Transizione ecologica ed il futuro della mobilità

[xtom]

1 minuto fa, Bojack scrive:

Toglietemi una curiosità, probabilmente è stupidissima ma ne lo sto chiedendo da un po'.

 

Ultimamente nel mio comune e in quelli limitrofi accade, ogni tanto, che ci siano dei brevi blackout dovuti alla troppa richiesta di corrente (a causa principalmente dei condizionatori).

 

Quello che mi chiedo è, ma nel momento in cui avremo tante auto elettriche il sistema reggerà? Perché è inevitabile che ci sarà un aumento di richiesta di corrente..

 

Ripeto, probabilmente è una curiosità stupida perché magari c'è già la soluzione e quindi non ci sarà alcun problema. Però è da un po' che me lo chiedo.

 

Detto questo, personalmente sono abbastanza scettico su questa strada. Sì è deciso che dal 2035 saranno prodotte solo auto elettriche, ma personalmente continuo ad essere molto dubbioso su tale decisione.

 

Poi credo che i prezzi prima o poi dovrebbero quantomeno abbassarsi un po', oggi acquistare un'elettrica è molto dispendioso dal punto di vista economico e vista la situazione generale non è che le prospettive siano rosee, anzi.

 

In realtà le cause di questi blackout sono dovute principalmente al caldo per due motivi:

 

- il maggior carico dovuto in parte ai condizionatori, che provoca un surriscaldamento dei cavi

- il terreno caldo e secco che non permette ai cavi di dissipare il maggior calore

 

Di fatto saltano i giunti dei cavi che devono essere riparati, per fortuna la rete di solito è magliata, per cui la linea viene velocemente rialimentata da un'altra cabina aprendo e chiudendo opportunamente degli interruttori.

 

Tutte le aziende di distribuzione elettrica hanno a piano grossi investimenti per ammodernare la rete, proprio per reggere l'aumento dei carichi, che in prospettiva riguarderà non solo le auto elettriche, ma anche i riscaldamenti.

 

Tutto lavoro non delocabilizzabile.

 

 

 

[aboutdas]

52 minuti fa, stev66 scrive:

Qualche ICE superstite forse.

Neanche, considerata l'inflazione.

Diciamo che ragionare in cifre monetarie è sempre sbagliato, bisogna ragionare in equivalenze. Per esempio, in teoria una vettura entry-level dovrebbe essere accessibile con un anno di salario minimo.

Se poi il salario minimo è troppo basso (o non previsto, come in Italia) è un altro problema.

Ma con un'inflazione al 10%, i 20.000 di oggi sono i 22.000 dell'anno prossimo ed i 24.200 del 2024.

[jameson]

25 minuti fa, stigghiolaro scrive:

Le BEV sono una parte di mille altre attività. Non c'è questo o quello, c'è questo E quello. Tutto va cambiato per bloccare il disastro che abbiamo combinato, ANCHE sostituire le auto a carbonella con le BEV.

Io comincerei dalle centrali elettriche a carbone indiane e cinesi.

29 minuti fa, stigghiolaro scrive:

Non è vero che lo dicono "solo i politici europei", queste sono frasi da populismo becero. Negli USA hanno l'obiettivo 50% di nuove auto BEV entro il 2030, India 30% di parco circolante BEV entro il 2030, UK tutte BEV dal 2030, Cina 25% BEV entro il 2025, etc etc. Nessuno sta aspettando con le mani in mano.

Ah, giusto. Lo dicono i politici europei e alcuni politici americani, e casomai il populismo becero è loro visto che impongono soluzioni senza sapere un tubo delle implicazioni tecniche.

[aboutdas]

7 minuti fa, jameson scrive:

Io comincerei dalle centrali elettriche a carbone indiane e cinesi tedesche e americane.

Fixed

[jameson]

4 minuti fa, aboutdas scrive:

Fixed

[stev66]

Poi parliamoci chiaro. 

Oggi ci sono 39 Mln di auto ICE in Italia. 

Se va bene, da qua al 2035 si venderanno 18 / 19 Mln di auto nuove. 

Diciamo che 10 di queste, è mi sono tenuto largo sono BEV. 

Al 31 12 2035 avremo 39 Mln di auto, di cui 10 BEV. 

Per arrivare a percentuali di ICE sotto il 10% ci vorranno almeno 25 anni, salvo proibizioni di circolazione. 

 

[maxsona]

1 ora fa, MotorPassion scrive:

 

Volendo essere provocatori ci sarebbe da dire che i prezzi delle ICE sono aumentanti e di parecchio negli utlimi anni arrivando ai livelli dei prezzi delle BEV.  🤪

 

Le case automobilistiche continuano a togliere ciccia dalle auto, aumentano i prezzi e la gente dice: beh, è per aumentare il margine! Lo fanno anche gli altri! Di certe cose non frega niente a nessuno! Sembra quasi che sia una cosa bella.

Paghiamo delle fuffa sovraprezzata, e quasi siamo contenti che le case la propongano.

 

Modificato 20 Luglio 2022 da maxsona

[stigghiolaro]

22 minuti fa, jameson scrive:

Io comincerei dalle centrali elettriche a carbone indiane e cinesi.

Ah, giusto. Lo dicono i politici europei e alcuni politici americani, e casomai il populismo becero è loro visto che impongono soluzioni senza sapere un tubo delle implicazioni tecniche.

 

Di nuovo, non c'è questo o quello, ogni cosa onta.

 

TUtti i politici del mondo, tranne minus habens alla Trump/Bolsonaro, sono sulla stessa linea di pensiero, strano vero?

[jameson]

2 minuti fa, stigghiolaro scrive:

Di nuovo, non c'è questo o quello, ogni cosa onta.

Bisogna vedere qual è il prezzo da pagare per ogni cosa. Secondo questo ragionamento bisognerebbe vietare immediatamente tutti gli allevamenti di bestiame.

3 minuti fa, stigghiolaro scrive:

TUtti i politici del mondo, tranne minus habens alla Trump/Bolsonaro, sono sulla stessa linea di pensiero, strano vero?

Sono tutti sulla linea di vietare le ICE? Solo gli europei hanno pensato a questa fesseria. Ai cinesi sicuramente va bene, è un ottimo sistema per toglierci l'ultimo settore in cui dominiamo al mondo.

[stigghiolaro]

2 minuti fa, jameson scrive:

Bisogna vedere qual è il prezzo da pagare per ogni cosa. Secondo questo ragionamento bisognerebbe vietare immediatamente tutti gli allevamenti di bestiame.

Sono tutti sulla linea di vietare le ICE? Solo gli europei hanno pensato a questa fesseria. Ai cinesi sicuramente va bene, è un ottimo sistema per toglierci l'ultimo settore in cui dominiamo al mondo.

 

Anche gli allevamenti intensivi sono inclusi nella stessa documentazione europea, basta informarsi, e non si tratta di IMMEDIATAMENTE; 15 anni, mezza generazione umana.

 

Hanno tutti piani di passare ai BEV negli stessi tempi, anno più anno meno.