Il futuro dell'auto (elettrica)

[Uno Turbo D]

4 ore fa, Jack.Torrance scrive:

 

Nel mio piccolo (cerchia di familiari, amici e conoscenti), non ho questi grandi feedback positivi, su tele-lavoro e lezioni di gruppo on-line.

Sicuramente sono la scialuppa di salvataggio nella situazione attuale ma sento le persone che si lamentano dell'accavallamento delle situazioni, delle maggiori difficoltà nel concentrarsi e nella mancanza di discontinuità nel flusso della giornata.

Secondo me, tele-lavoro e smartworking sono situazioni veramente favorevoli a pochi.

Quello in cui andrebbe investito con convinzione sono i trasporti pubblici ma questo è un argomento che qui dentro, discutiamo da anni.

 

 

 

Concordo pienamente. Più di qualcuno auspica un (giustissimo) miglioramento decisamente sensibile dei trasporti pubblici, in buona parte persone alle quali dell'auto in sé frega poco o niente, che sia a benzina, gas, elettrica o a Sprite. L'unico modo per decongestionare il traffico una certa riduzione del numero di auto, oltre che un uso più ragionato della stessa.

[v13]

il telelavoro è possibile e spesso auspicabile, anche perché permette molta più autonomia ai lavoratori e in teoria lima la smania di controllo dei capi, che invece devono imparare a essere bravi coordinatori. Tuttavia il telelavoro per essere possibile ed efficiente va insieme a una serie di fattori strutturali non sempre facili da gestire: 1) infrastrutture di comunicazione decenti, 2) architettura/urbanismo, 3) condizioni economico-giuridiche che lo rendano vantaggioso (per esempio non legare stipendio a orario, giusto per citare l'aspetto più evidente)

[itr83]

29 minuti fa, v13 scrive:

il telelavoro è possibile e spesso auspicabile, anche perché permette molta più autonomia ai lavoratori e in teoria lima la smania di controllo dei capi, che invece devono imparare a essere bravi coordinatori. Tuttavia il telelavoro per essere possibile ed efficiente va insieme a una serie di fattori strutturali non sempre facili da gestire: 1) infrastrutture di comunicazione decenti, 2) architettura/urbanismo, 3) condizioni economico-giuridiche che lo rendano vantaggioso (per esempio non legare stipendio a orario, giusto per citare l'aspetto più evidente)

 

infrastrutture di comunicazione decenti?

mio padre lavorava al centro informatico di una banca e, quando aveva la reperibilità notturna, si collegava da remoto con un modem 56k.

parlo di almeno 20 anni fa.

oggi anche la più scarsa adsl ti permette di lavorare a distanza senza problemi.

 

poi non dimentichiamo che il telelavoro mica devi per forza farlo tutti i giorni, anche solo 2 giorni su 5 avrebbe un impatto sulla mobilità.

 

comunque l'auto elettrica la vedo malissimo, se persone e stati avranno meno soldi la vedo male.

 

[v13]

1 hour ago, itr83 said:

 

infrastrutture di comunicazione decenti?

mio padre lavorava al centro informatico di una banca e, quando aveva la reperibilità notturna, si collegava da remoto con un modem 56k.

parlo di almeno 20 anni fa.

oggi anche la più scarsa adsl ti permette di lavorare a distanza senza problemi.

 

per esperienza personale ti dico di no. io ho la fibra e non ho mai avuto problemi, ma so di tanti che fra infrastruttura non sempre ben tenuta, computer zeppi di porcheria e applicazioni online sempre più esigenti ogni tanto le difficoltà ci sono.

 

1 hour ago, itr83 said:

 

poi non dimentichiamo che il telelavoro mica devi per forza farlo tutti i giorni, anche solo 2 giorni su 5 avrebbe un impatto sulla mobilità.

 

sono d'accordo

 

1 hour ago, itr83 said:

comunque l'auto elettrica la vedo malissimo, se persone e stati avranno meno soldi la vedo male.

 

 

in Cina mi pare di aver letto che ci sono incentivi solo per l'elettrica

[milalor]

il telelavoro è possibile e spesso auspicabile, anche perché permette molta più autonomia ai lavoratori e in teoria lima la smania di controllo dei capi, che invece devono imparare a essere bravi coordinatori. Tuttavia il telelavoro per essere possibile ed efficiente va insieme a una serie di fattori strutturali non sempre facili da gestire: 1) infrastrutture di comunicazione decenti, 2) architettura/urbanismo, 3) condizioni economico-giuridiche che lo rendano vantaggioso (per esempio non legare stipendio a orario, giusto per citare l'aspetto più evidente)

Il punto 2 non l'ho capito ma per gli altri 2 basta la volontà, non intendo quella del singolo, ma finché se non timbri non credono che lavori...

☏ SM-A530F ☏

[TonyH]

Sul Sole di 2 giorni fa si erano lanciati in una previsione...

 

https://www.ilsole24ore.com/art/l-auto-post-coronavirus-sara-migliore-e-sotenibile-ecco-come-cambiera-ADMOzzI

 

Posso dirla in dialetti kazako?

 

 

Dopo 1 mese blindato, con previsione di 1 altro mese. Dopo paure e prospettive di mesi magri.....l'ultima cosa di cui ho voglia è la prospettiva di spendere una vagonata di soldi per una roba totalmente asettica.

 

Uscito di qua, mi immagino nel monferrato o nelle langhe sul duetto.

 

 

 

[v13]

1 hour ago, milalor said:

Il punto 2 non l'ho capito ma per gli altri 2 basta la volontà, non intendo quella del singolo, ma finché se non timbri non credono che lavori...

☏ SM-A530F ☏
 

 

mi riferivo al fatto che il telelavoro per essere davvero sostenibile anche nel lungo periodo ha bisogno di case di un certo tipo, e quindi indirettamente delle città diverse, il che a sua volta potrebbe implicare un uso diverso di spazi pubblici e privati.

[mariola]

Mia moglie lavora in telelavoro, mio figlio segue le lezioni di quinta elementare in telelavoro. 

Ecco le mie impressioni:

Il telelavoro di mia moglie (funzionario pubblico) funziona benissimo, lei e la sua squadretta lavorano davvero tutti da casa e producono come e più di prima, anche se non mi sembra una situazione generalizzata col suo ente. 

Mia moglie vorrebbe continuare così anche dopo il lockdown. 

Le (poche) lezioni scolastiche di mio figlio sono invece un disastro, tenere una buona connessione di 30 persone con zoom è faticoso, molti di noi non erano preparati, ad esempio il nostro PC fisso non aveva webcam, e nei negozi non se ne trovavano, alcune maestre a casa non avevano una linea decente.. 

In pratica si riesce quasi solo ad assegnare e correggere i compiti. 

Poi mi sono reso conto che se si vuole lavorare tutti da casa servono case grandi! 

Ognuno di noi deve poter parlare senza essere disturbato dai rumori o dal lavoro degli altri, non ne faccio una questione di privacy o di segreti industriali, è solo questione di non disturbarsi. 

In pratica ci vuole in PC connesso in ogni stanza, e una stanza singola per ogni figlio (ipotizzando che un genitore lavori in sala e l'altro in camera o, se c'è, in studio).

[Nico87]

Personalmente sono dell'idea che le aziende dopo aver messo su (per le ditte con cui collaboro io, mediamente in fretta e furia, e spesso spendendo una tombola vista l'urgenza e la non possibilità di stare a fare tante comparative ed analisi di mercato) terranno valido questo strumento. Anche perchè volenti o nolenti, anche se il 3 si riparte, sarà una ripartenza nell'incertezza e all'insegna delle distanze, mascherine e precauzioni.
Chi puo penso proprio che continuerà con il telelavoro almeno fino a fine anno (a meno di cure/vaccini o che l'epidemia svanisca nel nulla).

Di qui mi viene qualche riflessione piu in grande a questo cambio di paradigma rispetto alla sola mobilità. 
Per esempio che impatto avrà il telelavoro diffuso sul mercato immobiliare. Venendo meno lo spostamento per andare a lavoro, diminuirà la richiesta di case in città preferendo magari case piu grandi piu appartate.
Che impatto avrà sull'occupazione locale e sugli stipendi. Non dovendo piu cercare personale che comunque abiti nelle vicinanze dell'azienda, è possibile assumere personale che abita in posti con un costo della vita inferiore e quindi stipendi inferiori. Per non arrivare alle estreme conseguenze dei call center nell'est europa o in india come fanno gli americani.
Per fare un esempio, una azienda in centro a Milano, non puo pagare lo stipendio come fosse a reggio calabria. Non troverebbe nessuno. Ma se viene meno il requisito di abitare vicino al lavoro, questo può essere evitato.
Poi chiaramente la mobilità. Decentrando e diminuendo gli spostamenti, verrà meno la necessità di auto improntate alla massima ecologia e loro frequente sostituzione, e visto lo scenario cupo all'orizzonte, anche denaro per acquistarle.

[gianmy86]

10 minuti fa, Nico87 scrive:

Per fare un esempio, una azienda in centro a Milano, non puo pagare lo stipendio come fosse a reggio calabria. Non troverebbe nessuno. Ma se viene meno il requisito di abitare vicino al lavoro, questo può essere evitato.

 

Beh, insomma.

Dei conoscenti che lavorano a Milano hanno contratti e stipendi "normali".

Infatti quasi nessuno può permettersi di vivere in casa da solo.