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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Visto che stiamo tirando argomentazioni senza citare le fonti, io ricordo benissimo il calcolo visto qualche anno fa, per le auto €5/6 si commette un maggiore danno ambientale sostituendole, piuttosto che lasciandole per strada.

 

Quindi quella è la linea oltre cui si va verso il greenwashing, al di sotto di €5 se ne può pure parlare.

 

La prima normativa ecologica dovrebbe essere quella di lasciare in pace i possessori di €5/6, anzi forse andrebbe multata la sostituzione di auto troppo precoce (e a quel punto fallirebbero tutti peggio che con la transizione verso EV).

 

Un'altra pratica da multare sarebbe l'obsolescenza programmata delle auto in cui si trovano componenti meccanici cruciali che si rompono sistematicamente a scadenza precoce, mettendo obbligatoria per legge una garanzia di una decina di anni per tutti (e lì peggio mi sento).

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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1 minuto fa, angelogiulio scrive:

per favore quantificamelo anche solo a spanne e confrontalo con analoghi fattori di costo sociale.

 

Siccome sono costi indiretti che non vediamo non è detto che non ci siano.

 

Facciamo già fatica a legare i costi sanitari necessari a curare o alleviare le pene ai fumatori con tumore ai polmoni, in cui c'è una correlazione diretta tra causa ed effetto, figuriamoci per le emissioni inquinanti e climalteranti.

 

Nessuno obbliga il pendolare con la Panda euro 0 a comprarsi un'elettrica, quel mezzo gli permette di andare a lavoro per guadagnarsi da vivere, nessuno gli carica addosso il costo della transizione, quando la Panda sarà scassata la potrà sostituire con un'altra ICE usata, finché anche nell'usato non ci saranno solo auto elettriche, che chi poteva ha acquistato ed ha contribuito a svecchiare il parco circolante.  E se anche la capacità della batteria dell'elettrica usata sarà al 50% sarà sufficiente per il suddetto pendolare.

 

 

 

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34 minuti fa, gpat scrive:

Visto che stiamo tirando argomentazioni senza citare le fonti, io ricordo benissimo il calcolo visto qualche anno fa, per le auto €5/6 si commette un maggiore danno ambientale sostituendole, piuttosto che lasciandole per strada.

 

Quindi quella è la linea oltre cui si va verso il greenwashing, al di sotto di €5 se ne può pure parlare.

 

La prima normativa ecologica dovrebbe essere quella di lasciare in pace i possessori di €5/6, anzi forse andrebbe multata la sostituzione di auto troppo precoce (e a quel punto fallirebbero tutti peggio che con la transizione verso EV).

 

Un'altra pratica da multare sarebbe l'obsolescenza programmata delle auto in cui si trovano componenti meccanici cruciali che si rompono sistematicamente a scadenza precoce, mettendo obbligatoria per legge una garanzia di una decina di anni per tutti (e lì peggio mi sento).

Ma già oggi pochissimi cambiano auto per sfizio, per dire oggi la curva di sviluppo su ICE è pari a zero, su BEV ancora stanno sviluppando.

 

Per dire un auto di 10 anni fà benzina E6 durerà altri 10 anni senza problemi se usata e mantenuta bene.

 

Le vendite del nuovo fisiologicamente calano (dal 2019 -20%) semplicmente perchè le auto durano di più, siamo in meno, e ai giovani e agli immigrati è più difficile vendere il prodotto AUTOMOBILE (per vari motivi)

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Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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3 minuti fa, nicogiraldi scrive:

Ma già oggi pochissimi cambiano auto per sfizio, per dire oggi la curva di sviluppo su ICE è pari a zero, su BEV ancora stanno sviluppando.

 

Per dire un auto di 10 anni fà benzina E6 durerà altri 10 anni senza problemi se usata e mantenuta bene.

 

Le vendite del nuovo fisiologicamente calano (dal 2019 -20%) semplicmente perchè le auto durano di più, siamo in meno, e ai giovani e agli immigrati è più difficile vendere il prodotto AUTOMOBILE (per vari motivi)

io giro con una punto 1.3mjet del 2004 con oltre 250k ma non faccio testo perché sono taccagno😂


 

L’italiano medio cambierebbe tedesca ogni 3/4 anni se avesse i soldi, tutto pur di apparire 

 

ovviamente senza soldi si rimane con la carriola decennale…

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45 minuti fa, xtom scrive:

 

Siccome sono costi indiretti che non vediamo non è detto che non ci siano.

 

Facciamo già fatica a legare i costi sanitari necessari a curare o alleviare le pene ai fumatori con tumore ai polmoni, in cui c'è una correlazione diretta tra causa ed effetto, figuriamoci per le emissioni inquinanti e climalteranti.

 

Nessuno obbliga il pendolare con la Panda euro 0 a comprarsi un'elettrica, quel mezzo gli permette di andare a lavoro per guadagnarsi da vivere, nessuno gli carica addosso il costo della transizione, quando la Panda sarà scassata la potrà sostituire con un'altra ICE usata, finché anche nell'usato non ci saranno solo auto elettriche, che chi poteva ha acquistato ed ha contribuito a svecchiare il parco circolante.  E se anche la capacità della batteria dell'elettrica usata sarà al 50% sarà sufficiente per il suddetto pendolare.

 

 

 

ok scenario cubano. mi sembra una politica industriale/ambientale/sociale vincente. effettivamente già una certa narrazione pittoresca dipinge l'italia come il paese 'o sole in cui si gironzola a dorso di mulo o in 500 per borghi fioriti e stradette sterrate.

Modificato da angelogiulio
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47 minuti fa, xtom scrive:

 

Siccome sono costi indiretti che non vediamo non è detto che non ci siano.

 

Facciamo già fatica a legare i costi sanitari necessari a curare o alleviare le pene ai fumatori con tumore ai polmoni, in cui c'è una correlazione diretta tra causa ed effetto, figuriamoci per le emissioni inquinanti e climalteranti.

 

Nessuno obbliga il pendolare con la Panda euro 0 a comprarsi un'elettrica, quel mezzo gli permette di andare a lavoro per guadagnarsi da vivere, nessuno gli carica addosso il costo della transizione, quando la Panda sarà scassata la potrà sostituire con un'altra ICE usata, finché anche nell'usato non ci saranno solo auto elettriche, che chi poteva ha acquistato ed ha contribuito a svecchiare il parco circolante.  E se anche la capacità della batteria dell'elettrica usata sarà al 50% sarà sufficiente per il suddetto pendolare.

 

Perdonami ma è un ragionamento che inizia out of thin air per poi partire per la tangente più velocemente di quanto faccia la curva di carica di un Supercharger

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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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1 minuto fa, angelogiulio scrive:

ok scenario cubano. mi sembra una politica industriale/ambientale/sociale vincente.

 

Senza buttarla in burla, sicuramente almeno fino al 31 dicembre 2034 (ovvero almeno per i prossimi dieci anni), le auto ICE nuove saranno regolarmente immatricolabili. 

 

Immaginiamo anche che non ci siano proroghe (a mio avviso, difficile che non ci saranno, ma giustamente non lo possiamo sapere), per i prossimi 15-20 anni avremo abbondanza di auto ICE usate disponibili. 

 

Nel frattempo, le auto elettriche auspicabilmente continueranno a migliorare per prestazioni, autonomia reale, tempi di ricarica, e sempre auspicabilmente migliorerà la rete di approvigionamento. 

 

Si può forse non troppo ottimisticamente  attendere che nel 2040/45, un'auto elettrica a portata di tutti o quasi tutti sia disponibile, fosse anche usata. 

 

Poi, se vogliamo vedere il futuro a tinte fosche, facciamolo pure. Io nel frattempo preferisco ascoltarmi Paint it, black dei Rolling Stones :-)

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1 ora fa, gpat scrive:

Visto che stiamo tirando argomentazioni senza citare le fonti...

Considerando che questa discussione è si molto interessante ma si sta per l'ennesima volta accartocciando su se stessa, per cui per cercare di guadagnare per lo meno un po di qualità  quando decidiamo di postare materiale esterno postiamo anche le  fonti. Altrimenti saremo costretti a cancellare il messaggio. Grazie. 

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1 ora fa, xtom scrive:

Fammi l'esempio di un progresso tecnologico che nella storia sia tornato indietro, a me non viene in mente.

Se è vero progresso non si torna indietro; se invece la tecnologica è ancora acerba, si torna indietro eccome.

Per parlare di progresso, la vita la deve migliorare. Attualmente una BEV te la complica abbastanza.
Per parlare di progresso non ci devono essere imposizioni, ma sarà la società a decretarene il successo.
Per palra re di progresso non puoi discriminare i prodotti cinesi, per fare comprare quelli Eu peggiori e a maggior prezzo.
 

In ultimo cosa più importante è sempre il consumatore che decide cosa compare secondo le proprie esigenze, e non c'è normativa che possa cambiare le cose...

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Forse non è chiaro il messaggio ai piani alti.
Ora,non so nel resto di Europa ma mi sento confidente di affermare che in Italia non è che siamo contro le BEV a priori è che proprio facciamo fatica a comprarci una Dacia a rate.

Figurarsi una BEV che, oltre a non costare due lire (ricordiamoci tra l'altro che alla base della piramide abbiamo AMI/Topolino che da listino sono vendute a circa 8K/Euro, non bruscolini per quello che offrono), portano almeno ad un cambio di abitudini che non tutti possono e/o vogliono accettare.

Insomma, come direbbe Maccio "Sossoldi"

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