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La crisi dell’approvvigionamento delle materie prime


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Audi, forniture chip limitate fino a estate 2022

Il CEO Markus Duesmann aggiorna le stime sulle catene di fornitura di chip e di semiconduttori, disegnando una situazione complicata

La situazione legata alle forniture limitate di microchip e di semiconduttori non si stabilizzerà fino alla prossima estate. Parola di Markus Duesmann, il CEO di Audi, che guarda al futuro con discreto pessimismo: per il settore automobilistico in generale infatti sopportare un altro semestre a questi livelli di approvvigionamenti di componenti fondamentali come quelle sopra elencate diventa una sfida a dir poco ardua, per alcuni forse invalicabile.

“Speriamo di poter raggiungere una stabilizzazione per quanto riguarda la produzione e le consegne di chip alla fine della prima metà del 2022, le parole di Duesmann ai microfoni del quotidiano tedesco Augsburger Allgemeine.

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https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/audi-forniture-chip-limitate-fino-a-estate-2022-591176.html

 

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On 31/10/2021 at 08:58, Motron scrive:

Comunque parlando con i clienti pare che tutti abbiano il portafoglio pieno per il 2022.. altri anche oltre..

Ovvero questa super richiesta sembrerebbe durare ancora a lungo.

Mi suona troppo strano.. o è una bolla che scoppierà dalla sera alla mattina o davvero fatico a spiegarmelo.

 

la cosa che mi rode è se si romperà una scheda di qualsiasi cosa dalla macchina alla caldaia se non ci saranno i chip per fare i ricambi bisognerà buttare via tutto e comprare nuovo...

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la cosa che mi rode è se si romperà una scheda di qualsiasi cosa dalla macchina alla caldaia se non ci saranno i chip per fare i ricambi bisognerà buttare via tutto e comprare nuovo...
Vai tranquillo che se mancano per fare i ricambi mancano anche per il nuovo, il vero problema è che non si troverà una mazza, ci saranno situazioni del tipo "niente ricambi e per il nuovo devi aspettare 6 mesi"
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Nuova fabbrica di chip in Giappone, frutto di una JV tra TSMC e Sony 

 

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[...]

La joint venture di TSMC e Sony prenderà il nome di Japan Advanced Semiconductor Manufacturing (JASM) e la fabbrica sarà costruita a Kumamoto, in Giappone. I 7 miliardi di spesa iniziale avranno un forte sostegno da parte del governo giapponese. Sony effettuerà un investimento azionario in JASM di 500 milioni di dollari che rappresenterà una partecipazione inferiore al 20%.

I chip "grandi" di cui ha bisogno il mercato

La fabbrica avrà una produzione mensile di 45.000 wafer da 12” e all’inizio si concentrerà sui nodi meno “pregiati” da 22 nm e 28 nm che però sono molto richiesti dal mercato, soprattutto dal settore automobilistico che è in sofferenza di scorte da mesi.  [...]

 

Articolo completo: https://www.dday.it/redazione/41065/tsmc-sony-fabbrica-chip-giappone-2024

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BOSCH

 

Dai wafer alle applicazioni per l’elettronica di potenza: un nuovo consorzio per creare la supply chain europea dei semiconduttori al carburo di silicio

 

  • „  La tecnologia dei semiconduttori al carburo di silicio contribuirà a realizzare un’economia più sostenibile ed efficiente
  • „  Il consorzio riunisce i maggiori attori europei coinvolti nella catena del valore della tecnologia al carburo di silicio
  • „  Bosch guida il consorzio del progetto Transform a finanziamento pubblico, con 34 partner di sette Paesi europei 
  • „  I fondi sono stanziati dall’Unione Europea e da enti nazionali

 

 

Reutlingen, Germania – Oggi molti dei progetti chiave puntano a un unico obiettivo: migliorare l’efficienza energetica allo scopo di salvaguardare l’ambiente. Questi progetti in genere riguardano aree come l’elettromobilità, le energie rinnovabili e il cloud computing, inclusi i data center. Gli esperti concordano che i semiconduttori al carburo di silicio (SiC) e i componenti che li contengono assicureranno l’uso più efficiente dell’elettricità a disposizione. L’obiettivo del progetto “Transform” (Trusted European SiC Value Chain for a greener Economy), finanziato con fondi pubblici, è quello di realizzare una supply chain europea resiliente per questa tecnologia, che spazi dai wafer e altri materiali base fino ai dispositivi finiti con semiconduttori di potenza SiC e alle applicazioni dell’elettronica di potenza. In un consorzio guidato da Bosch, un totale di 34 aziende, università e istituti di ricerca di sette Paesi europei ha unito le forze per realizzare questo obiettivo. “Lo scopo del progetto Transform è di assicurare all’Europa un ruolo di rilievo nelle nuove tecnologie basate sul carburo di silicio” ha dichiarato Jens Fabrowsky, Executive Vice-President della divisione Automotive Electronics di Bosch. Il progetto, che si protrarrà fino al 2024 e finanziato con fondi pubblici, riguarda cinque casi d’uso nei settori dell’automotive, delle energie rinnovabili e dell’agricoltura.

  

 

Dai wafer SiC ad applicazioni dell’elettronica di potenza iper-efficienti

Le applicazioni dell’elettronica di potenza sono il cuore di numerosi sistemi elettronici. Controllano i processi di commutazione dei sistemi e riducono al minimo le perdite di potenza. I semiconduttori di potenza in queste applicazioni sono essenziali assicurando la massima efficienza. In genere, i chip di questi dispositivi sono realizzati in silicio purissimo. In futuro questo elemento sarà sempre più spesso sostituito dal carburo di silicio, che offre numerosi vantaggi rispetto al silicio puro. Per esempio, i semiconduttori in carburo di silicio mostrano una migliore conduttività elettrica, che consente frequenze di commutazione più elevate assicurando, al contempo, meno dispersione di energia sotto forma di calore. Inoltre, le applicazioni dell’elettronica di potenza con questi nuovi chip possono essere utilizzate a temperature molto più alte, di conseguenza, è possibile utilizzare sistemi di raffreddamento più semplici che contribuiscono al risparmio energetico. Infine, il carburo di silicio ha una maggiore intensità di  campo elettrico per cui, con questo materiale, è possibile progettare i componenti in dimensioni ridotte fornendo comunque maggiore efficienza di conversione della potenza. Rispetto ai tradizionali chip in silicio, gli esperti ritengono che si possa risparmiare fino al 30% di energia, a seconda di dove vengono utilizzati i componenti.

 

Gli obiettivi di Transform

L’obiettivo del progetto Transform è quello di stabilire una filiera europea resiliente per la produzione di applicazioni di elettronica di potenza basate sugli innovativi dispositivi semiconduttori di potenza SiC. La domanda di questa tecnologia è destinata a crescere rapidamente, in particolare, per quanto riguarda le applicazioni con un uso intensivo dell’energia, come i sistemi di propulsione dei veicoli elettrici, le stazioni di ricarica e l’infrastruttura della fornitura di energia. Una previsione della società di ricerca di mercato e consulenza Yole indica che da qui al 2025, il mercato dei SiC, nell’insieme, crescerà in media del 30% annuo fino a oltre 2,5 miliardi di dollari. Il progetto Transform, pertanto, si occuperà anche dello sviluppo di nuove tecnologie SiC, oltre ai metodi e ai processi di produzione necessari. Inoltre, punterà ad assicurare la disponibilità di macchinari e attrezzature per la produzione di questa tecnologia presso fornitori europei, dai wafer fino alle applicazioni dell’elettronica di potenza finite.

 

Per questo progetto sono stati stanziati oltre 89 milioni di euro, sovvenzionati dall’Unione Europea e da enti nazionali. Il progetto riunisce protagonisti di rilievo in Austria, nella Repubblica Ceca, in Francia, in Germania, in Italia, in Spagna e in Svezia. Le aziende partner includono, tra le altre: Aixtron, Danfoss, EV Group, Premo, Saint-Gobain, Semikron, Soitec, STMicroelectronics e Valeo-Siemens Automotive. Le varie organizzazioni scientifiche che partecipano includono l’Università di Tecnologia di Brno, l’Istituto CEA Leti, il Fraunhofer IISB e l’Università di Siviglia.

 

Comunicato by Bosch

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Vi riporto i link ad un paio di articoli che parlano della crisini dei container, oltre a quella più nota nei media relativa alla crisi dei semiconduttori.

Della crisi dei container ne ero già a conoscenza, avendo conoscenti che lavorano in settori in cui la parte commerciale è fondamentale e già da tempo segnalavano tale crisi.

 

https://lindro.it/la-crisi-dei-container-mette-in-crisi-la-globalizzazione/#:~:text=Una delle conseguenze della pandemia,aumento dei costi di spedizione.&text=Ciò ha ridotto il numero,e a bordo delle navi.

 

https://www.true-news.it/economy/la-bolla-dei-container-fa-saltare-il-natale-in-occidente-logistica-e-inflazione-cosi-cambia-il-ruolo-della-cina-nel-mondo

 

 

  • Grazie! 2

 

"Qualche emiro che compra una Ferrari lo troverò sempre. Ma se il ceto medio finisce in miseria, chi mi comprerà le Panda?"

Sergio Marchionne

 

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