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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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18 ore fa, Merak scrive:

 


Ehm, il fit del modello con i dati fa abbastanza schifo... Ed è antiscientifico decidere a priori che la transizione andrà così, e adattare i grafici di anno in anno

 

Da 5 anni che tu e gli altri EV-isti tipo Cleantechnica riproponete questa storia dell'effetto Osborne... Non è che forse il modello non descrive adeguatamente la transizione ICE-EV? Il fenomeno è molto più complesso di una semplice adozione di una nuova tecnologia, c'è di mezzo la politica sul cambiamento climatico, politiche industriali, la situazione macroecronomica...

 

Schiettamente, la sensazione è che il "culto" dell'EV abbia abbracciato questo fantomatico fenomeno Osborne, usandolo in modo capzioso per decretare la superiorità dell'elettrico e l'inevitabilità della transizione. Non se ne vedo il bisogno, dato che il passaggio è già deciso a livello legislativo..?

È arrivato il gomblottismo 😆

L'effetto Osborne non è un fenomeno o un calcolo qualitativo, dice solo che l'effetto delle transizioni tecnologiche porta un momento di depressione delle vendite nel mercato e non vuol prevedere proprio niente. 

 

Ovviamente ci sta che a qualcuno gli venga di mettere in grafico l'andamento delle vendite. E infatti le vendite totali si stanno abbassando perché la gente si mette in pausa. 

 

Uso capzioso per decretare la superiorità dell'elettrico? Qui l'antipatia verso l'elettrico è andata fuori controllo emozionale, c'entra come i cavoli a merenda. 

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10 minuti fa, Maxwell61 scrive:

È arrivato il gomblottismo 😆

L'effetto Osborne non è un fenomeno o un calcolo qualitativo, dice solo che l'effetto delle transizioni tecnologiche porta un momento di depressione delle vendite nel mercato e non vuol prevedere proprio niente. 

 

Ovviamente ci sta che a qualcuno gli venga di mettere in grafico l'andamento delle vendite. E infatti le vendite totali si stanno abbassando perché la gente si mette in pausa. 

 

Uso capzioso per decretare la superiorità dell'elettrico? Qui l'antipatia verso l'elettrico è andata fuori controllo emozionale, c'entra come i cavoli a merenda. 

 

Non serve andare ad impelagarsi nella statistica e rivalutare dati su dati per capire che l'effetto Osborne non c'entra niente con la transizione da ICE ad EV.

 

Nessuno riprendeva i Nokia dal cassetto dopo aver provato iPhone e Android (tranne me che ho ripreso il Nokia N95 per un po', dopo aver provato l'HTC G1)

Nessuno riprendeva i Commodore dopo aver provato i 386.

Nessuno riprendeva i tubi catodici dopo aver provato le tv al plasma.

Nessuno doveva essere incentivato o multato per essere spinto verso la nuova tecnologia fighissima del momento, era disposto sempre a comprarla, anche indebitandosi, strapagandola e buttando via oggetti che facevano ancora bene il loro lavoro (vedi gli esempi di cui sopra).

 

Può avere molta rilevanza con l'obsolescenza di EV verso altre EV, lì probabilmente troveresti più riscontro.

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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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2 minuti fa, gpat scrive:

 

Non serve andare ad impelagarsi nella statistica per capire che l'effetto Osborne non c'entra niente con la transizione da ICE ad EV.

 

Nessuno riprendeva i Nokia dal cassetto dopo aver provato iPhone e Android (tranne me che ho ripreso il Nokia N95 per un po', dopo aver provato l'HTC G1)

Nessuno riprendeva i Commodore dopo aver provato i 386.

Nessuno doveva essere incentivato o multato per essere spinto verso la nuova tecnologia fighissima del momento, era disposto sempre a comprarla, anche indebitandosi e buttando via oggetti che facevano ancora bene il loro lavoro (vedi i due esempi di cui sopra).

 

Può avere molta rilevanza con l'obsolescenza di EV verso altre EV, lì probabilmente troveresti più riscontro.

L'esempio è corretto, ma il perché avvenga il cambio non rileva.

 

Per scelta o per forza è un argomento che non c'entra niente col fatto che una transizione porta una contrazione del mercato, transitoria, e la morte di alcuni player e la nascita di nuovi. 

 

Qui invece si continua a voler discutere bene/male, giusto/sbagliato che non c'entra una fava con la previsione che in un cambio tecnologico si perde la linearità solita di sviluppo per un momento di contrazione del mercato. Si parlava di chiusure di fabbriche VW , perciò l'ho citato. Ma niente, non ce la posso fare, lascio perdere. 

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37 minuti fa, gpat scrive:

Nessuno riprendeva i Nokia dal cassetto dopo aver provato iPhone e Android (tranne me che ho ripreso il Nokia N95 per un po', dopo aver provato l'HTC G1)

 

E quanti dicevano la batteria del mio Nokia dura una settimana mentre con il tuo iPhone non arrivi a fine giornata?

 

La differenza è che l'iPhone tutte le sere te lo porti dentro casa e lo metti in carica, mentre l'auto elettrica no, a parte qualche quadriciclo con la batteria trolley.

 

Per questo si continua a parlare di garage, di ricarica domestica, ricarica in AC alla colonnina sotto casa e per tutto il resto HPC, che sono come i cavetti USB che abbiamo sulla scrivania in ufficio o in auto per ricaricare al volo lo smarphone se è quasi scarico.

 

A questo aggiungiamoci la colonnine presso i centri commerciali, dove comunque si va a far la spesa e/o a mangiare, ed in quel lasso di tempo l'auto parcheggiata si può ricaricare.

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10 minuti fa, xtom scrive:

 

E quanti dicevano la batteria del mio Nokia dura una settimana mentre con il tuo iPhone non arrivi a fine giornata?

 

La differenza è che l'iPhone tutte le sere te lo porti dentro casa e lo metti in carica, mentre l'auto elettrica no, a parte qualche quadriciclo con la batteria trolley.

 

Per questo si continua a parlare di garage, di ricarica domestica, ricarica in AC alla colonnina sotto casa e per tutto il resto HPC, che sono come i cavetti USB che abbiamo sulla scrivania in ufficio o in auto per ricaricare al volo lo smarphone se è quasi scarico.

 

A questo aggiungiamoci la colonnine presso i centri commerciali, dove comunque si va a far la spesa e/o a mangiare, ed in quel lasso di tempo l'auto parcheggiata si può ricaricare.

 

Queste sono tutte soluzioni a problemi che con l'auto termica non esistono.

 

L'iPhone creava problemi (poi superati), ma ne risolveva altri, avevi le app, avevi Safari che era 10 anni avanti rispetto al browser del Nokia, male che vada te li ficcavi entrambi in tasca e stavi a posto.

 

Le EV sono nate con il pretesto di dover risolvere il problema (non imminente) della dipendenza dai combustibili fossili, solo per ritrovarsi con il problema (imminente) di essere dipendenti da batterie e colonnine.

 

Le nuove tecnologie si affermano quando risolvono problemi meglio delle precedenti.

 

Motivo per cui l'effetto Osborne non funziona per questo caso, è già fallito quando hanno iniziato ad incentivare le EV (alle buone tecnologie non servono incentivi), ora continuano a forzare la mano mettendo multe sulle nuove auto termiche e la gente reagisce sistemando il loro scassone del 2000 e tenendo quello senza comprare niente.

 

Per assurdo l'effetto Osborne c'è stato quando c'è stata la VERA transizione andata a buon fine, quando si è passati dalle EV alle ICE 100 anni fa, le ICE erano più capaci, costavano meno, il mercato ha preferito quelle, esattamente come è successo con i processori e tutte le altre tecnologie, stop, è un ragionamento talmente semplice da resistere ad ogni arrampicata sugli specchi.

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8 minuti fa, gpat scrive:

Queste sono tutte soluzioni a problemi che con l'auto termica non esistono.

 

Vero, ma perché siamo abituati a trovare distributori ad ogni angolo, aperti h24 e a rifornire in pochi minuti, ma non per merito dell'auto termica.

 

Da vecchio metanista la situazione era persino peggiore, perché il self service h24 di metano è una cosa recentissima e rarissima, se non fosse che le auto a metano sono come delle EREV, possono andare anche a benzina, sono più scomode delle elettriche, perché hanno meno autonomia e le puoi ricaricare solo negli orari di apertura dei distributori.

 

Ieri sera sono andato ad un supercharger, tempo di cercare il bagno e tornare, sono passati 13 minuti e la colonnina aveva già erogato 22 kWh. Tra un paio d'anni ci saranno elettriche che in 10 minuti caricheranno 50 kWh.

 

22 minuti fa, gpat scrive:

L'iPhone creava problemi (poi superati), ma ne risolveva altri, avevi le app, avevi Safari che era 10 anni avanti rispetto al browser del Nokia, male che vada te li ficcavi entrambi in tasca e stavi a posto.

 

Il primo iPhone non aveva il copia e incolla e le app erano solo quelle di Apple, veniva considerato carissimo per quello che offriva, tanto che Apple lo vendeva solo negli USA. Tutto il resto è arrivato dopo.

 

Da noi si usava l'iPod touch con il Nokia di turno a fare da hotspot e per telefonare, un po' come avere un'auto elettrica e una a benzina da usare a seconda delle situazioni. Credo siano in pochissimi ad avere un'auto elettrica come unica auto.

 

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Adesso, Vulcar scrive:

Quando si avranno le stesse disponibilità e velocità di ricaricare le elettriche ci sarà la svolta.

Ad oggi per la" massa" non sono adatte.

 

Sicuro, ma non sarà tra 10 anni, ma molto prima al ritmo con cui crescono i punti di ricarica e la tecnologia di ricarica.

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I dazi di importazione, in Cina, per le auto europee ci sono sempre stati. Ora che li mettiamo noi non vanno più bene?

 

Facciamo un distinguo, già ribadito anche in altri settori come il mio:

 

- loro hanno imposto dazi, a suo tempo, alle nostre esportazioni in Cina nonostante non avessero un'industria automobilistica. Bene, cosa facciamo noi europei per aggirare la cosa? Apriamo le fabbriche di produzione da loro, assumendo loro manodopera.....in una parola, gli abbiamo CONSEGNATO gratuitamente il nostro know how bello e pronto per mera ingordigia di fare utili (visto fare in altri settori...tra cui il mio...per cui è amaro constatare che il mio professore di storia, al liceo, aveva ragione...poiché ha sempre affermato che: "l'essere umano ha il pregio di imparare dai propri errori, ma ha il difetto che poi se ne dimentica....". Loro hanno imparato a farle le auto, in silenzio e bene a quanto pare, ora muovono una guerra asimmetrica nei nostri confronti, cercando di invadere il nostro mercato con prodotti meno cari dei nostri volti al solo scopo di uccidere i nostri marchi e la nostra industria per averne poi il monopolio. Noi ce ne accorgiamo, adottiamo lo stesso strumento che loro hanno sempre utilizzato con noi e che succede? C'è anche chi si lamenta e si oppone? Ma vi rendete conto di quello che sta succedendo? Non è essere razzisti, classisti, e stupidaggini di genere, ma si tratta di rendersi conto che c'è la volontà da parte della Cina di imporsi, anche su di noi. A quelli che si dicono contrari ai dazi dico solo che a questo punto, diamo tutto ai cinesi, forza, consegniamo anche quel poco che ci resta, tanto ormai..... io invece sostengo chi vuole tentare di tenere qualcosa anche qui in Europa.

 

Chi si nasconde dietro alla frase "eh ma le loro auto nuove costano meno", dico solo che il mercato dell'usato europeo offre tantissima scelta di prodotti se non uguali addirittura migliori per la stessa cifra, anche perché una vettura moderna di uno o due anni (che ha già quindi superato la maggior svalutazione iniziale) è da considerarsi, comunque, praticamente nuova. Io di usati ne ho presi e ne ho, non ho preso sempre e solo nuove auto, e devo dire che comunque mi sono sempre trovato abbastanza bene, con questo marchio piuttosto che quello che magari qualche rogna me l'ha data, ma ribadisco il mio pensiero, essere contrari ai dazi significa non essere consapevoli che siamo già in ritardo nel reagire, se vogliamo salvare qualcosa di "nostro" in futuro.

Modificato da VuOtto
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in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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che poi ad essere contrari ai dazi sono gli stessi "produttori" europei, o meglio, i loro dirigenti e proprietari. rendiamoci conto che i principali nemici dell'industria automobilistica europea sono proprio i suoi storici rappresentanti. altro esempio della forbice sociale e culturale sempre più ampia che separa lavoro e capitale. niente di nuovo sotto il sole.

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