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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato

C’è una possibile lettura distopica dei moti agricoli in corso. Questa: nessuno (nessuna persona, nessuna classe sociale, nessuna corporazione, nessuna nazione, insomma: nessuno) è disposto per davvero a farsi carico della famosa transizione ecologica, perché nessuno è più in grado, o è disposto, o ha voglia, di pagarne il prezzo.

Dunque la transizione ecologica non avverrà per graduali prese di coscienza, o per aggiustamenti virtuosi della nostra maniera di vivere. Avverrà per costrizione: ovvero in seguito a una successione di catastrofi climatiche, di guerre per l’acqua e per le fonti energetiche, di carestie, che ridurrà l’umanità allo stremo, allo spavento, alla decimazione, infine, chissà quando, alla ragione.

I superstiti, dopo essersi rinfacciati l’un l’altro la colpa di ogni cosa, riusciranno (forse) a mettersi d’accordo e a ripartire, piano piano, per una nuova storia dell’umanità.

Ovviamente, tutti quanti ci auguriamo che così non sia. La distopia, come l’utopia, è solo una lettura esagerata del futuro.

E magari la politica, luogo di mediazione e di decisione, conterà ancora quanto basta per ammortizzare i conflitti, e indirizzarli in maniera favorevole al bene comune.

Ma i costi della transizione ecologica, comunque li si ripartisca, sembreranno sempre iniqui, eccessivi, mal ripartiti a seconda che ricadano su di me o su di te.

A ognuno parrà che sia l’altro, perché più colpevole o perché più solvente, a dover pagare il conto. Dunque non lo pagherà nessuno: e alla fine lo pagheremo tutti insieme, quelli con il trattore e quelli senza.

 

Michele Serra, l'amaca del 7 febbraio 2024

Il concetto che esprime, e che ritrovo in molti commenti di questo thread, è che c'è sempre qualcun altro che deve iniziare prima di noi a fare delle rinuncie in nome della transizione ecologica, c'è sempre qualche categoria/popolazione/entità che inquina più di noi: comincino loro a cambiare modo di vivere.

 

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Inviato

Michele Serra ha guardato troppe volte Ken Shiro.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato
17 minuti fa, parish scrive:

Confermi quello che sto dicendo io...posto che il tuo modo di vivere (così come il mio e quello di tutto il mondo sviluppato) non è sostenibile, c'è una soluzione che vada bene?

Ma chi lo dice che non è sostenibile? siamo sicuri che tutte le manovre fatte nel nome dell'ecologia siano state azzeccate? Fintanto che manderemo i rifiuti in germania (pagandoli per riciclare la nostra roba) le istituzioni non dovrebbero manco aprir bocca. Siamo sicuri che il mio stile di vita (andare al lavoro in bici ,cercare di andare a piedi il più possibile, fare la raccolta differenziata scrupolosa, mangio carne (non bistecca eh ) 2 volte a settimana ,avere tutti elettrodomestici da A++ in su ,non usare auto per giretti tanto per ma sempr econ uno scopo ecc ) sia il colpevole della fine del mondo?

Perchè a me pare già di contribuire a inquinare poco

meno di così la vedo dura (da qualche anno faccio meno di 8000 km annui)

Alla fine non conviene capare proprio se tocca rinunciare a tutto :D

la soluzione che vada bene è che intanto si debba intervenire dove c'è effettivamente bisogno.

Non estendere una "cura" per tutti, che non può andare bene.

Si può limitare il traffico in città ad esempio o promuovere li (e solo li) le elettriche.

Si possono fare revisioni scrupolose,che quando vado al lavoro in bici o a piedi a volte mi faccio una magnata di robaccia (proprio oggi una golf dei marocchini ha appestato oltre 300 metri con un odore nauseabondo) o vedo camioncini e roba del paleolitico che d aprorpio fastdio se ti passano vicino.

Quando tutti saremo euro 6d allora potremmo parlarne (magari nel frattempo convincere gli indiani e cinesi che se finisce il mondo gran parte è colpa loro a mio avviso)

20 minuti fa, 3volumi3 scrive:

C’è una possibile lettura distopica dei moti agricoli in corso. Questa: nessuno (nessuna persona, nessuna classe sociale, nessuna corporazione, nessuna nazione, insomma: nessuno) è disposto per davvero a farsi carico della famosa transizione ecologica, perché nessuno è più in grado, o è disposto, o ha voglia, di pagarne il prezzo.

Dunque la transizione ecologica non avverrà per graduali prese di coscienza, o per aggiustamenti virtuosi della nostra maniera di vivere. Avverrà per costrizione: ovvero in seguito a una successione di catastrofi climatiche, di guerre per l’acqua e per le fonti energetiche, di carestie, che ridurrà l’umanità allo stremo, allo spavento, alla decimazione, infine, chissà quando, alla ragione.

I superstiti, dopo essersi rinfacciati l’un l’altro la colpa di ogni cosa, riusciranno (forse) a mettersi d’accordo e a ripartire, piano piano, per una nuova storia dell’umanità.

Ovviamente, tutti quanti ci auguriamo che così non sia. La distopia, come l’utopia, è solo una lettura esagerata del futuro.

E magari la politica, luogo di mediazione e di decisione, conterà ancora quanto basta per ammortizzare i conflitti, e indirizzarli in maniera favorevole al bene comune.

Ma i costi della transizione ecologica, comunque li si ripartisca, sembreranno sempre iniqui, eccessivi, mal ripartiti a seconda che ricadano su di me o su di te.

A ognuno parrà che sia l’altro, perché più colpevole o perché più solvente, a dover pagare il conto. Dunque non lo pagherà nessuno: e alla fine lo pagheremo tutti insieme, quelli con il trattore e quelli senza.

 

Michele Serra, l'amaca del 7 febbraio 2024

Il concetto che esprime, e che ritrovo in molti commenti di questo thread, è che c'è sempre qualcun altro che deve iniziare prima di noi a fare delle rinuncie in nome della transizione ecologica, c'è sempre qualche categoria/popolazione/entità che inquina più di noi: comincino loro a cambiare modo di vivere.

 

Ken-il-Guerriero-Anime-Opening-1.gif

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Inviato

 

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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

Inviato

Senza contare l'emissione di C02 e di inquinanti causati dalle varie guerre, test militari, esercitazioni e mezzi militari (che ovviamente non devono rispettare alcun tipo di normativa anti inquinamento) vari.

 

Tra test atomici, munizioni all'uranio impoverito, esplosioni, distruzione di intere città, bombardamenti di depositi di carburante/munizioni/raffinerie per opera di quelli che però ti multano se sei in giro con una €5 ci vedo un profondo doppiopesismo tra istituzioni e cittadinanza.

 

 

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Inviato
3 ore fa, xtom scrive:

 

Io posto dati, tu li interpreti a modo tuo e non posti dati, perché non ce ne sono a supporto del tempo che scorre indietro.

 

Trovami un settore tecnologico dove con il progresso le cose sono andate peggio e postami i dati per dimostrare la tua tesi.

 

Tu posti dati senza capire cosa stai postando, pertanto te lo spiego.

 

Tu stai dando per scontato che l'elettrico sia il progresso, quando invece è una imposizione di cambio tecnologico senza che ci siano dati a supporto sulla riuscita dell'esperimento. Non c'entra col progresso.

 

4 ore fa, tenore scrive:

 

fate sempre confusione tra emissioni e co2 (euroe 6d non c entra nulla con la co2)

e continuate a ignorare il fatto che non si combatte solo la co2 delle auto ma tutta la co2.

 

e continuate a parlare di assurdita,e cioe che non ce lo si deve imporre ma bisogna aspettare con calma, ignoranto i costi mostruosi che iul riscaldamento globlale comportera.

 

No io non faccio confusione di nulla, se scorri nmila pagine fa ho proprio fatto distinzione tra CO2 e inquinamento. Sul caso specifico @xtom parlava di inquinamento (tumori, mortalità -> inquinamento) e ho dimostrato coi dati che l'impatto delle auto è minimo e soprattutto localizzato (quindi una conversione globale non serve a nulla)

 

Né ignoro il pressante tema del riscaldamento globale, anzi se torni indietro trovi i miei contributi sul tema. Sempre qui sto dicendo che l'auto privata contribuisce al 10% su questo tema, a livello di emissioni ALLO SCARICO, ma anche passando questo 10% a 0% in Europa non si otterrà nulla a livello di emissioni globali, perché i grandi produttori sono altri e quindi sarebbe meglio impiegare le risorse per risolvere IL PROBLEMA e non per distruggere tutto per risolvere una parte piccola piccola del problema. Mi cito:


 

  

On 31/1/2024 at 11:26, jeby scrive:

 

Ecco perfetto: io spenderei tutti gli incentivi dati per cambiare auto e fare punti di ricarica nel primo punto, la produzione di energia rinnovabile (o in generale di energia a basso impatto di CO2), CO2 reclaiming ecc piuttosto che costringere un'intera industria e un intero mercato a cambiare col rischio di fallire male e non avere i soldi che servono per le cose di cui sopra.

E' un tema di opportunità e anche di tempistiche. Stiamo andando molto velocemente verso un disastroso punto di non ritorno, chi parla di 20 anni, chi di 50... bisogna fare qualcosa che abbia un GROSSO impatto e in tempi BREVI.

 

Le risorse economiche andrebbero concentrate lì, e non buttate a pioggia su cose con tempi lunghi e poco impatto e che peraltro massacrano le fonti delle risorse economiche.

Aggiungo che oltre alle risorse economiche bisognerebbe mettere in campo le risorse politiche, e spendersi affinché la transizione ENERGETICA avvenga in tutto il mondo, prima di concentrarsi sull'imporre una transizione della mobilità a macchia di leopardo (e con obiettivi irraggiungibili che destabilizzano il mercato)

Questa è la mia opinione, pertanto opinabile. Ma è un'opinione che ha anche una forte connotazione logica. Vorrei capire dove sto sbagliando nella mia logica, se sto sbagliando. (per favore: non dite che bisogna fare contemporaneamente l'una e l'altra, le risorse economiche sono limitate, qui stiamo sostanzialmente parlando di dove investire per affrontare il problema riscaldamento globale)

 

 

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  • Grazie! 2

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Inviato
13 ore fa, stev66 scrive:

Per altri usi c'è altro. 

 

 

 Insomma... Il problema è proprio quello! Ho già fatto 140.000km con la mia, un'altra macchina nuova non potrei permettermela, sono molto preoccupato per questo 

Inviato
9 ore fa, indeciso88 scrive:

 Insomma... Il problema è proprio quello! Ho già fatto 140.000km con la mia, un'altra macchina nuova non potrei permettermela, sono molto preoccupato per questo 

Il problema è : quanti di questi km sono indispensabili e quanti all'uso potresti non fare?

Perché ripeto: alla fine chi viaggia tanto, per mille motivi, sarà penalizzato. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
Il problema è : quanti di questi km sono indispensabili e quanti all'uso potresti non fare?
Perché ripeto: alla fine chi viaggia tanto, per mille motivi, sarà penalizzato. 
Si però vuol dire che dovremo tornare a vivere come 100 anni fa dove nascevi, vivevi e morivi sempre nello stesso paese o cittadina perché non hai l'auto per farti nemmeno un weekend fuori porta? Purtroppo non tutti vivono in posti collegati con i mezzi e con stazioni/aeroporti.
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