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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Non sapendo dove metterlo.. lo riporto qua

Preso dall'internez, chiedo a chi piu' ferrato di me una conferma sui conti

TRASPORTO PUBBLICO GRATUITO? SI PUÒ FARE! VE LO DIMOSTRIAMO SCIENTIFICAMENTE

"Ormai da due anni in Italia sta nascendo un movimento di opinione che ha come obiettivo la realizzazione del trasporto pubblico gratuito.

Detta così sembra un'assurdità.

La prima obiezione che viene da fare è: chi paga? Perchè io, che non prendo mai il mezzo pubblico, debbo pagare per una persona che lo prende?

Domande giuste, obiezioni corrette.

Analizziamo scientificamente il problema.

Da un punto di vista finanziario abbiamo studiato alcuni conti economici di società che si occupano di trasporto pubblico.

Nello specifico abbiamo studiato la società che si occupa del trasporto pubblico in Trentino, la quale ha la sua attività sia nell'ambito urbano sia extraurbano.

Il conto economico di Trentino Trasporti Esercizio ha un valore della produzione pari a 93,7 milioni di Euro.

Questo dato è sostanzialmente il fatturato totale dell'azienda di trasporto, che si compone di:

77,3 milioni di €: contributi da enti pubblici (Contributi in Conto Economico);

1,3 milioni di €: ricavi vari non meglio specificati;

15,1 milioni di €: ricavi delle vendite e prestazioni.

Andando più nel profondo quest'ultima voce si compone di:

2,6 milioni di €: servizi urbani turistici e noleggi;

12,5 milioni di €: incassi dalle linee.

Possiamo quindi dire che i biglietti contribuiscono nel sistema gestito da TTE, che comprende i trasporti urbani, extraurbani del Trentino e la ferrovia Trento-Malè, per circa il 13,3% del totale del costo di esercizio.

Un calcolo fatto, che è sicuramente per difetto, indica che i costi per la produzione, distribuzione e controllo dei biglietti possa aggirarsi intorno ai 6 milioni di €.

I ricavi dalle linee risultano quindi intorno ai 6,5 milioni di €.

Un misero 6,9% del totale del costo operativo del trasporto pubblico deriva dall'emissione dei biglietti.

Possiamo quindi affermare che il trasporto pubblico in Trentino gravi sulle tasse dei cittadini per il 93,1 %.

Tale dato non deve stupire, è circa lo stesso dato che riscontriamo in tutte le società di trasporto pubblico locale. Siamo riusciti ad effettuarlo in Trentino in quanto la società pubblico sul proprio sito i dati da cui si evincono i calcoli effettuati.

Andando a vedere il costo sociale dei soli incidenti in provincia di Trento, approssimativamente raggiungiamo la ragguardevole cifra di 150 milioni annui. Solo per gli incidenti automobilistici.

Gli studi dimostrano che una diminuzione del traffico implica una diminuzione esponenziale degli incidenti, e quindi dei costi sanitari legati.

Le città che hanno implementato il trasporto pubblico gratuito hanno ottenuto un aumento fino a 3 volte dei passeggeri trasportati con una diminuzione del 30% del traffico urbano in pochi anni di esercizio.

Città come Hasselt e comunità come Aubagne hanno cambiato la propria immagine e l'urbanistica grazie all'utilizzo di tale procedura.

Minor traffico, minore inquinamento, possibilità di trasformare le strade in giardini e piste ciclabili. Maggior sicurezza per pedoni e ciclisti, aumentata consapevolezza di un uso sociale del trasporto.

Tutto questo ha trasformato le relazioni. Ha aumentato la sicurezza sugli autobus, in quanto più affollati, e ha permesso alle città di investire maggiormente sul trasporto pubblico rispetto ad asfaltare terreni e a creare parcheggi.

L'economia delle città ne è risultata rivitalizzata, in quanto le persone acquistano più volentieri in un contesto tranquillo e senza traffico, e il valore degli immobili è cresciuto.

Certo occorre sperimentare, ma vista l'esiguità dell'investimento, occorrerebbe più coraggio nelle amministrazioni affinchè il trasporto pubblico diventi il vero asse portante di una mobilità sostenibile del territorio.

Il trasporto pubblico deve diventare il trasporto primario dei cittadini, in quanto è il vero sistema per diminuire il consumo del territorio, dei combustibili fossili ed è l'unico metodo per abbattere immediatamente l'inquinamento da traffico permettendo la libertà di movimento ai cittadini.

Se anche un'impresa automobilistica come la Ford sta guardando al mercato del trasporto pubblico come ad un settore su cui investire e in crescita vuol dire che anche per le imprese automobilistiche inizia ad essere una realtà da seguire con attenzione". Paolo Vergnano.

La sostanza per chi non ha voglia di leggerlo tutto.

In Trentino, facendo il trasporto pubblico aggratis, si perderebbe qualche milione di euro.

Ma ci sarebbero probabilmente meno incidenti, e quindi meno spese mediche.

Ergo, alla fine ci sarebbe pure da guadagnarci.

Senza pensare alla salute, agli inquinanti, al traffico, etc..

Sarà poi vero? I conti sono giusti?

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Guest EC2277

È da un pezzo che sostengo la stessa cosa: i mezzi di trasporto dovrebbero essere capillari, efficienti e gratuiti. In modo da spingere le persone a lasciare l'auto a casa o negli appositi parcheggi, che dovrebbero sorgere in corrispondenza dei punti d'accesso alle varie aree urbane.

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Non funziona secondo me.

Se fai il trasporto pubblico gratis è perchè supponi di aumentarne l'utilizzo, giusto?

Ma se ne aumenti l'utilizzo "aggratis", aumenti proporzionalmente le uscite, ma non le entrate.

Quindi? Quindi, supponendo che ora il sistema funzioni "bene", se già ora i contributi pubblici sono 77 milioni su 94, un servizio gratuito che dovesse, diciamo, raddoppiare il traffico di utenti rischierebbe di costare 150-200 milioni. Chi li mette quelli in più?

Ancora i contributi pubblici che rischiano di raddoppiare pure loro.

Il gioco varrebbe ancora la candela?

Se i mezzi utilizzati e le corse sono già sfruttati e saturati, allora renderli gratis vuol dire moltiplicarne i costi.

Se invece i mezzi sono vuoti o spesso fermi e i dipendenti "sottoutilizzati" (cosa che potrebbe in parte spiegare degli incassi ridotti dei biglietti, rispetto ai costi complessivi) allora il sistema di trasporti è utilizzato male e andrebbe pesantemente riorganizzato per farlo costare di meno. E a quel punto, con quello che risparmi, potresti permetterti di far viaggiare gratis la gente almeno per un po'. Giusto finchè non aumentano gli utenti e il bilancio non quadra più.

Ulteriore interpretazione: i ridotti incassi dai biglietti sono forse dovuti ai biglietti già molto economici? E magari a un numero elevato di utenti che sono esenti da pagamento? Allora rendere i biglietti gratis non porterebbe ad un reale aumento dell'utilizzo, IMHO. :)

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Se invece i mezzi sono vuoti o spesso fermi e i dipendenti "sottoutilizzati" (cosa che potrebbe in parte spiegare degli incassi ridotti dei biglietti, rispetto ai costi complessivi) allora il sistema di trasporti è utilizzato male e andrebbe pesantemente riorganizzato per farlo costare di meno. E a quel punto, con quello che risparmi, potresti permetterti di far viaggiare gratis la gente almeno per un po'. Giusto finchè non aumentano gli utenti e il bilancio non quadra più.

Questa considerazione fa il paio con l'odissey trip (o come si scrive :P)

Io se riesco con gli orari scendo a Milano in auto, anche se mi costa di piu' del treno (22 euro contro 15).

Ma giusto l'altro ieri sono sceso in treno, perchè dovevo essere a Milano alle 8. Partito alle 6.30, sono arrivato alle 9. Due ore e mezzo per fare 97 km, ma nemmeno aggratis lo rifaccio.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Sì, ma così torni a mischiare le cose: il tuo problema non sono i costi, è l'organizzazione del trasporto (anche la tua, dal punto di vista dell'estraneità tra casa e destinazione).

Che poi, nel fare i conti di convenienza, non si mette mai in conto il valore del tempo che un utente può dedicare a sé stesso invece che alla guida... e sarebbe davvero il fattore che fa spostare la convenienza.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Guest EC2277
Non funziona secondo me.

Se fai il trasporto pubblico gratis è perchè supponi di aumentarne l'utilizzo, giusto?

Ma se ne aumenti l'utilizzo "aggratis", aumenti proporzionalmente le uscite, ma non le entrate.

Dovrebbe essere usato come un incentivo per invogliare i cittadini ad usare i mezzi pubblici: da una parte si offrono i mezzi pubblici gratuiti, affidabili e capillari, dall'altra i parcheggi a pagamento, in modo da dirottare i cittadini verso il trasporto pubblico. Poi, quando i proventi dei parcheggi non saranno più in grado di coprire le spese del trasporto pubblico, si reintrodurrà il biglietto e si bilancerà il suo costo con quello dei parcheggi, in modo da trovare una soluzione economicamente sostenibile, che privilegi sempre l'uso razionale del trasporto pubblico.

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Per tanti (troppi), gratis lo è già di fatto ( non pagano, tanto chi controlla?).

Tra l'altro, di "gratis" non c'è niente, niente la salvezza ultraterrena. Quindi i soldi li prenderanno da altra parte. Ma se si allunga la filiera entrate-uscite, si aumenta solo l'inefficienza (meno controllo sui costi) e in Italia, la corruzione.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Questa considerazione fa il paio con l'odissey trip (o come si scrive :P)

Io se riesco con gli orari scendo a Milano in auto, anche se mi costa di piu' del treno (22 euro contro 15).

Ma giusto l'altro ieri sono sceso in treno, perchè dovevo essere a Milano alle 8. Partito alle 6.30, sono arrivato alle 9. Due ore e mezzo per fare 97 km, ma nemmeno aggratis lo rifaccio.

Il problema per molti è proprio quello del tempo con i mezzi alla volte è veramente assurdo

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Infatti gratis è parola fuorviante. Il termine corretto è "Trasporti pubblici pagati dai cittadini tramite tasse e non tramite biglietto" .

Come è in pratica già adesso, visto che il costo del biglietto copre le spese solo per una percentuale che va dal 25% al 33%. Paradossalmente questo incasso probabilmente copre solo le spese di controllo e nulla più.

P.S. in ferrovia i controllori non ci sono quasi più. Il compito è gestito dal capotreno , che non puoi eliminare. :)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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P.S. in ferrovia i controllori non ci sono quasi più. Il compito è gestito dal capotreno , che non puoi eliminare. :)

Alle stazioni dell'uni (Milano Villapizzone, Garibaldi e Milano Bovisa) si sono fatti incredibilmente furbi.

C'e' il tornello. Se non hai il biglietto non sali sul treno.

Non e' la soluzione definitiva, ma e' un deciso passo avanti.

Adesso che sistemino i ritardi!!!!!!!!!!

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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