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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inoltre, non è da trascurare che in assenza di imposizioni specifiche da parte delle istituzioni, la profittabilità delle colture energetiche è in molte aree superiore a quella delle colture per l'uso prettamente alimentare.

Questo fattore, fortemente in contrasto con una sostenibilità globale, sposta la criticità dagli aspetti energetici a quelli della disponibilità di cibo. E questo è un po' il terzo punto a comune divisore tra i vari studi accademici letti finora.

Dovrei cercare la fonte ma sto crollando di sonno.

Prendete la cosa col beneficio del dubbio.

I campi coltivabili degli USA hanno una percentuale FISSATA di terreno da dedicare ai biocarburanti.

Quest'anno c'e' stata siccita', e minor raccolto.

Essendo bloccata la % di raccolto destinato ai carburanti, il raccolto per uso alimentare e' risultato essere minore rispetto all'anno scorso.

E' previsto un aumento dei prezzi del cibo.

Che secondo me e' un assurdo, tutto per fare bioetanolo. Mah.

Chi muore di fame si sfamera' con la benzina.

A lato, secondo i conti del mio capo, non basterebbe coltivare tutta la Svizzera con colture per bioetanolo per muovere tutte le auto svizzere..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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A lato, secondo i conti del mio capo, non basterebbe coltivare tutta la Svizzera con colture per bioetanolo per muovere tutte le auto svizzere..

Perché lì dove sorgono le banche, sul 97% del territorio, il terreno non è più fertile. :si:

A parte gli scherzi (non è il 97%... forse non arriva a 96), sapevo anch'io di dinamiche del genere sulle concessioni per le colture energetiche, anche se le info che avevo io erano a preventivo e non a consuntivo.

La questione è proprio che chi compra il (m)etanolo può mangiare un po' meno e colmare ampiamente la perdita di profitto per chi nel frattempo è morto di fame per la mancanza di grano a basso costo.

Il problema è che nei primi 30mila anni di storia l'uomo ha migliorato sempre il suo tenore di vita peggiorando quello di qualcun altro. Nella questione "biocarburanti" ci sono ancora molti margini per continuare a fare così.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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Ammetto di non disporre di numeri a supporto di quanto sto per dire, ma la mia impressione è che nel trasporto la tecnologia di cui disponiamo oggi è figlia di un lavoro di ricerca importante e dall'ampiezza in precedenza sconosciuta nella storia (il che è normale e positivo), ma è molto più avanzata di quanto riteniamo. Per mancanza di pragmatismo, diciamo una forma di snobismo per idee "più vecchie di noi", inseguiamo idee lontanissime in avanti e intanto rifiutiamo di ammettere che il potenziale di ciò che abbiamo in mano è ancora elevatissimo rispetto alle nostre necessità attuali e per parecchio tempo a venire.

Ci si lamenta che la tecnologia di oggi non funziona e quindi ci si vuole spingere più in là, quando in realtà spesso la fonte della lamentela è la tecnologia di ieri che sta lì perché siamo troppo impegnati a sognare quella di domani per applicare quella -noiosamente funzionale- che abbiamo già :)

Lessi qualche tempo fa di uno studio urbanistico, nel quale si dimostrò che la popolazione tende instintivamente a saturare i mezzi che ha a disposizione. Pertanto ampliare la rete stradale decongestiona il traffico nel breve termine, ma nel medio periodo spinge un maggior numero di persone ad adottare i mezzi di trasporto privati in luogo di quelli pubblici.

P.S. Lo studio venne fatto a New York agli inizi del 1'900, quando cioè i mezzi di trasporto erano le carrozze e non venitemi a dire che all'epoca non esistevano i mezzi pubblici.

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Modificato da EC2277
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Lessi qualche tempo fa di uno studio urbanistico, nel quale si dimostrò che la popolazione tende instintivamente a saturare i mezzi che ha a disposizione. Pertanto ampliare la rete stradale decongestiona il traffico nel breve termine, ma nel medio periodo spinge un maggior numero di persone ad adottare i mezzi di trasporto privati in luogo di quelli pubblici.

P.S. Lo studio venne fatto a New York agli inizi del 1'900 ed i mezzi di trasporto erano le carrozze e non venitemi a dire che all'epoca non esistevano i mezzi pubblici.

Osservazione molto interessante. E l'altro grave aspetto sarebbe la mancata compensazione delle spese sostenute per l'ampliamento della rete stradale.

Per questo il progetto prossimo deve prevedere almeno tre punti fondamentali:

- potenziamento delle reti di TP e loro integrazione nei sistemi urbani e interurbani (è la fase di maggior costo);

- incentivazione all'utilizzo del nuovo sistema di TP;

- disincentivazione all'uso del mezzo privato specialmente nelle zone centrali delle città (e non solamente nei centri storici formalmente detti).

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Osservazione molto interessante. E l'altro grave aspetto sarebbe la mancata compensazione delle spese sostenute per l'ampliamento della rete stradale.

Per questo il progetto prossimo deve prevedere almeno tre punti fondamentali:

- potenziamento delle reti di TP e loro integrazione nei sistemi urbani e interurbani (è la fase di maggior costo);

- incentivazione all'utilizzo del nuovo sistema di TP;

- disincentivazione all'uso del mezzo privato specialmente nelle zone centrali delle città (e non solamente nei centri storici formalmente detti).

Un'altra osservazione molto importante da fare è l'occupazione del suolo pubblico di un veicolo.

Infatti considerando le distanze di sicurezza frontali e laterali, che ogni automobilista cerca di osservare poiché nessuno vuole trovarsi l'auto ammaccata, si scopre un fatto eclatante: un autobus urbano da 10 metri occupa un tratto di superficie stradale non molto più grande di quello occupato da due Golf. Ma le due Golf possono trasportare 10 persone al massimo (in realtà di solito ne trasportano 3 o 4) e l'autobus arriva a caricarne una quarantina.

Poi la soluzione della mobilità sarebbe dotare le auto di un pilota automatico. :disp2:

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Ma io ho premesso che ad un sistema di tassi automatici a basso costo premettevo un servizio pubblico efficiente e capillare.

Sarebbe una specie di "car sharing" 2.0 che potrebbe sostituire all' 80% l'auto privata ( che a questo punto puoi limitare )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Ma le due Golf possono trasportare 10 persone al massimo (in realtà di solito ne trasportano 3 o 4) e l'autobus arriva a caricarne una quarantina.

Giusto, altra cosa da notare: sarei quasi disposto ad "comprendere" (ovvio, non ad accettare) i volumi di traffico attuali se i veicoli privati muovessero effettivamente un alto numero di persone.

O meglio: un alto numero di persone per ogni auto (a parte il fatto che, stando al traffico attuale, ciò verrebbe a significare muovere un quantitativo enorme di gente).

E invece nelle grandi città italiane la media è di 1,1/1,3 passeggeri per ogni auto. :)

In pratica 80/85 auto su 100 trasportano, in 8/10 m², qualcosa che senza auto occuperebbe 1 m² di spazio vitale. :pen:

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

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