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Il futuro dell'auto (elettrica)


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15 minuti fa, lucagiak scrive:

Quindi dovremmo essere contenti che un poveraccio con le sue tasse contribuisce affinché un'azienda multimiliardaria faccia ricerca


Articolo 53 Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

 

Le aziende non sono onlus, se fosse per loro verrebbero prodotte solo cose che a loro rendono tanto, che piacciono tanto, ma che non soddisfano tutte le esigenze della collettività, soprattutto a medio e lungo termine.

 

 

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Girando per una grande città ci sono migliaia di auto parcheggiate ai lati delle strade..... ognuna ha un proprietario che non ha un garage privato. Fossero tutte elettriche, quante potrebbero essere ricaricate? Il futuro è una colonnina ogni 5 metri? 

Paradossalmente l'elettrico è più gestibile da chi sta nei piccoli centri o in campagna, dove in molti hanno autorimessa e spazi esterni privati.

Allo stato attuale spingere l'auto elettrica in maniera così affrettata, prevedendo addirittura la sospensione delle vendite delle auto a combustibili fossili,  mi sembra  una mera  operazione della classe politica per tingersi di verde la faccia....

La rete e la produzione di energia sarebbe in grado di gestire l'assorbimento di un parco circolante totalmente elettrico? Quali sarebbero le emissioni del sistema, inteso  comprensivo di produzione, trasporto e immagazzinamento dell'energia nei veicoli, più produzione e futuro smaltimento delle batterie?

Non voglio dire che un giorno non si potrà arrivare all'obbiettivo di una mobilità globalmente più pulita di quella di oggi, ma dovrà passarne di acqua sotto i ponti....

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9 minuti fa, irgeo scrive:

Girando per una grande città ci sono migliaia di auto parcheggiate ai lati delle strade..... ognuna ha un proprietario che non ha un garage privato. Fossero tutte elettriche, quante potrebbero essere ricaricate? Il futuro è una colonnina ogni 5 metri? 

Paradossalmente l'elettrico è più gestibile da chi sta nei piccoli centri o in campagna, dove in molti hanno autorimessa e spazi esterni privati.

Allo stato attuale spingere l'auto elettrica in maniera così affrettata, prevedendo addirittura la sospensione delle vendite delle auto a combustibili fossili,  mi sembra  una mera  operazione della classe politica per tingersi di verde la faccia....

La rete e la produzione di energia sarebbe in grado di gestire l'assorbimento di un parco circolante totalmente elettrico? Quali sarebbero le emissioni del sistema, inteso  comprensivo di produzione, trasporto e immagazzinamento dell'energia nei veicoli, più produzione e futuro smaltimento delle batterie?

Non voglio dire che un giorno non si potrà arrivare all'obbiettivo di una mobilità globalmente più pulita di quella di oggi, ma dovrà passarne di acqua sotto i ponti....

Chi decide di acquistarle è perché sa che è possibile ricaricarla senza particolari difficoltà. 

Che mettano a disposizione gli incentivi significa nulla se non potenzi la rete di ricarica e quindi, dato che in Italia si è arretrati su questo aspetto, gli ecoincentivi servono a niente. 

Lo fanno semplicemente perché l'Europa ha dato queste direttive ma, ai fini pratici, è roba inutile; puoi tentare di sensibilizzare la popolazione ma se non ci sono i presupposti li prendi solamente in giro. 

 

Tutto questo oltre a considerare che per essere ecosostenibili bisogna impiegare batterie piccole perché richiedono minori costi di produzione e quindi emissioni, ma questo è chiaramente strano perché contemporaneamente ci saranno decine o centinaia di milioni di ricariche. 

 

Quindi o si creano batterie leggere ma con maggior sfruttamento della rete di ricarica, o si creano batterie più grandi che nel ciclo di produzione inquinano di più, ma che consentono di essere ricaricate meno frequentemente.

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2 ore fa, irgeo scrive:

Girando per una grande città ci sono migliaia di auto parcheggiate ai lati delle strade..... ognuna ha un proprietario che non ha un garage privato. Fossero tutte elettriche, quante potrebbero essere ricaricate? Il futuro è una colonnina ogni 5 metri? 

Paradossalmente l'elettrico è più gestibile da chi sta nei piccoli centri o in campagna, dove in molti hanno autorimessa e spazi esterni privati.

Allo stato attuale spingere l'auto elettrica in maniera così affrettata, prevedendo addirittura la sospensione delle vendite delle auto a combustibili fossili,  mi sembra  una mera  operazione della classe politica per tingersi di verde la faccia....

La rete e la produzione di energia sarebbe in grado di gestire l'assorbimento di un parco circolante totalmente elettrico? Quali sarebbero le emissioni del sistema, inteso  comprensivo di produzione, trasporto e immagazzinamento dell'energia nei veicoli, più produzione e futuro smaltimento delle batterie?

Non voglio dire che un giorno non si potrà arrivare all'obbiettivo di una mobilità globalmente più pulita di quella di oggi, ma dovrà passarne di acqua sotto i ponti....

Infatti le BEV sono sensate nell'extraurbano leggero o negli ambienti suburbani, dove ogni commissione richiede pochi km (quindi dannosi per una vettura ICE, ma oltre le capacità di veicoli sprovvisti di motore come le biciclette) e dove il servizio di trasporto pubblico è inefficiente/non sostenibile.

 

Qualunque città medio-grande dovrebbe premere molto sul trasporto pubblico come mezzo primario di spostamento in alternativa a veicoli sprovvisti di motore.

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1 ora fa, mikisnow scrive:

Ma sull' e-Fuel in ottica Co2 qualcuno si è già espresso? Non ricordo. 

 

 

In Bentley hanno sostenuto che lavoreranno sui carburanti sintetici ma non sui biocarburanti, perché questi richiedono molta energia che verrebbe sottratta ai processi di produzione per gli alimenti. 

 

La stessa cosa ma con differente motivazione per Porsche (le versioni di punta solo a benzina). 

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2 minuti fa, A.Masera scrive:

Ok, ma se vengono prodotte nel breve periodo enormi quantità di batterie, quante emissioni di CO2 vengono prodotte? E non è nemmeno detto che si tratti di batterie piccole, perché comunque tante batterie piccole producono comunque molta CO2, e molte batterie grandi ne producono ancor di più ma richiedono ricariche meno frequenti. 

Non sempre gli scienziati sono dello steso parere, tant'è vero che molti sconsigliano una rapida transizione. 

 

E poi, magari le batterie non le faranno nelle città citate e chiaramente l'inquinamento limitato a quelle zone diminuirà drasticamente, ma nelle altre zone no. 

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4 minuti fa, ItalianBrands scrive:

Ok, ma se vengono prodotte nel breve periodo enormi quantità di batterie, quante emissioni di CO2 vengono prodotte? E non è nemmeno detto che si tratti di batterie piccole, perché comunque tante batterie piccole producono comunque molta CO2, e molte batterie grandi ne producono ancor di più ma richiedono ricariche meno frequenti. 

Non sempre gli scienziati sono dello steso parere, tant'è vero che molti sconsigliano una rapida transizione. 

 

E poi, magari le batterie non le faranno nelle città citate e chiaramente l'inquinamento limitato a quelle zone diminuirà drasticamente, ma nelle altre zone no. 


Tecnicamente la CO2 non è un inquinante, infatti l’articolo parla di NO2 e altri inquinanti.
 

 

 

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9 minuti fa, ItalianBrands scrive:

Ok, ma se vengono prodotte nel breve periodo enormi quantità di batterie, quante emissioni di CO2 vengono prodotte? E non è nemmeno detto che si tratti di batterie piccole, perché comunque tante batterie piccole producono comunque molta CO2, e molte batterie grandi ne producono ancor di più ma richiedono ricariche meno frequenti. 

Non sempre gli scienziati sono dello steso parere, tant'è vero che molti sconsigliano una rapida transizione. 

 

E poi, magari le batterie non le faranno nelle città citate e chiaramente l'inquinamento limitato a quelle zone diminuirà drasticamente, ma nelle altre zone no. 

L’articolo non parla della CO2.

 

Comunque non considera l’impatto dato dalla produzione dell’energia elettrica, certo che sarebbe inferiore o comunque localizzato è trattato diversamente 

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On 3/22/2021 at 5:15 PM, HF integrale said:

 

 

 

Ho paura che il sistema stia saltando molto più velocemente di quanto previsto dai nerd.

👋 Ciaone ai chip...i costruttori prevedono perdite per miliardi di euro 

ma tutte queste terre "rare" dove le prendiamo se appunto sono tali? 🤔

 

https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2021/03/22/automotive_peggiora_la_crisi_dei_chip_aumentano_le_fabbriche_chiuse_e_i_problemi_nella_produzione.html

 

 

 

occhio che le "terre rare" non sono rare di per sé, ma disperse e mescolate con altre sostenze e soprattutto non sono distribuite uniformemente sul pianeta.

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