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Tecnologie per la sostenibilità ambientale e geopolitica dell'Elettrificazione


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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7 ore fa, MotorPassion scrive:

 

A si scusa non sono terre ma minerali.

E l'estrazione di litio, manganese, cobalto, ... dove le mettiamo? 

 

Mi spiego, non sono contro la transizione ecologica ma vedo con perplessità/interesse/voglia di capire questa drastica migrazione al 100% elettrico 

Molto bene che vuoi capire, ma per ogni elemento della storia (incluso i materiali che citi) bisognerebbe fare un papiro.

 

E ti dirò che il settore auto non è minimamente l'aspetto con più conseguenze produttive della Rivoluzione Elettrica, soprattutto per le batterie. Sono le reti elettriche che useranno una profusione di GWh di batterie, che già iniziano a sostituire le centrali on-demand la cui produzione costa 200$ a MWh rispetto ai 35$ di una centrale a produzione continua.

 

Megapack di batterie che stoccano le rinnovabili che altrimenti per periodi non brevi devono essere vendute in perdita e a volte a 0$ al MWh per problemi di stoccaggio. E le batterie, con la loro risposta immediata, al contrario delle centrali on-demand (di solito a LNG), danno la possibilità di creare le Smart Grid, indispensabili per la gestione di fonti locali multiple e differenziate.

 

Quindi non pensare che il mondo della ricerca e produzione delle batterie sia concentrato sulle auto, c'è ben altro che porta in primo piano le batterie e il prodigioso sviluppo che stanno subendo.

 

Una risposta più diretta alla tua domanda è che siamo pienamente in transizione e non a tecnologie consolidate. Il che significa che i materiali che hai citato (e anche altri che non hai citato, come l'importante Nickel), non sono già più di interesse sia per il presente che per il futuro. 

 

Ho postato in qusto thread (da una mia lecture sul topico) una slide:

 

2023.thumb.jpg.b1d5f0c7e5dc4c333d12f1e9d7293aa5.jpg

 

Le LFP in pochi anni hanno commercialmente eguagliato le batterie NCA-NMC e continuano la loro ascesa e troverai che già le batterie di casa o per i grossi accumuli dei FV sono solo LFP ad essere in vendita. E tutti i produttori di auto le hanno già adottate o stanno facendo la fila (MB, VW, etc...) perchè qualcuno gliele produca. 

 

2019 Tesla Model 3 Long Range 75 kWh NCA WLTP 560 km

2023 Tesla Model 3 Short Range 60 kWh LFP WLTP 554 km

 

Ovvero, l'ottimizzazione dei progetti (efficienza auto, motori, etc..) insieme ai miglioramenti di densità delle batterie (peso e ingombro) rendono possibile quello che forzava a batterie con materiali problematici. E si continua ad andare avanti.

 

E non è minimamente finita perchè CATL non ha ancora consegnato le LMFP, un'evoluzione prodigiosa delle LFP. Quindi niente Nickel, manganese, cobalto. Per dire. 

 

Ma tutto ciò è già roba vecchia. Il futuro prossimo è già qui. Le batterie al sodio, e via anche il Litio, sono in furioso inizio produttivo. A marzo è iniziata la vendita della prima auto cinese con batterie al sodio, che piu economico e non inquinante non c'è. Ma non le hanno certo fatte apposta per le auto, il business sono le reti. 

 

https://www.tycorun.com/blogs/news/top10-sodium-ion-battery-companies-in-the-world-in-2022

 

Ci sono già più di 10 industrie che le producono e le performance di densità delle LFP di 1-2 anni fa (che comunque non frega niente all'uso stazionario) già eguagliate a 150 Wh/kg e già annunciati i traguardi nuovi in laboratorio. Ma nemmeno ancora la domanda di LFP (batterie di transizione) è soddisfatta e per le Na+  ci vorranno alcuni anni perchè le produzioni possano crescere. Dati tecnici (ottimissimi) delle Na+ qui:

 

https://www.blackridgeresearch.com/blog/list-of-global-top-sodium-na-ion-sib-battery-manufacturers-makers-companies-producers-suppliers-in-the-world

 

 

SIAMO IN TRANSIZIONE, sconsigliabile fare ragionamenti come se fossimo a tecnologie consolidate. Lasciamo questo ai politici che strumentalizzano la cosa per il loro tornaconto. Del resto, all'industria e ricerca (in termini globali e generici) non frega niente e vanno come un treno per la loro strada, le decisioni politiche in nulla possono influire in questo epocale cambiamento che ha radici sue, non estemporanee, nè ambientalistiche, ma tecnologiche e legate all'esaurimento progressivo delle fonti non rinnovabili in un orizzonte temporale non lungo rispetto agli investimenti industriali. 

 

 

 

Modificato da Maxwell61
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Grazie @Maxwell61 per caso hai dati e/o fonti attendibili in merito ai costi (economico ed ambientali) di smaltimento e/o riciclaggio delle batterie e tutto ciò a loro legato?

 

"Qualche emiro che compra una Ferrari lo troverò sempre. Ma se il ceto medio finisce in miseria, chi mi comprerà le Panda?"

Sergio Marchionne

 

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Domande troppo complesse @MotorPassion 😊

 

Posso dirti che le case danno garanzie (larghe per loro) del 70% di capacità dopo 10 anni, e nessuno si sogna buttarle. Immagina una 60 kWh al 70% fa 42 kWh. Un grande FV da casa ha 10 max 15 kWh di stoccaggio. Altri 20 anni di vita aspettano i moduli (che trovi anche su ebay) di quella batteria per 4 o 5 grandi FV da casa. 

 

Ma per ora spariscono presto, sono ovviamente ricercatissimi e solo le batterie delle Leaf in giro dal 2012, che si degradavano presto, sono un po' presenti.

 

Oppure finiscono intere in impianti di stoccaggio di rete come questo: 

 

https://thedriven.io/2023/02/08/1300-recycled-electric-vehicle-batteries-used-for-biggest-grid-scale-storage-system-of-its-kind/

 

Quando dopo 30 anni ce ne vogliamo liberare: 

 

- il 95% del Litio si ricicla

- cerca sul Nasdaq le aziende quotate in borsa per il solo riciclo del Li

- il Litio si ricicla all'infinito

- il Li riciclato è sempre piu puro a ogni riciclo.

 

Faccio esempio del Li perché se ne sente di ogni. Per il resto devi cercare 

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  • 2 settimane fa...
  • 2 settimane fa...

DDAy non si smentisce. Quando le riviste hanno il tenore dei social. 

 

Per un'annata scarsa nell'idroelettrico per siccità, 5% in meno = Crollo rinnovabili, Salita Carbone e petrolio.

NEL 2022. 

Vediamo i numeri.

 

74bcd3_Mix_energetico.jpg?auto=format,co

 

 

 

NEL 2023:

 

https://www.e-distribuzione.it/archivio-news/2023/06/rinnovabili-in-crescita--il-2023-in-numeri.html

 

Cita

Nel periodo gennaio-giugno (n.d.r. 2023)l'idroelettrico genera 17,6% in più rispetto allo stesso periodo 2022. 

 

https://www.qualenergia.it/articoli/primo-semestre-quota-rinnovabili-domanda-elettrica/

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27 minuti fa, maxsona scrive:

Un cambio a 4 marce per aumentare l'autonomia dei veicoli elettrici

Un cambio a 4 marce per aumentare l'autonomia dei veicoli elettrici

Veramente parla di camion heavy duty.

Tuttavia la soluzione a 2 marce per i veicoli ha i suoi vantaggi. Porsche la usa. Ma prima di ingolfarsi con le complessità meccaniche ne deve valere la pena. Qualche idea geniale e semplice arriverà. 

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Visto che per l'anno 2023 è in arrivo il dato di consumo elettrico EU e navighiamo verso il dato di 21 anni fa, i consumi 2002, circa 2600 TWh.

 

https://www.qualenergia.it/articoli/rinnovabili-copriranno-tutto-aumento-domanda-elettrica-2023-2024/

 

Colgo quindi l'occasione per un'altra mia slide da mia lecture, per i profeti di sventura sugli insostenibili consumi in salita verticale dovuti alla Rivoluzione Elettrica (non solo auto). 

 

Le vendite di BEV e PHEV sono in salita da anni e nel 2023 primo semestre in EU il 15% delle auto vendute sono BEV.

Ma non è certo tutto lì che è stato elettrificato: diffusione estrema di climatizzatori, pompe di calore, etc...

Dovremmo vedere già da anni i segni di collasso delle reti e produzioni. Invece no.

 

I consumi elettrici EU sono fermi da oltre 20 anni. 

 

consumi.thumb.jpg.e99c74caa50133e72808585cb8f9279e.jpg

 

Quale dettaglio ci siamo dimenticati: l'efficientamento delle utenze. E non certo per motivi ecologici, ma di soldi e per sviluppare utenze sempre più potenti (pensate solo ai consumi dei chip di qualsiasi cosa) e performanti, ma che non dessero problemi di dispersioni termiche o consumi eccessivi tecnicamente non sostenibili.

 

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