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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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 "Il phase out delle automobili nuove con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040". Lo rende noto il Ministero della Transizione ecologica in un comunicato, al termine della quarta riunione dei Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica.

https://www.repubblica.it/economia/2021/12/10/news/cite_stop_a_nuove_auto_a_motore_termico_entro_2035_elkann_in_10_anni_il_70_delle_vetture_in_ue_saranno_ibride_plug-in_-329718329/?ref=RHUO

 

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15 ore fa, vince-991 scrive:

 

 

 "Il phase out delle automobili nuove con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040". Lo rende noto il Ministero della Transizione ecologica in un comunicato, al termine della quarta riunione dei Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica.

https://www.repubblica.it/economia/2021/12/10/news/cite_stop_a_nuove_auto_a_motore_termico_entro_2035_elkann_in_10_anni_il_70_delle_vetture_in_ue_saranno_ibride_plug-in_-329718329/?ref=RHUO

 

 

Due parole: Pazzia Pura.

 

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Non soltanto pazzia. Mi sembra anche altamente inverosimile.

Modificato da gianmy86
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- '13 Toyota Auris Hybrid TS Lounge (dal 2024)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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17 ore fa, vince-991 scrive:

 

 

 "Il phase out delle automobili nuove con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040". Lo rende noto il Ministero della Transizione ecologica in un comunicato, al termine della quarta riunione dei Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica.

https://www.repubblica.it/economia/2021/12/10/news/cite_stop_a_nuove_auto_a_motore_termico_entro_2035_elkann_in_10_anni_il_70_delle_vetture_in_ue_saranno_ibride_plug-in_-329718329/?ref=RHUO

 

 

Il mercato europeo sta reagendo al di là delle aspettative, come si vede dai numeri, e già si è ben dentro lunga la curva a "S" che delinea l'articolo sull'effetto Osborne: questo significa che è molto probabile che il mercato precederà le regolamentazioni, non fosse altro che per paura dell'obsolescenza (come avvenuto per i diesel) di un acquisto importante finanziariamente.

 

Naturalmente si sottintende estensione delle possibilità di ricarica parallele allo sviluppo del mercato, non immaginando il quadro con le infrastrutture di oggi e come se dovesse succedere domani mattina, come vedo fanno inutilmente in molti coi capelli discinti a mò di prefica in tragedia greca :-)

Modificato da Maxwell61
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Anfia: “Serve ripensamento su transizione elettrica”

L'associazione della filiera italiana chiede un ripensamento sulla decisione di interrompere la vendita di nuove auto termiche dal 2035

...

“Chiediamo al governo italiano di fare quello che i governi degli altri Paesi hanno già fatto: dare delle certezze alla filiera e definire al più presto la road map italiana per la transizione produttiva e della mobilità sostenibile – si legge in una nota ufficiale che porta la firma dell’associazione – Migliaia di lavoratori della filiera produttive dell’automotive italiana rischiano il posto di lavoro a causa di una accelerazione troppo spinta verso l’elettrificazione, non coerente con le posizioni espresse da autorevoli esponenti del governo. La nota stampa diffusa ieri dal Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica – CITE ha sorpreso e messo in serio allarme le aziende della filiera”. La preoccupazione espressa da Anfia è chiara: il settore rischia di dover fare a meno di oltre 73.000 posti di lavoro entro il 2040, di cui 67.000 nel quinquennio 2025-2030. Un allarme che deve essere analizzato a fondo dalla maggioranza attuale e da quelle che si susseguiranno.

“La transizione produttiva di un settore chiave per l’economia dell’Italia non può essere fatta di annunci sulla stampa – conclude la nota – Se lo stop ai motori a combustione entro il 2035 rispecchia realmente le posizioni del Governo italiano, il Cite non può non aver tenuto conto degli impatti e, considerato il suo ruolo di organo di coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica, non può aver preso e comunicato alla stampa una decisione così forte senza aver contemporaneamente predisposto un piano di politica industriale per la transizione del settore automotive, operativo sin da oggi”.

 

https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/anfia-serve-ripensamento-su-transizione-elettrica-associazione-stop-auto-termiche-mite-597280.html

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Mi sa che all'Anfia non hanno ben compreso che non c'entra l'Italietta ma l'industria mondiale e il mercato globale degli utenti, e che nel 2035 le vendite di eventuali auto termiche, se qualcuno le produrrà ancora, saranno solo negli showroom di Tiffany o, forse, a Maranello per qualche serie speciale di nostalgia canaglia.

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1 ora fa, Maxwell61 scrive:

Mi sa che all'Anfia non hanno ben compreso che non c'entra l'Italietta ma l'industria mondiale e il mercato globale degli utenti, e che nel 2035 le vendite di eventuali auto termiche, se qualcuno le produrrà ancora, saranno solo negli showroom di Tiffany o, forse, a Maranello per qualche serie speciale di nostalgia canaglia.

Mi permetto di dubitarne. 

A messo e non concesso che L'Europa prosegua su questa china, dubito che la seguiranno USA, Russia, Cina es il sud America. 

Giova ricordare che l'Europa è il 20% del mercato mondiale. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Secondo me insistere "protezionisticamente" a voler proteggere l'industria automobilistica nostrana allo stato attuale, si rischia di perdere il treno che, volenti o meno, è già partito a tutta velocità, e, nel prossimo futuro, di cedere alla concorrenza già bella aggiornata e agguerrita (vedere cina). Quindi se i posti di lavoro non si perdessero durante la transizione, verrebbero comunque persi quando il mercato sarà virato principalmente sull'elettrico. Meglio che gli stati diano indicazioni precise già adesso e che la nostra industria ne prenda atto e si agisca di conseguenza. In questo gioco, già oggi, noi europei siamo quelli che rincorrono, purtroppo.

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