Il futuro dell'auto (elettrica)

[xtom]

 

9 ore fa, Nico87 scrive:

Di qui mi viene qualche riflessione piu in grande a questo cambio di paradigma rispetto alla sola mobilità. 
Per esempio che impatto avrà il telelavoro diffuso sul mercato immobiliare. Venendo meno lo spostamento per andare a lavoro, diminuirà la richiesta di case in città preferendo magari case piu grandi piu appartate.

In quest’ottica diminuirebbe l’esigenza di auto per medi e lunghi spostamenti, per i piccoli spostamenti basterebbe un’auto elettrica molto semplice, con un pacco batterie piccolo, facilmente ricaricabile in queste case appartate, magari tramite pannelli solari.

 

 

[TonyH]

O magari il contrario. Se viene meno l'esigenza del tragitto casa ufficio l'auto la usi per gite e vacanze. Dove una banalissima auto a benzina ti crea meno grattacapi di autonomia. 

[xtom]

44 minuti fa, TonyH scrive:

O magari il contrario. Se viene meno l'esigenza del tragitto casa ufficio l'auto la usi per gite e vacanze. Dove una banalissima auto a benzina ti crea meno grattacapi di autonomia. 

Questo sicuramente se si dovesse tornare alla normalità in tempi brevi, ma secondo alcuni studi non è così semplice, per 2 motivi fondamentali:

 

- La percentuale reale degli infetti è ancora molto bassa, sotto il 2% della popolazione, mentre per l’immunità di gregge servono almeno il 60% di immunizzati.

 

https://infosannio.wordpress.com/2020/04/10/coronavirus-il-sogno-dellimmunita/

 

- Il virus è nuovo, quindi oltre a non avere cure e vaccini per debellarlo, non è ancora stabile, sta continuando a mutare, per cui anche chi è sopravvissuto e risulta immune non è detto che non possa riammalarsi.

 

https://it.businessinsider.com/ernesto-burgio-2-o-3-cose-che-so-su-questa-pandemia-quando-riaprire-dove-ci-si-contagia-gli-errori-da-non-rifare/
 

 

[TonyH]

Non torneremo alla normalità in tempi brevi (che poi, cosa significa brevi? 1 anno? 2 ? 5 ?) ma avremmo soldi per cambiare le auto e le infrastrutture per la transizione elettrica.

 

Io trovo che siano due cose che cozzano tra loro. Se avremo soldi, significa che saremo tornati a poter circolare liberamente (e quindi economie in ripresa).

Se non potremo circolare, avremo ancora economie depresse. E il cambio auto non sarà una possibilità.

1 ora fa, tonyx scrive:

eh infatti, per andare a lavorare non si fanno percorsi lunghi, i quali sono riservati a ferie o viaggi "turistici" 

 

le lamentele che spesso si leggono sulle auto elettrica: eh solo 300km di autonomia, e quando faccio Roma Milano come faccio? 2 ore di ricarica? eh ma in 5 minuti faccio il pieno e poi altri 1000km di autostrada. 

gran parte degli spostamenti quotidiani sono 10-20 km o anche meno, non solo sarebbero perfetti per un auto elettrica da 200-250km di autonomia effettiva, ma spesso questi impieghi sono coperti da auto diesel.

 

Ma gli spostamenti quotidiani sono quelli perchè DEVI, perchè vai sul posto di lavoro.

Se riduci quelli, rimangono gli spostamenti perchè VUOI. La gita, raggiungere la seconda casa, le vacanze.

Dove tra lunghezza tragitto e aleatorità del percorso un mezzo elettrico fa prevalere gli svantaggi di autonomia e possibilità ricarica.

 

Detto terra terra. Durante la gita domenicale l'ultima cosa di cui mi viene voglia è dover pensare è avere l'ansia da autonomia. Piuttosto sto a casa e vado al parco in bici.

[xtom]

Esatto finché non ci sarà un ritorno alla normalità, nel senso che potremmo circolare liberamente come una volta il mercato dell'auto resterà stagnante, come dicevo diminuirà notevolmente il chilometraggio dei veicoli ed aumenterà la vita media delle attuali auto, che non verranno sostituite con un nuovo modello.

 

Se la normalità dovesse tornare nel giro di pochi mesi, il mercato dell'auto ripartirà da dove era rimasto, ma se dovesse tornare dopo alcuni anni, le cose saranno così diverse, le case automobilistiche saranno così messe male, che un eventuale auto nuova sarà assai diversa da come la conosciamo oggi.

 

Se dovessimo andare avanti così nel 2025 potrebbero essere in vendita solo furgoni e quadricli leggeri.

 

[itr83]

2 ore fa, TonyH scrive:

Non torneremo alla normalità in tempi brevi (che poi, cosa significa brevi? 1 anno? 2 ? 5 ?) ma avremmo soldi per cambiare le auto e le infrastrutture per la transizione elettrica.

 

Io trovo che siano due cose che cozzano tra loro. Se avremo soldi, significa che saremo tornati a poter circolare liberamente (e quindi economie in ripresa).

Se non potremo circolare, avremo ancora economie depresse. E il cambio auto non sarà una possibilità.

 

Ma gli spostamenti quotidiani sono quelli perchè DEVI, perchè vai sul posto di lavoro.

Se riduci quelli, rimangono gli spostamenti perchè VUOI. La gita, raggiungere la seconda casa, le vacanze.

Dove tra lunghezza tragitto e aleatorità del percorso un mezzo elettrico fa prevalere gli svantaggi di autonomia e possibilità ricarica.

 

Detto terra terra. Durante la gita domenicale l'ultima cosa di cui mi viene voglia è dover pensare è avere l'ansia da autonomia. Piuttosto sto a casa e vado al parco in bici.

 

altra riflessione: se spariscono gli spostamenti giornalieri diminuiscono i km percorsi annualmente e la necessità di cambiare auto per usura si sposta avanti nel tempo.

Con l'attuale tecnologia un'auto elettrica dopo 10 anni è da buttare perchè le batterie sono andate e sostituirle ha costi proibitivi mentre una termica può andare avanti tranquillamente con la regolare manutenzione.

 

mio zio ad es. fa 3.000 km l'anno ed ha una classe A di 22 anni, valore commerciale 0 ma tuttora lo porta a sciare, fosse elettrica sarebbe già al secondo cambio batterie...

 

va bene che mio zio è un caso estremo ma se anche fai 10.000 km all'anno l'auto la puoi tenere 15-20 anni.

[xtom]

Infatti, se il blocco dovesse durare anni, le attuali auto basteranno e avanzeranno per diversi anni.

 

Parlano di riaprire la produzione, ma per vendere le auto a chi, se poi la maggior parte delle persone non si potrà spostare?

[Nico87]

Io la vedo meno drastica. Dal 3 di maggio (termine molto ultimo), virus o non virus dovremo necessariamente riaprire tutto. Pena problemi ben piu grandi delle auto. Già dal 14 la lista degli ATECO che può riaprire è ben nutrita.
Già ora siamo piu che in ginocchio, come si è capito di aiuti non ne avremo, quindi tale cosa è assolutamente imperativa. Occorre considerare anche che negli altri paesi non si è avuto stop produttivi di portata neanche lontanamente confrontabili alla nostra.

Sicuramente da questo in un modo o nell'altro, ne usciremo tutti con meno possibilità economiche (specie in settore turistico, ristorazione, bar, ma anche banalmente coloro che affittavano su AirBNB o negozi in seria difficoltà).
Con un PIL che calerà tra il 10 e il 20%, e di conseguenza il debito/PIL che andrà ben oltre il 150% tra mancate entrate di tasse, e maggiori uscite, la voracità in termini di tasse passato il periodo di burrasca non potrà che aumentare.

In conseguenza di questo, ritengo che 500 da 35k€, ma probabilmente anche Qashqai e suvvini vari avranno battute d'arresto grosse. Probabilmente si tornerà ad acquistare auto piu "ragionate", indipendentemente dall'uso che se ne farà.

[TonyH]

44 minuti fa, mikisnow scrive:

Il blocco per anni?!! Dubito. 

 

Italia, 4 maggio 2025

 

Gli italiani superstiti festeggiano la fine della quarantena

 

 

Lo annuncia il nostro PdC, Immortan Giuseppi

 

 

[FoggyLC]

Le difficoltà economiche sicuramente spingeranno i km percorsi verso il basso, ma uno dei cambiamenti culturali che si sono osservati in cina, ed immagino sarà lo stesso da noi, è il crollo del trasporto pubblico a favore della mobilità privata, percepita più sicura.

Quindi, avremo in totale meno km percorsi in totale, con auto e scooter sostanzialmente invariati, e tutti i km persi a carico di metro/bus/treni.

Probabilmente per abbassare i costi della mobilità privata che diventerà la norma, torneranno in auge auto più efficienti: basse, con gomme più piccole, ibride o addirittura diesel.


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In conseguenza di questo, ritengo che 500 da 35k€, ma probabilmente anche Qashqai e suvvini vari avranno battute d'arresto grosse. Probabilmente si tornerà ad acquistare auto piu "ragionate", indipendentemente dall'uso che se ne farà.

la 500 elettrica non sarebbe mai diventata un'auto di massa. Ne venderanno quante ne avrebbero vendute senza virus, i redditi alti (che si possono permettere come seconda o terza macchina una 500e), sono di solito i meno impattati dalle crisi.
Chi subisce di solito gli impatti maggiori è la classe media, come dici tu quelli che comprano i suvvini da 25000€. per quei modelli la vedo difficile, immagino si tornerà a segnenti C classici che costano magari 8000 euro in meno e sono più economici da gestire.
Chi ha poche disponibilità, e già cambiava macchina ogni 10 anni o più comprando una utilitaria, allungherà ancora di più il ciclo di sotituzione.


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