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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Ma sul nuovo possiamo essere d'accordo. 

Ma nel 2035 quale sarà la percentuale BEV / ICE nei vari paesi? 

Si andrà da altissima ( Germania) a scarsa ( Romania / Bulgaria). 

In Italia ipotizzo, e sono ottimista, un 50%.

Non è che tutte queste auto ICE smetteranno di circolare magicamente. 

Ne' è possibile forzare il cambio con prezzi del carburante artificiosamente alzati oltre un certo punto, visto gli altri utilizzi dei prodotti petrolchimici.

Ed allora? La cosa, più probabile è che le grandi aree urbane avanzate mettano al bando le ICE, ma altrove possano circolare fino alla naturale estinzione. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

Temo purtroppo che il costo dei carburanti e la disponibilità degli ICE saranno fattori meno decisivi rispetto al body sceming automobilistico per il passaggio alle BEV.

 

Questa pubblicità ha già 10 anni

 

 

Ho paura di vedere cosa possano inventarsi gli uffici marketing per convincere a disfarsi degli ICE per una BEV 

Inviato
5 minuti fa, xtom scrive:

Temo purtroppo che il costo dei carburanti e la disponibilità degli ICE saranno fattori meno decisivi rispetto al body sceming automobilistico per il passaggio alle BEV.

 

Questa pubblicità ha già 10 anni

 

 

Ho paura di vedere cosa possano inventarsi gli uffici marketing per convincere a disfarsi degli ICE per una BEV 

Possono inventarsi quelli che vogliono, ma a questi prezzi otterranno poco. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
4 ore fa, itr83 scrive:

la cosa che otterranno di sicuro sarà consegnare ai cinesi una bella fetta di mercato.

 

Infatti il problema è questo, in Europa stiamo regalando il mercato ai cinesi. E la prova sono i trabiccoli, ehm i suvvetti cinesi ibridi e paraibridi che infestano sempre più le nostre strade.

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1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

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2 ore fa, v13 scrive:

Per far fronte a questa presunta "minaccia" commerciale (ma come? il libero commercio non era la bibbia?), basterebbe che l'EU stabilisse una serie di criteri sulla tracciabilità del processo produttivo con criteri ambientali e umani (condizioni del lavoro, etc.). Queste cose si fanno già su certi beni e pur non essendo a prova di bomba rappresentano un ostacolo oggettivo per chi produce con schiavi, in paesi opachi o in zone di guerra.

 

È una cosa che in effetti qualche costruttore dice di star già facendo, persino la stessa Polestar lo fa con le materie prime più importanti per le batterie. Da capire poi nella realtà come si traduca questa tracciabilità e quali escamotage riescano a mantenere in vita un "mondo parallelo" molto più fosco.

 

 

On 13/6/2022 at 16:24, Maxwell61 scrive:

Impossibile, visto che non possono sapere cosa c'è dall'altro capo della shuko a casa tua. Che è il grosso delle ricariche. Magari potrebbero applicare accise alle colonnine, ma la vedo difficile da implementare anche quella. 

 

Tra "scatola nera", misurazione dei consumi on board che hanno già le recenti endotermiche e connessione rete dati, in futuro non sarà così difficile sapere quanto abbia attinto dalla rete un'auto elettrica ;-) 

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8 minuti fa, J-Gian scrive:

 

È una cosa che in effetti qualche costruttore dice di star già facendo, persino la stessa Polestar lo fa con le materie prime più importanti per le batterie.

Il che se vogliamo è un paradosso, dato che Polestar è di proprietà cinese 😂 (lo so che sono svedesi e hanno molta autonomia, ma in ogni caso lo trovo singolare).

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3 minuti fa, Hybris scrive:

Il che se vogliamo è un paradosso, dato che Polestar è di proprietà cinese 😂 (lo so che sono svedesi e hanno molta autonomia, ma in ogni caso lo trovo singolare).

 

Sì infatti :D 

 

Però probabilmente ci tengono alla faccia, quantomeno per i modelli venduti in EU. 

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1 ora fa, leon82 scrive:

 

Infatti il problema è questo, in Europa stiamo regalando il mercato ai cinesi. E la prova sono i trabiccoli, ehm i suvvetti cinesi ibridi e paraibridi che infestano sempre più le nostre strade.

Basta vedere il settore motociclistico, in 5/10 anni nelle classifiche di vendita son spuntante come i funghi moto cinesi da tutte le parti, e se guardiamo il settore scooter elettrico scopriamo che stiamo dando il 99% degli incentivi (soldi nostri) ai cinesi! 

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Inviato

Sono veramente depresso per questa svolta. Sono un europeista e uso con orgoglio il privilegio europeo della libertà di parola per dire che hanno fatto una cappelletta. Io faccio 100km al giorno per lavoro, non ci sono mezzi pubblici che mi ci porterebbero, se la mia 500l del 2017 comprata usata  mi abbandonasse non avrei le risorse per comprarmi non dico una elettrica che non saprei dove ricaricare ma con sti prezzi manco una ibrida

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