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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato
1 minuto fa, AlexMi scrive:

Se coltivata apposta, sostituisce altra roba coltivata nella stessa terra o peggio bosco, quindi zero vantaggi, solo contabili.

L'idea generale è di produrre i combustibili da scarti urbani (rifiuti organici) e soprattutto agricoli.

Anche coltivare apposta aree per produrre combustibile non è uno svantaggio. C'è un sacco di incolto da quando l'agricoltura è diventata intensiva.

Infine, la coltivazione si può anche fare in acqua (alghe).

Inviato
Adesso, jameson scrive:

Anche coltivare apposta aree per produrre combustibile non è uno svantaggio. C'è un sacco di incolto da quando l'agricoltura è diventata intensiva.

Infine, la coltivazione si può anche fare in acqua (alghe).

Se c'è già vegetazione, non hai alcun vantaggio come assorbimento CO2, anzi, per produrre olio di colza nel Sudamerica avevano iniziano a disboscare foreste...

Inviato
8 minuti fa, AlexMi scrive:

Se c'è già vegetazione, non hai alcun vantaggio come assorbimento CO2, anzi, per produrre olio di colza nel Sudamerica avevano iniziano a disboscare foreste...

Non assorbi, hai netto zero. Invece di far riemettere la CO2 alla vegetazione che marcisce, la fai emettere dal motore.

Inviato
16 minuti fa, jameson scrive:

Non assorbi, hai netto zero. Invece di far riemettere la CO2 alla vegetazione che marcisce, la fai emettere dal motore.

La maggior parte mi risulta che venga assorbita dal terreno, se si decompone naturalmente, invece così la maggior parte la emetti nell'aria.

Inviato
4 minuti fa, AlexMi scrive:

La maggior parte mi risulta che venga assorbita dal terreno, se si decompone naturalmente, invece così la maggior parte la emetti nell'aria.

Il ciclo è stazionario, quindi a lungo termine tanta ne entra tanta ne esce, se no in assenza dell'uomo la CO2 atmosferica diminuirebbe. (In realtà diminuisce lentamente, ma per l'azione degli organismi marini con conchiglie di carbonato di calcio che formano depositi sottomarini che a volte formano montagne calcaree tipo Dolomiti o Gran Sasso. Lo humus carbonioso alla fine prima o poi torna in circolo.)

In ogni caso sicuramente colture intensive mirate a produrre carburante (tipo la canna da zucchero usata in Brasile che cresce molto rapidamente) assorbono un bel po' di carbonio extra rispetto alla vegetazione spontanea, che poi torna in circolo una volta usato il carburante. E comunque, per adesso la prossima tappa è usare gli scarti organici delle colture esistenti e dei rifiuti urbani. In Italia siamo all'avanguardia a livello mondiale in questo campo, motivo in più per non abboccare all'illusione del tutto elettrico.

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Inviato
1 ora fa, jameson scrive:

Il ciclo è stazionario, quindi a lungo termine tanta ne entra tanta ne esce, se no in assenza dell'uomo la CO2 atmosferica diminuirebbe. (In realtà diminuisce lentamente, ma per l'azione degli organismi marini con conchiglie di carbonato di calcio che formano depositi sottomarini che a volte formano montagne calcaree tipo Dolomiti o Gran Sasso. Lo humus carbonioso alla fine prima o poi torna in circolo.)

 

Il ciclo è stazionario considerando il pianeta in toto, non di certo considerando la sola atmosfera che è quella che ci interessa ai fini dell'effetto serra.

Inviato
20 ore fa, A.Masera scrive:

 

 

Il punto forte di Tesla è proprio il BMS (Battery Management System) che la pone almeno 5 anni avanti rispetto alla concorrenza:

 

 

 

 

 

Posto che molto  probabilmente è vero (che è più avanti), come fai a dire "5 anni avanti", in un settore che 5 anni fa era agli albori e comunque si tratta di SW, la cosa con gli sviluppi più rapidi e gli aggiornamenti (quindi cambiamenti) più frequenti che ci sia nel mondo industriale?

 

 

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Inviato
5 minuti fa, Matteo B. scrive:

Posto che molto  probabilmente è vero (che è più avanti), come fai a dire "5 anni avanti", in un settore che 5 anni fa era agli albori e comunque si tratta di SW, la cosa con gli sviluppi più rapidi e gli aggiornamenti (quindi cambiamenti) più frequenti che ci sia nel mondo industriale?

 

 


 

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Inviato
1 ora fa, A.Masera scrive:


 

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Mi pare abbastanza riduttivo imputare al BMS il rapporto Range/\kWh. L'autonomia di un veicolo elettrico dipende da tanti fattori. Si possono ottenere grossi miglioramenti di autonomia gestendo diversamente il raffreddamento delle batterie (e non parlo di gestione software, ma parlo proprio dei circuiti di raffreddamento). E potrei fare altri esempi. Sebbene in un veicolo elettrico la parte software sia impattante non bisogna fare l'errore di ridurre un BEV a Batteria+Software. Perché è un grosso errore.

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