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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Per quanto piccolo possa essere il mercato norvegese, la transizione verso l’elettrico non ha fatto diminuire le vendite di auto, i volumi annuali sono rimasti pressoché invariati.
 
Evidentemente in Norvegia c’è un’infrastruttura di ricarica e dei prezzi dell’energia che non rendono così limitante l’utilizzo delle attuali auto elettriche disponibili sul mercato.
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Non é esatto.
Il tuo grafico si ferma al 2021.
Sono andato a rivedere i dati postati qui a fine 2023 e la Norvegia ha fatto -27% totale e -24 le bev.
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28 minuti fa, xtom scrive:

Evidentemente in Norvegia c’è un’infrastruttura di ricarica e dei prezzi dell’energia che non rendono così limitante l’utilizzo delle attuali auto elettriche disponibili sul mercato.


Questa e la base positiva, d‘altra parte Norvegia e un paese al primo sguardo peggio per l‘uso di una bev, molto freddo, distanze molto lunghi, ma ovviamente si puo gestire anche questo. 
 

 

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4 ore fa, xtom scrive:

con un pil pro capite di 1000 dollari l'anno (e un auto ogni 100 persone) non hanno bisogno di guidare elettrico per salvare l'ambiente...

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21 ore fa, gpat scrive:

 

C'è da dire che la Norvegia è il terzo esportatore di petrolio al mondo, evidentemente l'oro nero rende possibile questo e altro.

 

....mi pare si dica "fare i f***i con il c**o degli altri"..... o una cosa del genere...

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AlfaRomeoAlfasud_QuadrifoglioOro.jpg.54d8d4789689b7fed7bdcf7d3b003ec7.jpg 

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La Norvegia quindi avrebbe potuto regalare il petrolio ai norvegesi, ma siccome produce tutta l'energia elettrica di cui ha bisogno con l'idroelettrico, preferisce non inquinare in casa propria e vendere il petrolio a chi ancora ne è dipendente.

Tra l'altro la Norvegia usa i proventi del petrolio non per arricchire qualche petroliere, ma per investire sul proprio futuro.

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Sì va beh, come se lo streaming fosse un bene primario di sopravvivenza. Se il mercato accetta vuol dire che se lo può permettere e sceglie di allocare lì le sue spese, nessuno ha la pistola puntata alla tempia per abbonarsi a Netflix.
 
E poi tutti questi discorsi sull'auto di proprietà sorvolando completamente sui costi di manutenzione e alimentazione, che sono tutt'altro che trascurabili rispetto al prezzo iniziale di acquisto.

Perché hanno iniziato a 3.99€ al mese, adesso ce ne vogliono 17.... È dimmi, che alternative hai allo streaming ed alla radio? Io ogni tanto compro ancora dei CD ma sono "strano".
Non ti puntano la pistola alla tempia ma ti lasciano un un'unica opzione, cosi sarà per l'auto.
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45 minuti fa, xtom scrive:

La Norvegia quindi avrebbe potuto regalare il petrolio ai norvegesi, ma siccome produce tutta l'energia elettrica di cui ha bisogno con l'idroelettrico, preferisce non inquinare in casa propria e vendere il petrolio a chi ancora ne è dipendente.

Tra l'altro la Norvegia usa i proventi del petrolio non per arricchire qualche petroliere, ma per investire sul proprio futuro.

 

Si vero, ma anche vero che esattamente questi soldi nel tutto il resto sovraindebitato europeo non ci sono e mancano per creare una infrastruttura equivalente.

 

 

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Soluzione sicuramente interessante dal punto di vista ingegneristico, che mi ricorda i vecchi retrofit delle marmitte catalitiche, che ebbero vita breve.

 

Ad ogni modo questa per me è l’ulteriore conferma che

l’ibrido è un accanimento terapeutico*

per far sopravvivere più a lungo possibile il motore endotermico nelle auto.

 

*copyright xtom 

 

 

 

 

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Auto elettriche, colonnine sempre più intasate: penale per chi carica fino al 100%

I proprietari di auto elettriche potrebbero pagare una sovrattassa in caso di ricarica fino al 100% della batteria.

Quest’idea è in fase sperimentale in alcune stazioni di ricarica di Electrify America, che sta pensando a un modo per far fluire il traffico più velocemente, liberando le colonnine per gli altri automobilisti che ne hanno bisogno. L’idea consiste nel far pagare di più gli automobilisti che intendono caricare il proprio veicolo elettrico fino al 100%: cosa che ha creato non poco malcontento. Ciò potrebbe far salire, e non di poco, i costi di ricarica per le auto elettriche.

Questa sovrattassa si attiverebbe nella fascia che va dall’85% al 100% della carica. Così come per i dispositivi elettronici, la ricarica dall’80% in su per le auto elettriche richiede più tempo, per preservare la sicurezza e allunga la vita degli accumulatori. Caricare invece fino all’80% richiede solitamente circa 20 o 30 minuti, in base all’auto che si possiede e il livello di carica da cui si parte. Per Electrify America il tempo in eccesso è un problema e chi decide di caricare la propria auto fino al 100% solitamente occupa la colonnina anche per 2 ore. Davvero troppo per l’azienda, e ciò causa lunghe code o costringe gli automobilisti a recarsi presso altre stazioni di ricarica.

 

L’idea di Electrify America è quella quindi di applicare una sovrattassa pari a 0,40 dollari al minuto una volta superato l’85% della carica. In questo caso il costo del pieno di energia aumenta a dismisura, considerando che completare la carica al 100% potrebbe richiedere anche un’ora e mezza. Al momento l’azienda sta effettuando delle prove in alcune stazioni della California, ma presto potrebbe essere estesa in tutto il Paese. Un’idea ancor migliore, considerando la diffusione sempre più in salita dei veicoli elettrici, sarebbe quella di installare più colonnine e offrire i propri servizi a più automobilisti.

Quello della ricarica è uno dei problemi più grandi che riguardano le auto elettriche. I lunghi tempi di attesa scoraggiano l’acquisto degli interessati, così come la “poca” autonomia di tanti veicoli alla spina. Presto nuove tecnologie potrebbero risolvere questo problema, come la nuova batteria di Samsung o Zeekr, che richiedono circa 10 minuti per essere ricaricate fino all’80%. Tuttavia, una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il mercato arriva dalla Corea del Sud, dove è stata sviluppata una batteria agli ioni di sodio che si ricarica in soli 5 secondi.

ClubAlfa

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"Qualche emiro che compra una Ferrari lo troverò sempre. Ma se il ceto medio finisce in miseria, chi mi comprerà le Panda?"

Sergio Marchionne

 

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