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Tecnologie per la sostenibilità ambientale e geopolitica dell'Elettrificazione


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Visto che stamattina per distrarmi da studi più pesanti sto facendo un pò di slide per un'altra cosina che riguarda l'impatto ambientale dell'uso dell'elettricità, approfitto per dare qualche numero MythBusting:

 

"l'elettricità europea viene da fonti fossili e sporche"

e quindi che le EV sono inquinanti lo stesso.

 

Mito che devo dire per onestà, sta sparendo quasi completamente, ma qualche numero non fa male ed è interessante.

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Da dove viene il mix elettrico EU, dati EUROSTAT 2020 (ultimi disponibili):

 

Solo fonti rinnovabili non inquinanti, escludendo il nucleare che ha pericolo di inquinamenti di altro tipo e a qualcuno non piace: 40% 

 

Solo fonti rinnovabili non inquinanti, includendo il nucleare: 64.4%

 

Prossimamente i dati sul rimanente 35,6% dove una parte arriva dal Gas Naturale, che ovviamente rispetto ad una alimentazione 100% dal petrolio di una ICE, è meno inquinante anche nella parte rimanente.

Anche di un'auto a gas, visto che le emissioni di una centrale sono molto minori a quelle di un motore di singole auto, grazie alla sua doppia efficienza di conversione. 

 

Molto interessanti le analisi dei singoli paesi messi a confronto.

 

- il mix elettrico di alcune nazioni EU è stellare, supera l'80% di emissioni 0 ed in alcuni casi approccia già oggi il 100%. Si può dire che in queste nazioni le EV vanno già tutte a rinnovabili non inquinanti.

 

- Risorse rinnovabili locali come vento e sole spesso sono più sfruttati da nazioni che possiedono peggior situazione geografica rispetto alla risorsa e lasciano capire come ci siano ampie possibilità di sviluppo.

 

PS.: Other è praticamente solo geotermico e cascami di energia recuperata.

 

EU elett rinno.jpg

EU elett rinno e nuclear.jpg

Modificato da Maxwell61
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All'incirca l'Italia è un po' meglio della media europea, questo ovviamente escludendo il nucleare che non è propriamente una risorsa rinnovabile.

Purtroppo il grosso delle rinnovabili in Italia è ancora fornito dall'idraulico, che è un settore che da parecchi decenni non ha prospettive di crescita significative.

Il solare suppongo che sia la risorsa con maggiori prospettive di crescita nei prossimi anni, l'eolico a seguire ma non mi pare che il nostro paese sia globalmente così ventoso da favorire grossi investimenti.

 

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E comunque, anche se il processo sarà accelerato rispetto il passato, ci vorrà tempo (basta pensare a quanto tempo c'è voluto per arrivare ad una produzione di eolico+solare pari a idroelettrico) ed è un problema complesso che coinvolge diversi aspetti.

P.S. mi pare che in Italia venga prodotta circa l'80% dell'energia consumata, il resto arriva dall'estero, suppongo principalmente da centrali nucleari

Detto quanto sopra, ben venga l'elettrificazione dei mezzi di trasporto ma con tempi e modi compatibili con gli interessi economici ed i sistemi industriali dei diversi paesi o, per lo meno, ragionando in ottica Europea.

Inoltre, considerando che ancora per molto tempo non ci sarà energia rinnovabile per tutto e tutti, meglio usarla per produrre lavoro piuttosto che calore, dove gli idrocarburi sono competitivi come efficienza

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@LiF sono mille e molto complessi i topici che indichi, ed anche molto variabili da valutare nella loro essenza tecnica, perché toccano una sfilza di problemi diversi.

 

Problemi burocratici molto differenziati tra stati (uno dei maggiori problemi per le rinnovabili in Italia, per esempio), il grave conflitto d'interessi per la deregulation dell'industria privata dei gestori di energia, a cui solo selezionati casi e condizioni fanno guadagnare con l'investimento in rinnovabili e non sono per niente disposti ad agevolare privati che diventino produttori, le differenti condizioni ambientali dei territori tra stati e via e via. Difficile dire qualcosa di sintetico e definitivo. 

 

Ma hai evocato una cosa molto importante che compare in quei quadri, che non a caso sono due, l'energia nucleare. E' una rinnovabile o no?

 

E' chiaro che a prescindere da problemi collaterali e ai lunghissimi tempi di costruzione e messa in funzione delle centrali nucleari, è il primo punto per decidere se partecipa dell'oggetto principale: NET-ZERO 2050.

 

E qui la situazione va dipanata. C'è chi dice che l'uranio è una risorsa infinita (quindi rinnovabile) e chi dice che, sviluppandola, per il 2035 il kWh da nucleare andrebbe fuori mercato per prezzo e che in 70 anni o meno l'Uranio 235 è finito. Tutte le posizioni riassunte qui per gli interessati:

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Peak_uranium

 

 

 

 

 

Modificato da Maxwell61
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23 minuti fa, Maxwell61 scrive:

@LiF sono mille e molto complessi i topici che indichi, ed anche molto variabili da valutare nella loro essenza tecnica, perché toccano una sfilza di problemi diversi.

 

Problemi burocratici molto differenziati tra stati (uno dei maggiori problemi per le rinnovabili in Italia, per esempio), il grave conflitto d'interessi per la deregulation dell'industria privata dei gestori di energia, a cui solo selezionati casi e condizioni fanno guadagnare con l'investimento in rinnovabili e non sono per niente disposti ad agevolare privati che diventino produttori, le differenti condizioni ambientali dei territori tra stati e via e via. Difficile dire qualcosa di sintetico e definitivo. 

 

Ma hai evocato una cosa molto importante che compare in quei quadri, che non a caso sono due, l'energia nucleare. E' una rinnovabile o no?

 

E' chiaro che a prescindere da problemi collaterali e ai lunghissimi tempi di costruzione e messa in funzione delle centrali nucleari, è il primo punto per decidere se partecipa dell'oggetto principale: NET-ZERO 2050.

 

E qui la situazione va dipanata. C'è chi dice che l'uranio è una risorsa infinita (quindi rinnovabile) e chi dice che, sviluppandola, per il 2035 il kWh da nucleare andrebbe fuori mercato per prezzo e che in 70 anni o meno l'Uranio 235 è finito. Tutte le posizioni riassunte qui per gli interessati:

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Peak_uranium

 

 

 

 

 

In generale, per l'uranio vale quanto si dice per il petrolio : all'aumentare del costo, aumentano anche sia lo sfruttamento di giacimenti poco economici, sia la possibilità di utilizzare tecnologie costose di estrazione o trasformazione. si pensi solo all'idrogenazione del carbone. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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12 minuti fa, maxsona scrive:

Ibride ed e-fuel bocciati: insieme riducono le emissioni solo del 5%. In Europa le migliori sono le elettriche

 

https://auto.hwupgrade.it/news/auto-elettriche/ibride-ed-e-fuel-bocciati-insieme-riducono-le-emissioni-solo-del-5-in-europa-le-migliori-sono-le-elettriche_107718.html

Attenzione, sono bocciati se l'e-fuel viene impiegato in una percentuale ridicola ed è giusto che non venga preso in considerazione. Ma se si considera un'alimentazione esclusivamente sintetica, c'è una notevole riduzione. Le elettriche sono complessivamente più efficienti, ma contribuiscono alla causa anche gli e-fuel se impiegati correttamente.

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  • 4 settimane fa...

Domanda (prendete i modelli che citerò solo come esempio):

- prendiamo una Volkswagen Polo III serie diciamo con il 1.4 16v da 101 cv (nuovo), e misuriamo i consumi secondo gli standard attuali.

- sulla stessa auto montiamo il 1.0 TSI da 95 cv della polo attuale e rimisuriamo i consumi

 

Secondo voi quando abbiamo guadagnato in termini di consumi?

 

Magari non ho preso i modelli giusti, volevo capire quanto sono migliorati i consumi negli ultimi vent'anni a parità di potenza e di rapporto peso/potenza.

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Avevano fatto un esperimento simile anni fa con la Mercedes 190 se non ricordo male. 

Montando il "nuovo" diesel della classe c. 

I consumi e prestazioni erano eccezionali anche perché il corpo vettura della 190 pesava molto molto meno e anche la superficie frontale era decisamente minore rispetto alla Classe C. 

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