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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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On 12/6/2023 at 11:51, xtom scrive:

 

Altra frase che prendo solo come esempio, per far notare che già oggi non trova riscontro con la realtà, anche nel caso peggiore delle auto più piccole.

 

Queste sono le auto a benzina a listino in Italia che costano meno di 20 k dotate di un qualche tipo di cambio automatico

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Se cerchiamo le elettriche con prezzo inferiore a 25 K (20 K con gli incentivi) ne troviamo 2 che sono più o meno equivalenti come tipologia

 

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Le auto elettriche che costano meno di 40 k (che poi sono meno di 35 k con gli inventivi) hanno ben altre dimensioni e dotazioni

 

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Morale, già oggi con 20 k si sostituisce un'auto nuova ICE con cambio automatico con una BEV di pari categoria e lo stesso vale per ogni fascia di prezzo, 30 k, 40 k, etc ...

 

 

 

 

 

 

grazie per le elettriche hai messo lunghezza da 421. mi sembrava strano non vedere la zoe, corsa 208 per itare le prime che mi vengono in mente

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12 ore fa, xtom scrive:

Crisci, Unrae: “In Italia si vendono auto poco tecnologiche. Diventeremo la Serie B d’Europa”
 

https://www.formulapassion.it/opinioni/interviste/crisci-unrae-in-italia-si-vendono-auto-poco-tecnologiche-diventeremo-la-serie-b-deuropa
 

 

Questi piangono sempre, non è che in passato da noi vendessero solo ammiraglie full optional e all'estero utilitarie spartane senza dispositivi di sicurezza, è sempre stato così.

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38 minuti fa, AlexMi scrive:

Questi piangono sempre, non è che in passato da noi vendessero solo ammiraglie full optional e all'estero utilitarie spartane senza dispositivi di sicurezza, è sempre stato così.

 

Sicuramente loro portano acqua al loro mulino, che è quello di tutti i costruttori stranieri, quindi praticamente tutti, ma ci sono passaggi che meritano attenzione, ad esempio

 

Cita

“Qui c’è tutta una narrativa che va cambiata. Chi osteggiava l’elettrico usava temi oggi superati: la carenza delle colonnine (questo in parte…), il costo della corrente o quello che così ci consegniamo ai cinesi (anche se non capisco perché prima quando ci siamo consegnati ai petrolieri arabi nessuno ha mai detto nulla…). Ma questi temi si stanno esaurendo. E se tutti dicono che l’elettrico è il male assoluto, poi alla fine la gente ci crede. E quindi i clienti aspettano a comprare la prossima auto. Qui – lo ripeto – rischiamo grosso. L’ho detto anche a Salvini. Il punto non è la difesa dell’endotermico, il punto è come fare a non diventare un mercato di serie B per quanto riguarda le nuove tecnologie. Guardate le gigafactory: in Italia, per ora, non se ne farà nessuna. Un peccato enorme per l’occupazione e per il futuro del nostro Paese. Per questo con il governo stiamo cercando di fare un piano di riconversione industriale”.

 

In Italia c'è un diffuso pregiudizio, ma anche ignoranza sull'auto elettrica, al punto che anche un direttore di giornale come Giannini ieri sera in TV ha detto che le Tesla sono per ricchi perché costano 120.000 €.

 

Non ne faccio una colpa, perché è normale che chi è stato abituato per decenni a ragionare sui tempi da ere geologiche delle evoluzioni delle auto termiche, non riesca a comprendere bene la velocità di evoluzione dell'auto elettrica, quello che era vero ieri non è più vero oggi e non lo sarà più domani.

 

Nel 2010 una Panda costava 10 K e una Tesla oltre 100 K, oggi una Panda costa 15 K e una Tesla 40 K, domani la Tesla più economica costerà 25 K, se va bene come la Panda elettrica più economica. 

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Io dopo aver provato a lavorare da casa ho deciso che non fa per me e non voglio farlo.
Lo sbattimento più grande è ovviamente il tragitto ma la socializzazione, il movimento, il veder persone tutti i giorni è impagabile.
 
Certo in alcune condizioni fa comodo (qui a BZ c'è sempre traffico e quando piove impieghi 1 ora per fare 2,5 km) ma per il resto preferisco uscire.
 
Poi c'è la questione produttività: per come la vedo io onestamente, si rende molto meno.
O meglio: chi è abituato a lavorare per obiettivi e a rispettare scadenze lavorerà uguale, chi invece lavora semplicemente "ad ore" troverà ogni modo per perdere tempo senza essere visto.
 
 
Ecco, io lavoro a deadline e lavorare da casa per me è sempre stato più produttivo perché perdo meno tempo negli spostamenti e comunque arrivo a finire sempre molto oltre l'orario, in ufficio mi rendo conto di cazzeggiare di più anche solo per le interazioni coi colleghi. D'altro canto però, ci vuole il confronto di persona, pensare di usare sempre e solo le video call è alienante e quello si, abbassa la produttività a mio parere.
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Più che l'attracco, che a Genova c'è ma anche a Trieste, mancano  le ferrovie, perchè in entrambi i porti c'è ancora quella del conte di Cavour ed il valico del 1920 e nell'altro le imperial regie linee di Cecco Beppe.
Qualcosa dovrebbe cambiare col terzo valico in arrivo da noi ( e con l'ammodernamento delle linee triestine, comunque in corso). 
Anche in Calabria, sarebbe comodo e con ferrovia ben sviluppata per trasporto merci(che comunque in Italia n0n è messa male) si potrebbe anche risollevare un pò l'economia del sud.
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16 minuti fa, ILM4rcio scrive:
On 14/6/2023 at 16:39, A.Masera scrive:
 
Io dopo aver provato a lavorare da casa ho deciso che non fa per me e non voglio farlo.
Lo sbattimento più grande è ovviamente il tragitto ma la socializzazione, il movimento, il veder persone tutti i giorni è impagabile.
 
Certo in alcune condizioni fa comodo (qui a BZ c'è sempre traffico e quando piove impieghi 1 ora per fare 2,5 km) ma per il resto preferisco uscire.
 
Poi c'è la questione produttività: per come la vedo io onestamente, si rende molto meno.
O meglio: chi è abituato a lavorare per obiettivi e a rispettare scadenze lavorerà uguale, chi invece lavora semplicemente "ad ore" troverà ogni modo per perdere tempo senza essere visto.
 
 

Ecco, io lavoro a deadline e lavorare da casa per me è sempre stato più produttivo perché perdo meno tempo negli spostamenti e comunque arrivo a finire sempre molto oltre l'orario, in ufficio mi rendo conto di cazzeggiare di più anche solo per le interazioni coi colleghi. D'altro canto però, ci vuole il confronto di persona, pensare di usare sempre e solo le video call è alienante e quello si, abbassa la produttività a mio parere.

 

Basta un giusto equilibrio e un po' di organizzazione, io con un 3/2 o 2/3 tra giorni smartworking e ufficio mi ci son trovato benissimo. 

Anche perchè di solito chi fa poco a casa, fa pure poco in ufficio trovando mille scuse. 

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2 ore fa, ILM4rcio scrive:

Anche in Calabria, sarebbe comodo e con ferrovia ben sviluppata per trasporto merci(che comunque in Italia n0n è messa male) si potrebbe anche risollevare un pò l'economia del sud.

Il progetto ferroviario da Gioia Tauro all'Europa è in fase di attuazione, con fondi Europei.

 

Nell'Appennino Bolognese/Toscano la ferrovia è chiusa per lavori di ammodernamento e per adeguarla al trasporto di TIR su vagone.

 

Ma ci vorranno anni, sono 2 anni che ci lavorano e serviranno altri 2 anni in zona, ci sono vincoli alle chusure, visto che sono linee in uso.

2 ore fa, Albe89 scrive:

 

Basta un giusto equilibrio e un po' di organizzazione, io con un 3/2 o 2/3 tra giorni smartworking e ufficio mi ci son trovato benissimo. 

Anche perchè di solito chi fa poco a casa, fa pure poco in ufficio trovando mille scuse. 

Sono ampiamente d'accordo, se uno non lavora lo fa a casa ed alla sede.

 

Anch'io sono in Smart Working 2/3, pur riconoscendo i vantaggi del lavoro in presenza, sopratutto la facilità con cui parli e ti organizzi con i colleghi, ne apprezzo molti dello smart working, se devo fare un lavoro che richiede concentrazione a casa sono molto più isolato che in ufficio e riesco a concentrarmi meglio.

 

Poi, nel lavoro di ufficio, e non solo, oramai il controllo sul tempo è anacronistico, meglio dare obiettivi e scadenze e controllarli.

Modificato da bik
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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

Seat Leon Copa 1.6Tdi  - Suzuki V-strom 650

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Rinnovo il mio invito a tutti quelli che vogliono farsi un'idea di auto elettrica per i propri usi.

Annotatevi sullo smartphone quanti km fate ogni giorno per un periodo che ritenete significativo, al massimo un anno.

 

E' un'ottima preparazione e probabilmente rimarrete sorpresi. 

E' anche una guida per un corretto acquisto futuro.

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1 minuto fa, Maxwell61 scrive:

Rinnovo il mio invito a tutti quelli che vogliono farsi un'idea di auto elettrica per i propri usi.

Annotatevi sullo smartphone quanti km fate ogni giorno per un periodo che ritenete significativo, al massimo un anno.

 

E' un'ottima preparazione e probabilmente rimarrete sorpresi. 

E' anche una guida per un corretto acquisto futuro.

A quale pro?

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