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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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On 4/4/2022 at 11:04, johnpollame scrive:

@Maxwell61 da ex possessore, e amante dell'approfondimento sul tema, potrebbe avere più di qualcosa da ridire...

esatto. un vantaggio tecnologico quello Tesla che si è fermato alcuni anni fa (tenendo conto che le cose vanno preparate anni prima), schiantatosi, e non è un'esagerazione, di fronte ad una corsa che ha assorbito tutte le risorse e gli interessi, quella dell'aumento dei numeri produttivi. Ma il principale problema non è nemmeno quello. Ma non andiamo off-topic con citazioni varie.

 

On 4/4/2022 at 12:24, stev66 scrive:

 

2) Quello che è sotteso alla rivoluzione elettrica nei trasporti è che essa è solo una sfaccettatura di una rivoluzione che cambierà completamente il nostro approccio alle necessità di trasporto personale e delle merci. 

Ne parlavo da qualche altra parte. Se si esamina il problema energetico e cosa si muove dietro nel senso più ampio, si capisce che il fenomeno dell'auto l'elettrica è sotteso ad un cambio ben più ampio di tutto il settore della produzione e utilizzo dell'energia, e si chiama ELETTRIFICAZIONE (di tutto).

 

Le implicazioni sono immense, complesse e inevitabili oltre che intelligenti, perchè coinvolgono le rinnovabili. Un fenomeno ovviamente di scadenza medio-lunga e che riguarda soprattutto le nazioni avanzate. In questo contesto le auto non sono nemmeno l'aspetto più vistoso. 

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4 ore fa, Laevus scrive:

Con la Zoe, 52kWh utili, faccio almeno 300km, cioè consumo non più di 17 kWh/100km.

Tra 17 e 20 l'ordine di grandezza è quello. Mica prentenderai accuratezze del 5% su conti spannometrici. Ho anche fatto conti ottimistici sui rendimenti dell'elettrico.

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8 ore fa, Laevus scrive:

Con la Zoe, 52kWh utili, faccio almeno 300km, cioè consumo non più di 17 kWh/100km.
Attualmente, su percorsi urbani e peri-urbani, sto sugli 11.5 kWh/100km. Cioè range sui 450km. Col caldo salirò a 500km.

Con la Twingo ZE, che è più leggera di 300kg, i consumi corrispondenti sono inferiori del 15÷20%.

Non capisco perché quando si pensa ai consumi elettrici si sottintenda sempre un veicolo enorme lanciato a 130kph in un inverno freddo.

Con la stessa logica, i 20km/l dei termici ... :)

 

Noi attendiamo la Spring di mia moglie, speriamo mantenga i 10/11kw per 100km che ho visto nelle prove.

Now: Jeep Compass MY20 1.3 GSE Longitude (Me - 2021) - Dacia Spring Plus (Wife - 2022)

Previously: Fiat 500L ('68); Autobianchi Avenue Y10 1.1 ('93); Fiat Panda 900 ('98); Fiat Panda 1.2 ('04); Ford Focus SW 1.6 Tdci ('09); Fiat Punto Evo 1.4 GPL ('10); Lancia Ysilon 1.2 Argento ('16)

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Bisogna intendersi sui consumi delle BEV. Quelli indicati dalla strumentazione di bordo, e che sono normalmente riportati (lo ho fatto anch'io), sono Batterý-to-Wheel.

Quelli delle omologazioni WLTP e delle misure alla "pompa" (vedi Spritmonitor) sono Plug-to-Wheel.

Nel passaggio Plug-to-Battery delle ricariche si perde, nelle situazioni favorevoli, anche meno del 10% dell'energia. Se va molto male, fino al 30%. Dipende dal tipo di ricarica e dall'auto.
Le ricariche più efficienti sono quelle alle Fast in DC e quelle in alternata trifase a potenze medio-alte (da 11kW in su).
Quelle più inefficienti in alternata monofase a potenze basse.

E' quindi difficile parlare in modo assoluto, senza considerare il tipo di ricarica, dei consumi Plug-to-Wheel.

La valutazione dei consumi WLTP è fatta in modo conservativo, utilizzando ricariche in alternata monofase a passa potenza, tipiche delle situazioni domestiche non strutturate.


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19 ore fa, xtom scrive:

 

Infatti sono penalizzati.

 

La borsa elettrica privilegia la produzione da fonti rinnovabili mettendola all'asta a prezzo zero, ma con il meccanismo del prezzo marginale viene remunerata come l'energia più costosa prodotta da fonti fossili.

 

Se vuoi entrare nel business della produzione di energia elettrica ti conviene farla da fonti rinnovabili, perché così sei sicuro di vendere tutto quello che produci, inoltre in caso di crisi energetica ti verrà pagata come la fonte più costosa.

 

 

https://www.qualenergia.it/articoli/prezzi-elettrici-alle-stelle-tutta-colpa-prezzo-marginale/

 

 

non solo, in UE sara gravata da pesanti dazi tutta l importazione di derivati carbon (petrolio, carbone)

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Italia, per le parole di Cingolani, decide di puntare sul NUCLEARE di IV generazione.

Come al solito è mancata una "Strategia" anni fa e, dopo 2 referendum che lo hanno bloccato, adesso paghiamo un ritardo abissale. Si parla infatti di 10 anni solo x "cominciare" .

 

https://www.focus.it/scienza/energia/energia-nucleare-i-reattori-di-iv-generazione-sono-puliti

 

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/01/24/news/nucleare_di_quarta_generazione-334979723/

 

PS Nel mentre che questa soluzione divenga realtà , non resta che sfruttare  il Metano su suolo Italico:

1) riattìvando gli oltre 700 impianti (visto che Croazia e Grecia ci stanno comunque  letteralmente fregando il Gas, visto cha attingono da zone comuni)

2) stimolando realtà Energetiche Agroalimentari come queste:

 

https://www.lacigolina.it/biogas/

 

   https://fattoriadellapiana.it/la-centrale-a-biogas 

 

https://www.rinnovabili.it/mobilita/biocarburanti/impianto-agricolo-biometano-liquefatto-in-italia/   

 

https://www.consorziobiogas.it/

 

 

 

Modificato da 1happydream
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12 minuti fa, 1happydream scrive:

Italia, per le parole di Cingolani, decide di puntare sul NUCLEARE di IV generazione.

Come al solito è mancata una "Strategia" anni fa e, dopo 2 referendum che lo hanno bloccato, adesso paghiamo un ritardo abissale. Si parla infatti di 10 anni solo x "cominciare" .


Tra 10 anni saremo tutti morti … di freddo (semi cit.)

 

In 10 anni possiamo mettere pannelli fotovoltaici, pale eoliche, impianti idroelettrici, impianti di biometano, da coprire l’intero fabbisogno nazionale.

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12 ore fa, 1happydream scrive:

Italia, per le parole di Cingolani, decide di puntare sul NUCLEARE di IV generazione.

Come al solito è mancata una "Strategia" anni fa e, dopo 2 referendum che lo hanno bloccato, adesso paghiamo un ritardo abissale. Si parla infatti di 10 anni solo x "cominciare" ....

 

Strategia perdente dalla nascita.

Tra problematiche varie occorrerà almeno 20 anni per costruirla, e quando lo sarà avremo da almeno 15 anni energia a costi minori dalla Francia, che sta ristrutturando le proprie centrali, e ci troveremo cun un eccesso di energia notturna che non sapremo gestire 😷

Quando avremo un piano energetico nazionale razionale e ben pensato sarà sempre troppo tardi.

"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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On 5/4/2022 at 09:34, jameson scrive:

No, non scherzo. Quant'è l'efficienza well-to-wheel di un'auto elettrica, caricata dalla presa elettrica di una casa italiana? Tieni presente che l'energia che preleverai dalla rete verrà prodotta interamente a metano, trattandosi di energia marginale, con un'efficienza della centrale che se va bene è del 50% (non tirate fuori le storie del teleriscaldamento che porta l'efficienza a un fantomatico 80%, perché a. si usa solo d'inverno e b. l'auto termica d'inverno usa il calore del motore per riscaldare l'abitacolo mentre quella elettrica deve azionare quando va bene una pompa di calore con relativo aumento del consumo). Tieni in conto, dopo l'efficienza di produzione, le perdite sulla rete, le perdite di carica della batteria, le perdite di scarica della batteria, le perdite dell'inverter. Ti concedo anche un'efficienza del 40% di un diesel, che il 45% lo considero troppo ottimistico.

Già il fatto che esista un punto di pareggio significa che non è indiscutibile la superiorità in termini di CO2 di un motore elettrico.
Ne aggiungo un'altra: se il combustibile fosse in tutto o in parte di origine rinnovabile cosa succederebbe?

P.S.: La tecnologia BEV ha circa 130 anni di età, è stata solo praticamente abbandonata per quasi un secolo perché poco pratica.

Una domanda, senza polemica, ma per capire il punto di vista di chi fa questo tipo di ragionamenti, e per decidere se condividerlo o se rimanere col dubbio.

 

Ma perché con le auto elettriche non basta verificare l'efficienza del veicolo, ma si sente il bisogno di risalire all'indietro fino ad Adamo ed Eva facendo i calcoli su produzione, trasporto, perdite di rete, fonte per la produzione?

 

Voglio dire: anche io lo posso ritenere giusto,  ma mi chiedo perché lo si fa SOLO con le elettriche, per sminuirle!

 

Allo stesso modo, non trovate che vadano calcolate anche le spese, i costi, le emissioni relative al carburante? Credete che la benzina si crei spontaneamente nelle cisterne dei distributori sotto casa?

 

Perchè nessuno calcola costi ambientali di estrazione e trasporto (spesso in nave) del petrolio, i costi ambientali di raffinazione e produzione dei carburanti, e poi i costi ambientali del loro trasporto?

 

Quanta energia consuma un impianto di estrazione? come viene prodotta quell'energia?

 

Quanta energia consuma una petroliera? Quanta CO2 emette?

 

Quanta energia consumano gli impianti di raffinazione?

 

Quanto inquinano i mezzi che trasportano il carburante fino ai luoghi di stoccaggio e di distribuzione?

 

Perché solo per l'energia elettrica si valuta il processo intero in tutta la filiera e per il carburante si guardano solo i valori di consumo ed emissioni  del singolo veicolo?

 

Ripeto: senza polemica, ma per capire se ci sia un motivo che mi sfugge su questa disparità di trattamento tra i due tipi di energia utile a muovere un veicolo.

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