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Brogli elettorali: finzione o realtà?


Guest DESMO16

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POLITICA

Le polemiche sui presunti brogli: il ministro dell'Interno precisa

Pisanu: «I seggi non sono di mia competenza»

«L'attività che si svolge nelle sezioni elettorali - dice una nota - è affidata alla totale responsabilità dei presidenti»

Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu (Emblema)

ROMA - L’attività che si svolge nei seggi elettorali non rientra nella responsabilità del ministero degli Interni. Lo precisa il Viminale in una nota, a proposito delle polemiche nate dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Berlusconi su presunti brogli alle ultime elezioni. «In relazione alle polemiche sui brogli che si sarebbero verificati durante gli scrutini susseguenti alle elezioni del 12 e 13 giugno - si legge nella nota - il viminale precisa» che «i compiti che la legislazione elettorale attribuisce al ministero dell’Interno si riferiscono essenzialmente all’organizzazione delle operazioni di voto: predisposizione delle numerose circolari applicative, ammissione dei contrassegni, stampa delle schede, fornitura di stampati e materiali vari, raccolta e diffusione dei risultati provvisori, ecc».

PREFETTURE - «Lo svolgimento di queste attività avviene per il tramite delle prefetture in collaborazione con i comuni e, per gli elettori all’estero, con le ambasciate e i consolati. La nomina dei componenti dei seggi spetta invece alle corti d’appello per i presidenti e ai comuni per gli scrutatori. L’attività che si svolge nei seggi è affidata alla totale responsabilità dei presidenti ed è dunque del tutto sottratta a quella del ministero dell’Interno - si legge ancora - tanto è vero che la legge vieta espressamente di scegliere i presidenti di seggio tra i funzionari di questa amministrazione».

IRREGOLARITA' - «Egualmente estranea alle attribuzioni del Viminale è la materia dei ricorsi amministrativi e delle denunce penali per l’accertamento di eventuali irregolarità. Spetta invece al ministero dell’Interno garantire i servizi di vigilanza al di fuori dei seggi con l’impiego delle forze dell’ordine e delle forze armate. Ovviamente - conclude la nota - il ministro Pisanu, nella dichiarazione resa dopo la conclusione delle operazioni di voto, si riferiva al regolare svolgimento delle attività poste sotto la sua responsabilità politico-istituzionale».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/06_Giugno/23/pisanu_seggi.shtml

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La risposta del ministero sulle accuse lanciate dal premier

"L'attività dei seggi è di totale responsabilità dei presidenti"

Brogli, interviene Pisanu

"Il Viminale non c'entra"

Pecoraro Scanio: "Risposta evasiva: si riaprano schede nulle"

Giuseppe Pisanu

ROMA - Con il lavoro svolto nei seggi, il Viminale non c'entra. E dunque sulle accuse di brogli, scagliate dal presidente Berlusconi con conseguenti e infuocate polemiche, il ministero dell'Interno non sa, perché non può, rispondere. E' questa in sintesi la replica data in un comunicato da Pisanu a quanti hanno chiesto al ministro di riferire sui presunti brogli che, secondo il premier, si sarebbero verificati durante le elezioni del 12 e 13 giugno scorsi: "L'attività che si svolge nei seggi è affidata alla totale responsabilità dei presidenti ed è dunque del tutto sottratta a quella del ministero dell'Interno, tanto è vero che la legge vieta espressamente di scegliere i presidenti di seggio tra i funzionari di questa amministrazione".

I compiti che la legislazione elettorale attribuisce al ministero dell'Interno, prosegue il Viminale, "si riferiscono essenzialmente all'organizzazione delle operazioni di voto: predisposizione delle numerose circolari applicative, ammissione dei contrassegni, stampa delle schede, fornitura di stampati e materiali vari, raccolta e diffusione dei risultati provvisori, ecc".

Lo svolgimento di queste attività, sottolinea ancora il Viminale, "avviene per il tramite delle prefetture in collaborazione con i Comuni e, per gli elettori all'estero, con le ambasciate e i consolati. La nomina dei componenti dei seggi spetta invece alle corti d'appello per i presidenti e ai Comuni per gli scrutatori".

PUBBLICITA'

Dunque l'attività all' interno dei seggi è responsabilità dei presidenti. "Ugualmente estranea alle attribuzioni del Viminale - prosegue il ministero - è la materia dei ricorsi amministrativi e delle denunce penali per l'accertamento di eventuali irregolarità. Spetta invece al ministero dell'Interno garantire i servizi di vigilanza al di fuori dei seggi con l'impiego delle forze dell'ordine e delle forze armate".

"Una risposta evasiva e imbarazzata che smentisce Berlusconi", commenta il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio secondo il quale "evidentemente a Pisanu non risultano brogli e le sbruffonate del premier vengono smentite. Ma a questo punto siamo noi Verdi a chiedere di riaprire tutte le schede nulle per verificare quanti voti sono stati sottratti in modo truffaldino dalla lista civetta di Forza Italia ai Verdi".

Insomma, "delle due l'una - conclude Pecoraro Scanio - o il Viminale è a conoscenza di brogli e non lo dice, oppure ci fornisce una risposta imbarazzata per non dire che Berlusconi è stato colto da uno dei suoi soliti raptus".

Un "capolavoro di ipocrisia" la nota del Viminale secondo Franco Monaco, vicepresidente dei deputati della Margherita. "Dopo quarantotto ore di imbarazzato silenzio - aggiunge Monaco - Pisanu si arrampica sui vetri per non smentire le deliranti parole di un premier che non sa più come esorcizzare la batosta elettorale che ha subito". "Spiace - dice Monaco - che l'unico ministro che si era meritato un certo credito per senso delle istituzioni sia ridotto a fare la parte del Ponzio Pilato per mettere una pezza agli svarioni del presidente del Consiglio, venendo meno al dovere di rassicurare gli italiani circa la regolarità del voto".

(23 giugno 2004)

http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/politica/dopoele2/vimin/vimin.html

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mi spiace dirlo ma questa è proprio una caxxata del Berluska......

anche se un mio amico ci aveva pensato visto che lui ha votato con la matita,e anche io...però da qui a dire brogli o cose simili no e sopratutto lo SPERO altrimenti saremmo messi malissimo

 

花は桜木人は武士

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No, no, ragazzi/signore e signori!

Questo è un ennesimo decadimento d'immagine! :?

Non voglio entrare nella polemica destra/sinistra/ecc., ma insomma! si guadagna (non "vince") e si perde!

E che cavolo! Se si fanno degli errori, bisogna pure accettarne le conseguenze! Non andiamo in paranoia!!! :evil:

Una canzone dei Rokes degli anni '60 diceva: "bisogna saper perdere, non sempre si può vincere, come vuoi e quando vuoi!". :roll:

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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ah belli... ma sapete cosa ci vuole per cancellare una matita copiativa?!?!? è molto più difficile che cancellare la penna!!!

che ridere... patetico.

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Guest DESMO16

...nel frattempo problemi nel governo..

Fini: mi dimetto, il governo non c’è più

Si è sfiorata la crisi di governo sul decreto salva-Alitalia. Ma il provvedimento a favore della nostra compagnia di bandiera è stato solo il pretesto per dar fuoco alle polveri. Lo ha colto iul vocepremier Gianfranco Fini che ha dato il via a un lungo contrasto con il presidente del Consiglio.

Tutto è iniziato dopo l’intervento di Tremonti su Alitalia. E’ stato allora che il capo della destra ha chiesto la parola per caldeggiare l’approvazione del decreto. Ma non si è fermato lì.

“Ne approfitto per dire al ministro dell’Economia che in vista del vertice Ecofin è necessario trovare un accordo sul Dpef, perché io non darò il mio assenso a nulla, tantomeno al varo del decreto taglia-spese, se non avremo nel frattempo stabilito i contenuti del Documento di programmazione. Spero di esser stato chiaro. O ci mettiamo prima d’accordo, o An non voterà nulla”,

Quindi Fini ha accusato il premier di tergiversare e di non stare ai patti.

“Non è vero. Io ho tenuto fede ai patti. Sei tu che volevi sempre di più”, ha ribadito Berlusconi.

“Un Consiglio dei ministri non può proseguire senza il premier, ma può andare avanti anche senza il vicepremie”, ha replicato Fini alzandosi e accingendosi a lasciare la sala seguito dai ministri di An.

In pratica la crisi di governo era stata aperta.

A questo punto ci sono volute tutta l’abilità di Berlusconi e le doti diplomatiche di Gianni letta per riappacificare gli animi e indurre An a ritornare suyi suoi passi.

La crisi è stta sfiorata e, per ora, superata.

Il decreto Alitalia è passato col voto contrario dei ministri leghisti.

23 Giu 2004

http://www.giornale.it/folder/news23Giu200490940.shtml

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Fini fa bene...AN è uscita rafforzata dalle precedenti consultazioni, quindi deve contare di più nel governo.

si certo ,nella speranza che le spinte interne a AN non siano contro il liberismo democratico voluto da Fini nell'ultimo congresso......

insomma il ritorno di una vecchia destra sociale che ormai è superata .

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