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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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6 minuti fa, stev66 scrive:

Nel caso dei nostri silos si' perché:

L'impianto elettrico è tarato per 6 kWh a piano ( 20 box a piano )

Non c'è  il permesso dei VV FF, in quanto L'impianto antincendio è quello degli anni 80 quando il silos box è  stato costruito. 

 

Nel mio silos meccanizzato non si può entrare e non ci sono prese, per cui il problema è risolto alla radice.

 

Non ricarico neanche in cortile, perché non c'è una vera e propria presa, potrei avvisare l'amministratore e richiedere l'installazione di una presa o wallbox, ma poi dovrei lasciare l'auto in ricarica occupando un posto necessario a chi deve fare carico e scarico merci, quindi per quieto vivere non faccio niente.

 

Per adesso ho ricaricato ai Supercharger il più vicino è 10 km da casa, molto vicino a casa e all'ufficio ho delle colonnine DC, ma per adesso non ho ancora provato, perché dovrei lasciare qualche ora l'auto nuova all'aperto incustodita, di notte non mi sembra il caso, quindi lo farò per provare di giorno.

 

Per la mia piccola esperienza però posso dirvi che una ricarica fast, che tipicamente si fa al massimo in 30 minuti dal 10 all'80%, non è poi così un grosso problema, spesso si trovano nei pressi dei centri commerciali, per cui mentre si fa la spesa o altro si lascia l'auto in ricarica e magari quel rifornimento dura tranquillamente tutta la settimana.

 

Il motivo della ricarica a casa è sicuramente il prezzo più conveniente, ma considerando che i consumi sono più bassi grazie alla rigenerazione e all'efficienza, anche gli 0,44 € a kWh dei Supercarger fanno risparmiare. Se non ho sbagliato i conti sto facendo circa 0,06 € a km, quando col diesel facevo circa 0,10 € a km, che su un anno fanno 800 € di risparmio anche ricaricando sempre ai Supercharger.

 

 

 

 

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2 minuti fa, xtom scrive:

 

Nel mio silos meccanizzato non si può entrare e non ci sono prese, per cui il problema è risolto alla radice.

 

Non ricarico neanche in cortile, perché non c'è una vera e propria presa, potrei avvisare l'amministratore e richiedere l'installazione di una presa o wallbox, ma poi dovrei lasciare l'auto in ricarica occupando un posto necessario a chi deve fare carico e scarico merci, quindi per quieto vivere non faccio niente.

 

Per adesso ho ricaricato ai Supercharger il più vicino è 10 km da casa, molto vicino a casa e all'ufficio ho delle colonnine DC, ma per adesso non ho ancora provato, perché dovrei lasciare qualche ora l'auto nuova all'aperto incustodita, di notte non mi sembra il caso, quindi lo farò per provare di giorno.

 

Per la mia piccola esperienza però posso dirvi che una ricarica fast, che tipicamente si fa al massimo in 30 minuti dal 10 all'80%, non è poi così un grosso problema, spesso si trovano nei pressi dei centri commerciali, per cui mentre si fa la spesa o altro si lascia l'auto in ricarica e magari quel rifornimento dura tranquillamente tutta la settimana.

 

Il motivo della ricarica a casa è sicuramente il prezzo più conveniente, ma considerando che i consumi sono più bassi grazie alla rigenerazione e all'efficienza, anche gli 0,44 € a kWh dei Supercarger fanno risparmiare. Se non ho sbagliato i conti sto facendo circa 0,06 € a km, quando col diesel facevo circa 0,10 € a km, che su un anno fanno 800 € di risparmio anche ricaricando sempre ai Supercharger.

 

 

 

 

Il problema è che le ricariche fast affaticano la batteria.

Non è un problema se cambi l'auto dopo 4 anni, ma se la vuoi tenere...

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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5 minuti fa, savio.79 scrive:

 

Lo so, il problema così è che vanifichi parte (o tutto) il risparmio della BEV, e magari acceleri il degrado del pacco batterie (suppongo che caricare a casa in bassa tensione giovi alla chimica? chiedo)

 

 

Come detto sopra il risparmio c'è comunque, ma considera che se uno ricarica a 2 kW o meno c'è anche molta dispersione, nel senso di minore efficienza della ricarica, per cui se anche il costo del kWh a casa è inferiore, poi un mucchio di energia va sprecata.

 

La prima ricarica al Supercharger che ho fatto ero al 50%, per curiosità ho voluto vedere quanto entrava ricaricando al 100% e l'app di Tesla mi ha detto che ha erogato 25 kWh, mentre la capacità della batteria è 49 kWh lordi e 47 kWh netti, quindi anche nel caso peggiore ho "sprecato" 1,5 kWh, che sono il 6%.

 

12 minuti fa, savio.79 scrive:

Ma non si può neanche pensare che si crei un far-west.

 

Gli italiani sono noti per sapersi "arrangiare", mi stupisce quindi che si vendano così poche auto elettriche nuove, magari quelli che si sanno "arrangiare" le comprano usate e poi viaggiano aggratis 😉

 

 

 

 

8 minuti fa, stev66 scrive:

Il problema è che le ricariche fast affaticano la batteria.

Non è un problema se cambi l'auto dopo 4 anni, ma se la vuoi tenere...

 

La questione è dibattuta, addirittura qualcuno sostiene che la batteria dura di più se le prime ricariche sono fast, ma ad esempio le batterie LFP di base durano di più e consigliano ogni tanto una ricarica al 100% per livellare le celle.

 

Comunque esistono come detto anche le colonnine DC, che a seconda del caricatore di bordo fanno il pieno anche in 2-3 ore, nella mia che carica al massimo a 7 kW ci vogliono 5 ore per il 10-80%, cosa che potrei provare a fare alle colonnine vicino all'ufficio.

 

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9 minuti fa, xtom scrive:

Come detto sopra il risparmio c'è comunque, ma considera che se uno ricarica a 2 kW o meno c'è anche molta dispersione, nel senso di minore efficienza della ricarica, per cui se anche il costo del kWh a casa è inferiore, poi un mucchio di energia va sprecata.

Questa cosa che dici mi sembra strana, qualcuno l'ha misurata?

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1 ora fa, savio.79 scrive:

Non è così semplice come scrivi, purtroppo.

Vivo in un residence con quattro palazzine e giardino, due piani interrati per un totale di 250 box.

Non esiste che ognuno faccia quel che vuole nel proprio box tanto gli altri si attaccano al c.... purtroppo.

A parte che servirebbe un locale che non esiste per mettere 250 contatori separati (adesso l'impianto dei box è condominiale, in comune, e abbiamo una lampadina in ogni box, niente prese di corrente per evitare "furberie") e che non ci sarebbe spazio per far passare dai contatori ai box 250 cavi (non ci passerebbero più le macchine, nelle aree comuni di manovra); ma se anche solo la metà dei box venissero utilizzati per ricaricare, la vicina cabina di trasformazione (o come si chiama) salterebbe in aria (cioè non sopporterebbe il carico).

C'è poi il problema dell'autorizzazione dei VVFF per l'impianto che abbiamo (che è persino sovradimensionato, ci dicono, ma non in grado di estinguere le fiamme di un pacco batterie per auto).

Infine, poiché non sarebbe giusto autorizzare i primi cinque che montano la wallbox (non siamo mica MondialCasa :-D ) e poi gli altri davvero si attaccano al c.... l'assemblea nell'ultima riunione ha deciso di diffidare chiunque dal montare sistemi di ricarica nei box.

Non mi sembra neanche strano: nessuno può montare neanche una cisterna di carburante; quindi, come ora vai dal distributore, domani andrai alla colonnina.

Lo so, il problema così è che vanifichi parte (o tutto) il risparmio della BEV, e magari acceleri il degrado del pacco batterie (suppongo che caricare a casa in bassa tensione giovi alla chimica? chiedo)

Ma non si può neanche pensare che si crei un far-west.

Se un giorno qualcuno, non autorizzato, dovesse caricare l'auto in box, e un incendio indomabile dovesse bruciare casa mia e le auto di famiglia, sentireste parlare di me al telegiornale nella pagina di cronaca nera...

 

Indubbiamente ci sono delle situazioni nelle quali l'installazione di punti di ricarica è tecnicamente difficile ed onerosa economicamente ma comunque non può essere vietata a priori da una delibera in assemblea condominiale.

Ovviamente poi è onere di chi volesse installare un punto di ricarica in situazioni come quella che hai descritto di presentare progetto e quant'altro richiesto per legge, oltre a farsi carico dei costi, e quindi probabilmente questo è sufficiente a fermare ogni iniziativa di questo genere.

Per quanto riguarda i vigili del fuoco, l'importante ancora una volta è essere in regola con le soluzioni tecniche prescritte ma ricordo che il dipartimento dei VVF ha stabilito che le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici allo stato attuale non rientrano tra le attività soggette a controllo di prevenzione incendi 

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Esatto, è da ricordare che installarsi presa o wallbox nel proprio box con linea dedicata non è soggetto ad approvazione del condominio, ma solo a comunicazione. Per il resto @LiFha ben illustrato.

Modificato da Maxwell61
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3 ore fa, xtom scrive:

Giustamente, gli alimentatori switching sono meno efficienti ai bassi carichi.

Questo comporta il paradosso che caricare a casa un'auto con un caricabatteria molto capace peggiora notevolmente l'efficienza rispetto a un'auto con velocità massima di carica minore.

Modificato da jameson
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Esatto, è da ricordare che installarsi presa o wallbox nel proprio box con linea dedicata non è soggetto ad approvazione del condominio, ma solo a comunicazione. Per il resto [mention=3453]LiF[/mention]ha ben illustrato.
Domanda da ignorante.
Nel mio condominio anni 70 è passato il messaggio che non reggerebbe l'impianto elettrico.
Se per assurdo tutto il condominio si svegliasse e volesse installare una wallbox, non è che poi non reggerebbe per davvero l'impianto elettrico?


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