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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato (modificato)
19 minuti fa, stev66 scrive:

La nave è  un cargo fluviale da 10.000 tonnellate circa di piccolo cabotaggio .

Riparliamo e quando la stazza sarà moltiplicata per 10 e l'autonomia per 20.

Il secondo eviation Alice 3 insviluppo. 1100 kg di cargo e 450 km di autonomia.

Fai pure tu le moltiplicazioni del caso.

 

no ma certo, ma non è che non esistano.

 

Considera che il problema principale è la densità energetica delle batterie ma le cose stanno cambiando rapidamente: le LFP di Model Y ad esempio hanno una densità di 210 Wh/kg, NIO ha messo in produzione le semi-solide da 360 Wh/kg e ci sono altri come la cinese Talent New Energy che promette la cifra record di 720 Wh/kg... siamo molto distanti dai 12000 Wh/kg del cherosene, ma al netto dei miglioramenti tecnologici si stanno studiando soluzioni ibride che possano complessivamente abbattere le emissioni

 

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Ci sta lavorando attivamente ad esempio Airbus

 

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Tra l'altro è parso subito chiaro che dal punto di vista dell'efficienza si potrebbero (e dovranno) perseguire strade diverse, ad esempio è più efficiente e conveniente montare più eliche 

 

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 Segnalo tre video semplici e ben fatti

 

 

Modificato da A.Masera
Inviato

D'accordo, ma dagli studi e dai prototipi fino ad avere aerei e navi operativi ci vorrà ancora del tempo .

Per esempio l' Eviation Alice 3 è  stato rimandato al 2027 .

Prima che il trasporto aereo passi decisamente all'elettrico ed all'ibrido, molta acqua ha da passare sotto i ponti.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
2 minuti fa, stev66 scrive:

D'accordo, ma dagli studi e dai prototipi fino ad avere aerei e navi operativi ci vorrà ancora del tempo .

Per esempio l' Eviation Alice 3 è  stato rimandato al 2027 .

Prima che il trasporto aereo passi decisamente all'elettrico ed all'ibrido, molta acqua ha da passare sotto i ponti.


quello senza dubbi

 

Comunque credo che li si andrà di idrogeno 

Inviato
3 ore fa, A.Masera scrive:


quello senza dubbi

 

Comunque credo che li si andrà di idrogeno 

No, troppo volatile , e necessita di serbatoi o criogenici od ad altissima pressione.

Oltre ovviamente al fatto che va generato .

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

  • 2 mesi fa...
Inviato

Costo delle batterie crollato del 90%, cosa manca per la parità di prezzo con le auto termiche?

 

Cita

Il 2008 si può considerare come l'anno zero per le auto elettriche. In quel periodo sono arrivati i primi modelli, che da lì a poco sarebbero entrati in commercio, per diventare poi sempre di più, e con il definitivo sdoganamento all'arrivo di auto popolari come la Mitsubishi i-Miev, la Renault Zoe, la Nissan Leaf, e sempre intorno a quegli anni, la Tesla Model S, entrata ufficialmente in produzione nel 2012.

Considerando l'ultimo anno concluso, il 2023, un arco temporale di 15 anni, in cui le batterie per autotrazione hanno avuto una notevole evoluzione, non solo tecnica, ma anche di prezzo. È quanto emerge da uno studio del Dipartimento per l'Energia americano, il DOE, che ha calcolato una diminuzione di costo per le batterie del 90%.

Una batteria per auto elettriche di riferimento costava nel 2008 1.415 dollari/kWh, mentre ha raggiunto quota 139 dollari/kWh nel 2023. Ed il tutto senza considerare l'inflazione di 15 anni, confermando una differenza notevole, soprattutto alla luce del fatto che le prestazioni e l'autonomia nel frattempo sono nettamente migliorate.

 

Una ricerca del genere rende però evidente come un componente usato spesso come scusa per l'alto prezzo di listino delle auto elettriche, non possa essere più il principale responsabile di prezzi delle vetture che calano troppo lentamente. Certo, la quantità di kWh a bordo è aumentata molto, ma prendendo uno dei casi di cui sopra, la Renault Zoe, inizialmente aveva solo 22 kWh, per un costo superiore ai 20.000 euro, ed oggi invece ha 52 kWh, per una cifra intorno ai 7.000 euro. Tuttavia non c'è stato un taglio di prezzo tra i modelli di quasi 15.000 euro.

Quindi perché le auto elettriche continuano a costare molto di più delle contropartite termiche, nonostante i numeri di produzione siano oggi oggettivamente alti, ed i fornitori di batterie, motori, inverter e altro sono numerosi, e si fanno battaglia tra di loro? Le opzioni che restano non sono molte. O le case costruttrici cercano di lucrare maggiormente, continuando all'infinito con la narrazione delle economie di scala, oppure hanno procedimenti produttivi pessimi, che non riescono a correggere, e solo poche aziende possono permettersi di calare di prezzo periodicamente.

La verità probabilmente non la sapremo mai, almeno fino a quando una o più case decideranno di rompere gli indugi, e scuotere il mercato con prezzi super competitivi, così che la concorrenza sia costretta a seguire l'esempio. I cinesi ci hanno già provato, e sono stati accusati di barare.

 

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Inviato

TSMC, iniziati i lavori per costruire la prima fabbrica europea di chip: fondamentale per l'auto tedesca
 

Cita

 

Si è tenuta oggi la cerimonia inaugurale per celebrare l'avvio dei lavori che porteranno ESMC - la joint venture tra TSMC, Robert Bosch, Infineon Technologies e NXP Semiconductors - a costruire il suo primo stabilimento di semiconduttori in Europa, precisamente a Dresda, in Germania. Come già riportato, la joint venture vede in posizione di comando TSMC con il 70%, mentre Bosch, Infineon e NXP possiedono una quota del 10% ciascuno.

Tra gli ospiti presenti, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente della Sassonia Michael Kretschmer e il sindaco di Dresda Dirk Hilbert.

 

Durante l'evento, la presidente von der Leyen ha annunciato che la Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, una misura tedesca da 5 miliardi di euro per sostenere European Semiconductor Manufacturing Company (ESMC) nella costruzione e nel funzionamento della fabbrica dei semiconduttori.

Quando sarà pienamente operativa (la produzione è prevista per fine 2027), la fabbrica di ESMC avrà una capacità produttiva mensile di 40.000 wafer da 300 mm (12 pollici) sui processi planari da 28/22 nanometri e FinFET da 16/12 nanometri di TSMC. Si prevede che gli investimenti totali supereranno i 10 miliardi di euro, costituiti da iniezioni di capitale, prestiti a debito e un forte sostegno da parte dell'Unione Europea e del governo tedesco.

Si stima che l'impianto genererà circa 2.000 posti di lavoro diretti ad alta professionalità. Inoltre, ogni posto di lavoro diretto creato dal progetto stimolerà la creazione di numerosi posti di lavoro indiretti lungo tutta la catena di approvvigionamento dell'UE, rafforzando l'economia dell'area.

"Insieme ai nostri partner Bosch, Infineon e NXP, stiamo costruendo il nostro stabilimento di Dresda per soddisfare le esigenze di semiconduttori dei settori automobilistico e industriale europeo in rapida crescita", ha affermato C.C. Wei, Presidente e CEO di TSMC. "Con questo impianto allo stato dell'arte metteremo le capacità produttive avanzate di TSMC alla portata dei nostri clienti e partner europei, il che stimolerà lo sviluppo economico nella regione e guiderà i progressi tecnologici in tutta Europa".

"Si tratta di una situazione vantaggiosa per tutti noi", ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la cerimonia a Dresda.

L'approvazione degli aiuti di Stato nell'ambito del Chips Act europeo da 43 miliardi di euro procede a rilento, sinora solo STMicroelectronics ha ottenuto quando concordato per nuovi progetti in Francia e Italia. Il sito produttivo di Intel a Magdeburgo, un progetto da 30 miliardi di euro, è ancora in attesa di approvazione.

Il completamento dello stabilimento Intel, che sarebbe l'unico in Europa a produrre chip con processi avanzati nell'intorno dei 2 nanometri, è previsto entro 4-5 anni dall'approvazione dell'UE. Secondo Reuters, un portavoce di Intel ha dichiarato che la società sta "lavorando a stretto contatto con i nostri partner governativi dell'UE... (per) attuare i nostri piani".

 

 

Inviato

https://www.alvolante.it/news/batteria-auto-che-si-ricarica-in-pochi-secondi-397463

 

Se la notizia è seria potrebbe essere una rivoluzione nel trasporto, i tempi di ricarica sono (a parità di prezzo) il principale motivo della scarsa diffusione delle auto elettriche.

Io però ci capisco poco, avete idea se la notizia sia seria o una bufala acchiappaclick? E avete idea dei possibili tempi di industrializzazione? 5 anni? 10?

  • Mi Piace 1

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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