Transizione ecologica ed il futuro della mobilità

[TurboGimmo]

23 minuti fa, stev66 scrive:

Ma sicuramente in Germania ci saranno le prime zone no ICE . Che coincideranno con i Land più ricchi.

 

Ah, i ricchi, quelle persone che notoriamente usano gli sposta-poveri come i bus e le metro, per amor dell'ambiente

[TonyH]

1 ora fa, TurboGimmo scrive:

 

Ah, i ricchi, quelle persone che notoriamente usano gli sposta-poveri come i bus e le metro, per amor dell'ambiente

Infatti fanno di tutto per eliminarli.

Nel prossimo futuro mi aspetto cinte murarie attorno alle ZTL dove gli unici poveri ammessi sono i corrieri di Glovo e gli studenti di bell’aspetto.

Modificato 12 Novembre 2021 da TonyH

[Aymaro]

1 minuto fa, TonyH scrive:

Infatti fanno di tutto per eliminarli.

Nel prossimo futuro mi aspetto cinte murarie attorno alle ZTL dove gli unici poveri ammessi sono i corrieri di Glovo e le studentesse di bell’aspetto.

e i corrieri sottopagati di Amazon con il furgone elettrico fatto da loro che gli porta l'inutilità ma in meno di 24h no?

[4200blu]

1 ora fa, stev66 scrive:

Ma sicuramente in Germania ci saranno le prime zone no ICE

 

hmmm, non so' al momento sembra che i primi saranno Londra e Parigi.

Ma oltre un divieto per certe citta o anche per certe regioni, temo che la realta sara una altra: niente divieto ma regolazione con il prezzo dei carburanti, se aumentano il prezzo di un litro (in potere d'aquisto di oggi) a 4 o 5.-€ poi il tema Ice e finito anche senza divieto.

 

[TurboGimmo]

Poi argomenterò meglio, ma a me sembra che non si voglia risolvere il problema ALLA RADICE.

MA DOVE CXXXO VA TUTTA STA GENTE IN AUTOMOBILE??

Io a Gennaio sono andato a vivere in un paesello a ridosso delle Prealpi, a sud di Varese.

Da casa, A PIEDI, in pochi minuti, si raggiunge tutto: alimentari, farmacia, poste, banca, gelateria, pasticceria, treno, lavanderia, brico, etc.

Eppure, nel nostro complesso (40 famiglie) gli unici a fare le cose a piedi siamo io e il capo.

Io certe volte penso che la benzina costa troppo poco, e si finisce ad usare l'auto per LA QUALUNQUE.

[stev66]

28 minuti fa, TonyH scrive:

Infatti fanno di tutto per eliminarli.

Nel prossimo futuro mi aspetto cinte murarie attorno alle ZTL dove gli unici poveri ammessi sono i corrieri di Glovo e gli studenti di bell’aspetto.

Non dimentichiamo donne delle pulizie e manutentori vari. 

Ma rigorosamente con pass a tempo. 

Anche Versailles in fondo aveva stalle cucine e letamai da gestire 😆

8 minuti fa, 4200blu scrive:

 

hmmm, non so' al momento sembra che i primi saranno Londra e Parigi.

Ma oltre un divieto per certe citta o anche per certe regioni, temo che la realta sara una altra: niente divieto ma regolazione con il prezzo dei carburanti, se aumentano il prezzo di un litro (in potere d'aquisto di oggi) a 4 o 5.-€ poi il tema Ice e finito anche senza divieto.

 

Per aumentare così, l'unica possibilità è sovratassarlo, perché sennò vorrebbe dire un costo al barile almeno 10 volte l'attuale. E lì i problemi sarebbero altri. 

E nessun governo se lo può permettere, neppure in Germania. 

Per lo meno oggi. Ma anche per i prossimi 20 anni. 

 

[TonyH]

2 ore fa, Aymaro scrive:

e i corrieri sottopagati di Amazon con il furgone elettrico fatto da loro che gli porta l'inutilità ma in meno di 24h no?

 

 

 

2 ore fa, TurboGimmo scrive:

 

MA DOVE CXXXO VA TUTTA STA GENTE IN AUTOMOBILE??

 

 

Principalmente a lavoro, perchè abitare vicino al luogo di lavoro è lusso (o per i prezzi, o per il fatto che abitare in una zona industriale oggettivamente fa schifo).

 

Nelle grandi città, si aggiungono due problemi rispetto al paesello

1- scarsità di servizi. I negozi sotto casa sono visti come fumo negli occhi dai condomini. Tutti gli vogliono ma nei condomini degli altri. Quindi si sono edificati nel dopoguerra interi quartieri senza manco un bar.*

2- tagli al TPL. Le linee periferiche non piacciono, quindi negli anni sono sempre state più sfoltite.

 

Quindi, uno che abita in periferia perchè bontà sua non può permettersi la casa grande in centro ma lavora in centro...come si muoverà? in macchina.

 

E come risposta gli diamo addosso e vogliamo levargliela senza dargli un'alternativa strutturalmente reale (leggere: TPL, servizi decentrati)

 

Secondo me molte associazioni dovrebbero cambiare nome in "Legacistannosulbelinoipovery"

 

*perchè in città è possibile fare quartieri dove per la vita di tutti i giorni puoi ridurre al minimo l'uso dell'auto. A Torino vedasi Cit Turin o Santa Rita.

Modificato 12 Novembre 2021 da TonyH

[TurboGimmo]

3 ore fa, TonyH scrive:

Nelle grandi città, si aggiungono due problemi rispetto al paesello

1- scarsità di servizi. I negozi sotto casa sono visti come fumo negli occhi dai condomini. Tutti gli vogliono ma nei condomini degli altri. Quindi si sono edificati nel dopoguerra interi quartieri senza manco un bar.*

 

Questo è un punto interessantissimo, e ahimè quanto è vero.

Prima di venire qua nel paesello, abbiamo valutato questa zona, che a vederla è carinissima. Tutto recente, marcapiedi su ambo i lati, tanto verde..

da Tradate, Rossini fr. 45,Ceppine, 21049 Tradate VA a Via Masolino da Panicale, 21049 Tradate VA - Google Maps

Ci abita un amico, gli ho chiesto se ha i servizi comodi. "Come no, ho l'Esselunga a 2km"

Nell'intero quartiere non c'è mezzo negozio, di nessun tipo. E' tutto 100% residenziale.

 

O ora questa cosa dei quartieri "dormitor / residenziali" la paghiamo con tantissimo traffico extra.

[kire_06]

22 ore fa, AleMcGir scrive:

Tavares: “Costi dell’elettrico oltre i nostri limiti”

Parla il CEO di Stellantis: "E' stato deciso è di imporre all'industria auto un'elettrificazione che comporta costi aggiuntivi del 50%"

I costi della transizione elettrica superano i limiti di ciò che l’industria automobilistica può sostenere. Parola di Carlos Tavares, il CEO di Stellantis, che ha sostenuto come le pressioni esterne sulle case automobilistiche per accelerare il passaggio ai veicoli elettrici minaccino potenzialmente i posti di lavoro e la qualità dei veicoli. Questo ovviamente perchè i costi derivati dalla produzione di veicoli elettrici sono più alti e di conseguenza più complicati da gestire per le società: in poche parole, i governi e gli investitori vogliono che le case automobilistiche accelerino la transizione ai veicoli elettrici, ma non tengono in considerazione la spesa che devono sostenere.

“Ciò che è stato deciso è di imporre all’industria automobilistica un’elettrificazione che comporta costi aggiuntivi del 50% rispetto a un veicolo convenzionale – le parole di Tavares riportate da Reuters – Non si può pretendere che questo 50% di costi aggiuntivi possa essere ripagato dal consumatore finale, perché la maggior parte della classe media non sarà in grado di pagare”. Per le case automobilistiche di tutto il mondo, quindi, le soluzioni secondo Tavares sono due: applicare prezzi più alti e vendere meno auto, o accettare margini di profitto inferiori. “I costruttori hanno bisogno di tempo per testare e garantire che la nuova tecnologia funzioni – ha aggiunto – Spingere per accelerare questo processo sarà solo controproducente. Porterà a problemi di qualità e ad altri tipi di problemi”.

Ad ogni modo, Tavares ha voluto rassicurare che Stellantis farà di tutto per evitare i tagli, aumentando la produttività a un ritmo molto più veloce della media del settore. “Nei prossimi cinque anni dovremo incrementare il 10% di produttività all’anno, in un settore che è abituato a fornire un miglioramento della produttività dal 2 al 3% – ha concluso il numero uno del gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA – Il futuro ci dirà chi sarà in grado di superare questa sfida e chi fallirà. Stiamo spingendo l’industria ai limiti“.

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/tavares-costi-elettrico-limiti-stellantis-industria-elettrificazione-transizione-green-595540.html

 

Io continuo a chiedermi quali sono questi costi enormi che devono sostenere le case costruttrici. Le batterie le sviluppano/costruiscono gli altri (Panasonic, catl, byd, LG, ecc.), idem i motori elettrici (Continental, Kostov, Curtis, ecc). Quindi questa continua lamentela mi sa tanto di piagnisteo visto che il giocattolo si è rotto. Non possono più vendere caffettiere al prezzo di una vera auto.

Modificato 3 Dicembre 2021 da kire_06

[pennellotref]

Ne girano de fenomeni ehhhhh.....