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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

18 minuti fa, Hybris scrive:

Beh dai, però lo sai benissimo che esistono le batterie.

Io proprio per minimizzare il problema da te espresso incentiverei il solare SOLO in presenza di batteria di accumulo. Si accumula di giorno per caricare la macchina di notte.

 

La connessione alla rete ci deve sempre essere ovviamente ma bisogna assolutamente arrivare ad utilizzare gli accumuli domestici come stabilizzatori della rete, per sostituire almeno in parte i turbogas.

 

Tra l'altro le batterie recuperate dalle auto con una capacità residua inferiore al 70%, vengono riutilizzate come seconda vita negli impianti di accumulo, generando un circolo virtuoso in cui le batterie non si buttano ma si riciclano.

 

Inoltre non ci sono solo gli impianti di accumulo domestici, ma ci sono anche quelli industriali di grosse dimensioni, magari connessi a parchi eolici o fotovoltaici.

 

Se con il 110% tanti si sono messi in casa delle batterie di accumulo, con i fondi del PNRR tante aziende elettriche stanno installando enormi accumuli da decine di MWh. 

 

Si veda ad esempio il progetto Fast Reserve

 

https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/pubblicazioni/news-operatori/dettaglio/esiti-asta-Fast-reserve

 

 

 

https://www.rinnovabili.it/energia/infrastrutture/fast-reserve-accumulo-dispacciamento/

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3 ore fa, Maxwell61 scrive:

https://www.reuters.com/article/france-nuclearpower-astrid-idUSL5N25Q1MU

 

PARIS, Aug 30 (Reuters) - French state nuclear agency CEA has abandoned research into so-called fourth-generation nuclear reactors, newspaper Le Monde reported on Friday.

 

The CEA has done years of research and spent hundreds of millions of euros on developing a new sodium-cooled reactor in the ASTRID (Advanced Sodium Technological Reactor for Industrial Demonstration) project.

 

In November last year, the CEA had already said it was considering to reduce ASTRID’s capacity to a 100-200 megawatt (MW) research model from the commercial-sized 600 MW originally planned

I reattori raffreddati al sodio sono una tipologia di IV generazione, ma non l'unica. 

Quelli a gas surriscaldato, come appunto i cinesi, sono addirittura operativi ed in griglia. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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2 ore fa, Hybris scrive:

Beh dai, però lo sai benissimo che esistono le batterie.

Io proprio per minimizzare il problema da te espresso incentiverei il solare SOLO in presenza di batteria di accumulo. Si accumula di giorno per caricare la macchina di notte.

 

La connessione alla rete ci deve sempre essere ovviamente ma bisogna assolutamente arrivare ad utilizzare gli accumuli domestici come stabilizzatori della rete, per sostituire almeno in parte i turbogas.

Il problema è che ce ne vogliono di batterie... Basta considerare che, per caricare la batteria dell'auto di notte, di giorno devi caricare una batteria con la portata pari all'energia che vuoi caricare nell'auto più le perdite (le sue e di quella dell'auto). Comincia a diventare una grossa spesa. Un conto è un impianto solare con una batteria al piombo per alimentare una casa da 3 kW di picco, un conto quello con una batteria per caricare un'auto. Infatti non sono al corrente attualmente della diffusione di impianti di questo tipo.

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Vabbè ma chi è che si compa a Marzo un’elettrica senza incentivi se ad Aprile la puoi comprare con gli incentivi?

 

Semmai ci sarebbe da chiedersi perché si vendono così tante elettriche senza incentivi, sono tutte intestate ad aziende?

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Non è il topic propriamente adatto al messaggio, ma più che il plug-in si dovrebbe ripensare al gasolio. Può sembrare anacronistico, ma davvero conviene una PHEV per le macina km?  Tavares ha fatto bene a non puntare su quella tecnologia per le D, forse perché conscio di puntare principalmente sull'elettrico. L'ibrido va bene anche mild al momento, mi piace come pensa Tavares ma quanto si spenderebbe in benzina con le auto più grandi?

Modificato da ItalianBrands
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25 minuti fa, stev66 scrive:

Ripeto: è evidente che oggi l'auto elettrica è come l'auto termica in Italia negli anni '50. Per una robusta minoranza, ma non per tutti. Ed all' orizzonte non ci sono quei game changer che sono stati per esempio, VW Maggiolino, Renault 4cv, Citroen 2 cv e Fiat 600.

 

 

Fun fact, l'Isetta del 1953 aveva potenza uguale (8 cv) e dimensioni analoghe a quella di una AMI elettrica di oggi.

 

La 500 era un più potente (13 cv) e un po' più grande, era una 2+2 per le famiglie, ma la 500e di oggi è molto più grande e potente (118 cv), eppure credo che nessuno oggi comprerebbe la 500e per portarci in giro tutta la famiglia.

 

Non credo che l'auto elettrica sia a prescindere elitaria, dipende da come viene declinata.

 

Vediamo cosa uscirà fuori quanto la Renault farà la R4 elettrica.

 

 

 

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