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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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4 minuti fa, ILM4rcio scrive:

A risolvere si risolve tutto, il punto è, se già ora abbiamo problemi energetici, non è come fare, è dove andare a prendere tutta quella energia. 

Poi se per caricare le auto elettriche che, vista l'aria che tira e le normative non arriverà certo in modo graduale dal 2035 in poi, mi dite che le aziende lavoreranno al 50%, saranno vietati i condizionatori, torneremo al gas di città per illuminare le strade ed a lavare i panni al fiume è un altro discorso.

L'energia purtroppo non si genera dal nulla, mi sembra sia diventato abbastanza chiaro come concetto da 4-5 anni a questa parte.

Non metto in dubbio che ci siano sicuramente altre problematiche per il passaggio su larga scala all'elettrico. I miei interventi erano solo volti a sottolineare che ci sarebbero comunque le condizioni per una maggiore diffusione rispetto all'attuale ma ci si scontra con costi (tecnicamente leciti) e burocrazia (in questo caso eccessiva e mal gestita, a mio parere)

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13 minuti fa, LiF scrive:

Non metto in dubbio che ci siano sicuramente altre problematiche per il passaggio su larga scala all'elettrico. I miei interventi erano solo volti a sottolineare che ci sarebbero comunque le condizioni per una maggiore diffusione rispetto all'attuale ma ci si scontra con costi (tecnicamente leciti) e burocrazia (in questo caso eccessiva e mal gestita, a mio parere)

Basta vedere con cosa se ne è uscito Draghi proprio oggi, purtroppo in Europa ci siamo fatti forza della posizione di superiorità e facilità con cui abbiamo sempre reperito tutto il necessario alla nostra vita agiata; il mondo adesso è cambiato e forse è la volta buona che ci risvegliamo dal torpore di ricchezza ed agiatezza dove abbiamo vissuto negli ultimi 150 anni (guerre a parte) e capiamo di essere dentro ad un mondo che ci ha superati (o lo farà a breve). Non abbiamo più le risorse per lo stile di vita che ci siamo costruiti, dobbiamo farcene una ragione ed i vezzi e i capricci da figlio di papà (inteso come investire in cose che non portano ad un guadagno immediato) dobbiamo iniziare a tagliarli, allo stesso tempo non possiamo più andare ad insegnare agli altri stati con fare da vecchio padre di famiglia, la gran parte del mondo ci ride dietro.

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27 minuti fa, ILM4rcio scrive:

Il problema dell'impianto si risolve, è la produizione di energia alla fonte che manca, già adesso siamo in crisi per reggere i carichi esistenti, figuriamoci per la quantità di energia richiesta dalle ricariche veloci e non; a meno di non riempirsi di centrali a carbone e petrolio spendendo cifre astronomiche ed arrivando a pagare la corrente come se fosse champagne. Un bel parco di auto emissioni zero in un territorio pieno di smog provocato dalle centrali, wow!

 

Descrivi uno scenario che non ha attinenza con la realtà, passata, presente e futura.

 

Non sto qui a ripetere tutti i dati oggettivi già detti e ridetti tante volte, metto solo il consuntivo del primo semestre del 2024 dove le rinnovabili hanno superato le fonti termiche

 

Terna_consumi_elettrici_giugno_2024

 

https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-primi-sei-mesi-2024-rinnovabili-superano-produzione-fonti-fossili

 

E prima che qualcuno venga a dire che importiamo l'11.5% di energia che ci serve dall'estero, faccio presente che si tratta di scambio, ovvero importiamo energia a basso costo di notte ed esportiamo energia ad alto costo di giorno, con un bilancio economico positivo.

 

 

  • Grazie! 2
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12 minuti fa, A.Masera scrive:

Stiamo mettendo in crisi settore e indotto per un misero 6%, che a livello globale sarà boh sul 2

Sono anni che lo ripetiamo, ma la risposta è sempre "DOBBIAMO SALVARE IL MONDOOHH".

  • Ahah! 2
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1 ora fa, libbio scrive:

I primi documenti sono del 56,vado a memoria, mentre la conoscenza vera ed effettiva della causa effetto shell l'aveva almeno dagli anni  70 quindi 50 anni fa.

non è normale che siano passati decenni di immobilismo tecnologico e sociale. invece di aiutare le persone a capire il problema si è continuato a far finta di niente  come non è normale aver deciso deliberatamente di attendere decenni per iniziare a cercare  soluzioni alternative(vecchie di 100 anni).

E permettimi non  è normale leggere persone che vogliono il termico a tutti i costi perché fa brum brum nel 2024 chiudendosi a riccio rispetto al resto .

 

Ok: in passato si è sbagliato. Perchè si deve continuare a sbagliare ancora? 

AlfaRomeoAlfasud_QuadrifoglioOro.jpg.54d8d4789689b7fed7bdcf7d3b003ec7.jpg 

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2 hours ago, LiF said:

Le tue considerazioni prudenziali sono ragionevoli, tuttavia non pensare che avendo un'auto diesel tu non corra alcun rischio d'incendio, così come non sarei così sicuro che la probabilità d'incendio di un'auto ibrida sia così basso.

Certo, ma, fatti i dovuti scongiuri, direi che la probabilita' sia nettamente piu' alta per una BEV e in seconda battuta per una ibrida. Comunque, tutto considerato penso rimandero' l'acquisto sperando che tra non molto ci sia una migliore offerta da parte dei produttori

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6 minuti fa, vince-991 scrive:

Certo, ma, fatti i dovuti scongiuri, direi che la probabilita' sia nettamente piu' alta per una BEV e in seconda battuta per una ibrida. Comunque, tutto considerato penso rimandero' l'acquisto sperando che tra non molto ci sia una migliore offerta da parte dei produttori

 

Anche in questo caso i numeri dicono il contrario, sono le ibride le più soggette agli incendi, le elettriche quelle meno soggette.

 

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1 minuto fa, vince-991 scrive:

Certo, ma, fatti i dovuti scongiuri, direi che la probabilita' sia nettamente piu' alta per una BEV e in seconda battuta per una ibrida. Comunque, tutto considerato penso rimandero' l'acquisto sperando che tra non molto ci sia una migliore offerta da parte dei produttori

Può essere che tu abbia ragione ma in realtà i dati al momento non ci sono, lo sapremo con certezza più avanti.

Se guardiamo i dati rilevati ed analizzati fino ad ora, che trovi facilmente in rete, dicono più o meno il contrario, ovvero che il maggiore numero di incendi è con veicoli ibridi, a seguire veicoli con motori tradizionali ed infine veicoli elettrici (valori n percentuale ai veicoli circolanti con quel tipo di alimentazione o in rapporto alla distanza percorsa).

Però comunque si parla di calcoli fatti a partire da dati probabilmente non confrontabili (basti pensare all'età media del.parco macchine elettriche rispetto a quelle tradizionali), per cui si saprà con maggiore cognizione più avanti.

Vero che ci sono stati in tempi recenti problemi qualitativi di alcune produzioni di determinati modelli di batterie NMC, vedremo i numeri più avanti.

Personalmente mi preoccupa molto di più il rischio incendio di tutta la miriade di sistemi per micro mobilità (mi riferisco, magari impropriamente, a monopattini elettrici, bici elettriche ecc.) che non credo debbano sottostare a tutti gli obblighi richiesti per le auto elettriche e sono spesso di dubbia provenienza, nel senso di marchi sconosciuti di scarsa qualità.

 

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24 minuti fa, xtom scrive:

 

Anche in questo caso i numeri dicono il contrario, sono le ibride le più soggette agli incendi, le elettriche quelle meno soggette.

 

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Sarebbe opportuno avere anche un grafico sul tempo impiegato per estinguere l'incendio per singola tipologia di alimentazione, e anche un grafico sulla gravità dei danni procurati da ciascun tipo di incendio.

Perché se un incendio lo spegni in un minuto con l'estintore attaccato al pilastro del parcheggio del supermercato, e un altro tipo di incendio devasta un intero fabbricato di 12.000mq e produce 60 milioni di euro di danni diretti (più danni indiretti come i costi dovuti all'evacuazione e risistemazione temporanea delle persone evacuate)... c'è una bella differenza ;-) 

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