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Il futuro dell'auto (elettrica)


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5 ore fa, mikisnow scrive:

Dinuovo... 

Il nocciolo della questione non è discutere se c'è o non c'è un problema ambientale, ma se lo si può risolvere con un cambio radicale sull'auto privata utilizzando una tecnologia che al momento si nasconde solamente nel termine "Green". (e qui che c'è margine di discussione). Per i problemi del mondo, non li si risolve facendo star peggio anche "noi" senza che "loro" ne traggano un vantaggio. Cioè si ha il sospetto che gli aumenti non siano per aiutare loro, ma per spennare noi.  Forse così è più chiaro. 

 

Certi messaggi vanno al di là delle opinioni. Trovo poco carino fare la morale a chi può pesare o si lamenta di un aumento dei costi energetici soltanto perché nel mondo c'è chi sta peggio. 

 

 

 

a me fa invece sembra poco carino parlare di sentire parlare di criminali perche  aumentano le bollette del gas al mondo occidentale .

 

 

6 ore fa, stev66 scrive:

Mah, se la storia insegna qualcosa è che le rivoluzioni per decreto non hanno mai funzionato. Semmai solo quelle molto graduali, tipo i sistemi antinquinamento delle auto. Non è che si è passati dalla 128 alla Tipo seconda serie in 14 anni per capirci. In 14 si è passati da 128 a Ritmo.

 

ancora con questo molto graduale. non c e piu tempo, ma manco per nulla....

l ultimo secolo e un modello di sviluppo non sostenibile. e dinuovo bloccare gli ICE fra 15 anni (madonna sembra che lo stiano facendo oggi e che obblighino tutti a comprarle) e solo un tassello di una politica molto piu ampia.

io sono fiero che sia l europa a muoversi in tal senso e a tracciare la via. se gli americani o i cinesi sono bestie che pensano solo all immediato, pace per loro

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15 anni per questo tipo di transizione è praticamente domani.

Intanto le "bestie" continuano a produrre inquinanti sotto varie forme, che in un modo o in un altro finiranno anche a noi, anche perché stanno mettendo le mani su un continente molto vicino a noi.

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56 minuti fa, nucarote scrive:

15 anni per questo tipo di transizione è praticamente domani.

Intanto le "bestie" continuano a produrre inquinanti sotto varie forme, che in un modo o in un altro finiranno anche a noi, anche perché stanno mettendo le mani su un continente molto vicino a noi.

 

quindi proponi una rincorsa al massacro. bene cosi

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11 ore fa, ravanellidiciamo scrive:

dinuovo - l emergenza climatica e enorme.

Di nuovo - da soli non possiamo fare quasi niente e anzi già oggi abbiamo fatto più di tutti gli altri messi insieme. Anzi, qualcosa possiamo fare: autodistruggerci economicamente. Salvare il clima certamente no.

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La storia industriale è piena di esempi di aziende che hanno continuato a produrre vecchie tecnologie deridendo chi si imbarcava in nuove tecnologie ritenute poco promettenti, salvo poi trovarsi ad inseguire per non fallire.

 

Lasciare ai cinesi tutta la produzione dell'auto elettrica mi sembra molto più un autodistruzione economica che investire in questa tecnologia per essere leader ed esportare prodotti in tutto il mondo.

 

Opporsi al cambiamento tecnologico non ha mai portato bene.

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16 minuti fa, xtom scrive:

La storia industriale è piena di esempi di aziende che hanno continuato a produrre vecchie tecnologie deridendo chi si imbarcava in nuove tecnologie ritenute poco promettenti, salvo poi trovarsi ad inseguire per non fallire.

 

Lasciare ai cinesi tutta la produzione dell'auto elettrica mi sembra molto più un autodistruzione economica che investire in questa tecnologia per essere leader ed esportare prodotti in tutto il mondo.

 

Opporsi al cambiamento tecnologico non ha mai portato bene.

 

Siamo (Europa) più leader e autonomi adesso con i motori a combustione che con l'elettrico, e potrà solo andare peggio visto che la tecnologia è ben più banale, e le materie prime per la produzione di batterie da li vengono e verranno. 

 

Il grosso limite da superare per questi elettrodomestici a pile è l'autonomia, batterie, e di sicuro gli asiatici sono molto più avanti di noi su questo campo, al massimo potremmo contribuire al reparto imballaggio.

 

Modificato da Bosco
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2 minuti fa, Bosco scrive:

 

Siamo (Europa) più leader e autonomi adesso con i motori a combustione che con l'elettrico, e potrà solo andare peggio visto che la tecnologia è ben più banale, e le materie prime per la produzione di batterie da li vengono e verranno. 

 

Il grosso limite da superare per questi elettrodomestici a pile è l'autonomia, e di sicuro gli asiatici sono molto più avanti di noi su questo campo, al massimo potremmo contribuire al reparto imballaggio.

 

 

E chi comprerà le nostre auto più complesse e costose se in oriente verranno prodotte auto più semplici e meno costose?

 

Le materie prime potranno arrivare da varie parti del mondo, ma se le gigafactory saranno su suolo europeo, così come gli impianti di recupero e smaltimento, si creerà lavoro locale. 

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13 minuti fa, xtom scrive:

E chi comprerà le nostre auto più complesse e costose se in oriente verranno prodotte auto più semplici e meno costose?

Le nostre auto sono più complesse ma meno costose e infinitamente più pratiche da utilizzare.

Una calcolatrice è più complessa e meno costosa di un abaco ma non sono in tanti a utilizzare l'abaco al posto della calcolatrice.

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28 minuti fa, xtom scrive:

 

E chi comprerà le nostre auto più complesse e costose se in oriente verranno prodotte auto più semplici e meno costose?

 

Le materie prime potranno arrivare da varie parti del mondo, ma se le gigafactory saranno su suolo europeo, così come gli impianti di recupero e smaltimento, si creerà lavoro locale. 

 

Ma più complesse in cosa? Se fino ad ora entrare nei mercati europei e nord americani era estremamente difficile e infinitamente costoso per un nuovo costruttore orientale privo di tecnologia propria, con l'elettrico sarà una passeggiata, banali motori elettrici che li fanno già in Cina, tecnologia batterie sempre in asia ...... cosa rimane di così complesso che un costruttore qualsiasi cinese non possa superare? 

Più un prodotto è semplice da costruire (e le auto elettrice a confronto delle termiche lo sono) e maggiori saranno le possibilità di farle costruire dove costa meno con mano d'opera meno specializzata.

 

La storia del "creare nuovo lavoro" la devo ancora capire. 

Già per la produzione di auto elettriche servirà molta meno manovalanza, e queste benedette "gigafactory" (banalissimo assemblaggio) assorbiranno semplicemente il personale in eccesso dai vari siti produttivi di motori termici. Non è certo un caso che la "grande fabbrica" Stellantis nascerà in centro-sud Italia ...... dove guarda caso ci sono già le maggiori fabbriche di motori termici.

 

Ripeto ..... non nuovo lavoro ma solo cambio di "tuta".

 

 

 

MODIFICA

A tal proposito, visto che parliamo di ambiente e occupazione

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/04/30/news/auto_elettrica_che_fine_fanno_le_batterie_esauste_-298780530/

Modificato da Bosco
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11 minuti fa, Bosco scrive:

 

Ma più complesse in cosa? Se fino ad ora entrare nei mercati europei e nord americani era estremamente difficile e infinitamente costoso per un nuovo costruttore orientale privo di tecnologia propria, con l'elettrico sarà una passeggiata, banali motori elettrici che li fanno già in Cina, tecnologia batterie sempre in asia ...... cosa rimane di così complesso che un costruttore qualsiasi cinese non possa superare? 

Più un prodotto è semplice da costruire (e le auto elettrice a confronto delle termiche lo sono) e maggiori saranno le possibilità di farle costruire dove costa meno con mano d'opera meno specializzata.

 

La storia del "creare nuovo lavoro" la devo ancora capire. 

Già per la produzione di auto elettriche servirà molta meno manovalanza, e queste benedette "gigafactory" (banalissimo assemblaggio) assorbiranno semplicemente il personale in eccesso dai vari siti produttivi di motori termici. Non è certo un caso che la "grande fabbrica" Stellantis nascerà in centro-sud Italia ...... dove guarda caso ci sono già le maggiori fabbriche di motori termici.

 

Ripeto ..... non nuovo lavoro ma solo cambio di "tuta".


Quindi anche se la pensiamo diversamente siamo concordi nel ritenere che le auto elettriche siano più semplici e non generino problemi locali nell’occupazione.

 

Alla fine cambia solo la visione, per voi è negativo lo scenario di evoluzione verso l’auto elettrica, per me è negativo il perseverare su una tecnologia ormai così complessa e senza reali margini di miglioramento.

 

In qualsiasi ambito tecnologico arriva un momento in cui occorre fare un cambio di paradigma, un salto tecnologico, dal tubo catodico all’LCD, dall’analogico al digitale, dalla pellicola ai sensori elettronici, chi ha saputo cogliere in tempo l’evoluzione è sopravvissuto al cambiamento.

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