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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

5 ore fa, xtom scrive:

 

Sicuro, ma non sarà tra 10 anni, ma molto prima al ritmo con cui crescono i punti di ricarica e la tecnologia di ricarica.

Non so quando sarà,ma certamente la tecnologia avanzerà.Ma spero avanzi per tutto,non solo per l'elettrico.

 

Modificato da Vulcar
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19 minuti fa, angelogiulio scrive:

che poi sai che problema comprare cinese, il 99,9% dell'elettronica che abbiamo in casa è cinese, e buona parte di ciò che è fatto in plastica. il problema non è economico (non solo) ma politico e strategico: quelli che chiamate "nostri marchi" sono gestiti da gente che ha anteposto totalmente il profitto personale a politiche industriali di sviluppo.

 

Dall'altra parte hai Dongfeng che, a freddo, per rilevare una fabbrica italiana e investire due spicci per produrre un paio di anonime carriole, ha posto come condizione di far entrare Huawei per le infrastrutture delle reti italiane.

Con ripercussioni anche potenzialmente militari, visto che una volta che controlli lo scambio di dati, controlli tutto.

E non hanno neanche cercato di nascondersi mentre lo dicevano, io ancora non ci credo, sto metabolizzando questo fatto.

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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18 minuti fa, angelogiulio scrive:

concorrenza talmente sleale che le case "locali" urlano a gran voce la loro contrarietà ai dazi. ammetterai che c'è qualcosa che non va. 

Sì, Volkswagen che vende in Cina (ancora per poco) e ha paura delle ritorsioni.

19 minuti fa, angelogiulio scrive:

che poi sai che problema comprare cinese, il 99,9% dell'elettronica che abbiamo in casa è cinese, e buona parte di ciò che è fatto in plastica. il problema non è economico (non solo) ma politico e strategico: quelli che chiamate "nostri marchi" sono gestiti da gente che ha anteposto totalmente il profitto personale a politiche industriali di sviluppo. l'anno scorso stellantis ha accumulato miliardi e presumibilmente li ha spostati in qualche paradiso fiscale, quest'anno chiude stabilimenti e chiede sussidi. il costo del lavoro, dell'energia, della burocrazia, etc. c'erano anche due anni fa. quasi quasi meglio i cinesi...

È proprio quello il punto, l'elettronica è tutta cinese perché non puoi vincere contro i cinesi. Con elettronica intendo i prodotti finiti ovviamente, i semiconduttori sono dominati dagli americani con europei, giapponesi e sudcoreani che si ritagliano la loro buona fetta, i cinesi non hanno la tecnologia per produrre elettronica che non siano copie di prodotti occidentali a basso costo.

Abbiamo perso tutta la manifattura che non sia ad alta tecnologia e la gente che ci lavorava adesso non ci lavora più. Ci è rimasto solo l'automotive, se perdiamo anche quello andiamo a gambe all'aria. Poi continuiamo a campare esportando moda e alimentare? Bel progresso, torniamo un paese di artigiani e contadini...

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proprio per questo imporre per dirigismo una svolta al ribasso dell'industria è folle. se anche fossimo noi i leader delle auto elettriche, fissarsi su questo segmento industriale non ha nessun valore aggiunto dato che stiamo parlando di un paio di magneti e un po' di filo di rame. una tecnologia vecchia e già super sfruttata in mille campi. e infatti una qualunque aziende cinese fondata ieri può fare la stessa roba anche meglio e a meno, dazi o non dazi. 

  • Grazie! 1
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17 ore fa, gpat scrive:

 

Dall'altra parte hai Dongfeng che, a freddo, per rilevare una fabbrica italiana e investire due spicci per produrre un paio di anonime carriole, ha posto come condizione di far entrare Huawei per le infrastrutture delle reti italiane.

Con ripercussioni anche potenzialmente militari, visto che una volta che controlli lo scambio di dati, controlli tutto.

E non hanno neanche cercato di nascondersi mentre lo dicevano, io ancora non ci credo, sto metabolizzando questo fatto.

 

Anche in questo caso ci preoccupiamo di chiudere la stalla quando i buoi sono già usciti.

 

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale ad alta tensione, ha come principale azionista Cassa Depositi e Prestiti Reti, che a sua volta è di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti Spa per il 59,1% e State Grid Europe Limited per il 35%, società del gruppo State Grid Corporation of China.

 

La Cina già da tempo investe in Italia, ma pochi lo sanno.

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Va detto che chi in Europa si è opposto ai dazi sulle auto elettriche cinesi l’ha fatto perché ha rapporti economici con la Cina che potrebbero essere danneggiati. Quindi per loro è una posizione di convenienza. In merito alla presunta inefficacia dei dazi mi chiedo, se fosse davvero così perché la Cina si è rivolta alla WTO per protestare?

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36 minuti fa, vince-991 scrive:

Va detto che chi in Europa si è opposto ai dazi sulle auto elettriche cinesi l’ha fatto perché ha rapporti economici con la Cina che potrebbero essere danneggiati. Quindi per loro è una posizione di convenienza. In merito alla presunta inefficacia dei dazi mi chiedo, se fosse davvero così perché la Cina si è rivolta alla WTO per protestare?

 

Queste dazi hanno solo marginalmente a che fare con la Cina, in realtà sono un attacco frontale della Francia alla Germania.

 

 

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3 hours ago, 4200blu said:

 

Queste dazi hanno solo marginalmente a che fare con la Cina, in realtà sono un attacco frontale della Francia alla Germania.

 

 

Puoi spiegare a cosa ti riferisci? Per capire

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33 minuti fa, vince-991 scrive:

Puoi spiegare a cosa ti riferisci? Per capire


I cinesi prenderanno ovviamente delle contromisure. Ma poiché in Cina nessuno ha le scatole francesi, queste misure colpiranno solo la Germania e questo è esattamente ciò che la Francia vuole, danneggiare i tedeschi perché sono sempre stati gelosi del loro successo. 

 

 

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16 minuti fa, 4200blu scrive:


I cinesi prenderanno ovviamente delle contromisure. Ma poiché in Cina nessuno ha le scatole francesi, queste misure colpiranno solo la Germania e questo è esattamente ciò che la Francia vuole, danneggiare i tedeschi perché sono sempre stati gelosi del loro successo. 

 

 

Faccio un po' fatica a crederci 

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