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Dr Automobiles ha ufficializzato al Governo il progetto del maxi polo d’Isernia

 

L’incontro si inserisce nei programmi del Governo di tornare a produrre almeno un milione di auto in Italia

 

Con un incontro a Roma, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, il fondatore e presidente di Dr Automobiles, Massimo Di Risio, ha ufficializzato – alla presenza del ministro Adolfo Urso – il progetto di un nuovo mega polo dell’auto da realizzare in Molise, a Macchia d’Isernia. Sui contenuti e sull’esito dell’incontro c’è il massimo riserbo. Il ministero ha fatto solo sapere che si è discusso di «transizione green e piani di sviluppo della Dr in Italia».

L’incontro, a quanto sembra, si inserisce nei programmi del Governo di tornare a produrre almeno un milione di auto in Italia. E segue la missione dei giorni scorsi del presidente del Consiglio e dello stesso ministro Urso in Cina. «La recente intesa tra EuroGroup e Hixih – ha spiegato il ministro Urso – rientra pienamente negli obiettivi di governo che ci siamo posti nel campo della tecnologia green e della mobilità elettrica. Altri seguiranno nei prossimi giorni per segnare il nuovo corso delineato dal Piano di azione triennale e dall’accordo di cooperazione».

Quali i progetti presentati? Dr ha programmato un mega investimento per il quale studia anche la possibilità di accedere a incentivi pubblici, in base al Pnrr. Realizzerà un nuovo impianto in cui verrà realizzato l’assemblaggio di auto full electric e ibride (benzina e gpl e elettriche e benzina). Gran parte dei componenti sarà di fornitori cinesi (ma non solo) con cui la Casa molisana ha intense collaborazioni da anni. Si tratta di primari operatori tra cui Chery e Baic, e, di recente, anche Dongfeng. E altri con cui l’azienda di Di Risio sta per siglare altre intese. Nel nuovo impianto, insomma, Dr conta di modificare radicalmente il proprio modello produttivo. Finora infatti ha importato una parte significativa dell’auto, pari al 70%, a cui ha aggiunto alcuni componenti made in Italy (tra cui il sistema di alimentazione e gli interni), nel prossimo futuro l’intero assemblaggio dovrebbe avvenire in Italia. Una formula che interessa molto agli operatori cinesi soprattutto dopo l’inasprimento dei dazi sulle auto elettriche deciso dall’Europa. Dr ha inizialmente previsto un investimento di 50 milioni, ma considera la cifra rivedibile al rialzo.

Il piano di investimenti viene lanciato in una fase di netta crescita per il gruppo di Isernia. Nel 2023 Dr ha raggiunto un fatturato di 700 milioni contro i 458 del 2022, ed ha venduto 36.193 auto tra Italia e Spagna contro le 29.833 del 2022. Ha più che raddoppiato le linee di produzione e i suoi 500 dipendenti oggi lavorano su tre turni. L’aumento vertiginoso della domanda ha dato ragione alla scelta di produrre una automobile che conserva un prezzo più basso rispetto alle concorrenti, e un competitivo livello qualitativo.

Questo modello produttivo (importazione del 70% dell’auto) è stato oggetto di un’indagine e di un provvedimento da parte dell’Agcm (Autorità di controllo sulla concorrenza e sul mercato). L’Authority ha comminato una multa di sei milioni sostenendo che nelle comunicazioni commerciali Dr ha indicato in modo ingannevole l’Italia anziché la Cina come luogo di produzione delle vetture Dr ed Evo. L’azienda prepara un ricorso al Tar che sarà presentato a settembre.

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/dr-ha-ufficializzato-governo-progetto-maxi-polo-d-isernia-AFOaU5BD

  • Grazie! 1
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2 ore fa, Razor9310 scrive:

Ma questa dannata Forthing T5 è così desiderata in Italia tanto che la vogliono importare tutti?

È come la sora Cecilia, tutta la vogliono ma nessuno se la pijia

Modificato da machefredfa
  • Ahah! 2
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On 01/08/2024 at 22:26, nucarote scrive:

Ma sarebbe questa la fabbrica di automobili elettriche che il governo italiano ha concordato con il governo cinese in questi giorni?

Con questi tutto è possibile

  • Tristezza! 1
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  • 1 mese fa...

Io mi chiedo: ma i consumatori sono così disposti a fare un salto nel vuoto a livello di post vendita solo per risparmiare qualcosa sul prezzo di acquisto?

Altrimenti non mi spiego questa ondata di auto cinesi rimarchiate. Della serie, se più di una società si sta buttato nel mercato come produttore, significa che la domanda c’è. E non mi spiego come si possa essere così miopi di non pensare a lungo termine, anche perché la stragrande maggioranza ancora compra per tenersi “a vita” l’auto. 

  • Mi Piace 3
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