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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Secondo me sarà tutto convenientemente cambiato da "solo elettriche entro il 2035" a "solo auto con batteria ricaricabile entro il 2035", mettendoci dentro anche REX e PHEV.

E poi diranno che intendevano così dall'inizio.

Diversamente è impensabile, pure perché mercati come USA e parecchi paesi asiatici non stanno andando dietro a sta vaccata del ban dei motori ICE, e vendere solo BEV in Europa significherebbe spaccare in due lo sviluppo delle cosiddette world car, con ulteriore handicap per i produttori europei (quelli che esisteranno ancora al 2035, s'intende).

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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato
. Il problema è che si è andati dietro a principi e non a cercare il risultato. Altrimenti non si parlerebbe solo di ban delle ICE ma di smartworking, riorganizzare i quartieri con servizi decentrati, trasporto pubblico, liberalizzazioni dei taxi etc etc.


Indubbiamente una scelta ideologica anziché tecnica, che potrebbe avere gravi ripercussioni dato che solo l’UE si sta avviando così decisamente su questa strada


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19 minuti fa, davos scrive:

Il ban al 2035 significa che dal 2035 uno deve prendere un auto elettrica e deve poterci essere una rete di collonnine capillare. Devi essere riuscito a fare punti di ricarica nei parcheggi pubblici e privati, luoghi di lavoro etc. Il ban al 2035 significa che le case non investiranno in nessuna tecnologia che non sia elettrica. Ben venga car sharing trasporto pubblico e anche taxi elettrici a prezzi normali. Un taxi deve essere alla portata di tutti. Per il resto per me oggi per come è organizzato il mondo l'auto è indispensabile. Certi usi possono essere evitati, ma per una vita piena per poter viaggiare, andare a lavoro fare la spesa, vacanze passioni portare i figli a scuola etc serve l'auto privata.. facendo il ban al 2025 si rischia al contrario che la gente continui ad usare auto ICE vecchie. Andavano esplorare tutte le soluzioni. Se una segmento b con 500 km di autonomia reale dovesse scendere di prezzo ok. Ma se nel 2035 dovesse costare ancora 50000 euro di  sarebbe un problema enorme. E magari una erev sarebbe costata 20000. E a livello di CO2 sarebbe infinitesimale la differenza. Il problema è che si è andati dietro a principi e non a cercare il risultato. Altrimenti non si parlerebbe solo di ban delle ICE ma di smartworking, riorganizzare i quartieri con servizi decentrati, trasporto pubblico, liberalizzazioni dei taxi etc etc.


Ma solo io trovo che questo modo di vivere frenetico della vita di oggi, oltre a non essere salutare per il pianeta, è assolutamente demenziale? Milioni di persone che ogni giorno si spostano avanti e indietro come zombie, tutti incolonnati, sempre incazzati con se stessi e con io mondo intero. Durante la pandemia ho pregato affinché quella situazione eccezionale diventasse la nuova normalità, riscoprire la "lentezza" della vita, lo stare più tempo in famiglia, godersi la natura, ecc.

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Inviato (modificato)
5 minuti fa, kire_06 scrive:

stare più tempo in famiglia, godersi la natura, ecc.

 

Ah si, quel posto dove puoi tranquillamente arrivare con i mezzi pubblici e che è sempre raggiungibile con l'autonomia di una macchina elettrica

Modificato da gpat
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Inviato

Giusto ieri ho parlato con una mia collega che si occupa delle trasferte, mi ha detto che ultimamente stanno tornando ai livelli pre Covid ed è assurdo, perché con gli strumenti informatici che abbiamo quando eravamo al 100% in  smartworking siamo riusciti a fare tutto senza le trasferte che prima facevamo.

 

Io ad esempio nell’ultimo anno ho fatto solo 2 giorni di trasferta, solo perché dovevo dare assistenza ad un corso di formazione in presenza, eppure il mio lavoro è lo stesso da prima del covid quando tutti i mesi facevo trasferte.

 

Qualche mese fa un fornitore è venuto a trovarmi in ufficio facendo la sua prima trasferta dopo due anni, voleva riprovare le vecchie sensazioni di viaggiare quattro ore per un incontro di mezz’ora che avrebbe tranquillamente potuto fare in call.

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4 ore fa, aboutdas scrive:

Però i tre "grandi" globali hanno già tracciato una strada: NA, EU, CHN.

Specialmente i primi, per distanze chilometriche viaggiate e spazi utili per centrali elettriche sostenibili, sono baricentrici per la direzione globale.

Dopotutto, le case non possono certo mantenere gli ICE per pochi mercati minori... Quindi la strada è tracciata.

E, al prossimo che mi cita Suzuki come esempio, ricordo che le normative sulle emissioni dipendono anche da dimensioni e peso. Motivo per cui una Mercedes GLS ha "meno restrizioni" di una Fiat Panda. Non è corretto, sia chiaro, e non difendo il ragionamento. Semplicemente, è fattuale.

 

Accettiamolo: il petrolio per autotrazione civile è morto. Nel medio termine.

Il mio ragionamento non era tanto verso l'automotive, ma complessivo.

NA e CHN non stanno seguendo gli obiettivi ambiziosi dell'Europa nella riduzione dei gas serra, e poichè l'atmosfera è una sola, purtroppo, il pianeta sta andando a rotoli, con l'Europa solo più masochista degli altri.

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@xtom

È dura far cambiare abitudini... 

Stessa cosa per me, volendo potrei fare 100% smartworking e andare dai clienti solo lo stretto necessario. 

Invece passata l'ondata di covid ci hanno costretto a tornare almeno al 50% in ufficio e sono gli stessi clienti a "preferire" il consulente in presenza nonostante qualsiasi spesa di trasferta compreso il rimborso al km sono scaricate su di loro... 

 

Sarebbe da incentivare il lavoro smart e il traffico sparirebbe quasi completamente con ripercussioni anche sull'inquinamento 

Modificato da Albe89
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9 ore fa, Albe89 scrive:

@xtom

È dura far cambiare abitudini... 

Stessa cosa per me, volendo potrei fare 100% smartworking e andare dai clienti solo lo stretto necessario. 

Invece passata l'ondata di covid ci hanno costretto a tornare almeno al 50% in ufficio e sono gli stessi clienti a "preferire" il consulente in presenza nonostante qualsiasi spesa di trasferta compreso il rimborso al km sono scaricate su di loro... 

 

Sarebbe da incentivare il lavoro smart e il traffico sparirebbe quasi completamente con ripercussioni anche sull'inquinamento 

Questo argomento meriterebbe un approfondimento. E' vero che con il laovoro d'ufficio, compreso quello che facico io di progettista meccanico, me ne potrei stare sempre a casa in smartworking e non andare mai in ufficio. Il discorso è più complesso, perchè se facessimo tutti così diventeremo degli essere asociali: sempre chiusi in casa davanti al pc. Ho un collega che va sempre in trasferta anche quando non è necessario, ma ci va per evadere da quell'ufficio puzzolente. Per uscire dalla solit routine. Per vedere posti nuovi, facce nuove, lontano qualche giorbo dalla moglie rompicoglioni e dai figli casinisti. Ci sta anche l'aspetto umano: siamo esseri sociali, ed è sempre preferibile un contanto umano con il cliente, o il fornitore, piuttosto che vederlo davanti al pc. PEr la produttività sarebbe meglio fare una bella call, ma per il nostro nenessere psico-fisico, non credo faccia bene stare sempre e solo a fissare il monitor di un pc.

 

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27 minuti fa, infallibile_GF scrive:

Questo argomento meriterebbe un approfondimento. E' vero che con il laovoro d'ufficio, compreso quello che facico io di progettista meccanico, me ne potrei stare sempre a casa in smartworking e non andare mai in ufficio. Il discorso è più complesso, perchè se facessimo tutti così diventeremo degli essere asociali: sempre chiusi in casa davanti al pc. Ho un collega che va sempre in trasferta anche quando non è necessario, ma ci va per evadere da quell'ufficio puzzolente. Per uscire dalla solit routine. Per vedere posti nuovi, facce nuove, lontano qualche giorbo dalla moglie rompicoglioni e dai figli casinisti. Ci sta anche l'aspetto umano: siamo esseri sociali, ed è sempre preferibile un contanto umano con il cliente, o il fornitore, piuttosto che vederlo davanti al pc. PEr la produttività sarebbe meglio fare una bella call, ma per il nostro nenessere psico-fisico, non credo faccia bene stare sempre e solo a fissare il monitor di un pc.

 

Già, sarebbe tema di discussione a se, il 100% smart è dannoso su questo son d'accordo ma molti sono tornati sui loro passi obbligando tutti a tornare come prima solo per l'ossessione che "se non si è in ufficio si lavora meno" cosa errata. 

Io quando ero libero avevo trovato il mio equilibrio mettendomi d'accordo con i colleghi e andando in ufficio un giorno a settimana massimo due se era necessario. 

Ora devo farne tre, sorbendomi 40min di viaggio mattina e sera anche se magari in ufficio trovo nessuno e quindi è come lavorare a casa. 

Idem coi clienti, ovviamente non si può fare solo remoto sopratutto con un lavoro come il mio che un minimo di rapporto lo si deve avere, ma molti esagerano anche qui nel verso sbagliato. 

 

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11 ore fa, kire_06 scrive:

Ma solo io trovo che questo modo di vivere frenetico della vita di oggi, oltre a non essere salutare per il pianeta, è assolutamente demenziale? Milioni di persone che ogni giorno si spostano avanti e indietro come zombie, tutti incolonnati, sempre incazzati con se stessi e con io mondo intero. Durante la pandemia ho pregato affinché quella situazione eccezionale diventasse la nuova normalità, riscoprire la "lentezza" della vita, lo stare più tempo in famiglia, godersi la natura, ecc.

Ma guarda, non ci avevo pensato. Dovrò rivalutare il fatto di alzarmi alle 7 di mattina per avere il primo tempo libero alle 7 di sera quando va bene come soluzione non ottimale.

Seriamente, per favore, risparmiati questa roba. Anche a me piacerebbe fare come cazzo mi pare tutto il giorno. Ma non lo posso fare, a meno di non essere uno statale, cosa che purtroppo ho scelto di non essere. E parlo per esperienza personale, non per luoghi comuni o sentito dire.

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