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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Dal 2035 molto probabilmente verrà vietata la vendita di nuove auto ice, ma mica la circolazione. Chi comprerà una nuova vettura nel 2034 potenzialmente potrebbe girare a succo di dinosauro fino al 2050. Detto questo vorrei farvi notare che senza obbligo da parte del legislatore la gente, soprattutto se c’è da mettere mano al borsello, non fa mai un caxxo. Guardate che nell’edilizia sono 20 anni che le normative si fanno sempre più stringenti, fino agli anni 90 si costruivano veri e propri colabrodi, mentre oggi penso che sotto la classe b non si possa andare. Per quanto riguarda riscaldare casa con pompe di calore elettriche anche io penso che sia un abominio (in risposta ad un commento che non trovo più) ma non per la tecnologia in se, proprio per il fatto che trovo stupido nel 2022 sprecare energia per riscaldare/raffreddare un edificio quando ormai sono 30 anni abbiamo 

a tecnologia per fare case passive. La pompa di calore per me deve essere un ripiego sugli edifici esistenti, dove è oneroso intervenire. Sui nuovi vieterei proprio qualsiasi impianto di climatizzazione.

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8 ore fa, stigghiolaro scrive:

L'Europa deve essere polo avanzato globale

 

Più che altro sembra che voglia per forza (e per ideologia) mandare al macero interi know-how e settori industriali con relativi milioni di lavoratori, rischiando di creare una vera e propria macelleria economica e sociale.

 

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1 ora fa, kire_06 scrive:

Dal 2035 molto probabilmente verrà vietata la vendita di nuove auto ice, ma mica la circolazione. Chi comprerà una nuova vettura nel 2034 potenzialmente potrebbe girare a succo di dinosauro fino al 2050. Detto questo vorrei farvi notare che senza obbligo da parte del legislatore la gente, soprattutto se c’è da mettere mano al borsello, non fa mai un caxxo. Guardate che nell’edilizia sono 20 anni che le normative si fanno sempre più stringenti, fino agli anni 90 si costruivano veri e propri colabrodi, mentre oggi penso che sotto la classe b non si possa andare. Per quanto riguarda riscaldare casa con pompe di calore elettriche anche io penso che sia un abominio (in risposta ad un commento che non trovo più) ma non per la tecnologia in se, proprio per il fatto che trovo stupido nel 2022 sprecare energia per riscaldare/raffreddare un edificio quando ormai sono 30 anni abbiamo 

a tecnologia per fare case passive. La pompa di calore per me deve essere un ripiego sugli edifici esistenti, dove è oneroso intervenire. Sui nuovi vieterei proprio qualsiasi impianto di climatizzazione.

D'accordissimo sull'edilizia. Ma mica hanno tolto l'abitabilità alle case costruite precedentemente. Le hanno rese meno convenienti con la classe energetica ed ora danno agevolazioni per l'adeguamento. Parlo da residente in una città dove in pratica non si costruisce nulla di residenziale da 40 anni, escluse qualche complesso di case popolari o per ultra ricchi. 

Stesso discorso per l'auto Elettrica. ovvio che dal 10% attuale europeo passeremo immagino nel 2026 al 70 / 80 %, ( ma con vendite in grosso calo) ma è altrettanto ovvio che le auto ice sopravvivranno parecchi decenni oltre la fatidica data del 2035, per altro ancora tutta da approvare, senza contare quanto vivranno negli altri continenti. 

Certo nelle zone ricche d'Europa la transizione avverrà velocemente, e probabilmente nei grandi centri urbani. 

Ma nelle zone povere e nei paesi periferici sarà tutto molto più lento. 

 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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20 minuti fa, stev66 scrive:

D'accordissimo sull'edilizia. Ma mica hanno tolto l'abitabilità alle case costruite precedentemente. Le hanno rese meno convenienti con la classe energetica ed ora danno agevolazioni per l'adeguamento. Parlo da residente in una città dove in pratica non si costruisce nulla di residenziale da 40 anni, escluse qualche complesso di case popolari o per ultra ricchi. 

Stesso discorso per l'auto Elettrica. ovvio che dal 10% attuale europeo passeremo immagino nel 2026 al 70 / 80 %, ( ma con vendite in grosso calo) ma è altrettanto ovvio che le auto ice sopravvivranno parecchi decenni oltre la fatidica data del 2035, per altro ancora tutta da approvare, senza contare quanto vivranno negli altri continenti. 

Certo nelle zone ricche d'Europa la transizione avverrà velocemente, e probabilmente nei grandi centri urbani. 

Ma nelle zone povere e nei paesi periferici sarà tutto molto più lento. 

 

Vero, ma la stessa cosa vale per i veicoli vecchi. Mica hanno impedito ai ruderi degli anni 70-80 di circolare (a parte qualche grossa città in Italia mi pare di capire, qui è tutto libero). Per quanto mi riguarda, elettrica o no, in città con l'auto non ci devi proprio andare. Devono fare parcheggi di interscambio e poi navetta fino al centro.

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1 ora fa, stev66 scrive:

D'accordissimo sull'edilizia. Ma mica hanno tolto l'abitabilità alle case costruite precedentemente. Le hanno rese meno convenienti con la classe energetica ed ora danno agevolazioni per l'adeguamento. Parlo da residente in una città dove in pratica non si costruisce nulla di residenziale da 40 anni, escluse qualche complesso di case popolari o per ultra ricchi. 

Stesso discorso per l'auto Elettrica. ovvio che dal 10% attuale europeo passeremo immagino nel 2026 al 70 / 80 %, ( ma con vendite in grosso calo) ma è altrettanto ovvio che le auto ice sopravvivranno parecchi decenni oltre la fatidica data del 2035, per altro ancora tutta da approvare, senza contare quanto vivranno negli altri continenti. 

Certo nelle zone ricche d'Europa la transizione avverrà velocemente, e probabilmente nei grandi centri urbani. 

Ma nelle zone povere e nei paesi periferici sarà tutto molto più lento. 

 

Questa disamina (corretta e condivisibile) mi fa pensare semplicemente che.... le auto ICE vivranno quanto i loro proprietari che le hanno comprate da nuove.

 

Non serve nessun ultimatum, nessuna "data finale" per lo stop alla circolazione... le lasceranno circolare insieme alle persone che sono cresciute con l'idea di mobilità da auto a benzina, che avranno anche un paio di scelte per sostituirle con ICE nuove al bisogno, e poi buonanotte a tutti.

 

Anche perché le nuove generazioni, intese come quelle che hanno preso la patente negli ultimi 5 anni o la stanno per prendere, sono state già abilmente sviate dall'ideale di "avere una macchina tua, fosse pure una carriola, girare la chiave e andare dove ti pare", dopo la pandemia questa idea è stata accelerata esponenzialmente, e per loro la normalità è quella, non hanno nessuna necessità o volontà di ricercare altro.

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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1 ora fa, kire_06 scrive:

Dal 2035 molto probabilmente verrà vietata la vendita di nuove auto ice, ma mica la circolazione. Chi comprerà una nuova vettura nel 2034 potenzialmente potrebbe girare a succo di dinosauro fino al 2050

 

...dubito che, quando entra in vigore davvero questa legge europeo con il divieto dal 2035, al 2034 sara una grande scelta di offerte ice, credo in questo caso gia 2033/34 le diponibile ice vanno verso zero.

 

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1 ora fa, UomoAlfa scrive:

 

Più che altro sembra che voglia per forza (e per ideologia) mandare al macero interi know-how e settori industriali con relativi milioni di lavoratori, rischiando di creare una vera e propria macelleria economica e sociale.

 

Premesso che non sono pro-elettrico o contro-elettrico, cerco solo di guardare con un po' di distacco, ma ogni innovazione porta trasformazione, il mondo moderno è fluido e bisogna sapersi adattare.

Le fotocamere digitali hanno mandato in pensione i rullini, si sono chiuse fabbriche, altre si sono aperte.

Nell'automotive abbiamo più cassa integrazione che persone che lavorano da anni, ben prima che arrivasse la svolta elettrica, quindi eviterei di usare il ricatto sociale per bloccare qualsiasi trasformazione, aldilà della validità della stessa.

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6 minuti fa, AlexMi scrive:

Premesso che non sono pro-elettrico o contro-elettrico, cerco solo di guardare con un po' di distacco, ma ogni innovazione porta trasformazione, il mondo moderno è fluido e bisogna sapersi adattare.

Le fotocamere digitali hanno mandato in pensione i rullini, si sono chiuse fabbriche, altre si sono aperte.

Nell'automotive abbiamo più cassa integrazione che persone che lavorano da anni, ben prima che arrivasse la svolta elettrica, quindi eviterei di usare il ricatto sociale per bloccare qualsiasi trasformazione, aldilà della validità della stessa.

assolutamente, ma sono cambiamenti indotti da esigenze di mercato, non programmati.

Se invece è la politica ad indurre un cambiamento (per motivi giusti) ci si aspetta che lo faccia in modo da, se non preservare, almeno cercare di tutelare la maggior industria continentale, invece in questo caso c'è della miopia e poca previsione futura.

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6 minuti fa, Aymaro scrive:

assolutamente, ma sono cambiamenti indotti da esigenze di mercato, non programmati.

Se invece è la politica ad indurre un cambiamento (per motivi giusti) ci si aspetta che lo faccia in modo da, se non preservare, almeno cercare di tutelare la maggior industria continentale, invece in questo caso c'è della miopia e poca previsione futura.

Se ci fosse visione europea, non si sarebbe permesso che venisse distrutta la alimentazione a gasolio post dieselgate, si sarebbero presi provvedimenti verso chi barava e anche verso i consumatori che con azioni criminali alterano le emissioni delle singole vetture, ma tutelando il know how e il potenziale della tecnologia in se.

Purtroppo così non è.

Però l'elettrico potrebbe riservare sorprese, il partire prima degli altri potrebbe dare un vantaggio competitivo in futuro.

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13 ore fa, vince-991 scrive:

https://www.rainews.it/articoli/2022/05/inquinamento-corte-di-giustizia-ue-condanna-litalia-violati-i-limiti-di-qualit-dellaria-e01b6ff0-0a7f-432a-ad06-ddfef817d221.html

 

le cose come vedete non vanno così bene con i motori diesel. Passaggio alla mobilità elettrica? Mi sa di sì malgrado noi..

Perché solo in Italia? La soluzione è una rete efficiente di mezzi pubblici, non fermare le auto.

13 ore fa, stigghiolaro scrive:

Probabilmente dopo quella data saranno disponibili solo biocarburanti ma a prezzi altissimi e solo per supercar e collezionismo. 

Ma se, come auspico, saranno disponibili solo biocarburanti, perché bloccare le ICE?

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