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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Il grosso collo di bottiglia dell'elettrico non è nel motore, ma nel sistema di accumulazione dell'energia.

Ha una densità di energia (kWh/kg) che è almeno due ordini di grandezza inferiore rispetto al combustibile fossile.

E soprattutto ha il grosso handicap che il ripristino del livello di energia iniziale è molto lungo.

Due aspetti fortemente limitanti per un utilizzo "random" (come tempi e percorsi) come quello privato.

Va molto bene invece per quei veicoli con percorso fisso e predefinito a priori (postini, raccolta rifiuti, navette, consegne porta a porta) e che in caso di fermo si possa accedere a un veicolo uguale immediatamente (cosa che non puoi fare con l'auto privata)

Con la tecnologia e le menti,come dicono geniali che abbiamo,non credo che sia un grosso problema riuscire a gestire l'accumulo d'energia.Non credo che siano i problemi tecnici a fermare l'elettrico.
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Ad oggi termico + idrocarburi sono ancora i migliori compromessi, purtroppo.

c'è l'etanolo che funziona tanto bene e poi risolvi ben più di un problema :b1

http://www.youtube.com/watch?v=wIhjVVLN7Qs

anche il suo fratello, il metanolo, viene usato da tempo per alimentare auto ecologiche dalle scarse performance che curiosamente riescono a girare pure a destra :clapsi sa che con lo smog brianzolo è necessario un carburante pulito

Con la tecnologia e le menti,come dicono geniali che abbiamo,non credo che sia un grosso problema riuscire a gestire l'accumulo d'energia.Non credo che siano i problemi tecnici a fermare l'elettrico.

basta levare le batterie e mettere la fonte, ovvero un bel turbogas, direttamente su un bel carrellino

?leaf-kadota

?leaf-tow

ed a quel punto cosa risolvi che ti mangi pure rendimento per strada? ha senso sui mezzi pubblici grossi e lenti perchè li puoi fare funzionare sulla logica del serbatoio ad accumulo o le navi commerciali che devono avere ottimi di consumi anche in parzializzazione ... certo per le taglie di potenza di un'automobile un qualunque motore alternativo consuma di meno e costa di meno

Modificato da braccobaldo
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Io sono un tifosissimo del tram.

A Milano quando possibile giravo in tram, anche se ci metteva il triplo della metro a portarm in giro.

Ma almeno vedevo la luce!

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Se è la foto di un 7038, riguarda la Linea 3 e la linea 9. Erano bianchi/arancioni e gli unici comunemente chiamati "metrò leggero".

Più la linea 3, perchè ha fermate di foggia completamente diversa da tutte le altre.

La linea 4 ha usato prima il modello 5000, poi l'8000 (avveneristico :lol:) così come la linea 10 (per la maggior parte), la linea 15 e il 18.

Il 13 e il 16, quando sono tram, invece usano le vecchie caffettiere arancioni. Hanno il pregio che se li perdi, puoi camminare fino alla fermata successiva.

C'era anche il filobus. Che andava a chieri (linea 30) ovviamente smantellato, e a Rivoli (in sostituzione di un trenino chiamato "il tritacarne"...vi lascio immaginare perchè :lol:)

Serie 6000, non 8000 :mrgreen: Alstom Cityway da 34mt, testate ristilizzate da Giugi (e si vede...:?), infatti il design complessivo è diverso da quello delle Alstom Cityway in uso a Roma. Una variante più corta delle "nostre" Cityway è in uso a Catania.

La definizione "metro' leggero" è (era?) un retaggio della rete di trasporti attuata il 2 Maggio 1982 (a proposito, auguri :lol:) nell'ambito di una riforma da capo a piedi che sul momento lascio' scontenti molti, e che a lungo termine s'è rivelata un buco nell'acqua...dico solo (se non è stato già detto) che la rete di metro' leggera prevedeva che oltre alla suddetta linea 3, anche le linee 1,2, 4 e 5 avrebbero dovuto nascere o comunque diventare metro leggere in pochi anni. Sì insomma, le linee 2 e 5 che sono rimaste per trent'anni bus, dovevano essere tramviarizzate e gestite con le suddette 7000.

Come dicevo sopra, il progetto sulla carta era ambizioso, ma fu realizzato alla maniera Italiana e ostacolato anche dai soliti NIMBY...dico solo che le motrici 7000 by Fiat Ferroviaria erano progettate con la possibilità di essere accoppiate in modo tale da comporre un convoglio, mostruoso se vogliamo, motrice+rimorchio lungo 60mt con capacità di trasporto eccezionali.

L'ordine iniziale prevedeva 100 esemplari; quando a rete '82 inaugurata ci si rese conto che il progetto era infattibile, l'ordine venne tagliato a 50 esemplari (i 50 esemplari mancanti furono convertiti nell'ordine delle motrici 5000 a pianale semiribassato); il tram entro' in servizio nel 1987, cinque anni in ritardo; ad oggi rimangono in servizio attivo solo una ventina di esemplari. Considerato il fatto che un tram ha una vita molto più lunga di quella di un tram, si puo' concludere che il progetto non solo è stato fallimentare nel modo in cui è stato realizzato, ma addirittura sono stati buttati via molti quattrini :(

Quanto ai filobus, sfondi una porta aperta. L'amministrazione comunale di Torino evidentemente li aveva in antipatia per motivi politici e da quanto mi risulta, il (poco) materiale in dotazione, quando il servizio è stato cessato era in condizioni davvero pietose (ma del tipo che i filobus cadevano letteralmente a pezzi) anche perchè erano mezzi degli anni cinquanta (la chiusura ha avuto luogo entro il 1979/80). Io dico che il filobus puo' essere un'interessante alternativa ai mezzi a combustione interna, ma qui non ne vogliono proprio sapere e francamente dubito li rivedremo mai. :(

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Grazie delle precisazioni, io sono meno esperienziato sui trasporti pubblici pre-1982 :D

Per il filobus, avendo già la rete aerea per i tram, si potrebbe fare senza grossi stravolgimenti. Adesso li fanno anche con pacco accumulatori per coprire le tratte scoperte di rete aerea.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Sì, si fanno... ma si portano dietro i soliti problemi: le batterie costano, pesano, si rompono, durano poco, la prestazione è limitata.

Il gommocoso (mi rifiuto di chiamarlo tram, LO ODIO, maledetta la madre di chi lo ha scelto) di Padova è limitato a tre casse -e son problemi!- perché la Lohr non garantiva il funzionamento a batterie del 4 casse.

Il tutto perché, tra le varie cagate di questo progetto focomelico, la Sovrintendenza non ha ammesso di piazzare i cavi in uno spoglio piazzale asfaltato che incidentalmente è anche la piazza storica della città.

Se proprio la presenza della linea aerea crea disturbi psicosessuali gravi agli abitanti, comunque, esistono altri metodi per nascondere l'alimentazione... costosi anche loro, complessi, ma per lo meno pare che funzionino senza limitazioni impattanti. Di solito si fa annegando nella sede a terra una rotaia di contatto che viene scoperta e/o alimentata solo quando il veicolo la ricopre per intero.

Voglio però rimarcare: queste sono e devono restare delle varianti esotiche e marginali. Il bello di un sistema tranviario, e ciò che lo rende conveniente, è che è semplice, e tale deve rimanere. Se i cavi non piacciono, la gente si svegli e cominci a pensare alle cose serie, ché di fatto quei cosi sono invisibili finché non ci si fa attenzione.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Sì, si fanno... ma si portano dietro i soliti problemi: le batterie costano, pesano, si rompono, durano poco, la prestazione è limitata.

Il gommocoso (mi rifiuto di chiamarlo tram, LO ODIO, maledetta la madre di chi lo ha scelto) di Padova è limitato a tre casse -e son problemi!- perché la Lohr non garantiva il funzionamento a batterie del 4 casse.

Il tutto perché, tra le varie cagate di questo progetto focomelico, la Sovrintendenza non ha ammesso di piazzare i cavi in uno spoglio piazzale asfaltato che incidentalmente è anche la piazza storica della città.

Se proprio la presenza della linea aerea crea disturbi psicosessuali gravi agli abitanti, comunque, esistono altri metodi per nascondere l'alimentazione... costosi anche loro, complessi, ma per lo meno pare che funzionino senza limitazioni impattanti. Di solito si fa annegando nella sede a terra una rotaia di contatto che viene scoperta e/o alimentata solo quando il veicolo la ricopre per intero.

Voglio però rimarcare: queste sono e devono restare delle varianti esotiche e marginali. Il bello di un sistema tranviario, e ciò che lo rende conveniente, è che è semplice, e tale deve rimanere. Se i cavi non piacciono, la gente si svegli e cominci a pensare alle cose serie, ché di fatto quei cosi sono invisibili finché non ci si fa attenzione.

mi interessa molto questo argomento, anche perchè mi piacciono i tram :mrgreen:

hai qualche link relativo a progetti di tranvie a tuo giudizio riusciti ? soprattutto.. ce ne sono in italia?

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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