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All'Ulivo la Provincia di Milano


Zarathustra

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Berlusconi ha detto che non importa, ma si vedeva lontano un miglio che rosicava come un castoro.

Perchè qui in Italia c'è chi vorrebbe anteporre la verifica della nostra tolleranza verso le idee altrui, prima ancora di assicurarsi della loro nei nostri confronti.

(Massimo Tosti, giornalista)

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ma no, che dici, gli hanno fregato i voti....comunistiiiiiiiiii :lol:

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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Guest DESMO16
L'assurdo silenzio della tv

Non c'era Bruno Vespa, in tv, a spiegare ieri sera cosa significasse per il centro-destra la perdita della Provincia di Milano. Non c'erano neanche Enrico Mentana, Mauro Mazza ed Emilio Fede (ci mancherebbe), a decifrare il voto di 12 milioni di italiani, che non sono esattamente un campione poco significativo del corpo elettorale. Stavolta, vista l'aria che tirava, Rai e Mediaset hanno deciso di sbrigare l'imbarazzante pratica dei ballottaggi adottando una linea comune: ignorare l'evento, minimizzare, lasciare che ci pensassero i telegiornali a liquidare frettolosamente la non gradita incombenza.

Tre quarti d'ora dopo la chiusura dei seggi, quando già circolava sui siti Internet e sulle agenzie di stampa la prima proiezione Nexus sulla sconfitta di Ombretta Colli, in televisione non c'era nessuna traccia di dati, exit poll e commenti.

Su RaiUno si discuteva amabilmente su chi vincerà gli europei di calcio, su RaiDue c'era il film "Le note dell'amore", su RaiTre i "Compagni di scuola" di Carlo Verdone. I telespettatori che volevano capire bene il senso di questo voto hanno dovuto aspettare la mezzanotte, e accontentarsi di un velocissimo faccia-a-faccia tra Ignazio La Russa e Pierluigi Castagnetti, separati da un moderatore che continuava a ripetere "una risposta rapida, purtroppo abbiamo poco tempo".

Non ci fa una bella figura, la Rai, sottraendosi ai suoi doveri di servizio pubblico per compiacere il Grande Sconfitto di Palazzo Chigi, negando al direttore del Tg3 persino un semplice allungamento di "Primo piano".

Quanto ai servizi dei telegiornali, un telegramma sarebbe stato più esauriente: velocissimo collegamento con la sede di Nexus (con una grafica che dava il centro-destra in vantaggio per 3 a 2 nelle Province) e secco comunicato di Berlusconi che rassicurava la popolazione: il governo resta al suo posto, entro la settimana cambio i ministri e abbasso le tasse. Gli italiani potevano andare a dormire tranquilli: non era successo niente.

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Riguardo Novara a mio parere Pagani non ha lavorato per niente male, sulla Colli non mi esprimo perchè non so cos'abbia fatto in questi anni di governo locale. Certo che Vedovato è uno in gamba, sicuramente più di Cattaneo, non rieletto nel 1999(parente di Scalfaro, se non erro).

"Mi piace l'odore del napalm al mattino"

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