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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato
On 2/24/2025 at 7:54 PM, maxsona said:

BMW presenta i motori elettrici di sesta generazione: ancora più efficienti, pronti per la Neue Klasse

BMW presenta i motori elettrici di sesta generazione: ancora più efficienti, pronti per la Neue Klasse

Ah, quindi quella storia che i motori elettrici sono sempre gli stessi e che la tecnologia e' matura, non e' vera. Ci sono margini di miglioramento. Mi fa piacere che sia cosi' ma ero gia' convinto che fosse cosi'

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Inviato
3 hours ago, VuOtto said:

Raga, le elettriche non possono avere successo alle condizioni attuali. Oltre al prezzo, non ci sono stalli sufficienti, e la maggior parte delle persone in città e fuori vive in condominio, schiera ecc, che nella maggior parte non ha non solo un garage, ma anche un posto auto esterno. Prendiamo un condominio con 15 appartamenti, ci vorrebbero non so quante decine di mq a pannelli solari per ricaricare la notte auto (dopo che tali pannelli hanno ricaricato una powerwall sufficiente a tenere in piedi il sistema di carica, poiché nel frattempo, lavatrici, luce, cucina, aria condizionata/riscaldamento devono pur sempre funzionare).

 

Non vi è la condizione di base infrastrutturale per convertire il parco circolante, ma soprattutto, se non vengono vendute, le produzioni resteranno un salasso, ergo, prezzi resteranno alti. Quindi, dal mio punto di vista, ad oggi per la maggior parte delle persone non conviene, poi magari chi ha la villetta, con fotovoltaico ecc, ci può anche pensare...ma per gli altri la soluzione oggi è solo una, MHEV fullHybrid, ma comunque senza l'impiccio della spina.

 

Un domani vedremo......ma un domani ancora lontano mi sa......

 

 

A me dovessi dire non dispiace nemmeno il concetto di PHEV, ma il problema è sempre il prezzo. Finché il delta prezzo termico/elettrico_di_qualche_tipo sarà questo, le vendite saranno queste.

 

E la soluzione non è ovviamente aumentare a dismisura il prezzo delle termiche per far apparire le elettriche meno sconvenienti di quello che sono, come stanno facendo tutti dal post Covid.

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Inviato

https://www.ilsole24ore.com/art/auto-verdi-commissione-europea-apre-nuove-tecnologie-2035-poi-AGN6lpKD

 

carburanti alternativi e revisione anticipata al 2025, non c'è due senza tre...

 

visti i recenti chiari di luna forse e dico forse nei cupi cervelli dei burocrati di bruxelles qualche lucina si è accesa. e inoltre rendiamoci conto che grazie al geniale meccanismo del pooling buttiamo miliardi nelle tasche di musk quando ne avremmo (e avremo, e abbiamo) tanto bisogno qui da noi.

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Inviato
8 minuti fa, angelogiulio scrive:

e inoltre rendiamoci conto che grazie al geniale meccanismo del pooling buttiamo miliardi nelle tasche di musk quando ne avremmo (e avremo, e abbiamo) tanto bisogno qui da noi.

 

...mah....con le vendite attuale di Tesla non c'e molto per il pooling 😛

 

 

  • Ahah! 2
Inviato
5 ore fa, vince-991 scrive:

Ah, quindi quella storia che i motori elettrici sono sempre gli stessi e che la tecnologia e' matura, non e' vera. Ci sono margini di miglioramento. Mi fa piacere che sia cosi' ma ero gia' convinto che fosse cosi'

Certo, saranno passati dal 99,1% al 99,2%, fondamentale.

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Nell’articolo si legge

Tutto questo per i modelli RWD, mentre quelli a trazione integrale utilizzeranno una tecnologia diversa per il motore anteriore. Qui troveremo una macchina asincrona, in cui il campo magnetico del rotore viene generato per induzione attraverso lo statore. In generale le nuove soluzioni, che sono già in pre-produzione, dovrebbero garantire perdite inferiori del 40%, costi tagliati del 20%, e peso ridotto del 10%”

tutte sciocchezze? 

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Inviato
20 minuti fa, vince-991 scrive:

Nell’articolo si legge

Tutto questo per i modelli RWD, mentre quelli a trazione integrale utilizzeranno una tecnologia diversa per il motore anteriore. Qui troveremo una macchina asincrona, in cui il campo magnetico del rotore viene generato per induzione attraverso lo statore. In generale le nuove soluzioni, che sono già in pre-produzione, dovrebbero garantire perdite inferiori del 40%, costi tagliati del 20%, e peso ridotto del 10%”

tutte sciocchezze? 


ma i 40% piu effizienzs sono dal nuovo inverter piu nuova gestione (super brain), non dal motore che e solo adatto alle 800V. 
 

 

Inviato

Se si parla di BEV e di Europa allora bisogna considerare che la situazione nel 2024 era questa.

 

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Basare tutte le considerazioni sulla realtà italiana completamente marginale è assai fuorviante.

 

A tal proposito riporto anche l’editoriale del direttore di QR che per la prima volta condivido.

 

Cita

«Caro direttore, l'automobile elettrica sta fallendo. Non capite che la gente vuole l'endotermico? Non sprecate ancora soldi inutilmente».

«È ora di finirla di spingere una tecnologia che viene definita ambientalista e che ci sta portando verso una catastrofe economica. Pensare che il mio Quattroruote sia diventato il mensile degli elettrodomestici mi fa male al cuore».

«Amo il mondo delle auto, non quelle elettriche però. Ormai lo spazio dedicato alle vere auto è minimo. L'elettrico è al tramonto e questo lo sapete anche voi. È stato bello seguirvi per cinquantacinque anni: ora, come per tutte le cose belle, è giunto il momento dei saluti».

 

In attesa di conoscere il risultato delle elezioni tedesche e del tavolo sull'auto promosso da Ursula von der Leyen, eventi il cui esito definirà il futuro del settore, pubblico questi messaggi - i più recenti di una lunghissima serie di analogo tenore - per mostrare al mondo quale sia l'opinione sulle elettriche di buona parte dei lettori di Quattroruote. A quest'ininterrotta sfilza di lamentele rispondo sempre che la nostra posizione critica verso la transizione non può indurci né a censurare lo stato dell'arte né a rinnegare la missione d'informare il consumatore nel modo più rigoroso possibile: se l'industria - al principio perché obbligata da Bruxelles e poi perché ha ritenuto che il phase out del 2035 fosse, tra le altre cose, il metodo più sicuro per assicurarsi tassi costanti di rinnovo del parco - ha imboccato questa strada, rimane nostro dovere analizzare il prodotto che di tale scelta è la conseguenza con la credibilità che deriva dall'oggettività dei giudizi.

 

È un tipo di giornalismo, questo, che ci appartiene dal 1956. Ma siccome viviamo in un mondo dove impera la polarizzazione delle opinioni, grazie anche al cinico contributo dei nuovi media, la mia accorata difesa viene di solito accolta con disprezzo e malcelato ludibrio: la prevalente teoria è che un appassionato - e se lavoriamo a Quattroruote noi redattori dobbiamo esserlo per forza - ha il dovere morale di difendere le "vere" macchine e rifiutare l'inaccettabile direzione verso "lavatrici" e "frigoriferi". Sono posizioni, queste, le cui indubbie premesse pregiudiziali non ne sminuiscono il significato: i messaggi che Quattroruote riceve dai propri lettori rispecchiano opinioni condivise da milioni di italiani. Ed è dunque a mio avviso giunta l'ora di domandarsi i veri motivi per cui il Belpaese esprima verso le vetture a batteria un disinteresse così plateale da averci reso un'anomalia a livello europeo. Quel 4% di quota del 2024 - che si contrappone al 14-15% continentale (valore lontano dalle aspettative, siamo d'accordo, ma tutto sommato decente) - non può essere spiegato soltanto con i conosciuti timori: ammesso e non concesso che il maggiore costo, l'ansia da autonomia e la frammentarietà dell'esperienza di ricarica siano tutti effettivi ostacoli all'adozione, non è chi non veda come queste siano istanze implicite nella soluzione tecnica stessa, e pertanto condivisibili da qualsiasi cittadino europeo. Se in Italia la penetrazione dell'elettrico è un quarto rispetto a Paesi che fino all'altro ieri erano paragonabili per volumi e mix di vendite (la Francia, per esempio), le ragioni vanno dunque cercate altrove.

 

Io mi sono fatto un'idea: anche al netto di limitazioni funzionali spesso amplificate oltre misura, gli italiani nutrono un epidermico rifiuto per le Bev perché le ritengono distoniche rispetto al portato emotivo che l'automobile da sempre sollecita nella nostra società (e che è stato il seme di una capacità creativa applicata industrialmente con grande, per quanto remoto, successo). La macchina, da noi, riveste una valenza culturale che prescinde dal suo mero significato funzionale: è passione e tradizione, emozione e sentimento. Altrove ciò non accade. Non dico che sia giusto o sbagliato: negare tale evidenza, però, impedisce di leggere correttamente la realtà. Quando, tempo fa, espressi tale posizione, venni ripreso da Michele Crisci - ancora oggi presidente dell'Unrae, l'associazione delle Case estere -, convinto che addebitare la spettacolare repulsione di un Paese intero a un assunto culturale fosse ingeneroso da parte mia. Siccome da allora sono passati anni, e l'elettrico vende pure meno di prima, mi viene da chiedere: non sarà che, a forza di compiacere il regolatore e d'inseguire paradigmi di marginalità, i costruttori si siano dimenticati che il mercato e i consumatori che li determinano esprimono specifiche unicità? Da quello che sento, gli stati maggiori sparsi per il mondo non comprendono perché in Italia le Bev languano nei piazzali dei concessionari e incolpano i loro rappresentanti locali di non saper scalfire il muro d'indifferenza che il pubblico ha eretto. Peraltro basta osservare come le marche "vendano" l'idea dell'elettrico: convinti che la conformità a normative univoche giustifichi l'utilizzo di registri uguali ovunque, usano le stesse identiche campagne in Norvegia e in Spagna, in Austria e, appunto, in Italia. Finché non si arresta tale deriva autoreferenziale, riconoscendo che le motivazioni con cui i consumatori si approcciano a una rivoluzione di cui sfuggono i vantaggi collettivi sono enormemente variegate, non vedo come le vetture a batteria possano uscire dalla crisi in cui versano. In fin dei conti, la gente una macchina ce l'ha: la cosa più facile, nell'indecisione, è tenersela stretta. Cosa che in tantissimi stanno già facendo, del resto.


Il problema non è tecnologico e nemmeno economico, ma è soprattutto culturale. 

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  • Perplesso... 1
Inviato
12 hours ago, 4200blu said:


ma i 40% piu effizienzs sono dal nuovo inverter piu nuova gestione (super brain), non dal motore che e solo adatto alle 800V. 
 

 

Va bene ma penso che sia il caso di concentrarci sul sistema motore quindi visto nel suo complesso. Di fatto se i dati pubblicati da BMW sono reali abbiamo un miglioramento significativo dell’efficienza del “motore”

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