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Il futuro dell'auto (elettrica)


Messaggi Raccomandati:

30 minuti fa, A.Masera scrive:

Una buffonata come al solito. Gli scenari 2025 e 2030 migliorano la qualità dell'aria perché quasi tutte le auto o tutte vengono sostituite da euro 6 di cui bev e phev sono una minoranza. Da per scontato che le bev raggiungeranno prezzi concorrenziali. Lo studio avrebbe dovuto dirci cosa succederebbe se sostituissimo tutte le vecchie auto con euro 6 moderne ICE o con bev e phev tenendo conto dei costi diversi. Quindi del diverso tasso di sostituzione.

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1 ora fa, A.Masera scrive:

L’articolo non parla della CO2.

 

Comunque non considera l’impatto dato dalla produzione dell’energia elettrica, certo che sarebbe inferiore o comunque localizzato è trattato diversamente 

Ma il problema non è produrre le batterie dopo, ma ora; al momento, la produzione di batterie sarebbe tutt'altro che localizzata e interesserebbe tutti gli stabilimenti in cui vengono prodotti i motori endotermici. Un esempio è l'impianto ex PSA in Francia (credo il più grande al mondo o in Europa), che verrà totalmente ricostruito per produrre i nuovi propulsori elettrici e tutto questo nel giro di pochi mesi.

 

L'intenzione è quella di essere ecosostenibili, ma non così.

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11 ore fa, davos scrive:

Una buffonata come al solito. Gli scenari 2025 e 2030 migliorano la qualità dell'aria perché quasi tutte le auto o tutte vengono sostituite da euro 6 di cui bev e phev sono una minoranza. Da per scontato che le bev raggiungeranno prezzi concorrenziali. Lo studio avrebbe dovuto dirci cosa succederebbe se sostituissimo tutte le vecchie auto con euro 6 moderne ICE o con bev e phev tenendo conto dei costi diversi. Quindi del diverso tasso di sostituzione.

 

Certo.. ma è innegabile che situazioni giornaliere come questa all'interno di centri urbani come Milano siano deleteri a prescindere.

 

Milano | Viabilità - Da domani riattivata l'area B e accesi i 55 varchi -  Urbanfile Blog

 

Non so cosa ne pensate voi ma noi italiani dovremmo essere i primi ad impegnarci a ridurre emissioni e particolato, la situazione nella pianura padana tra industrie, riscaldamento e traffico è avvilente.

 

 

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4 minuti fa, A.Masera scrive:

 

Certo.. ma è innegabile che situazioni giornaliere come questa all'interno di centri urbani come Milano siano deleteri a prescindere.

 

Milano | Viabilità - Da domani riattivata l'area B e accesi i 55 varchi -  Urbanfile Blog

 

Non so cosa ne pensate voi ma noi italiani dovremmo essere i primi ad impegnarci a ridurre emissioni e particolato, la situazione nella pianura padana tra industrie, riscaldamento e traffico è avvilente.

 

 

Ma certamente. È dato che è una situazione seria che crea danni dovrebbe essere affrontata in maniera seria. Con un mix di soluzioni tra cui ripensare completamente la città e la mobilità privata e pubblica. Con un progetto a lunga scadenza che tenga conto anche della necessità di movimento. Perché dire vendiamo solo bev per risolvere l'inquinamento in città e riscaldamento globale è ridicolo. E qui stiamo finendo a produrre auto con batteria da 500 kg che hanno 300 km di autonomia, che costano 40000 euro, che non vuole nessuno, devono essere pesantemente incentivate per vendere qualcosa e che vengono alimentate con centrali a combustibile fossile. Se uno vive a Milano con un auto scassata, se gli fai comprare la panda ibrida magari l'auto la cambia, se lo costringi a scegliere una elettrica si tiene la vecchia auto e buonanotte. 

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14 minuti fa, A.Masera scrive:

P

Certo.. ma è innegabile che situazioni giornaliere come questa all'interno di centri urbani come Milano siano deleteri a prescindere.

 

Milano | Viabilità - Da domani riattivata l'area B e accesi i 55 varchi -  Urbanfile Blog

 

Non so cosa ne pensate voi ma noi italiani dovremmo essere i primi ad impegnarci a ridurre emissioni e particolato, la situazione nella pianura padana tra industrie, riscaldamento e traffico è avvilente.


Metà di quelle auto saranno di gente che va in ufficio e che potrebbero tranquillamente lavorare in smartworkig.

 

Poi però facendo il ragionamento che qui fanno in molti, viene fuori che si emette più CO2 e inquinanti tenendo acceso il riscaldamento in casa per un paio di persone, che riscaldare un ufficio pieno zeppo di persone.

 

Forse è il caso di mettere in conto anche la qualità della vita, lo smartworking permette di evitare quegli inutili ingorghi di traffico che rubano tempo a tutti, e chi può lo smartworking lo fa in posti più salubri di una mega metropoli congestionata.

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On 16/3/2021 at 21:10, A.Masera scrive:


su che pianeta?

 

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Posto i dati aggiornati 2020

 

 

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Trotz Corona: Porsche & Tesla mit "Bilderbuchgewinnen" - ecomento.de

 

Hersteller Gewinn bzw. Verlust pro Auto
VW -313 Euro
Volkswagen (Konzern) -415 Euro
Audi -599 Euro
Mercedes -599 Euro
BMW -1.135 Euro
   
Toyota +533 Euro
PSA (u.a. Citroën, Opel, Peugeot) +707 Euro
Skoda +748 Euro
General Motors +780 Euro
Tesla +2.890 Euro
Porsche +9.853 Euro

 

Neuwagen: So viel verdienen BMW, VW & Co. pro verkauftes Auto (t-online.de)

Modificato da Pawel72

La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia.

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31 minuti fa, xtom scrive:


Metà di quelle auto saranno di gente che va in ufficio e che potrebbero tranquillamente lavorare in smartworkig.

 

Poi però facendo il ragionamento che qui fanno in molti, viene fuori che si emette più CO2 e inquinanti tenendo acceso il riscaldamento in casa per un paio di persone, che riscaldare un ufficio pieno zeppo di persone.

 

Forse è il caso di mettere in conto anche la qualità della vita, lo smartworking permette di evitare quegli inutili ingorghi di traffico che rubano tempo a tutti, e chi può lo smartworking lo fa in posti più salubri di una mega metropoli congestionata.

 

tecnicamente corretto se pensiamo di non riscaldare un appartamento da 100 mq per due persone rispetto ai 5 mq in un ufficio, ma scorretto in quanto di fatto a prescindere dalla presenza di persone il riscaldamento comunque rimane acceso.

 

Io comunque non sono un grande fan dello smartworking, sono convinto che per coloro che sono abituati a lavorare in totale autonomia non cambierà nulla ma per tutti gli altri abituati a lavorare sotto l'occhio vigile di capi e colleghi la produttività sarà minore.

 

E non esistono studi che la pensino diversamente ai quali credo.

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Sentite Sandy Munro: "i cinesi spazzeranno via le vecchie case automobilistiche" | DMove.it

 

Sentite Sandy Munro: "i cinesi spazzeranno via le vecchie case automobilistiche"


L'esperto di automotive e consulente di di diverse aziende non le manda a dire: se i costruttori classici non si sveglieranno, verranno surclassati dalle case cinesi emergenti
Munromain


Sandy Munro recentemente è diventato molto popolare. Non che prima fosse un professionista di secondo piano, ma la sua abilità nell'analizzare, smontandoli, veicoli ad energie alternative, lo ha fatto diventare il "guru" delle auto elettriche, ed in generale di tutto quello che unisce auto e tecnologia. Non a caso diverse aziende emergenti, come Arcimoto o Aptera, si sono affidate alla sua consulenza per la fase finale dei progetti.

Nei giorni scorsi è stato intervistato dal magazine online "E for Electric", e in quell'occasione ha usato i suoi soliti modi, fatti di dichiarazioni dirette senza troppa diplomazia. In buona sostanza secondo Munro le case emergenti cinesi, come NIO, Xpeng, Aiways ed altre, daranno più che filo da torcere ai costruttori tradizionali:

"Penso che i cinesi arriveranno e prenderanno a calci qualche culo importante; e succederà perché i dirigenti delle grandi case automobilistiche si sono seduti incrociando le braccia pensando che il futuro è solo un debole riflesso del passato".

Secondo Munro ciò che sta accadendo ora è simile all'ascesa delle case giapponesi, passate dal produrre auto economiche, ad essere i leader di certi segmenti, persino quello di lusso. Ancora Munro rincara la dose: "non hai possibilità di vincere, quando al vertice hai dirigenti che pensano che i cinesi ci proporranno spazzatura, non sarà così".

Secondo Munro l'avvento dell'elettrico è cruciale per questo attacco frontale. Tante case automobilistiche stanno dimostrando enormi difficoltà nel modificare i propri paradigmi, progettuali e produttivi, mentre i cinesi, più flessibili alle novità, stanno portando sul mercato prodotti più innovativi, senza legami con il passato.

Gli esempi migliori sono proprio quelli citati in precedenza, NIO e Xpeng, che vengono spesso accostate al lavoro svolto da Tesla, ed in effetti ad essa si ispirano. Ma ci sono altri attori che alla lunga potrebbero dire la loro. Bisogna ricordarsi che c'è in stand by, a causa di problemi finanziari, Byton, una delle case che potrebbe portare grosse novità nel settore, oltre a Faraday Future, ufficialmente americana ma da sempre basata su capitali e proprietà cinesi.

Di recente poi abbiamo assistito al lancio di nuove auto elettriche in Europa dalla rediviva MG, che altro non è ormai che un'estensione della sua proprietà cinese.

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1 ora fa, A.Masera scrive:

Sentite Sandy Munro: "i cinesi spazzeranno via le vecchie case automobilistiche" | DMove.it

 

Sentite Sandy Munro: "i cinesi spazzeranno via le vecchie case automobilistiche"


L'esperto di automotive e consulente di di diverse aziende non le manda a dire: se i costruttori classici non si sveglieranno, verranno surclassati dalle case cinesi emergenti
Munromain


Sandy Munro recentemente è diventato molto popolare. Non che prima fosse un professionista di secondo piano, ma la sua abilità nell'analizzare, smontandoli, veicoli ad energie alternative, lo ha fatto diventare il "guru" delle auto elettriche, ed in generale di tutto quello che unisce auto e tecnologia. Non a caso diverse aziende emergenti, come Arcimoto o Aptera, si sono affidate alla sua consulenza per la fase finale dei progetti.

Nei giorni scorsi è stato intervistato dal magazine online "E for Electric", e in quell'occasione ha usato i suoi soliti modi, fatti di dichiarazioni dirette senza troppa diplomazia. In buona sostanza secondo Munro le case emergenti cinesi, come NIO, Xpeng, Aiways ed altre, daranno più che filo da torcere ai costruttori tradizionali:

"Penso che i cinesi arriveranno e prenderanno a calci qualche culo importante; e succederà perché i dirigenti delle grandi case automobilistiche si sono seduti incrociando le braccia pensando che il futuro è solo un debole riflesso del passato".

Secondo Munro ciò che sta accadendo ora è simile all'ascesa delle case giapponesi, passate dal produrre auto economiche, ad essere i leader di certi segmenti, persino quello di lusso. Ancora Munro rincara la dose: "non hai possibilità di vincere, quando al vertice hai dirigenti che pensano che i cinesi ci proporranno spazzatura, non sarà così".

Secondo Munro l'avvento dell'elettrico è cruciale per questo attacco frontale. Tante case automobilistiche stanno dimostrando enormi difficoltà nel modificare i propri paradigmi, progettuali e produttivi, mentre i cinesi, più flessibili alle novità, stanno portando sul mercato prodotti più innovativi, senza legami con il passato.

Gli esempi migliori sono proprio quelli citati in precedenza, NIO e Xpeng, che vengono spesso accostate al lavoro svolto da Tesla, ed in effetti ad essa si ispirano. Ma ci sono altri attori che alla lunga potrebbero dire la loro. Bisogna ricordarsi che c'è in stand by, a causa di problemi finanziari, Byton, una delle case che potrebbe portare grosse novità nel settore, oltre a Faraday Future, ufficialmente americana ma da sempre basata su capitali e proprietà cinesi.

Di recente poi abbiamo assistito al lancio di nuove auto elettriche in Europa dalla rediviva MG, che altro non è ormai che un'estensione della sua proprietà cinese.


A me non stupisce affatto quello che dice Munro, quello che mi stupisce è che un forum di auto sia pieno di negazionisti, nonostante ci siano esempi concreti, come appunto la citata MG.

 

 

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