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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato
7 minuti fa, tenore scrive:

quindi semplicmente, gia dal 2025 sara difficile andare in un concessionario e trovare ICE disponibili

 

Vorrà dire che chiuderanno anche tantissimi concessionari e officine, qual'è il problema? L'importante è far finta di combattere l'anidrideh carbonicah.

 

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Inviato (modificato)
23 minuti fa, tenore scrive:

fate sempre i ragionamenti al 2035, ma il prossimo enorme step e il 2025, dove la media emissioni si abbassera ulteriormente in maniera drastica e i costruttori dovranno scegliere se vendere le ice o pagare multe.

 

ogni volta che sento parlare del 2035 come data cruciale sorrido, ogni 5 anni ci sono scalini mostruosi in tema emissioni, e ogni anno una riduzione sistematica dei superbonus co2.

 

si certo...le dichiarazione/prognosi per una quota bev alla produzione dei OEM diversi tra 50 - 80% per 2030 sono cifre globali.

Esaminato solo per Europa gia il prossimo anno, per quale ragione che hai scritto tu, saremmo a ca. 40% per molte case secondo me, con forte aumento i prossimi anni tra 2025 e 2030.

 

 

 

 

Modificato da 4200blu
Inviato (modificato)
40 minuti fa, tenore scrive:

 

fate sempre i ragionamenti al 2035, ma il prossimo enorme step e il 2025, dove la media emissioni si abbassera ulteriormente in maniera drastica e i costruttori dovranno scegliere se vendere le ice o pagare multe.

 

ogni volta che sento parlare del 2035 come data cruciale sorrido, ogni 5 anni ci sono scalini mostruosi in tema emissioni, e ogni anno una riduzione sistematica dei superbonus co2.

 

quindi semplicmente, gia dal 2025 sara difficile andare in un concessionario e trovare ICE disponibili, visto che i costruttori faranno i loro calcoli per rientrare nelle medie e quindi semplicemente venderanno ICE fin dove possono

 

 

Per assurdo, l'unico produttore che potrà dormire sonni tranquilli per i prossimi 10 anni è Toyota...

I loro prodotti di punta sono Yaris e Corolla, ne possono vendere quante ne vogliono, e lasciare i competitors a spiegare ai clienti per quale motivo dovrebbero comprare una EV.

Per le auto più pesanti aggiungono il plug-in, che è fatto meglio di quello dei competitor, e da qui al 2035 arrivano tranquilli. Dal 2035 in poi si vedrà, chissà quanti marchi saranno spariti per allora.

Capisci che queste leggi sono davvero assurde quando realizzi che ne uscirà meglio di tutti il produttore più scettico sulle EV in assoluto.

 

Modificato da gpat

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato

Attenzione che però son tutte e due sopra ai 50 g/km.

Adesso non ricordo bene i valori limite, ma in ogni caso per venderne in quantità dovrebbero adottare una politica commerciale anche più aggressiva, cosa che invece non mi pare stiano facendo, almeno in IT.

Inviato
Adesso, __P scrive:

Attenzione che però son tutte e due sopra ai 50 g/km.

Adesso non ricordo bene i valori limite, ma in ogni caso per venderne in quantità dovrebbero adottare una politica commerciale anche più aggressiva, cosa che invece non mi pare stiano facendo, almeno in IT.

 

Il limite per la multa CO2 dovrebbe essere di 95g, non 50g, a meno di non essermi perso qualche aggiornamento degli ultimi mesi.

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato (modificato)
1 ora fa, gpat scrive:

Per assurdo, l'unico produttore che potrà dormire sonni tranquilli per i prossimi 10 anni è Toyota...

I loro prodotti di punta sono Yaris e Corolla, ne possono vendere quante ne vogliono

 

...non e cosi, le emissioni della Yaris ibrido sono molto sopra i limiti della EU per 2030 (47g)

 

image.png.1bb3e11f7bafabe33db2ffbbe25d9571.png

 

 

1 ora fa, gpat scrive:

Il limite per la multa CO2 dovrebbe essere di 95g, non 50g, a meno di non essermi perso qualche aggiornamento degli ultimi mesi.

i 95g erano il limite per 2021, dal 2025 al 2030 devono scendere continuamente fino a 48g.

 

 

Modificato da 4200blu
scambiato cifra 2012 --> 2021
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Inviato
3 minuti fa, gpat scrive:

 

Il limite per la multa CO2 dovrebbe essere di 95g, non 50g, a meno di non essermi perso qualche aggiornamento degli ultimi mesi.


Non ricordo di preciso i valori delle €7… ma a memoria i 95g dovrebbero essere già il limite per €6d. @4200blu hai i valori per €6d e cosa cambierebbe con €7?

Inviato
1 minuto fa, __P scrive:


Non ricordo di preciso i valori delle €7… ma a memoria i 95g dovrebbero essere già il limite per €6d. @4200blu hai i valori per €6d e cosa cambierebbe con €7?

 

i limiti per la Co2 non dipendono dalla Euro7, sono parte del legge "fit for 55". Per 2025 il limite e quella del (2021 - 30%) = 67g.

 

 

 

  • Grazie! 3
Inviato
1 ora fa, 4200blu scrive:

 

si certo...le dichiarazione/prognosi per una quota bev alla produzione dei OEM diversi tra 50 - 80% per 2030 sono cifre globali.

Esaminato solo per Europa gia il prossimo anno, per quale ragione che hai scritto tu, saremmo a ca. 40% per molte case secondo me, con forte aumento i prossimi anni tra 2025 e 2030.

 

 

 

 

In percentuale sì. 

In assoluto, prevedo un crollo delle vendite continentale. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

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PESCARA. Il Piano di sviluppo 2023 della rete elettrica nazionale prevede in Abruzzo un impegno di circa 1,5 miliardi per i prossimi dieci anni e attesta la regione al terzo posto per investimenti in centro Italia. Obiettivo di Terna è favorire l'integrazione delle fonti rinnovabili, migliorare il livello di efficienza, resilienza e sostenibilità del sistema elettrico attraverso incremento della magliatura e dell'affidabilità della rete esistente e rinforzo delle dorsali tra Sud e Nord.

La principale novità introdotta dal Piano di sviluppo 2023 è la rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell'energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current). Terna ha pianificato 5 nuove dorsali elettriche per complessivi circa 11 miliardi di euro. Tra queste, la Dorsale Adriatica "HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì". La nuova infrastruttura collegherà la parte settentrionale della Puglia fino all'Emilia Romagna, passando per Abruzzo e Marche, collegamento complessivo di oltre 500 km.

L'opera permetterà di ridurre le congestioni di rete in regioni caratterizzate da elevata produzione rinnovabile, come la Puglia. Previste due fasi: un collegamento HVDC aereo tra Foggia e Villanova di Cepagatti (Pescara) e il raddoppio dell'Adriatic Link con nuovo collegamento sottomarino; la seconda prevede la realizzazione di un collegamento HVDC aereo tra Fano (Pesaro Urbino) e Forlì. Nell'arco di Piano entrerà in esercizio l'Adriatic Link, collegamento HVDC tra Abruzzo e Marche da 1000 MW di potenza. Lungo circa 250 km, sarà costituito da due cavi sottomarini (210 km) e due cavi terrestri (40 km), le due stazioni di conversione saranno a Cepagatti (Pescara) e a Fano (Pesaro Urbino) e avranno impatto molto ridotto.

L'entrata in esercizio è prevista per il 2028. L'opera avrà un ruolo di primo piano nello sviluppo, nell'integrazione e nel trasferimento dell'energia prodotta dai impianti eolici e fotovoltaici del Sud verso i centri di consumo del Nord.

Terna, con 56 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Abruzzo oltre 2300 km di linee in alta e altissima tensione e 24 stazioni elettriche.

 

(ilCentro)

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