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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Dal mio osservatorio quasi giornaliero. 

Oggi che è sabato, alla solita Autogrill svizzera, nonostante il poco traffico e scorrevole, su 6 colonnine, 5 erano occupate da auto in carica: 4 Suv e una Up. 

Per la primavera/estate prevedo fatturati enormi. E qualche difficoltà a parcheggiare. 

  • Grazie! 1

- '13 Toyota Auris Hybrid TS Lounge (dal 2024)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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6 ore fa, nucarote scrive:

Qualche informazione sui tempi di ricarica parziale (es. da 20% a 80%)?

No solo la max ricarica ammessa dichiarata in DC, 135 kW per la MG4 e 200 kW per la MB. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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19 ore fa, 4200blu scrive:

 

...almeno per la Germania i piani al momento sono solo per arrivare a 80% in 2030. Ma secondo una studia di McKinsey (basata su dati ufficiali del ministerio per l'economia) (al momento questi traguardi sono gia cartastraccia, perche partendo con lo status di 2021 e la velocita reale di 2022 si vedo per ogni settore (solare, eolico onshore / offshore, pompe di calore) e continuando con questa velocita, mancerano il target clamoroso.

image.png.5d1241f8104eaec996294d8a930ab25f.png

 

Ma forse altri stati europei sono migliori e piu veloci, i tedeschi sembrano no.

 

 

perfetto, è uno dei report che avevo visto io. Tra l'altro uno dei meno pessimistici 

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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1 ora fa, nucarote scrive:

Peccato, sarebbe secondo me interessante capire il tempo di ricarica meglio ancora se parziale con vari tipi di colonnine.


Al fondo di questo video, dal minuto 19,  trovi i tempi di ricarica da una colonnina fast per l’MG4, 5 minuti 50 km, 10 minuti 100 km, 20 minuti 200 km, etc …

 

 

 

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linko questo articolo, premessa, non sto sposando completamente le tesi del professore intervistato, però anche io (che cerco di documentarmi e capire ma dal p.d.v. strettamente scientifico) comincio ad avere qualche dubbio o comunque difficoltà a capire, il dubbio che questa transizione all'elettrico sia un pò guidata da motivazioni  ideologiche a me rimane . 

 

Non posso dire che sia così certamente,   perché i dati  in un senso o nell'altro non lo dicono chiaramente, ma un approfondimento del concetto di "Life Cycle" e "Well to Wheel" vedo che è molto difficile da trovare con numeri concreti e diviso Paese per Paese   , a me qualche sospetto  comincia a venire.

 

https://www.firstonline.info/lideologia-verde-sta-portando-leuropa-verso-obiettivi-impossibili-e-dannosi-parla-zollino/

 

cito un passaggio che per me andrebbe approfondito con numeri , o quanto meno reso noto al pubblico 

 

Facciamo due esempi agli antipodi: supponiamo di costruire vettura e relativa batteria in Francia o in Svezia, e che poi quella vettura sia utilizzata negli stessi due Paesi, allora quell’auto è davvero a emissioni quasi zero, perché in Francia e Svezia l’energia elettricità è prodotta quasi tutta da nucleare (tra il 50 e il 70%) e rinnovabili. La stessa cosa non si può dire per un’auto prodotta in Cina e magari venduta in Polonia o in Germania, dove l’elettricità si produce in larga misura con combustibili fossili, tra cui un posto di rilievo spetta ancora al carbone”.

 

 

Io  un calcolo preciso sul costo totale di produzione e di utilizzo dell'intera filiera e per singolo Paese fino alla rottamazione del veicolo non l' ho mai visto.

 

Sospetto (pur vedendo EV in vantaggio di default) che in vari casi non ci sia  veramente un vantaggio.

 

Occhio ragazzi che poi la Fisica  e la Chimica vincono sempre, e se  tra 2 decadi non vediamo calare le emissioni pur viaggiando tutti con le auto elettriche non che ce la possiamo prendere con chi 20 anni prima ha preso queste decisioni. 

 

Sono sinceramente interessato all'auto elettrica (sto guardando anche io come tutti a modelli e sistemi di ricarica)  e credo sia una soluzione che vada implementata , ma senza ideologie.

Modificato da Matteo B.
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2 ore fa, Matteo B. scrive:


Articolo molto interessante, che mi da lo spunto per alcune considerazioni.

 

Si parla ad esempio di biometano e metano sintetico, se andate indietro di qualche anno troverete miei commenti in cui auspicavo maggior investimenti per la loro produzione, così come speravo che le case automobilistiche proponessero i loro modelli predisposti per andare a metano.

 

Sappiamo come è andata a finire, abbandono completo delle auto a metano da parte dei costruttori, perché interessavano solo l’Italia e un po’ la Germania, dove esiste una rete di distribuzione sufficientemente capillare, e vista la recente crisi la scelta è stata anche lungimirante.

 

Ciò non toglie che il biometano ed il metano sintetico, ricavato dalla CO2, siano ancora validi per produrre energia elettrica a emissioni neutrali.

 

Come detto altre volte l’energia elettrica non si trova in natura, a meno di non riuscire a catturare i fulmini come Doc, ma è un vettore energetico per trasportare energia prodotta nei modi più diversi.

 

Risolto quindi il problema del costo/autonomia delle batterie, l’auto elettrica ha permesso di prendere due piccioni con una fava, ovvero creare veicoli ad emissioni zero che possono essere indirettamente alimentati da qualsiasi fonte energetica più o meno pulita.

 

L’altra cosa che non viene mai abbastanza evidenziata è che la diffusione dell’auto elettrica e delle pompe di calore, deve servire come incentivo a produrre sempre più energia da fonti rinnovabili, con investimenti per la creazione di impianti locali che per natura non possono essere delocalizzati, quindi con un effetto positivo sull’occupazione.

 

L’obiettivo quindi è creare un circolo virtuoso.


 

Modificato da xtom
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3 ore fa, Matteo B. scrive:

Occhio ragazzi che poi la Fisica  e la Chimica vincono sempre, e se  tra 2 decadi non vediamo calare le emissioni pur viaggiando tutti con le auto elettriche non che ce la possiamo prendere con chi 20 anni prima ha preso queste decisioni.

Il problema è che le emissioni di CO2 non si possono misurare ma solo calcolare. Se nel calcolo usi solo quelle allo scarico e non quelle prodotte in centrale, potrai sempre far passare il messaggio che muoversi in EV ha emissioni zero.

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52 minuti fa, jameson scrive:

Il problema è che le emissioni di CO2 non si possono misurare ma solo calcolare. Se nel calcolo usi solo quelle allo scarico e non quelle prodotte in centrale, potrai sempre far passare il messaggio che muoversi in EV ha emissioni zero.

 mainfatti Zollino propone il calcolo "well to wheel" e la divisione per sistemi energetici nazionali.

 

Comprare una Tesla in Germania  (e usarla ovviamente) non ha lo stesso effetto che farlo in Francia.

 

Oppure, se volete, se ho un impianto PV da 12Kwp a casa con accumulo è diverso da non avere il garage per caricare

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1 ora fa, Matteo B. scrive:

Oppure, se volete, se ho un impianto PV da 12Kwp a casa con accumulo è diverso da non avere il garage per caricare

Questa è un'idea da scardinare.. invece è assolutamente lo stesso perché comunque la tua energia prodotta finirebbe in rete.

Ovviamente cosa buona e giusta dotarsi di FV, e lecito avere un risparmio anche per la componente trazione (risparmio che per inciso non c'è).

Ma non c'è nessun risparmio in co2 emessa, il conto è sempre quello del tuo contesto locale.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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