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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

27 minutes ago, Felis said:

 

Scusa, ma non c'entra niente con quello che stavo dicendo.

 

queste falle nascono proprio dal fatto che i contenuti sono centralizzati e non anonimizzati by design, per maggiore "effcienza" o direttamente per scopo di lucro. È perfettamente possibile costruire sistemi con una logica diversa*

 

* ...e di fatto quello è il futuro se non vogliamo trasformarci in Google/Amazon o nella Cina, a scelta (e la differenza tra i due è sempre più sottile e per lo meno in Cina c'è almeno una parvenza di sistema elettorale, a Google manco quello).

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14 ore fa, Gabri Magnussen scrive:

- ho le colonnine vicino a casa, ma trovo stupido tornare da lavoro e lasciare la macchina in carica

Soprattutto è stupido arrivare a casa, mettere la macchina sotto carica e poi dover uscire dopo qualche ora a spostarla e andare a cercare un parcheggio normale

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1 minuto fa, M86 scrive:

Soprattutto è stupido arrivare a casa, mettere la macchina sotto carica e poi dover uscire dopo qualche ora a spostarla e andare a cercare un parcheggio normale

 

 

In questo senso meglio ricaricare sul posto di lavoro, per chi può, o alla colonnina pubblica più vicina al posto di lavoro.

 

Questo vale per le colonnine in AC, che ricaricano al massimo a 22 kW, per le colonnine DC bastano circa 20 minuti per ricaricare dal 20 all'80%.

 

Sul posto di lavoro anche una normale presa da 16A potrebbe ricaricare in una giornata di lavoro circa 30 kWh, praticamente dal 20 all'80% per una batteria da 50 kWh. 

 

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Li Mega charging test was exposed in a video, revealing the MPV has a maximum charging capacity of 552 kW. Even when the battery reaches 80%, Li Mega can still be charged with 315 kW power.

The video showed the Li Mega charged from 10% to 80% in 10 minutes. From 6% to 80%, it was 11 minutes and 2 seconds. That is 77.3 kWh of capacity in 11 minutes. Until 60% charged battery, Li Mega accepted not less than 400 kW of power. During the 60-80% period, it was still over 300 kW, and over 80%, it reached 315 kW. See the table at the end of the article for more details.

Li Auto broke the maximum charging capacity record held by Xpeng G9, which can receive electricity 445 kW of power. For comparison, the Lotus Eletre’s maximum input is 430 kW, while the Porsche Taycan can do 270 kW. The Mega is equipped with CATL’s Qilin battery with a charge rate of 5C. The company previously announced that Li Mega could add 500 km of range in 12 minutes.

The video also revealed that Li Mega can accept a maximum of 711.6 amps while charging. That would not be easy to reach in real-life usage as, for example, Huawei’s 600 kW supercharger, which is the most powerful you can find alongside roads in China, has a maximum output current of 600 amps.

The new minivan is built on an 800V platform, and thanks to CATL’s 5C battery technology, the EV can charge 50% in 7 minutes and 75% in 10 minutes. CATL announced on September 1 that it will supply its latest 5C Qilin battery to Li Mega, providing a 500 km range in 12 minutes.

5C explained

If we oversimplify, the 5C charge rate says how many times the battery can be charged in one hour. In this case, five times, so in theory, you charge the entire battery in 12 minutes. In other words, 5C means “five times the capacity,” so if you have, for example, a 1000 mAh battery, you can charge it with a 5000 mA current.

If you have a 4C battery, it can be charged four times in one hour, so having a full battery would take 15 minutes.

Probably the best way to explain 5C is to compare Li Mega’s 30% – 80% charging time with other 800V architecture EVs:

Li Mega: 7 minutes 46 seconds, peak power 522 kW

Avatr 11: 11 minutes 21 seconds, peak power 218 kW

Xpeng G6: 20 minutes, peak power 291 kW

Porsche Taycan 4S: 18 minutes; peak power 161kW

Li Auto’s first BEV

Li Mega minivan is Li Auto’s first tap into all-electric vehicles, also called BEVs, as the Beijing-based automaker previously produced only electric range extended vehicles (EREVs). EREV is an EV with a small ICE that only works as a power generator for the battery and is not connected to the wheels.

The reason was that Li Xiang, CEO of Li Auto, wasn’t convinced that infrastructure and technology were ready for BEVs and thus took a different approach than anybody else. Xiang announced that if they launch BEV, it will be the right way so people have zero range anxiety. That would mean fair enough fast charging and sufficient charging infrastructure.

 

Li’s 3000 superchargers by 2025

Li Xiang announced that the company plans to invest 10 billion yuan (1.4 billion USD) to build a network of 3000 superchargers around China by 2025. The first batch of 300 superchargers will operate by the end of 2023. Li Auto already operates 50 5C superchargers in China.

“The investment of 10 billion yuan will be amortized over five years, and since we have over 100 billion yuan annual revenue, the cost is not as high as it seems,” Xiang commented on his social network.

Li Auto plans to build stations in a 3+1 setup, meaning there will always be one 480 kW power charger and three 250 kW chargers.

 

(CNC)

 

 

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14 ore fa, Felis scrive:

Om tutto quello che vuoi, ma le case automobilistiche e le assicurazioni soprattutto non vedranno l'ora di "offrirti incentivi" pur di sapere come e quanto muovi il piedino destro e dove ti fermi per rivendere i dati a terzi, come del resto già fanno.

 

Ma quei soggetti non c'entrano. Il tracciamento dei percorsi sarebbe una questione pubblica (essendo legato a tassazione e redistribuzione).

Ma poi, voglio dire, se questo è il problema principale del sistema che descrivo... avere uno smartphone in tasca è mille volte peggio :D

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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On 26/10/2023 at 22:35, Wilhem275 scrive:

Peraltro con la diffusione della trazione elettrica la situazione dei costi legati al consumo peggiora, perché in urbano si consuma meno che fuori... ancora ancora con una termica uno poteva essere stimolato a scegliere strade più scorrevoli.

 

Questa cosa, comunque, è ancora da appurare. In molti casi, si è visto che il consumo urbano/extraurbano, alla fine è paragonabile, cambia da auto ad auto ed a seconda di cosa consista il ciclo prova effettivo, un po' come per molte ibride.

 

Se ci metti dentro l'autostrada invece, ha più valora quanto affermi tu, dato che in quel contesto i consumi aumentano in modo analogo a ciò che succede con le endotermiche.

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In effetti è quello che ho riscontrato con Jazz e Civic: i consumi più bassi in assoluto sono in coda in urbano, e via via a salire mano a mano che la strada diventa più scorrevole.

Di fatto vedo che il dato di consumo è diventato proporzionale alla velocità media, mentre in una termica questo è vero solo sopra una certa soglia di velocità (e comunque solo... finché non si frena).

 

Diciamo che dai 60-70 in su l'aumento di consumo è allineato a quello di una ICE paragonabile, perché il succo da qualche parte deve venire :), mentre al di sotto di quella soglia interviene il recupero, che in genere è più efficace quando il delta di velocità è più contenuto (cioé, in un ciclo 30-0-30 si spreca meno che in un 60-0-60).

 

Mi aspetto che una BEV segua lo stesso andazzo, visto che sotto è la stessa macchina con gli stessi recuperi (magari con anche più capacità elettrica per recuperare di più nelle frenate più serie).

 

 

Il cambio di approccio ai percorsi l'ho sperimentato in prima persona. Nel mio infelice pendolarismo quotidiano sono passato dal fare un giro contorto, con passo sostenuto, per raggiungere un pezzo di autostrada, al fare stradelle sfigate/suburbane ma con il percorso più corto possibile. A tempo ci metto 5' in più, ma il consumo è più basso di un 25% minimo, a volte di più... mentre con le precedenti ICE era sostanzialmente allineato (il percorso lento vinceva in consumi solo a Ferragosto, con le strade vuote).

Modificato da Wilhem275

There's no replacement for displacement.

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Importante novità

da ilsole24ore

Tesla concede a BP le colonnine dei supercharger e apre una nuova era per l’auto elettrica

Dal prossimo anno le colonnine ultraveloci con la tecnologia Tesla saranno disponibili anche con i colori del brand dei carburanti. Ma questo è solo l’inizio di un nuovo capitolo della casa di Elon Musk

di Massimo Mambretti

29 ottobre 2023

I punti chiave
 

2' di lettura

Tesla e BP siglano un accordo importante da oltre 100 milioni di dollari (circa 95 milioni di euro) con cui il brand di Elon Musk concede al colosso petrolifero inglese l’hardware dei suoi potenti supercharger. Di fatto, l’operazione apre un nuovo percorso del business di entrambi i marchi perché nel caso di Tesla non poggia più solo su auto, batterie di accumulo e pannelli solari, mentre in quello di BP è la prima pietra della nuova road map della sua presenza sulle strade, per il momento solo quelle americane.   

Tesla, aprendo il sistema di ricarica avvia un nuovo business

L’accordo per certi versi è inaspettato data la cura con cui Tesla ha protetto sinora la sua tecnologia di ricarica. Tuttavia, cedendola a terzi non solo rafforza il proprio giro d’affari ma, per di più, consente anche chi non ha una vettura del suo brand di rifornirsi rapidamente. Proprio per questi motivi è facile pensare che la vendita dei supercharger da parte di Tesla proseguirà con altre industrie petrolifere e con fornitori di energia in altre parti del mondo. L’operazione può anche essere considerata anche figlia dell’intenzione di recuperare terreno dopo il calo di profitti registrato nel terzo trimestre di quest’anno e che secondo Musk in parte è dovuta all’avio della produzione del pick-up Cybertruck e che porterà Tesla ad affrontare sfide enormi per aumentare il flusso di cassa.   Tesla, Bp prevede centomila supercharger negli Usa 

Per quanto riguarda il primo atto della vendita dei supercahrger, la Bp integrerà le colonnine supercharger all’interno della rete Pulse, ovvero la divisione che si occupa delle infrastrutture di ricarica delle vetture elettriche che negli Stati Uniti sta iniziando a diffondersi anche nelle stazioni di servizio di altri marchi petroliferi. L’attuale rete Bp Pulse americana comprende circa 30mila stalli per auto elettriche, ma il piano industriale ne prevede centomila entro il 2030 con un investimento di un miliardo di dollari, di cui cinquecento milioni nei prossimi tre anni. Le colonnine che saranno installate avranno una potenza di 250 kW con connettore Magic Dock adatto sia allo standard americano Nacs sia a quello Ccs, ovvero quello utilizzato anche da noi che consente sia la ricarica rapida in corrente continua sia quella in corrente alternata. Inoltre, la tecnologia Tesla permetterà di utilizzare anche la funzione Plug & Charge con cui si connette la vettura alla colonnina e si effettua il pagamento del pieno di elettroni senza utilizzare app e card.

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