Transizione ecologica ed il futuro della mobilità

[4200blu]

BYD Surpassed Tesla To Become The First In Global NEV Sales In H1 2022

 

In the first half of 2022, BYD sold 641,350 new energy vehicles (NEVs), a year-on-year increase of 314.9%, seizing the crown from Tesla to become the first in global sales of NEVs. BYD’s cumulative production volume was 647,914 NEVs, a year-on-year increase of 312.18%. NEV is a general Chinese term that includes EVs, PHEVs, and hydrogen vehicles (FCEVs).

On the other hand, Tesla sold 564,000 EVs in the first half of 2022, a year-on-year increase of 46% from 386,200 vehicles in the first half of 2021, according to Tesla’s production and delivery report for the second quarter of 2022. Tesla CEO Elon Musk said in an interview with Bloomberg that the biggest headwind to Tesla’s growth is supply constraints, not competitors. “The supply chain disruption in the past two years is absolutely a nightmare, one thing after another, and we are not out of the woods yet.”

 

(Chinanews)

 

 

[TonyH]

19 minuti fa, J-Gian scrive:

Alla fine nelle grandi città potrebbe succedere proprio quanto sopra: stop auto private.

 

Ci può stare, ma ovviamente ci vorrà un MASSICCIO miglioramento del TPL.

 

Però come la si metterà col traffico COMMERCIALE?

 

Perchè i mezzi sono brutti, vanno tolti tutti dalla città (con urbanistica tattica) però al contempo vogliamo i servizi di delivery e viva il commercio di quartiere al posto dei supermercati.

 

Il verduriere sotto casa, pensiamo di rifornirlo coi droni, con le catapulte?

Il macellaio con una bicicletta?

 

A volte ho l'idea che ci si fa affascinare da render bellissimi con un mare di alberi (salvo poi incazzarsi perchè perdono foglie, si ammalano, vanno potati....) e senza nessun veicolo (nè ICE, nè elettrico). Però dobbiamo chiederci se è davvero realizzabile (vedi sopra le consegne merci)

[TurboGimmo]

5 minuti fa, TonyH scrive:

Però come la si metterà col traffico COMMERCIALE?

 

I mezzi commerciali penso non siano considerati "privati"

[TonyH]

2 minuti fa, TurboGimmo scrive:

 

I mezzi commerciali penso non siano considerati "privati"

 

Però circolano per strada, e sono più ingombranti di una vettura.

 

Ergo non può ridisegnare tutta la città prevedendo l'assenza di veicoli.

 

E anche lì, privato cosa mi significa?

Categoria M1?

Un medico che fa il giro visite, o un agente di commercio, tutte le categorie che hanno un utilizzo promiscuo della vettura come vengono catalogati nell'utlizzo?

Modificato 5 Luglio 2022 da TonyH

[stev66]

Se poi I furgoni consegne come da noi girano in pratica ancora con la targa del Regio Esercito 😜, mi sa che miglioramenti ne vedremo pochi. 

Ps chi in città ci abita e vuole prendere l'autostrada e la statale per uscire? 

E poi vuole rientrare? 

 

[Gabri Magnussen]

Che poi, vivo a Milano e ho i miei sulla linea di confine di Area C.
Il sabato e domenica ci sono le vasche e code dei sciurotti che vanno in Montenapo con le supercar.
Ben venga e, ma tanto per dire che ad oggi non è servito ad una mazza.
Aggiungiamoci poi le ciclabili ad cazzum del divino Sala e siamo a posto.
Ah, parlo da utilizzatore di suddette ciclabili, visti che io a MI con le 4 ruote ho la tendenza a guardarmene bene di girarci.

[v13]

20 minutes ago, TonyH said:

 

Però come la si metterà col traffico COMMERCIALE?

 

Perchè i mezzi sono brutti, vanno tolti tutti dalla città (con urbanistica tattica) però al contempo vogliamo i servizi di delivery e viva il commercio di quartiere al posto dei supermercati.

 

Il verduriere sotto casa, pensiamo di rifornirlo coi droni, con le catapulte?

Il macellaio con una bicicletta?

 

A volte ho l'idea che ci si fa affascinare da render bellissimi con un mare di alberi (salvo poi incazzarsi perchè perdono foglie, si ammalano, vanno potati....) e senza nessun veicolo (nè ICE, nè elettrico). Però dobbiamo chiederci se è davvero realizzabile (vedi sopra le consegne merci)

 

traffico non privato, quindi ci vorrà più tempo per pensare a soluzioni.

Nel breve periodo, l'urbanismo tattico è una buona idea perché permette di testare e migliorare soluzioni senza tempi lunghi e costi faraonici (e corruzione a manetta).

Nel medio, si ridurrà la velocità dei mezzi commerciali, si daranno agevolazioni per modernizzazione dei veicoli commerciali, si creeranno isole semi pedonali con permessi a tempo, si creeranno nuove imprese di distribuzione locale "ultimo chilometro" con mezzi leggeri (elettrici e quant'altro), eccetera.
Nel lungo spero che si vieti la consegna a domicilio o si faccia una rivoluzione nella distribuzione in cui il commercio "di quartiere" non sarà la drogheria degli anni 60, ma un concetto diverso. Ci sono già esperimenti, in futuro ne verranno sempre di più.

[Nico87]

Be chiaramente se si inizia a volere tutto "eco" i costi di tutto aumenteranno. E chiaramente lo sentiranno soprattutto i redditi piu bassi.
Motivo per cui nei paesi poveri non sono per nulla "eco".

L'ecologia è un costo aggiunto che incide su ogni cosa. Per fare un esempio stupido, se da domani in centro a milano, tutte le aziende di servizi dovranno passare dal Ducato diesel (non necessariamente dell'anteguerra) el nuovo E-Ducato, chiaramente la componente ammortamento del mezzo sui costi aziendali si farebbe sentire (costa il doppio...) e verrebbe girata al cliente, col risultato (chiaramente è una iperbole, i costi sono tanti....) che chiaramente le merci trasportate con l'educato costerebbero di piu di quelle trasportate col maleducato. Se poi i clienti bene di Milano pagheranno tranquillamente, nessun problema...

In un momento di inflazione assurda come quello attuale, non la vedo molto bene al di fuori dei salotti buoni...
 

Modificato 5 Luglio 2022 da Nico87

[stev66]

37 minuti fa, mikisnow scrive:

Pure se ho la risposta, mi sono sempre chiesto perché non si riesca ad avere mezzi piccoli a prezzi bassi da poter essere utilizzati solo per recarsi al lavoro. ICE o EV che sia, perché una Smart o Twizy costano troppo per preferirle ad una segmento A/B 5 posti. Ci sarebbero comunque dei lati negativi: perché un conto è possedere uno scooter per recarsi al lavoro oltre l'auto, un altro è possedere una Smart al posto dello scooter. Perché pure lei ingombra quando tenuta ferma. 

Comunque il problema della viabilità è complesso, ed il traffico è peggiorato come dicevo non soltanto per il modo e numeri che si recano al lavoro. Perché sono le stesse modalità degli anni 80 e 90, e pure li si andava al lavoro con le stesse modalità. Anzi azzarderei che c'erano pure più aziende aperte 😅

Io ho uno scooter 300cc.

Ia cui assicurazione e manutenzione mi costa in pratica come un'automobile. 

Solo bollo, acquisto e consumo sono minori. 

[stev66]

30 minuti fa, mikisnow scrive:

Però non sarebbe nemmeno giusto ritrovarsi gente di ceto A che può fare quello che fa oggi, mentre il ceto C che si ritrova a non andare più in ferie. A me per esempio frega nulla della scala sociale e vedere il ceto A che si piglia la Ferrari, perché comunque nel mio mi ritengo pure fortunato a mantenere una vita dignitosa. Il problema è quando si apre troppo la forbice, non è una questione d'invidia. Ora le scelte le puoi fare su dove investire in beni e servizi emozionali, bisognerà assolutamente agire qualora tutto lo stipendio se ne andasse solamente in tasse ed energia. E già ora abbiamo superato il limite. 

Se dobbiamo pagare per salvare il pianeta dovrà essere fatto pure quella in maniera equa e secondo me si può fare senza aumentare così tanto i costi, perché sappiamo già cosa influisce di più rispetto allo spostamento privato. E se per assurdo fosse colpa al 100% dei mezzi privati, ci sarebbe comunque il modo di risolvere la questione ambiente mantenendo certi standard di vita. Quello a cui stiamo assistendo non è un risolvere il problema, ma solamente uno spostamento di ricchezza facendo leva con temi sensibili. Non è complottismo, hanno sbagliato a farci studiare in maniera sufficiente che c'ha permesso di non essere degli "stupidi". E qui è pure palese ed alla luce del sole. 

Il problema è che è già così. 

Si cerca di non spingere troppo velocemente per paura dei gilets jaunes che potrebbero sorgere.

Ma l'obiettivo per lo meno italiano è dimezzare il parco circolante. 

Lasciando la circolazione più o meno libera solo nelle aree più arretrate e povere. Ma a costi più elevati degli attuali.