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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato
1 ora fa, Hybris scrive:

A questo punto anche se accendo il forno di casa, o se accendo una lampadina, se apre un ufficio, parte un treno o apre un'acciaieria parte nello stesso istante una centrale a gas.

Più o meno, è proprio così.

Lasciare la luce accesa inutilmente, inquina.

 

Se prendiamo come riferimento un periodo apprezzabile, esempio un anno, tutti i carichi alla stessa maniera emettono co2 e inquinanti pari alla media ponderata del mix produttivo nazionale.

Se hai il fotovoltaico a casa (cosa buona e giusta) la tua macchina elettrica li ricaricata comunque emette una parte di co2 pari all'energia sottratta alla rete secondo il mix nazionale.

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Inviato

Bisogna però considerare altre 3 cose

 

In Italia i consumi elettrici dal picco del 2007 sono diminuiti

 

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Nella stabilizzazione della rete bisogna considerare anche gli accumuli, si sta investendo molto per la resilienza della rete con le centrali di accumulo e con gli accumuli domestici grazie alla forte riduzione di prezzo delle batterie.

 

Ad esempio Enel qualche anno fa proponeva una tariffa che dalle 23 alle 7 offriva energia a costo zero per incentivare il fotovoltaico. Qualcuno anche senza fotovoltaico si è messo in casa batterie da caricare la notte e usare di giorno.

 

Infine qui parliamo di auto ed il rendimento è un parametro fondamentale per i consumi. 

Il rendimento da una centrale a gas a ciclo combinato alla ruota di un'auto elettrica è intorno al 70%, contro il 30% di un'auto termica.

 

Se per assurdo d'improvviso domani tutte le auto termiche diventassero elettriche il consumo di idrocarburi di tutte le auto si dimezzerebbe usando solo il gas per produrre l'energia necessaria.

 

Siccome la metà dell'energia elettrica prodotta in Italia arriva già da fonti rinnovabili e l'elettrificazione improvvisa di tutto il parco auto aumenterebbe i consumi elettrici al massimo del 20% (poco superiori a quelli del 2007) il consumo da idrocarburi si ridurrebbe a circa un terzo.

 

Le cose però avverranno gradualmente, aumenterà la produzione da fonti rinnovabili e aumenteranno gli accumuli per stabilizzare la rete, così come progressivamente le auto ed i riscaldamenti diventeranno elettrici.

 

 

 

 

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Inviato
9 minuti fa, xtom scrive:

Nella stabilizzazione della rete bisogna considerare anche gli accumuli, si sta investendo molto per la resilienza della rete con le centrali di accumulo e con gli accumuli domestici grazie alla forte riduzione di prezzo delle batterie.

Gli accumuli sono già saturi, ne servono molti di più perché siano influenti.

11 minuti fa, xtom scrive:

Ad esempio Enel qualche anno fa proponeva una tariffa che dalle 23 alle 7 offriva energia a costo zero per incentivare il fotovoltaico. Qualcuno anche senza fotovoltaico si è messo in casa batterie da caricare la notte e usare di giorno.

E alcuni produttori di energia "solare" prendevano gli incentivi e producevano energia coi generatori diesel, li hanno scoperti perché generavano anche di notte.

12 minuti fa, xtom scrive:

Il rendimento da una centrale a gas a ciclo combinato alla ruota di un'auto elettrica è intorno al 70%, contro il 30% di un'auto termica.

60% al massimo, con le perdite di trasporto e di ricarica si arriva al 50% well-to-wheel nel caso ottimo.

Ci sono già motori diesel che hanno il 50% di efficienza. Per quelli marini delle navi cargo è un valore normalissimo, stanno arrivandoci anche sulle auto.

14 minuti fa, xtom scrive:

Le cose però avverranno gradualmente, aumenterà la produzione da fonti rinnovabili e aumenteranno gli accumuli per stabilizzare la rete, così come progressivamente le auto ed i riscaldamenti diventeranno elettrici.

Non metterò mai un riscaldamento elettrico avendo il gas diretto.

Con una caldaia a condensazione come la mia con il 109% di rendimento vado meglio che con una pompa di calore che quando fa freddo vero (cioè quando serve) avrà sì e no il 200% di rendimento, senza contare che i 24 kW di una normale caldaia in dimensioni paragonabili te li scordi e i costi sono molto più alti e ci resteranno (pompe di calore da decine di kW sono disponibili per applicazioni industriali da una vita).

Inviato
46 minuti fa, xtom scrive:

Siccome la metà dell'energia elettrica prodotta in Italia arriva già da fonti rinnovabili e l'elettrificazione improvvisa di tutto il parco auto aumenterebbe i consumi elettrici al massimo del 20% (poco superiori a quelli del 2007) il consumo da idrocarburi si ridurrebbe a circa un terzo.

 

Problema sono le quote rinnovabile forte discontinuamente....per esempio stamezzogiorno quasi niente

 

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41 minuti fa, jameson scrive:

Gli accumuli sono già saturi, ne servono molti di più perché siano influenti.

 

Più EV, più produzione di batterie, più prezzi bassi batterie, più batterie da riciclare per accumuli, è un circolo virtuoso.

 

EV Pack Storage

https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/questa-centrale-di-accumulo-da-fotovoltaico-e-speciale-e-fatta-con-1300-batterie-ev-di-seconda-vita_113947.html

 

Ci sono anche gli accumuli ad idrogeno

 

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Ma anche l'accumulo gravitazionale è promettente

 

Sistemi di accumulo: una startup svizzera studia quello gravitazionale

 

 

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Inviato (modificato)

Gli accumuli sono cosa fondamentale, non si potrà spingere materialmente sulle rinnovabili se non ci sono. Sicuramente gli accumuli con le batterie al sodio, quando ci sarà abbondante produzione, saranno la chiave. E' solo un problema di allargamento delle produzioni di massa, visto che già una decina di ditte le producono. 

 

I costi al MWh delle centrali on demand a gas, vertiginosi rispetto alle centrali a ciclo continuo, si battono con una faciltà incredibile, come già dimostrato dai Megapack. 

 

https://www.blackridgeresearch.com/blog/list-of-global-top-sodium-na-ion-sib-battery-manufacturers-makers-companies-producers-suppliers-in-the-world

Modificato da Maxwell61
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Inviato

 

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BEIJING (AP) — China’s power industry began construction on nearly 100 gigawatts of new coal plant capacity last year, the most in nearly a decade, a report from two clean-energy groups said Thursday.

The development raises concerns about the ability of the world’s largest carbon dioxide emitter to meet its climate goals and threatens to undercut China’s massive expansion in solar and wind power, which has far outpaced that in the United States and Europe, the report said.

“Instead of replacing coal, clean energy is being layered on top of an entrenched reliance on fossil fuels,” it said.

The report is part of a review of China’s coal projects done every six months by the Europe-based Centre for Research on Energy and Clean Air and the U.S.-based Global Energy Monitor.

Construction began on 94.5 gigawatts of coal power plant capacity in 2024, more than in any year since 2015, according to a worldwide database of coal plants maintained by Global Energy Monitor.

 

oggi APnews.com

 

 

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Inviato

ma siamo sicuri che batterie ,pannelli ecc costino meno di qualche anno fa?a vedere i prezzi non mi pare. A mio avviso se vogliono davvero incentivare l'acquisto delle elettiche servono ancora gli incentivi.

Inviato
3 ore fa, Motron scrive:

Più o meno, è proprio così.

Lasciare la luce accesa inutilmente, inquina.

 

Se prendiamo come riferimento un periodo apprezzabile, esempio un anno, tutti i carichi alla stessa maniera emettono co2 e inquinanti pari alla media ponderata del mix produttivo nazionale.

Se hai il fotovoltaico a casa (cosa buona e giusta) la tua macchina elettrica li ricaricata comunque emette una parte di co2 pari all'energia sottratta alla rete secondo il mix nazionale.

Esattamente quello che volevo dire.

 

Tutti i carichi (compresa quindi l'auto elettrica) emettono CO2 e inquinanti pari alla media nazionale, non pari alla CO2 e inquinanti di una centrale a gas.

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Inviato
38 minuti fa, nadians scrive:

ma siamo sicuri che batterie ,pannelli ecc costino meno di qualche anno fa?a vedere i prezzi non mi pare. A mio avviso se vogliono davvero incentivare l'acquisto delle elettiche servono ancora gli incentivi.

 

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Tornando al discorso accumulo poi c'è da considerare che le stesse auto elettriche possono dare il loro contributo con il V2G

 

V2G: il progetto italiano per la ricarica dell'auto elettrica

 

Ci sono startup che prevedono di remunerare l'energia immessa in rete dalle auto mentre sono parcheggiate e sono collegate ad una colonnina, quindi potenzialmente offrono di viaggiare gratis.

 

Immaginate un parcheggio, ad esempio sul posto di lavoro, con le auto elettriche connesse alle colonnine per almeno 8 ore, su ogni auto viene impostato il livello di carica desiderato e la colonnina intelligente fa si che l'energia venga immessa e prelevata a seconda delle esigenze garantendo comunque alla fine della giornata il livello di carica desiderato. 

 

 

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