d’uso, assicurando l’ottimizzazione del controllo del mezzo e un’agile guidabilità.
Inoltre, nell’Abarth 1000 SP riecheggiano linee ed elementi estetici che contraddistinguevano la sportiva degli anni Sessanta. Il corpo vettura sinuoso, con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote, riprende lo schema della spider a motore centrale.
Le geometrie del posteriore della Abarth 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore.  Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. L’Abarth 1000 SP mantiene quindi un’identità del tutto simile all’antesignana. Merito dell’attento lavoro di attualizzazione della Abarth 1000 SP storica che non ha lasciato spazio a compromessi.

...

 

https://www.media.stellantis.com/it-it/heritage/press/heritage-di-stellantis-partecipa-ad-auto-e-moto-d-epoca-2021

 

  • Mi Piace 3
Inviato
45 minuti fa, 8coibaf scrive:

Quante belle parole per una 4C ricarrozzata e nemmeno tanto bella...🤣

A me piace, e ora che 4C è fuori produzione e che potrebbero dar seguito all'interesse di questi mesi, potrebbero pure spingersi vicino alla cavalleria dell'Alfa. 

 

Potrebbero usare anche il 1.4, che canta sempre bene 😅

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